South African Air Force Museum

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South African Air Force Museum
Ubicazione
StatoBandiera del Sudafrica Sudafrica
LocalitàBase aerea di Swartkop
Coordinate25°48′13″S 28°09′31″E / 25.803611°S 28.158611°E-25.803611; 28.158611
Caratteristiche
Tipoaeronautico
Istituzione26 ottobre 1973
Apertura26 ottobre 1973[1]
[http://www.saafmuseum.co.za/ Sito web]

Il South African Air Force Museum è nato nel 1973[2] per volontà del colonnello Peter McGregor, deciso a preservare il più possibile il patrimonio aeronautico presente in Sudafrica. In seguito il comando della South African Air Force decise di suddividere i velivoli in tre distinte aree espositive, situate sulle basi aeree di Swartkop vicino a Pretoria, Ysterplaat a Città del Capo e Port Elizabeth.[2]

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Base aerea di Swartkop[modifica | modifica wikitesto]

La base aerea di Swartkop è stata costituita nel 1921 ed è la sede principale del museo. Ospita il "Memorial" della SAAF e una grande esposizione di velivoli suddivisa in cinque hangar.[2] In una sala sono esposti i cimeli dell'ingegnere John Weston,[3] considerato il padre dell'aviazione in Sudafrica, e la riproduzione del biplano Patterson No.2 realizzato da Cecil Compton Patterson nel 1911.[3] Inoltre sono musealizzati numerosi cimeli, uniformi, bandiere, documenti, strumenti di navigazione, appunti di volo che ripercorrono la storia aeronautica sudafricana.[4]

Aerei in esposizione[modifica | modifica wikitesto]

Replica del biplano Patterson No.2 esposta in un hangar.
Motore De Havilland Gypsy II.
Missile aria-aria Matra R.530 in dotazione ai caccia Dassault Mirage IIICZ e Mirage F.1CZ.
Un velivolo da addestramento De Havilland DH.100 Vampire T. Mk.55 in volo.
Un esemplare di Aerotek Hummingbird esposto a terra.
Un esemplare di radar Thomson-CSF Cyrano IV.

Base aerea di Ysterplaat[modifica | modifica wikitesto]

Sulla AFB Ysterplaat si trova l’ultimo esemplare di Avro 696 Shackleton in condizioni di volo. Tale Shackleton venne rimesso in efficiaenza e ha volato per alcuni anni, prima di essere definitivamente messo a terra a causa della mancanza di piloti qualificati al suo pilotaggio. Il Douglas C-47 Dakota esposto è stato utilizzato dalla SAAF nel 1952 per aiutare il professore James Leonard Brierley Smith ad acquisire un esemplare di pesce celacanto dalle Isole Comore.[16]

Aerei in esposizione[modifica | modifica wikitesto]

Aeroporto di Port Elizabeth[modifica | modifica wikitesto]

L’esposizione dei velivoli sull’aeroporto di Port Elizabeth è limitata dal poco spazio disponibile. Gli aerei sono esposti nell’originale spazio utilizzato durante la seconda guerra mondiale dalla No.42-Air School Air Gunnery Training Centre appartenente al Joint Air Training Scheme.[18] In fase di restauro si trovano un North American Harvard e un Airspeed Oxford. Tra i più insoliti aerei esposti vi è lo Jorg IV Skimmerfoil un velivolo Wing-In-Ground.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ The history of the SAAF Museum, su saafmuseum.co.za, South African Air Force Museum. URL consultato il 3 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2003).
  2. ^ a b c Calabrese, Salvati 2015, p. 81.
  3. ^ a b c Calabrese, Salvati 2015, p. 82.
  4. ^ a b Calabrese, Salvati 2015, p. 83.
  5. ^ a b c AIRCRAFT OF THE SOUTH AFRICAN AIR FORCE MUSEUM, www.saaffriends.co.za, Retrieved 2013-10-08. Archived from the original on 12 December 2013
  6. ^ Helicopters, www.saafmuseum.org, Retrieved 2013-10-08. Archived from the original by The Wayback Machine on 24 dicembre 2013.
  7. ^ a b c Fighters Archiviato il 24 luglio 2017 in Internet Archive., www.saafmuseum.org, Retrieved 2013-10-08
  8. ^ a b Calabrese, Salvati 2015, p. 84.
  9. ^ Maritime Patrol Archiviato il 24 giugno 2017 in Internet Archive., www.saafmuseum.org, Retrieved 2013-10-08
  10. ^ Calabrese, Salvati 2015, p. 85.
  11. ^ Transport Archiviato il 23 luglio 2017 in Internet Archive., Transport, Retrieved 2013-10-08
  12. ^ Recon & Observation Archiviato il 23 luglio 2017 in Internet Archive., www.saafmuseum.org, Retrieved 2013-10-08
  13. ^ Bombers Archiviato il 10 luglio 2017 in Internet Archive., www.saafmuseum.org, Retrieved 2013-10-08
  14. ^ Trainers Archiviato il 23 luglio 2017 in Internet Archive., www.saafmuseum.org, Retrieved 2013-10-08
  15. ^ Helicopters Archiviato il 24 dicembre 2013 in Internet Archive., www.saafmuseum.org, Retrieved 2013-10-08
  16. ^ Jarrod Cotter, Flying Fishcart in Fly Past Magazine febbraio 2006, pp.78-79
  17. ^ Sabre 377 Restoration Archiviato l'8 ottobre 2013 in Archive.is., www.saafmuseum.org.za
  18. ^ SAAF Museum - Port Elizabeth, su sa-transport.co.za, SA-Transport. URL consultato il 12 luglio 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • Anitonio Calabrese e Emanuele Salvati, Memoria e identità, in Rivista Aeronautica, n. 1, Roma, Ministero della Difesa, 2015, pp. 80-85.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]