Shuntarō Tanikawa

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Tanikawa nel 2015

Shuntarō Tanikawa (谷川 俊太郎?, Tanikawa Shuntarō; Tokyo, 15 dicembre 1931) è un poeta, scrittore e traduttore giapponese.

Tra i poeti giapponesi più letti e apprezzati,[1][2] numerosi suoi lavori sono stati tradotti in lingua inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nativo di Tokyo, Il filosofo Tetsuzō Tanikawa era suo padre.

Nel corso della sua carriera ha scritto oltre sessanta opere poetiche, oltre a tradurre in lingua giapponese Peanuts di Charles Schulz e le filastrocche di Mamma Oca. Vincitore nel 1989 dell'American Book Awards con Floating the River in Melancholy[3], per i suoi contributi nell'ambito della letteratura per bambini nel 2008 è stato candidato al Premio Hans Christian Andersen.[4] Altri suoi lavori includono la traduzione in giapponese di Guizzino (1963), libro di Leo Lionni.

Ha contribuito alla realizzazione del film documentario Le olimpiadi di Tokyo ed ha scritto il testo di una canzone presente nel film d'animazione Il castello errante di Howl. Assieme a Jerome Rothenberg e Hiromi Itō ha inoltre realizzato poesie collaborative in stile renshi, una forma resa celebre da Makoto Ōoka.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Books of The Times - New York Times, su query.nytimes.com.
  2. ^ "Prosing the Question" by Mei Jia, China Daily, 2011-12-15. Retrieved 2012-01-03.
  3. ^ (EN) 18 Authors Are Recipients Of American Book Awards, su nytimes.com, 2 luglio 1989. URL consultato il 31 marzo 2020.
  4. ^ "Andersen Awards 2008: Nominations", International Board on Books for Young People (IBBY), 2007-07., su ibby.org. URL consultato il 3 gennaio 2012.
  5. ^ Tanikawa, Shuntarō, Hiromi Itō, Wakako Kaku, Yasuhiro Yotsumoto, Jerome Rothenberg. Connecting through the Voice, translated by Jeffrey Angles, in Journal of Renga & Renku, issue 2, 2012. p. 169

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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