Lacerta viridis

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Ramarro orientale
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Sottordine Sauria
Infraordine Scincomorpha
Famiglia Lacertidae
Genere Lacerta
Specie L. viridis
Nomenclatura binomiale
Lacerta viridis
Laurenti, 1768

Il ramarro orientale (Lacerta viridis Laurenti, 1768) è un sauro della famiglia dei Lacertidi, di colore verde brillante, rapidissimo nei movimenti. Può vivere fino a vent'anni.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Lacerta viridis

La forma del corpo è quella tipica delle lucertole. Le dimensioni sono però maggiori: la lunghezza può raggiungere i 45 cm (coda compresa), anche se generalmente non supera i 12 cm (coda esclusa).

Nei maschi, il dorso è verde brillante; nelle femmine è più scuro e presenta da due a quattro striature longitudinali chiare.

Le parti ventrali tendono al giallo. Nei maschi il pene è di color giallo ocra tendente sull'arancione.

Nel periodo degli amori, la gola dei maschi diventa azzurra.

I maschi si distinguono inoltre dalle femmine per le dimensioni della testa (più grossa) e per una maggiore larghezza della base della coda.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Lacerta viridis.

I ramarri sono animali territoriali con abitudini diurne. Frequentano di preferenza i pendii assolati, i prati con cespugli, le boscaglie e i bordi di strade e sentieri. Non è facilmente visibile a causa della sua indole timida che lo spinge a nascondersi in presenza dell'uomo. Contrariamente alla Lucertola muraiola non si arrampica volentieri, ma preferisce restare mimetizzato tra l'erba. Il ramarro passa inattivo il periodo invernale in anfratti del terreno.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

I ramarri si nutrono di insetti e altri piccoli artropodi, uova di uccelli. La loro alimentazione è integrata da bacche e altri prodotti vegetali.

Se nati in cattività, si possono adattare a cibarsi di carne, venendo meno all'istinto di catturare solo animali vivi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

I ramarri depongono da 5 a circa 20 uova dal guscio non rigido, lunghe 15–18 mm. Le uova vengono collocate in buche scavate nel terreno, al riparo della vegetazione, e si schiudono dopo 2-3 mesi circa. Nella stagione riproduttiva, i maschi lottano tra loro sollevando la parte anteriore del corpo, in modo da evidenziare il sottogola azzurro, e avanzano frustando l'aria con la coda, finché il rivale non dà segni di sottomissione. Una volta conquistata la femmina, durante l'accoppiamento, queste vengono trattenute dai maschi tramite un morso sul fianco: in primavera è quindi possibile riscontrare sul loro corpo evidenti cicatrici a forma di "V".

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

     Lacerta viridis

     Lacerta bilineata

     Zona di ibridazione

Il ramarro orientale è distribuito nelle regioni a clima temperato dell'Europa orientale (Austria, Germania, Slovenia, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Macedonia, Serbia, Montenegro, Albania, Grecia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Moldova, Polonia, Romania, Ucraina) ed in Turchia.
In Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e nella parte orientale del Veneto il suo areale si sovrappone parzialmente a quello della Lacerta bilineata, diffusa in Europa occidentale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Isailovic, J.C., Vogrin, M., Corti, C., Mellado, V.P., Sá-Sousa, P., Cheylan, M., Pleguezuelos, J., Nettmann, H.K., Sterijovski, B. 2005, Lacerta viridis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.

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