Incitatus

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Litografia di Jean Victor Adam raffigurante Caligola e Incitatus durante un banchetto

Incitatus, in italiano noto anche come Incitato (in latino Incitatus,[1] letteralmente «rapido», «al galoppo»), è stato il cavallo vissuto a Roma antica durante il regno dell'imperatore Caligola, il quale, secondo la leggenda, si riprometteva di nominarlo console.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Incitatus era il cavallo protagonista della scuderia dei Verdi, una delle scuderia della corsa dei carri di Roma, di cui l'imperatore Caligola era un sostenitore. Secondo Svetonio, l'imperatore donò a tale scuderia una stalla di marmo con una mangiatoia d'avorio, una coperta di porpora e un colletto tempestato di gioielli per Incitatus; inoltre, sempre secondo Svetonio, l'imperatore ordinava il silenzio generale nei quartieri della scuderia durante le notti precedenti a gare importanti e Incitatus era solito partecipare a banchetti formali con i dignitari di Roma, invitati a suo nome.[2] Secondo Cassio Dione, l'imperatore faceva servire al cavallo avena mista a oro e lo aveva anche nominato sacerdote.[3]

Celeberrimo episodio del quale Incitatus fu protagonista avvenne quando Caligola manifestò la propria volontà di nominare Incitatus alla carica di console, massimo magistrato dello Stato romano; tuttavia, tale nomina non avvenne mai.[4] Sembra che Incitatus perse solo una gara nella sua vita e si narra che, a seguito di ciò, Caligola ordinò al boia di uccidere lentamente l'auriga che aveva gareggiato per assicurarsi che soffrisse.[5]

Giudizio storico[modifica | modifica wikitesto]

Gli storici moderni suggeriscono che il trattamento di Incitatus da parte di Caligola fosse uno scherzo elaborato inteso a ridicolizzare e schernire il Senato romano o forse era una forma di satira con l'implicazione che un cavallo potesse svolgere i doveri di un magistrato; gli storici antichi, invece, utilizzarono l'episodio quale esempio della presunta follia dell'imperatore.[6]

Incitatus nella cultura di massa[modifica | modifica wikitesto]

  • Robert Graves cita Incitatus nel libro Claudius the God and His Wife Messalina, 1934 (Il divo Claudio e sua moglie Messalina), trad. di Carlo Coardi, Bompiani, Milano, I ed. 1936; Mondadori, Milano, 1974; Corbaccio, Milano, 1997; TEA, Milano, 2000
  • Zbigniew Herbert dedicò a Incitatus l'argomento del poema Caligola (Pan Cogito 1974)[7]
  • Emma Vanderpool pubblica il romanzo Incitatus: Fabula Equi Senatorii (2020)[8]
  • Incitatus appare come antagonista secondario nella saga letteraria Le sfide di apollo di Apollo di Rick Riordan

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ /ɪŋkɪˈtaːtʊs/ (pronuncia restituta), /ɪntʃɪˈtaːtʊs/ (pronuncia ecclesiastica).
  2. ^ SvetonioGaio Cesare, LV.
  3. ^ Cassio Dione, LIX, 28.6.
  4. ^ (EN) Caillan Davenport, Shushma Malik, Mythbusting Ancient Rome – Caligula's Horse, su The Conversation. URL consultato il 21 agosto 2022.
  5. ^ (CA) 6 cavalls amb història, su Sàpiens. URL consultato il 21 agosto 2022.
  6. ^ (EN) Elizabeth Nix, Did Caligula really make his horse a consul?, su History. URL consultato il 21 agosto 2022.
  7. ^ (PL) Zbigniew Herbert, Pan Cogito, Wydawnictwo a5, 2008, ISBN 978-83-61298-04-5. URL consultato il 21 agosto 2022.
  8. ^ (EN) Incitatus: Fabula Equi Senatorii, su Goodreads. URL consultato il 22 agosto 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]