Hublot (azienda)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Hublot SA
Logo
Logo
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Forma societariaSocietà anonima
Fondazione1980
Fondata daCarlo Crocco
Sede principaleNyon
GruppoLVMH
Persone chiaveRicardo Guadalupe Amministratore Delegato
Prodottiorologi da polso
Fatturato193,2 milioni di Euro (2010)
Sito webwww.hublot.com/

Hublot è un'azienda produttrice di orologi di lusso fondata nel 1980 da Carlo Crocco, oggi è controllata dalla holding francese specializzata in beni di lusso LVMH.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La storia del marchio iniziò nel 1976 quando Carlo Crocco, rampollo del gruppo italiano Binda produttore di orologi Breil, lasciò l'azienda per mettersi in proprio.

Trasferitosi in Svizzera formò il gruppo MDM Geneve e iniziò lo studio e la progettazione degli orologi Hublot (inizialmente con movimento al quarzo), nome derivante dalla parola francese oblò.

Questi orologi si ispirano all'arte della fusione,[1] cioè la combinazione di materiali diversi tra loro, come ad esempio l'oro e la gomma naturale, materiale per il quale ci vollero 3 anni di studi e prove prima di poterla utilizzare correttamente su di un orologio. Nonostante non fosse riuscito ad attirare un solo cliente il giorno del suo debutto a Baselworld 1980, l'orologio fu un successo commerciale e le entrate arrivarono sui 2 milioni di dollari.[2]

L'Hublot Plongeur Professional è un diver in oro giallo con movimento automatico impermeabile a 30 atmosfere e dallo spessore inferiore ai 10 millimetri

Alla versione solotempo seguono anche i modelli diver (il Plongeur Professional) e cronografo.

Uno dei primi MDM Hublot automatici privo delle viti sulla ghiera, risalente agli inizi degli anni '90
Hublot GMT, inizio anni '90

Nel 1991 l'MDM Hublot viene aggiornato esteticamente e presentato in versione automatica, senza le viti sulla lunetta, e con corona di carica a vite che consente l'impermeabilità a 50 metri.

L'era Biver[modifica | modifica wikitesto]

A causa degli impegni nella progettazione e design di nuovi orologi e nell'associazione benefica Hand-In-Hand, che aiuta i bambini di tutto il mondo, Crocco ricercò un suo sostituto alla guida della casa orologiera. Nel maggio 2004 Jean-Claude Biver, già presidente dello Swatch group divisione Omega, assunse le funzioni di amministratore delegato, diventando anche membro di minoranza del consiglio di amministrazione. Nel 2005 la società commercializzò i cronografi "Big Bang" che vennero premiati con riconoscimenti internazionali: il "2005 Design Prize" al "Geneva Watchmaking Grand Prix", lo "Sports Watch Prize" al "Watch of the Year" in Giappone, e il premio "Best Oversized Watch" al "Watch of the Year" in Bahrain. Nel 2004 le vendite arrivarono a toccare i 24 milioni di franchi e a fine 2006 si sfiorarono i 100 milioni di franchi svizzeri.[3]

Le collezioni[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente vennero sviluppate nuove collezioni che comprendono il King Power, Masterpiece e Classic Fusion e nuovi meccanismi, come il tourbillon, rattrappante, riserva di carica, gran data, e nuove combinazioni tra i materiali e nuove leghe sviluppate in casa Hublot, come l'Hublonium (una lega di alluminio e magnesio) e il King Gold (un oro esclusivo della casa con l'aggiunta del 5% di platino). Le dimensioni standard per i Big Bang sono 41 e 44 mm anche se nel 2007 è stata introdotta la versione per immersioni da 48 mm. Nel 2009 fu inaugurato da Bernard Arnault e Jean-Claude Biver il nuovo stabilimento ad alta tecnologia esteso su di una superficie di circa 6000 m² e situato sulla riva del Lago Lemano (lago di Ginevra), destinato alla produzione dei calibri più complicati e del movimento UNICO, un cronografo con ruota a colonne integrato sul lato del quadrante, concepito e realizzato interamente in casa Hublot. Verrà montato sui moderni King Power; il proprietario potrà far incidere le proprie iniziali sul porta scappamento (realizzato in silicio), e grazie alla sua possibilità di estrazione ai lati del quadrante le fasi di manutenzione dell'orologio saranno meno complicate.[4] Nel 2011 a Basilea è stato presentato il primo cronografo tourbillon, sviluppato per il circus della Formula 1. Questo movimento è montato su di un King Power in oro e ceramica, ed una sua particolarità è quella di ricordare alcuni componenti di una monoposto, come la lunetta e il bilanciere che sembrano i freni di una vettura di F1, mentre il cinturino è realizzato in Nomex, una fibra sintetica utilizzata per le tute dei piloti.[5]

Dettaglio di un cinturino in gomma

Negozi Hublot[modifica | modifica wikitesto]

Nel febbraio 2007, Hublot aprì il suo primo concessionario a Parigi, in via Saint-Honoré, quindi il secondo sempre nell'estate di quell'anno, all'Hotel Byblos, Saint-Tropez, e altri ne seguirono: nel 2011 la società ha 650 punti vendita e 40 boutique sparse nel mondo ridisegnate ed arredate dall'architetto statunitense Peter Marino.

Acquisizione da LVMH[modifica | modifica wikitesto]

Nell'aprile 2008 Hublot fu venduta al gruppo LVMH dal suo fondatore, aggiungendosi ad altri marchi orologiai già presenti nel gruppo, come TAG Heuer, Bulgari e Zenith.

Hublot WiseKey[modifica | modifica wikitesto]

A Baselworld 2009 la società introdusse un nuovo metodo per riconoscere gli orologi falsi: usando la smart card WiseKey i server Hublot distinguono gli orologi originali da quelli falsi.[6]

Hublot TV[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 Biver lancia la Hublot TV, canale sul web e primo del genere per un marchio di lusso, nel quale l'azienda informa il pubblico sulle sue novità.[7]

2010-2020[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2020, per il quarantesimo anniversario del primo Hublot, viene lanciato l'Hublot Classic Fusion 40 Years Anniversary.

Sponsorizzazioni[modifica | modifica wikitesto]

Per pubblicizzare il marchio, Hublot iniziò nel 2008 una serie di sponsorizzazioni sportive. Col Manchester United stipulò un accordo pari a 4 milioni di sterline all'anno. Sempre nel 2008 fornì versioni speciali dei propri cronografi Big Bang agli arbitri di Euro 2008, e nel 2010, con conferma nel 2011 e 2012, venne nominato orologio ufficiale per il circus della Formula 1[8] e come orologio ufficiale anche per i campionati mondiali di calcio in Sudafrica 2010, del 2014 in Brasile[9], del 2018 in Russia e del 2022 in Qatar. Il 7 agosto 2012 ha siglato un accordo di tre anni di sponsorizzazione con la Juventus (in veste di Official Timekeeper)[10]. Infine ha collaborato con il Financial Times sponsorizzando l'applicazione per I-Pad del giornale, ed è anche legato al mondo della vela attraverso lo Yacht Club di Monaco.

Orologio ufficiale nel Campionato del mondo si sci nordico del 2001 ad Oslo

Ambasciatori[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'inaugurazione del concessionario a Pechino, Biver ha presentato Jet Li come prossimo ambasciatore del marchio. Li è il primo ambasciatore asiatico del marchio, e anche il primo attore a rappresentarlo. Altri testimonial sono Diego Armando Maradona, Pelè, Kylian Mbappé, i familiari e l'istituto dedicato ad Ayrton Senna, la squadra del Manchester United, gli sciatori Maria Riesch, Bode Miller e Dario Cologna, l'ex velocista Usain Bolt e infine nel polo Facundo Pieres.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ l-Arte della Fusione, 28 giugno 2011.
  2. ^ Bob Weinstein, Timing is everything – watchmaker Carlo Crocco, Entrepreneur, luglio 1996.
  3. ^ Sofisti to resign as president of Swatch WorldWide, JCK online, 18 ottobre 2004. URL consultato il 7 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2011).
  4. ^ Il movimento UNICO.
  5. ^ Il tourbillon a Basilea 2011[collegamento interrotto].
  6. ^ Hublot With WISeKey per combattere le imitazioni, Federation of the Swiss Watch Industry, 8 aprile 2008. URL consultato il 26 giugno 2011.
  7. ^ Hublot TV.
  8. ^ Hublot appointed official F1 watchmaker, Formula 1, 13 marzo 2010. URL consultato il 7 marzo 2010.
  9. ^ Hublot becomes Official Timekeeper for next two FIFA World Cups Archiviato il 16 agosto 2014 in Internet Archive., 15 aprile 2010, www.fifa.com, Accessed 14 giugno 2010
  10. ^ Juventus e Hublot, tre anni insieme Archiviato l'11 agosto 2012 in Internet Archive.
  11. ^ watchestrends.com, 1º dicembre 2010, http://www.watchestrends.com/hublot-announces-jet-li-as-legendary-brand-ambassador.html. URL consultato il 26 giugno 2011.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN309864736 · GND (DE7724174-5 · WorldCat Identities (ENviaf-309864736