Guerra tra il Cartello di Sinaloa e il Cartello di Beltrán Leyva

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Guerra tra il Cartello di Sinaloa e il Cartello di Beltrán Leyva
parte della Guerra messicana della droga
Mappa dei territori contesi tra i due cartelli (in arancio)
Data2008-2010
LuogoSinaloa e Sonora, Messico
Casus belliArresto di Alfredo Beltrán Leyva
EsitoVittoria del Cartello di Sinaloa
Schieramenti
Comandanti
Joaquín Guzmán
Ismael Zambada García
Arturo Beltrán Leyva†
Alfredo Beltrán Leyva
Carlos Beltrán Leyva
Héctor Beltrán Leyva
Sergio Villarreal Barragán
Edgar Valdez Villareal
Perdite
+730 morti[1]
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La guerra tra il Cartello di Sinaloa e il Cartello di Beltrán Leyva fu un conflitto civile avvenuto a Sinaloa e a Sonora tra due potenti cartelli messicani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Cartello di Beltrán Leyva venne fondato nel 1996 dai quattro fratelli Beltrán Leyva: Arturo, Alfredo, Carlos e Héctor.[2] Il gruppo lavorava con il Cartello di Sinaloa per il trasporto, la produzione e il commercio all'ingrosso di cocaina, eroina e marijuana.[3] Per il conflitto contro il Cartello del Golfo, il Cartello di Beltrán Leyva fondò Los Negros, inizialmente ala armata del Cartello di Sinaloa.[4] Negli anni il cartello ha aumentato la sua potenza e influenza riuscendo persino a corrompere i funzionari del governo statale.[5] Il 21 gennaio 2008, la polizia messicana arrestò Alfredo Beltrán Leyva, nel giorno del suo compleanno, l'operazione fu possibile grazie a una soffiata fatta dal Cartello di Sinaloa in accordo col governo. L'8 maggio dello stesso anno il Cartello di Beltrán Leyva si vendicò uccidendo, attraverso un commando di ben 20 uomini, il figlio del boss del CDS.[6] Da lì iniziò la guerra. Per la guerra, il Cartello di Beltrán Leyva si alleò con Los Zetas e il gruppo paramilitare Los Negros si unì coi Beltrán Leyva.[7] L'ondata di violenza collegata alla guerra fu tale che nel solo mese di maggio ci furono solo a Culiacán 116 omicidi, 24 dei quali poliziotti.[8] Il 16 dicembre del 2009, Arturo Beltrán Leyva, all'epoca leader del cartello, fu ucciso insieme ad altri tre narcos in un'operazione condotta dalla Marina messicana.[9] Nell'operazione furono dispiegati 200 marines messicani e furono utilizzati due elicotteri Mil Mi-17 e due carri armati leggeri.[10] Il Cartello di Beltrán Leyva si vendicò contro la famiglia di un marine ucciso nell'operazione uccidendo molti familiari, tra cui la madre.[11] Dopo la morte di Arturo, il Cartello di Sinaloa riuscì a contrastare il Cartello di Beltrán Leyva. Il 1 luglio 2010, nel villaggio di Sáric, a Sonora, avvenne una violenta battaglia tra il Cartello di Sinaloa e il Cartello di Beltrán Leyva, alla fine dello scontro il Cartello di Beltrán Leyva ebbe la meglio. Nonostante ciò, il cartello di Beltrán Leyva perse la guerra. Dopo l'arresto di due leader del Cartello di Beltrán Leyva, Sergio Villarreal Barragán e Edgar Valdez Villareal, il cartello subì delle divisioni interne e alla fine venne sciolto.[12][13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ UCDP - Uppsala Conflict Data Program, su ucdp.uu.se. URL consultato il 15 febbraio 2021.
  2. ^ Narcotics Rewards Program: Hector Beltran-Leyva. Archiviato il 13 ottobre 2012 in Internet Archive. U.S. Department of State. Bureau of International Narcotics and Law Enforcement Affairs. Retrieved 7 March 2012.
  3. ^ Perfil de Arturo Beltrán Leyva: La Muerte, El Barbas o El Botas Blancas, como también se le conocía, se convirtió en el líder del cártel de Sinaloa y aparecía en la lista de los narcotraficantes más buscados del mundo. El Universal. Mexico City, Mexico. 16 December 2009. Retrieved 7 March 2012.
  4. ^ A Line in the Sand: Confronting the Threat at the Southwest Border (PDF), Majority Staff of the House Committee on Homeland Security, 9 gennaio 2008, pp. 12,13 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2008).
  5. ^ MSNBC.
  6. ^ The Last Narco, su amazon.com. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  7. ^ Laurie Freeman, State of Siege:Drug-Related Violence and Corruption in Mexico (PDF), Woodrow Wilson International Center for Scholars, pp. 7,13,15 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2006).
  8. ^ Beltran Leyva-Sinaloa Cartel bloody feud, su insightcrime.org. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  9. ^ Abatido el capo Arturo Beltrán Leyva, el 'Jefe de Jefes', in El País, 17 dicembre 2009. URL consultato il 14 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2013).
  10. ^ Arturo Beltran Leyva was killed by Mexican Marines, su internacional.elpais.com. URL consultato il 15 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2013).
  11. ^ Drug cartel retaliation suspected in Mexico shootings, su edition.cnn.com. URL consultato il 15 febbraio 2022.
  12. ^ Narcotics Rewards Program: Edgar Valdez-Villarreal. Archiviato il 13 ottobre 2012 in Internet Archive. U.S. Department of State. Bureau of International Narcotics and Law Enforcement Affairs. Retrieved 7 March 2012.
  13. ^ In Mexico, skepticism that arrest of Edgar Valdez Villarreal – 'La Barbie' – will stem drug trade: Mexican officials arrested Edgar Valdez Villarreal – known as 'La Barbie' – an alleged senior leader in a drug trafficking cartel. That's good news for President Calderón, but there's skepticism it will make a dent in growing drug violence. Sara Miller Llana. The Christian Science Monitor. 31 August 2010. Retrieved 7 March 2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]