Juan Nepomuceno Guerra

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Juan Nepomuceno Guerra Cárdenas (Matamoros, 18 luglio 1915Matamoros, 12 luglio 2001) è stato un criminale e signore della droga messicano.

Contrabbandiere e uomo d'affari, è noto per aver fondato il cartello del Golfo, un'organizzazione di traffico di droga. È spesso considerato il "padrino" dei cartelli di confine tra Stati Uniti e Messico.[1] È lo zio di Juan García Ábrego, una volta l'uomo più ricercato del Messico.

Cominciò la sua carriera criminale negli anni '30 con il contrabbando di alcol dal Messico durante il proibizionismo negli Stati Uniti. Successivamente diversificò verso altre attività di contrabbando transfrontaliero.

Attraverso accorti legami politici che aveva favorito, Nepomuceno Guerra era in grado di controllare tutto il contrabbando che si muoveva attraverso il Rio Grande.[2] Negli anni '70, suo nipote Juan García Ábrego iniziò a utilizzare queste connessioni e sviluppò l'organizzazione in un cartello della droga principalmente dedicato alle attività più redditizie del contrabbando di cocaina.[3]

Secondo fonti di notizie, nonostante abbia presumibilmente fondato uno dei più grandi cartelli della droga in Messico, Juan Nepomuceno Guerra non ha mai trascorso più di "poche ore in prigione" per i suoi crimini.[4]

È morto di malattia respiratoria.[5]

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 giugno 2015, il governatore di Tamaulipas Egidio Torre Cantú ha inaugurato una strada con il suo nome, "Juan N. Guerra", a Reynosa nello stato federale di Tamaulipas. La strada è stata inaugurata insieme ad altre sette e si trova nel quartiere popolare di Reserva Territorial Campestre.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Yolanda Figueroa, El Capo del Golfo: vida y captura de Juan García Ábrego, Grijalbo, 1996, p. 324, ISBN 970-05-0666-5.
  2. ^ Sam Dillon, Matamoros Journal;Canaries Sing in Mexico, but Uncle Juan Will Not, in The New York Times, 9 febbraio 1996.
  3. ^ (ES) Gustavo Castillo García, La historia del cártel del Golfo, in La Jornada, 15 marzo 2003. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato il 10 novembre 2005).
  4. ^ Sam Dillon, Matamoros Journal; Canaries Sing in Mexico, but Uncle Juan Will Not, in New York Times, 9 febbraio 1996. URL consultato l'11 settembre 2012 (archiviato il 20 gennaio 2010).
  5. ^ (ES) César Peralta González, Falleció el fundador del cártel del Golfo, in El Universal, 12 luglio 2001. URL consultato il 16 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2012). Archiviato il 28 marzo 2012 in Internet Archive.
  6. ^ (ES) Honran con calle a fundador de Cártel en Reynosa, Saltillo, Coahuila, Zócalo Saltillo, 17 giugno 2015. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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