Funerale di Diana Spencer

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Voce principale: Diana Spencer.
Il corteo del funerale passa l'arco di Wellington all'Hyde Park Corner

Il funerale di Diana Spencer iniziò il 6 settembre 1997 alle 9:08 a Londra, quando la campana funeraria diede il via alla partenza del corteo da Kensington Palace. La bara venne trasportata sopra un affusto di cannone, attraverso Hyde Park verso St. James's Palace, dove il corpo di Diana rimase per cinque giorni prima di essere portato a Kensington Palace.[1] La Union Flag sul palazzo venne posta a mezz'asta.[2] La cerimonia ufficiale si tenne all'Abbazia di Westminster e terminò con la sepoltura ad Althorp.[3]

Duemila persone presero parte alla cerimonia all'abbazia di Westminster[4] mentre l'audience della televisione britannica raggiunse i 32 100 000 spettatori, uno degli eventi televisivi con maggior numero di seguito.[5] Si stima che in tutto il mondo 2 500 000 000 di persone abbiano guardato l'evento in TV,[6][7] rendendolo uno dei maggiori eventi televisivi della storia.

Il funerale[modifica | modifica wikitesto]

La bara di Diana venne portata per le strade di Londra verso l'abbazia di Westminster. La bara venne ricoperta dallo stendardo reale con un bordo di ermellino

La bara di Diana, ricoperta dallo stendardo reale bordato di ermellino (secondo l'usanza riservata ai membri "altri" della famiglia reale), venne scortata sino a Londra dall'Ospedale de la Pitié-Salpêtrière, attraverso la base aerea di Vélizy – Villacoublay di Parigi, dall'ex marito di Diana, re Carlo III, (all'epoca Principe di Galles) e dalle sue due sorelle il 31 agosto 1997.[8] Ebbe quindi luogo un momento privato nella cappella reale del Palazzo di St. James.[8] Il funerale della regina madre, che già era stato pianificato col nome in codice di Operation Tay Bridge ventidue anni prima nel caso in cui l'anziana ex sovrana fosse deceduta, venne utilizzato come base per il funerale di Diana.[9]

L'evento non fu un funerale di stato, ma una cerimonia funebre reale con tutti i crismi della liturgia funeraria anglicana.[10] Moltissimi furono i fiori recapitati presso i cancelli di Kensington Palace e Buckingham Palace. Otto membri delle Queen's Welsh Guards accompagnarono il feretro di Diana, drappeggiato con lo stendardo reale bordato di ermellino, in un tour per le strade di Londra che durò un'ora e quarantasette minuti. In cima alla bara si trovavano tre corone di fiori bianchi volute da suo fratello, il conte Spencer, e dai suoi figli, i principi William e Harry.[11][12] Vi era inoltre sulla bara un biglietto di uno dei suoi figli con la scritta "Mummy" a lei indirizzato.[13] Al Palazzo di St. James, il principe Filippo, duca di Edimburgo, il principe di Galles, i suoi figli e suo fratello seguirono la cerimonia.[14] Cinquecento rappresentanti delle varie associazioni caritatevoli con le quali la principessa aveva collaborato o di cui era stata madrina o presidentessa seguirono il corteo dietro di loro.[15] La bara passò da Buckingham Palace dove i membri della famiglia reale l'attendevano. La regina Elisabetta II chinò il capo al passaggio della bara.[16] Più di un milione di persone affollarono le strade di Londra e gettarono fiori lungo il percorso.[11][17][18]

La porta occidentale dell'abbazia di Westminster, ingresso del funerale

La cerimonia all'abbazia di Westminster si svolse dalle 11:00 e durò un'ora e dieci minuti. La famiglia reale pose delle corone di fiori sulla bara di Diana assieme agli ex primi ministri britannici John Major, Margaret Thatcher, James Callaghan e Edward Heath, oltre al parlamentare Winston Churchill, nipote del primo ministro Sir Winston Churchill.[19] Tra gli ospiti d'onore all'evento si ricordano Michael Jackson, sir Cliff Richard, Hillary Clinton, Henry Kissinger, William J. Crowe, Bernadette Chirac, Nur di Giordania, Tom Hanks, Steven Spielberg, Sir Elton John, George Michael, Chris de Burgh, Michael Barrymore, Mariah Carey, Richard Branson, Luciano Pavarotti, Tom Cruise, Nicole Kidman e Richard Attenborough.[19][20][21] Il primo ministro Tony Blair lesse nell'occasione un estratto della prima lettera ai Corinzi, cap. 13.[22] Tra gli invitati vi erano il re di Spagna, la principessa Margriet dei Paesi Bassi, Costantino II di Grecia, il principe ereditario del Giappone con la moglie e Nelson Mandela.[23]

L'arcivescovo di Canterbury George Carey ed il decano di Westminster Wesley Carr presenziarono alla cerimonia. La cerimonia venne aperta dal canto dell'inno nazionale "God Save the Queen". Vennero suonati pezzi di Johann Sebastian Bach, Antonín Dvořák, Camille Saint-Saëns, Gustav Holst, Giuseppe Verdi e altri compositori.[24]

Durante la cerimonia, Elton John cantò Candle in the Wind 1997, che venne riscritta come tributo all'amica Diana.[25] Fu lui personalmente a contattare il suo paroliere Bernie Taupin, chiedendogli di rivedere il testo della sua canzone del 1973, Candle in the Wind appunto, per onorare Diana.[24] Solo un mese prima della morte, la principessa aveva preso parte proprio con Elton John al funerale dell'amico comune Gianni Versace.[26][27]

Il fratello di Diana lesse un elogio alla sorella nel quale venne più volte rimarcato il cattivo trattamento ricevuto dalla sorella dalla famiglia reale e dalla stampa.[28][29] "E' questo il luogo dove ricordare tutte quelle ironie sul conto di Diana, ma soprattutto la più grande di queste: una ragazza il cui nome è stato quello di un'antica dea della caccia, che fu alla fine tra le persone più cacciate dell'era moderna", disse Spencer durante il discorso.[30]

Song for Athene del compositore britannico John Tavener, con testo di Mother Thekla, una monaca greca ortodossa, venne cantata dal coro dell'abbazia condotto da Martin Neary quando il corteo di Diana lasciò la navata principale di Westminster.[24] In quello stesso giorno si tenne una commemorazione alla Washington National Cathedral con la partecipazione di 2170 persone tra cui l'ambasciatore britannico negli Stati Uniti, John Kerr, l'ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, Bill Richardson, ed il presidente del comitato esecutivo del The Washington Post, Katharine Graham.[31] Il 7 settembre presso l'abbazia di Westminster si tenne un'ulteriore commemorazione su richiesta della popolazione.[32]

La cerimonia, trasmessa in TV, venne seguita da 31 000 000 di persone nel solo Regno Unito.[33] In tutto il mondo si stima che l'evento sia stato seguito da 2 500 000 000 di persone.[34]

Sepoltura[modifica | modifica wikitesto]

Veduta aerea di Althorp. Diana è sepolta su una piccola isola circondata da un laghetto ornamentale

La sepoltura avvenne privatamente in quello stesso giorno. L'ex marito di Diana, i suoi figli, sua madre, i fratelli e gli amici più intimi presenziarono all'evento assieme ai membri del clero. Il corpo di Diana venne vestito in un abito nero disegnato appositamente da Catherine Walker per un evento a cui la principessa avrebbe dovuto prendere parte. Tra le sue mani venne posto un rosario che lei aveva ricevuto da madre Teresa di Calcutta, morta in quella stessa settimana. La sua tomba si trova ancora oggi presso un'isola nel parco della residenza di Althorp, sede della famiglia Spencer.[35] Il terreno venne consacrato dal vescovo di Peterborough prima della sepoltura.[36]

Alla cerimonia, lo stendardo reale che copriva la bara venne rimosso dai fratelli di Diana prima che la sepoltura fosse completata e venne sostituito dalla bandiera con le insegne della famiglia Spencer; suo fratello il conte dichiarò "Lei (Diana) ora è una Spencer". Il principe Carlo, William e Harry concordarono con la scelta. Ad ogni modo, Paul Burrell, ex maggiordomo di Diana, condannò questo fatto dicendo: "Fu più per alimentare lo scontro Spencer contro Windsor che per fare il volere di Diana. Fu inappropriato e irrispettoso. So che fu l'esatto opposto di ciò che Diana avrebbe voluto. Con quell'atto, suo fratello privò la principessa del suo status, status di cui andava orgogliosa."[37] Il conte Spencer cassò le dichiarazioni di Burrell come "bugie che fanno male", dicendo a tal proposito: "Lo stendardo della regina venne rimosso da un ufficiale in maniera concordata precedentemente e onorevole".[38][39]

Originariamente la famiglia Spencer aveva pensato di seppellire il corpo di Diana nella locale chiesa di Great Brington, ma lord Spencer disse che per motivi di sicurezza pubblica preferì seppellirla in un terreno dove sarebbe stato più discreto farle visita da parte dei membri della sua famiglia, anziché un luogo affollato da migliaia di persone ogni giorno.[40]

L'isola era una parte ornamentale di un lago all'interno del giardino della residenza di Althorp.[41] Venne realizzato inoltre un percorso alla tomba composto da trentasei querce, una per ogni suo anno di vita. Nelle acque del lago vennero piantati dei gigli d'acqua che, assieme alle rose, erano tra i fiori preferiti di Diana. Il tempietto in memoria di Diana è di forme antiche e già si trovava presso i giardini dell'Admiralty House di Londra.[40][42][43]

La cerimonia di sepoltura venne scortata dal 2º battaglione The Princess of Wales's Royal Regiment. Diana era stata infatti colonnello in capo del reggimento dal 1992 al 1996.[44]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Diana's Coffin Moved Amid Emotional Scenes, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 16 marzo 2018.
  2. ^ Dan Balz, Queen Orders Flags At Half-Staff At Palace, su washingtonpost.com, Washington Post, 5 settembre 1997. URL consultato il 17 marzo 2018.
  3. ^ Diana, Princess of Wales, su westminster-abbey.org, Westminster Abbey. URL consultato il 14 maggio 2018.
  4. ^ Suna Chang e Anna Holmes, Take a look back at Princess Diana's impact on 1997, su ew.com, Entertainment Weekly, 26 dicembre 1997. URL consultato il 14 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
  5. ^ "Tracking 30 years of TV's most watched programmes". BBC. Retrieved 20 January 2015
  6. ^ John Urry. Global complexity, Wiley-Blackwell, 2003 p. 134
  7. ^ World Remembers Diana, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 25 maggio 2018.
  8. ^ a b Princess Diana's body comes home, in CNN, 31 agosto 1997. URL consultato il 23 luglio 2013.
  9. ^ Sam Knight, 'London Bridge is down': the secret plan for the days after the Queen’s death, The Guardian, 17 marzo 2017. URL consultato il 10 novembre 2017.
  10. ^ Paul D. L. Avis. A church drawing near: spirituality and mission in a post-Christian culture, Continuum International Publishing Group, 2003
  11. ^ a b "Diana 1961–1997: The Cortege – A flower-strewn path leading to the Abbey". The Independent. Retrieved 8 June 2012
  12. ^ "World watches as Britain bids farewell to Diana". CNN. Retrieved 8 June 2012
  13. ^ 1997: Diana's funeral watched by millions, su news.bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 29 maggio 2018.
  14. ^ Ken MacQueen, How Diana damaged William, in MacLean's, 23 maggio 2012. URL consultato il 1º giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2014).
  15. ^ The Final Journey – The Procession, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 25 maggio 2018.
  16. ^ "The Last Journey Begins". BBC. Retrieved 8 June 2012
  17. ^ "Diana: Sights and Sounds – The Funeral". BBC. Retrieved 8 June 2012
  18. ^ Crowds Say Final Farewell to Diana, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 25 maggio 2018.
  19. ^ a b Special Report: Princess Diana, 1961–1997, su time.com, Time, 6 settembre 1997. URL consultato il 14 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2000).
  20. ^ Joal Ryan (6 September 1997) Farewell, "Mummy": Princess Diana's Funeral E!online
  21. ^ Celebrities attend Diana funeral, su upi.com, United Press International, 6 settembre 1997. URL consultato il 21 gennaio 2019.
  22. ^ Brian MacArthur. Requiem: Diana, Princess of Wales 1961–1997 – Memories and Tributes, Arcade Publishing, 1998, p. 165
  23. ^ Roxanne Roberts, A Hot Ticket for a Sad Occasion, su washingtonpost.com, Washington Post, 5 settembre 1997. URL consultato il 14 maggio 2018.
  24. ^ a b c The Funeral Service of Diana, Princess Wales: Order of Service, in BBC, 6 settembre 1997.
  25. ^ Barry Miles (2008). "Massive Music Moments" p. 207. Anova Books, 2008
  26. ^ The Advocate 14 Oct 1997 Retrieved 25 December 2010
  27. ^ Fred Bronson The Billboard book of number one hits p. 860. Billboard Books, 1997
  28. ^ Diana's Brother Pledges to Protect Royal Princes, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 25 maggio 2018.
  29. ^ Prince William's uncle Earl Spencer set to wed, BBC, 15 febbraio 2011. URL consultato il 27 maggio 2013.
  30. ^ Full text of Earl Spencer's Funeral Oration, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 14 maggio 2018.
  31. ^ Retha Hill, Washington Says Goodbye to Diana, su washingtonpost.com, The Washington Post, 6 settembre 1997. URL consultato il 25 maggio 2018.
  32. ^ Margaret Evans, The Diana Phenomenon: Reaction in the East Midlands, in Folklore, vol. 109, 1–2, 1998, pp. 101–103, DOI:10.1080/0015587X.1998.9715967.
  33. ^ Ian Jones, Princess Diana’s funeral is most-watched live TV event, su sundaypost.com, The Sunday Post - DC Thompson Co Ltd, 6 settembre 2017. URL consultato il 24 maggio 2019.
  34. ^ Some 2.5 billion TV viewers watch Princess Diana’s funeral, su history.com, A&E Television Networks, LLC, 21 febbraio 2019. URL consultato il 24 maggio 2019.
  35. ^ Diana Returns Home, in BBC. URL consultato il 13 ottobre 2008.
  36. ^ Charles Arthur, Diana 1961-1997: Journey's end - At peace, at last, Diana comes home, in The Independent, 6 settembre 1997. URL consultato il 29 agosto 2017.
  37. ^ Diana Blamires, Earl's coffin revenge, in The Sun, London, 3 luglio 2007. URL consultato il 27 luglio 2013.
  38. ^ Earl disputes butler 'lies', su news.bbc.co.uk, BBC, 8 novembre 2002. URL consultato il 17 marzo 2018.
  39. ^ Ian Cobain, Earl disputes Burrell’s story of Princess’s funeral flag, su thetimes.co.uk, The Times, 9 novembre 2002. URL consultato il 17 marzo 2018.
  40. ^ a b Burial site offers princess a privacy elusive in life, in Sarasota Herald Tribune, 6 settembre 1997. URL consultato il 1º giugno 2013.
  41. ^ Top 10 Celebrity Grave Sites, in Time, 3 settembre 2009. URL consultato il 1º giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2013).
  42. ^ Althorp Park, Home of Princess Diana, in Britain Express. URL consultato il 13 ottobre 2008.
  43. ^ Visiting Althorp, su spencerofalthorp.com, Althorp Estate. URL consultato il 26 settembre 2015.
  44. ^ Diana, Princess of Wales, 31 agosto 1997. URL consultato il 25 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2015).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nigel Dacre. The funeral of Diana, Princess of Wales. Court Historian, 8:1 (2003), 85–90
  • Adrian Kear, Deborah Lynn Steinberg. Mourning Diana: nation, culture, and the performance of grief, Routledge, 1999
  • Tony Walter. The mourning for Diana, Berg Publishers, 1999

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]