Flora Lillo

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Flora Lillo, all'anagrafe Angiolillo (Roma, 23 maggio 1928Roma, 6 gennaio 1995), è stata un'attrice, showgirl e soubrette italiana.

Come soubrette è stata talvolta accreditata con lo pseudonimo di Flo Silver.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di un tenente di cavalleria originario di Bari, crebbe in un ambiente militaresco, frequentando il collegio dalle Dorotee e l'Istituto magistrale "Marco Tullio Cicerone".[1] Iniziò a esibirsi come soubrette nella compagnia di Carlo Dapporto; una sera, durante un balletto, saltò il bottoncino del reggiseno e concluse lo spettacolo a seno nudo; al termine però venne convocata in commissariato[1].

Attiva particolarmente fra gli anni cinquanta e gli anni settanta, lavorò in televisione in una delle prime trasmissioni di intrattenimento, Rosso e nero, ideata e presentata da Corrado affiancando il presentatore nel 1954 sull'allora neonata Rai in otto puntate della serie. Comparve poi in lavori di prosa e in telefilm del Tenente Sheridan (1963, L'ultima verità, serie Ritorna il tenente Sheridan; 1967, episodio Soltanto una voce, serie Sheridan, squadra omicidi). Fu anche nel cast dello sceneggiato televisivo Anna Karenina.

Lavorò nell'ambito della rivista con Erminio Macario e Totò[2]. Forte degli studi di danza classica, debuttò nel 1949 come ballerina di fila in Paradiso per tutti, accanto a Ugo Tognazzi. Fu poi nel 1950 in Buon dì zia Margherita con Carlo Dapporto. In spettacoli di prosa fu accanto a Lia Zoppelli e Giancarlo Sbragia.

Interpretò tra l'altro il fotoromanzo "Il re si diverte (Rigoletto)" con Gastone Moschin e Gianni Di Benedetto ("I romanzi di Sogno" n.225, 1 aprile 1966).

Per il cinema interpretò film di genere e musicarelli come I ragazzi di Bandiera Gialla. Uno dei suoi primi film fu L'angelo bianco (1955), dove fu diretta da Raffaello Matarazzo. Recitò, tra gli altri, con Eddie Constantine, Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1956 al 1961 ebbe una tormentata relazione sentimentale con Mike Bongiorno (i due vissero però sempre in case separate), e a causa di essa nel 1962 tentò per due volte il suicidio[1].

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

  • Votate per Venere (1950, di Vergani e Falconi, con Erminio Macario)
  • Cavalcata di mezzo secolo (1951, di Nelli e Mangini, con Nino Taranto)
  • Pericolo rosa (1952, ancora con Macario)
  • L'uomo si conquista la domenica (1956, di Amendola e Maccari, con Macario)
  • Così per gioco (1956, di Salacrou, regia di Daniele D'Anza)
  • Otto donne (1962, regia di Mario Ferrero)

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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