Equazione di Pauli

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L'equazione di Pauli, dal nome del fisico austriaco Wolfgang Pauli che l'ha formulata nel 1927,[1] è una estensione dell'equazione di Schrödinger relativa a una particella di spin 1/2, come ad esempio un elettrone, che interagisce con il campo elettromagnetico. Rappresenta il limite non-relativistico dell'equazione di Dirac, vale a dire il limite per particelle la cui velocità è sufficientemente bassa da poter trascurare gli effetti relativistici.

L'equazione e la derivata covariante[modifica | modifica wikitesto]

L'equazione di Pauli si scrive:

Dove:

  • è la massa della particella;
  • la carica elettrica;
  • sono le tre matrici di Pauli;
  • è l'operatore momento dato da ;
  • è il potenziale vettore, legato al campo magnetico;
  • è il potenziale scalare, legato al campo elettrico;
  • è lo spinore funzione d'onda a due componenti.

L'equazione può essere collegata all'equazione di Schrödinger se si sostituiscono le normali derivate parziali con le derivate covarianti:

,
.

Questa sostituzione è alla base delle teorie di gauge.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Wolfgang Pauli, Zur Quantenmechanik des magnetischen Elektrons, in Zeitschrift für Physik, vol. 43, 9–10, 1927, pp. 601–623, Bibcode:1927ZPhy...43..601P, DOI:10.1007/BF01397326, ISSN 0044-3328 (WC · ACNP).

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