Cucina ivoriana

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Alloco (plátani fritti)

La cucina ivoriana include i cibi e le pratiche culinarie della Costa d'Avorio: particolarmente impiegati nella cucina nazionale sono i tuberi, il grano, il maiale, il pollo, i frutti di mare, il pesce, la frutta fresca, le verdure e le spezie. La cucina ivoriana risulta piuttosto simile a quella di altri Paesi dell'Africa occidentale. I tuberi e gli alimenti a base di grano e farina, in particolare, costituiscono i principali alimenti di base. La Costa d'Avorio è uno dei principali esportatori mondiali di semi di cacao; abbondante è anche la produzione di olio di palma e la raccolta del caffè.

In Costa d'Avorio è diffusa una tipologia di ristorante all'aperto, chiamata maquis e presente esclusivamente in questo Paese, dove vengono solitamente serviti pollo e pesce alla brace conditi con attiéké, kedjenou, cipolle e pomodori.

Cibi e piatti tipici[modifica | modifica wikitesto]

Cassava cruda

La cassava e i plátani sono largamente impiegati nella cucina ivoriana. Un impasto di mais chiamato aitiu viene spesso usato per preparare polpette di mais; anche le arachidi sono utilizzate in molti piatti tradizionali. L'Attiéké è un contorno molto popolare in Costa d'Avorio e consta di cassava gratinata; la consistenza di questo cibo, che di per sè ha un sapore blando ma può essere insaporito da brodo o da peperoni Scotch Bonnet,[1] è simile a quella del couscous.[2] L'alloco è un popolare cibo da strada che consiste nelle banane "plátano" fritte nell'olio di palma e insaporite con una salsa speziata fatta con cipolle e chili;[2] esso può venire consumato da solo, come spuntino, come contorno o con l'accompagnamento di un uovo bollito.

Pollo alla griglia e maiale alla griglia sono i due cibi non vegetariani più diffusi nel Paese. Sono spesso consumati anche i Numididi ("faraone"), la cui carne è a basso contenuto di grassi. I pesci può spesso usati a scopo culinario sono le sardine, gli sgombri, i gamberi e i tonni. Come in tutta l'Africa occidentale, inoltre, il pesce viene spesso sottoposto al processo di affumicatura.[1]

Chiocciole ivoriane

Altro cibo tipicamente ivoriano è il maafe (o mafeh), costituito da carne accompagnato da salsa di arachidi.[3]

In Costa d'Avorio sono inoltre molto diffuse le zuppe; cotte a fuoco lento,[3] possono contenere un'ampia varietà di ingredienti; il kedjenou, in particolare, è una zuppa speziata che viene cotta in un forno[3] o in un'apposita pentola sigillata chiamata canari,[3] in genere senza l'aggiunta di acqua.[4][5] Questo metodo di cottura rende più tenera la carne di pollo e permette di rinforzare il sapore del pollo stesso e delle verdure messe a cuocervi insieme.[3]

La carne di bovino è anch'essa molto consumata, sia cruda sia bollita per alcune ore.[1] Anche le chiocciole di terra sono molto apprezzate nel Paese: vengono di solito consumate in una salsa, oppure grigliate.

Frutta e verdura[modifica | modifica wikitesto]

Riz gras
Foutou

I frutti più utilizzati nella cucina ivoriana sono mango, frutto della passione, mandarini, noci di cocco e graviola. Le melanzane sono impiegate nella preparazione di molti piatti locali.[3] Il fufu consiste in banane macinate e olio di palma, mentre il foutou, accanto alle banane macinate, affianca le patate dolci.[3] Il Gombo frais è uno stufato preparato con pomodori, gombo e olio di palma;[1] esso può essere servito con un contorno di banane fritte o di riz gras ("riso grasso"), una versione ivoriana del riso jollof nella quale i chicchi di riso vengono cotti in una zuppa fatta con cipolle fritte in un impasto zuccherino e cotte insieme ad aglio, salsa di pomodoro e pomodori freschi.[1]

Bevande[modifica | modifica wikitesto]

Un vino di palma diffuso in Costa d'Avorio è il Bangui; esso è diffuso anche in altri Stati africani, tra cui la Repubblica Centrafricana, dalla cui capitale prende infatti il nome. Lo Gnamakoudji è una bevanda basata sulla polpa di zenzero spremuta mediante un setaccio e successivamente mescolata a succo d'ananas, limone e vaniglia.[1] Il Nyamanku, inoltre, prevede la liquefazione della radice dello zenzero e l'unione ad essa di succo d'arancia, succo d'ananas e succo di limone.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Ligaya Mishan, Sharing the Food of an Ivorian Childhood, in New York Times, 24 agosto 2018, p. D5.
  2. ^ a b (EN) Cote D'Ivoire Constitution and Citizenship Laws Handbook - Strategic Information and Basic Laws[collegamento interrotto], collana World Constitution and Citizenship Laws Handbook Library, International Business Publications USA, 2013, pp. 62–63, ISBN 978-1-4387-7882-2. URL consultato il 17 luglio 2017.
  3. ^ a b c d e f g (EN) Ivory Coast, Côte d'Ivoire: Cuisine and Recipes, su Whats4eats.com. URL consultato il giugno 2011.
  4. ^ (EN) Jessica B. Harris, The Africa Cookbook, Simon & Schuster, 1998. URL consultato il 31 ottobre 2012.
  5. ^ (EN) D. L. Evans, The Recipes of Africa, p. 74. URL consultato il 17 luglio 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàLCCN (ENsh2010012505 · BNF (FRcb13322189v (data) · J9U (ENHE987007595488805171