Classe Mogami (fregata)

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Classe Mogami
Descrizione generale
Tipofregata lanciamissili
Numero unità8
CostruttoriMitsubishi Heavy Industries
Mitsui Engineering & Shipbuilding
Caratteristiche generali
Dislocamento3.900 t (standard)

5.500 t (a pieno carico)

Lunghezza133 m
Larghezza16,3 m
Pescaggio6,4 m
PropulsioneCODAG (Combined Diesel And Gas)
Velocità30 nodi (55,56 km/h)
Equipaggio90
Equipaggiamento
Sensori di bordo
  • OPY-2 x-band multi-purpose AESA radar
  • OQQ-25 sonar
  • OQQ-11 mine-hunting sonar
  • OAX-3 EO/IR
Armamento
Artiglieria
Siluri
  • 2 lanciasiluri tripli HOS-303 per armi da 324 mm (Type 97 o Type 12).
Missili
  • 1 sistema di lancio Raytheon RIM-116 SeaRAM a 11 celle
  • 1 sistema di lancio Mk 41 VLS (Vertical Launching System) con 16 missili
  • 2 lanciamissili quadrupli per missili antinave a guida radar Mitsubishi Type 17 (SSM-2)
  • 1 sistema a lancio verticale per missili antisommergibile Type 07
Mezzi aereihangar per 1 elicottero SH-60J/K
Note
dati tratti da Le fregate Mogami[1]
voci di navi presenti su Wikipedia

La classe Mogami è una serie di fregate lanciamissili multiruolo di cui è prevista la costruzione di 12 unità per la Forza di autodifesa marittima del Giappone (Kaijō Jieitai).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fregata Mogami unità capoclasse.

Nel 2015 il bilancio giapponese per la difesa stanziò fondi per la costruzione di un nuovo modello di cacciatorpediniere dotato di uno scafo compatto e capacità multifunzionali.[2] In quello stesso anno il cantiere navale Mitsubishi Heavy Industries (MHI) presentò il primo modello concettuale (30DD) sviluppato con fondi propri.[3]

Nell'agosto 2017 la Bōei sōbi-chō, ATLA, una agenzia del Ministero della Difesa giapponese, selezionò MHI e Mitsui Engineering & Shipbuilding rispettivamente come primo contraente e primo subcontraente per la costruzione del nuovo modello di fregate designate Takino Goeikan (nave scorta multiruolo) e note anche come 30FFM.[N 1] Il nuovo modello deve sostituire le unità classe Asagiri e Abukuma nella flotta.[4] Il 3 aprile 2018 la JMSDF decise che le nuove navi sarebbero state designate come fregate e non cacciatorpediniere.[4]

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Immagine elaborata al computer di una fregata tipo 30FFM.

Il profilo stealth delle navi è elaborato e spinto al fine di rendere difficoltoso l'ingaggio da parte dei missili antinave a guida radar. Le superfici inclinate giungono sino alla prua con un singolo taglio, e comprendono entrambi i lati della nave e la torre.[5] È installato un albero integrato che contiene i principali dispositivi elettronici, compresi i radar.[5] Il lungo bulbo prodiero ha funzione essenzialmente idrodinamica, mentre il sonar è posizionato sotto la chiglia, al centro della nave.[5] Un portellone posteriore, sito a poppa, permette l'accesso al bacino allagabile in cui possono alloggiare contemporaneamente due gommoni, un USV (Unmanned Surface Vehicle) e un UUV (Unmanned Surface Vehicle) Mitsubishi OZZ-5 per il rilevamento delle mine.[5] Le fregate classe Mogami sono lunghe 133 m e larghe 16,3 m, con un dislocamento di 3.900 tonnellate che sale a 5.500 t a pieno carico. Il sistema propulsivo è del tipo CODAG (Combined Diesel And Gas) costituito da una turbina a gas Rolls Royce MT30 e due motori diesel MAN 12V28/33D STC in grado di erogare una potenza complessiva di 70.000 CV distribuita da due assi alle eliche.[5] La velocità massima raggiungibile e di 30 nodi.[5] L'equipaggio e di 90 persone.[5]

Armamento[modifica | modifica wikitesto]

Un cannone a doppio scopo BAE Systems Mk 45 mod.4 da 127/62 mm.

L'armamento è composto da un cannone a doppio scopo BAE Systems Mk 45 mod.4 da 127/62 mm, cui si aggiungono due mitragliatrici a controllo remoto Browning M2 da 12,7 mm.[6] Per la difesa di punto è disponibile un lanciatore a 11 celle Raytheon RIM-116 SeaRAM associato al radar e al sistema di guida del sistema CIWS Mk.15 Phalanx.[6] Il sistema di lancio Mk 41 VLS (Vertical Launching System) con 16 celle per missili superficie-aria Mitsubishi A-SAM[N 2] con portata di oltre 100 km, e capace di raggiungere un'altitudine massima di 15-20 km e di abbattere missili cruise supersonici e missili antinave volanti a pelo d'acqua.[6] Tale missile conferisce alle Mogami anche una capacità di difesa contro i missili balistici a medio raggio.[7] La capacità di attacco antinave comprende 2 lanciamissili quadrupli per missili antinave a guida radar attiva Mitsubishi Type 17 (SSM-2) con gittata di circa 400 km. La difesa antisommergibile è data da un sistema di lancio verticale per missili antisommergibile Type 07 impiegante siluri Type 97 o Type 12 che impiega un sofisticato side-scan-sonar.[7] Inoltre è disponibile un hangar con relativo ponte di volo per l'impiego di 1 elicottero ASW Sikorsky SH-60J/K Seahawk che può utilizzare i siluri Type 97 o Type 12 o missili aria-superficie AGM-114M Hellfire.[8]

Dotazione elettronica[modifica | modifica wikitesto]

Il mast della fregata Kumano con le antenne planari del sistema AESA.

Il CIC (Combat Information Center) ha forma circolare, con la gran parte delle consolle poste in cerchio intorno agli operatori.[9] La gestione dei dati prevede un Combat Management System OYQ-1 associato al sottosistema Consolle Displey System OYX-1-29.[9] Essi sfruttano le tecnologie allo stato dell'arte come la realtà aumentata e quella virtuale.[9] Il radar principale è lo OPY-2, un sistema multifunzione AESA (Active Electronically Scanned Array) operante in banda X, con capacità di tracciare 300 bersagli e di attaccarne contemporaneamente circa 60.[9] Le antenne planari del sistema radar OPY-2 sono quattro, e sono allineate sulle facce poste sul mast integrato nella struttura della nave.[9] Tale radar può essere impiegato sia come sistema ESM (Electronic Support Measures) che come sistema ECM (Electronic Counter Measures). Per la guerra elettronica è disponibile un sistema NOLQ-3E.[10] Per la lotta antisommergibile vi è un sistema OQQ-25 composto da un sonar attivo a profondità variabile (VDS) e un sonar passivo trainato (TAS), mentre per la lotta antimine e presente un sonar di scafo OQQ-11.[10] Il sensore elettro-ottico OAX-3 EQ/IR fornisce diversi tipi di immagine, tra cui quelle all'infrarosso, ed è utile nelle missioni di pattugliamento. Il sistema di controllo dei danni, sviluppato dalla Mitsubishi, comprende una suite di sensori DSS (Distributed Smart Sensors).[10] Il sistema data link permette collegamenti utilizzando le reti Link 11, Link 16 e Link 22 con router ORQ-2B.[6] I collegamenti satellitari sono consentiti da una antenna NORA-50 installata sul mast.[6] Il sistema J-CEC (Japan Cooperative Engagement Capability) comprende un network di sensori che permettono di coordinare il tiro da piattaforme diverse, al fine di condividere i dati sull'obiettivo da colpire.[6]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

La prima unità della classe, designata FFM-1 Mogami è stata impostata il 29 ottobre 2019 presso il cantiere navale di Mitsubishi Heavy Industries di Nagasaki, e varata il 3 marzo 2021 con molto ritardo a causa di un guasto all'impianto motore.[4] La seconda unità, FFM-2 Kumano è stata impostata presso il cantiere navale Mitsui Engineering and Shipbuilding di Tamano il 30 ottobre 2019, e varata il 19 novembre 2020.[4] La terza unità, FFM-3 Noshiro è stata impostata presso il cantiere navale di Mitsubishi Heavy Industries di Nagasaki il 15 luglio 2020 e varata il 21 giugno 2021.[4]

Interesse per l'acquisizione di unità di questa classe è stata espressa dall'Indonesia, che ha formato accordi preliminare per l'acquisto di 8 navi, e dal Vietnam.[8]

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Nome Pennant number Stato Cantiere navale Impostazione Varo Ingresso in servizio Radiazione
Mogami FFM-1 In servizio Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki 29 ottobre 2019 3 marzo 2021 28 aprile 2022
Kumano FFM-2 In servizio Mitsui Engineering & Shipbuilding, Tamano 30 ottobre 2019 19 novembre 2020 22 marzo 2022
Noshiro FFM-3 In servizio Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki 15 luglio 2020 21 giugno 2021 15 dicembre 2022
Mikuma FFM-4 In servizio Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki 15 luglio 2020 10 dicembre 2021 7 marzo 2023
Yahagi FFM-5 In allestimento Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki 24 giugno 2021 23 giugno 2022
Agano FFM-6 In allestimento Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki 24 giugno 2021 21 dicembre 2022
Niyodo FFM-7 In allestimento Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki 30 giugno 2022 26 settembre 2023
Yubetsu FFM-8 In allestimento Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki 30 agosto 2022 14 novembre 2023[11]
FFM-9 Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki in programma 2023 previsto 2024 previsto 2026
FFM-10 Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki in programma 2023 previsto 2024 previsto 2026
FFM-11 Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki in programma 2024 previsto 2025 previsto 2027
FFM-12 Mitsubishi Heavy Industries, Nagasaki in programma 2024 previsto 2025 previsto 2027

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Denominazione che significa Multi-Mission Frigate dell'anno 30 del calendario Heisei (2018).
  2. ^ Si tratta di una versione navalizzata del missile Mitsubishi Type 03 Chu-SAM Kai in servizio nella JGSDF.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Martorella 2021, p. 56.
  2. ^ Defense Programs and Budget of Japan Overview of FY2015 Budget (PDF), su Japan Ministry of Defense, gennaio 2015. URL consultato il 26 ottobre 2018 (archiviato il 4 marzo 2016).
  3. ^ Mitsubishi Heavy Industries Unveiled 30FF or DEX Next Generation Vessel Concept for the JMSDF, su Navy Recognition, 12 giugno 2015. URL consultato il 26 ottobre 2018.
  4. ^ a b c d e Martorella 2021, p. 57.
  5. ^ a b c d e f g Martorella 2021, p. 58.
  6. ^ a b c d e f Martorella 2021, p. 61.
  7. ^ a b Martorella 2021, p. 62.
  8. ^ a b Martorella 2021, p. 63.
  9. ^ a b c d e Martorella 2021, p. 59.
  10. ^ a b c Martorella 2021, p. 60.
  11. ^ "IN GIAPPONE VARATA LA YUBETSU OTTAVA FREGATA CLASSE MOGAMI", su aresdifesa.it, 15 novembre 2023, URL consultato il 15 novembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Periodici
  • Cristiano Martorella, Le fregate Mogami, in Panorama Difesa, n. 408, Firenze, EDAI, giugno 2021, p. 56-63.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Video