Calabria Verde

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Calabria Verde
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà in house
Fondazione2013
Sede principaleCatanzaro
SettoreForestazione
Dipendenti8 076 alla fondazione
5 865 al 2015
Sito webwww.calabriaverde.regione.calabria.it

Calabria Verde è la società in house della Regione Calabria che ha inglobato le aziende pubbliche di regione Afor e Comunità Montane.

Fondazione[modifica | modifica wikitesto]

L'ente nasce grazie alla Legge Regionale nº 25 del 2013[1] (BUR n. 10 del 16 maggio 2013, supplemento straordinario n. 2 del 24 maggio 2013), stessa legge nella quale gli enti pubblici sopra citati cessano di esistere; i dipendenti, i beni mobili ed immobili passano all'azienda Calabria Verde che ha sede a Catanzaro.

  • Tutela del patrimonio ai fini istituzionali, concernente la forestazione e la politica per la montagna;
  • Attività di Servizio di Monitoraggio e Sorveglianza idraulica della rete idrografica regionale;
  • Attività regionale di prevenzione e lotta agli incendi boschivi e supporto della protezione civile;
  • Interventi di pertinenza della Regione per la prevenzione ed il risanamento dei fenomeni di dissesto idrologico ed idro-geologico;
  • Cura e gestione del patrimonio forestale della Regione Calabria.

Il primo direttore generale è stato Paolo Furgiuele, dimessosi nel dicembre 2015 a seguito di indagini ed irregolarità all'interno dell'azienda[2]. In seguito l'ente è stato diretto da tre commissari.

Dotazione Organica[modifica | modifica wikitesto]

In principio la dotazione organica era così composta[3]:

Mansione Unità
Dirigenti 9
Impiegati Idraulico Forestali 245
Operatori Idraulico Forestali 5 899
Sorveglianti Idraulici 308
Agricoli e Florovivaisti 21
Autonomie Locali 1 594
TOTALE 8 076

In seguito il personale è stato ridotto a 5 865 unità così composto (piano performance 2015/2017)[4]:

Mansione Unità %
Personale ex AFOR 4 920 83,89
Personale impiegatizio ex AFOR 87 1,48
Dirigenti ex AFOR 6 0,10
Personale impiegatizio ex OTI 192 3,27
Dirigenti ex comunità montane soppresse 8 0,14
Personale ex comunità montane soppresse 334 5,87
Operai idraulico forestali sorveglianza idraulica 234 3,99
Impiegati idraulico forestali sorveglianza idraulica 53 0,90
Impiegati ex ARSSA 6 0,10
Operai ex ARSSA 15 0,26
TOTALE 5 865 100

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

L'Azienda è così suddivisa:

  • Ufficio 1: Settore economico-finanziario e risorse umane, affari legali e affari regionali.
  • Ufficio 2: Patrimonio e Servizi Forestali.
  • Ufficio 3: Prevenzione, antincendio boschivo, tutela, conservazione e sorveglianza idraulica.

Inoltre sono presenti 11 distretti territoriali, ex sedi delle comunità montane:

  1. Acri
  2. Bovalino
  3. Crotone
  4. Delianuova
  5. Malvito
  6. Reggio Calabria
  7. San Giovanni in Fiore
  8. Santo Stefano di Rogliano
  9. Serra San Bruno
  10. Taverna
  11. Verbicaro

Ed un ulteriore ufficio presente nell'ex comunità montana del Pollino a Castrovillari.

Vivai[modifica | modifica wikitesto]

In queste strutture di proprietà regionale, si effettua la produzione di piante necessarie ai rimboschimenti, rinsaldamenti, ricostituzioni, rinfoltimenti dei boschi, arredo verde e paesaggistico, nonché, all'attuazione di interventi di ingegneria naturalistica. In totale sono presenti 9 vivai gestiti dall'ente:

Attività[modifica | modifica wikitesto]

Salvaguardia, valorizzazione e sviluppo del patrimonio forestale e faunistico della Calabria, produzione di beni e/o attività competenti l'ambito della forestazione e delle politiche della montagna. L'azienda, per attenuare i danni delle calamità naturali radicate nel territorio regionale, svolge un'approfondita azione di prevenzione meteorologica ed idrogeologica, mitigazione dissesto idrogeologico.

Servizio A.I.B.[modifica | modifica wikitesto]

Sin dalla sua costituzione l'ente ha subito preso parte al servizio antincendio boschivo regionale, in materia regionale infatti, l'azienda è l'ente principale addetto all'emergenza prevalentemente estiva.

Scandali[modifica | modifica wikitesto]

Lavoratori pagati in attesa di mansione[modifica | modifica wikitesto]

A due anni dalla fondazione, l'ente non aveva ancora assegnato le mansioni a gran parte dei dipendenti. Nella sede dell'ex comunità montana dell'area grecanica reggina gli impiegati non erano impegnati in alcuna attività[5].

Assunzioni inesistenti[modifica | modifica wikitesto]

In occasione delle elezioni regionali di novembre 2014 gli uffici postali della zona di Africo, Bovalino e San Luca sono stati presi d’assalto da numerosi giovani disoccupati con in mano una domanda di assunzione a “Calabria Verde”. I protestanti mostravano un modello prestampato, con logo dell’ “Azienda Calabria Verde”, con il quale chiedevano “di essere inseriti nell’organizzazione interna dell’Ente. Secondo la ricostruzione dei fatti, in un primo momento la domanda di assunzione sarebbe stata distribuita solo a un gruppo ristretto ma il prestampato è stato fotocopiato e distribuito. Si è così diffusa la notizia delle code negli uffici postali della provincia di Reggio Calabria fino alla comunicazione da parte di Calabra Verde sull’invalidità dei documenti. I vertici della società partecipata hanno fatto sapere che si è trattato di “bufala” e hanno smentito la previsione di nuove assunzioni[6].

Elicotteri antincendio[modifica | modifica wikitesto]

Ad ottobre 2015 la Procura della Repubblica di Catanzaro ha iscritto nel registro degli indagati i titolari della società Elimediterranea che da anni svolgeva il servizio antincendio boschivo per mezzo di elicotteri; il reato contestato è la truffa ai danni dell'Azienda Calabria Verde per un appalto di oltre due milioni di euro[7].

Pochi mesi dopo, a febbraio 2016 il Tar annullò la gara d'appalto per i mezzi aerei antincendi dell'ente[8].

Arresto direttore generale e dirigente settore tre[modifica | modifica wikitesto]

A settembre 2016, a seguito di varie indagini (tra cui quella inerente all'appalto degli elicotteri), vengono emesse cinque misure cautelari nei confronti di dirigenti, funzionari e consulenti della società, indagati a vario titolo per abuso d’ufficio, peculato, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale e minacce a pubblici ufficiali, tra cui in carcere Paolo Furgiuele (direttore dell'ente) e Alfredo Allevato (dirigente settore tre, antincendio boschivo).

È l'atto finale della gestione Furgiuele poiché dalle indagini emergono tante irregolarità nell'azienda (appalti pilotati, soldi per straordinari dirottati per pagare le abitazioni del direttore, dottori agronomi senza titoli)[9].

Commissariamenti[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'arresto di Furgiuele, il governatore della Calabria, Oliverio, ha nominato commissario a gennaio 2016 Nello Gallo, il quale dopo tre mesi ha presentato le dimissioni[10]; al suo posto è stato nominato il generale dei Carabinieri Mariggiò[11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Legge Regionale 25/2013, su calabriaverde.regione.calabria.it.
  2. ^ Calabria Verde, si dimette il direttore generale Furgiuele, in Lacnews24.it. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  3. ^ [1531.pdf Dotazione Organica Calabria Verde] (PDF) [collegamento interrotto], su 217.58.108.208:8080.
  4. ^ Piano Performance 2015/2017, su calabriaverde.regione.calabria.it.
  5. ^ Corriere della Calabria - Gli "sfaccendati" di Calabria Verde, su corrieredellacalabria.it. URL consultato il 10 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2017).
  6. ^ Calabria, corsa alle assunzioni di nuovi forestali. "Ma il bando era una bufala", su Il Fatto Quotidiano, 9 gennaio 2015. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  7. ^ a.chiappetta, Calabria verde e il servizio elicotteri antincendio: tre indagati per truffa in concorso, in Il Quotidiano del Sud, 28 ottobre 2016. URL consultato il 10 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2017).
  8. ^ 'Calabria Verde', Tar annulla gara da 8 milioni per aerei anti-incendi, in ilVelino, 9 febbraio 2016. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  9. ^ Bufera su Calabria Verde, arrestati dirigenti e funzionari (NOMI-VIDEO), in Lacnews24.it. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  10. ^ Calabria Verde, si dimette anche il commissario Gallo, in Lacnews24.it. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  11. ^ Iacchite, Calabria Verde, il nuovo commissario è il generale dei carabinieri Mariggiò | Iacchite.com, su iacchite.com. URL consultato il 10 gennaio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]