CANT 25

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
CANT 25
CANT 25M, la versione iniziale del CANT 25
Descrizione
Tipoidrocaccia
addestratore
Equipaggio1
CostruttoreBandiera dell'Italia CRDA CANT
Data primo volo1927
Data entrata in servizio1931
Data ritiro dal servizio1943
Utilizzatore principaleBandiera dell'Italia Regia Aeronautica
Esemplari38
Dimensioni e pesi
Lunghezza11,20 m
Apertura alare8,60 m
Altezza3,0 m
Superficie alare27,5
Peso a vuoto1 000 kg
Peso carico1 400 kg
Capacità400 kg
Propulsione
Motoreun Fiat A.20
Potenza400 CV (294 kW)
Prestazioni
Velocità max265 km/h (143 kt)
Velocità di stallo90 km/h (48,6 kt)
Velocità di salitaa 5 000 m (16 404 ft) in 19 min
Armamento
Mitragliatrici2 Vickers calibro 7,7 mm

i dati sono estratti da:
Annuario dell'Aeronautica Italiana[1]
integrati dove indicati

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Il CANT 25 fu un idrocaccia monomotore biplano sviluppato dalla divisione aeronautica dell'azienda italiana Cantieri Riuniti dell'Adriatico (CRDA CANT) nei tardi anni venti.

Derivato dal 18ter, fu il modello di maggior successo prodotto dalla CANT.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Con l'avvio alla costruzione degli incrociatori leggeri tipo Condottieri (suddivisi in cinque classi diverse) per la Regia Marina, nel 1927 il Ministero dell'aeronautica emise una specifica relativa alla fornitura di un velivolo catapultabile adatto sia a missioni di ricognizione che al combattimento aereo con cui equipaggiare le nuove unità navali. Al concorso risposero Cantiere Navale Triestino, con un'evoluzione dell'idrocaccia CANT 18ter rimasto allo stadio di prototipo, Fiat Aviazione, con una versione idro a scarponi del caccia terrestre Fiat C.R.20, Macchi, con l'M.41 a scafo, e SIAI-Marchetti.[2]

Tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Presentava una configurazione a scafo centrale con l'abitacolo di pilotaggio aperto dotato di un parabrezza situato sulla parte anteriore. Le ali avevano una configurazione sesquiplana collegate tra loro da robusti montanti, con l'ala inferiore montata a sbalzo sullo scafo e dotata di due galleggianti equilibratori. Il motore, un Fiat A.20 12 cilindri a V da 410 CV (302 kW), era montato in configurazione spingente e collocato sui montanti centrali tra le due ali. la parte posteriore terminava in un piano di coda dall'impennaggio monoderiva e dagli stabilizzatori a semisbalzo.

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

I CANT 25 erano imbarcati, tra l'altro, sugli incrociatori pesanti della classe Zara e sul Giuseppe Miraglia (nave) e nella Guerra d'Etiopia sul Taranto (esploratore). Il 21 giugno 1936 arriva a Zula da Massaua la regia Giuseppe Miraglia nell'ambito della Guerra d'Etiopia. Viene costituita la 141ª Squadriglia idrovolanti AO con base a Zula (Massaua) sui CANT 25.

In seguito sostituito dagli IMAM Ro.43, i Cant. 25 vennero trasferiti all’88º Gruppo Autonomo Caccia all'Aeroporto di Vigna di Valle ed alle scuole di pilotaggio per idrovolanti come addestratore.

Versioni[modifica | modifica wikitesto]

25M
versione ad ala smontabile, realizzata in 14 esemplari.
25A.R.
versione catapultabile ad ala ripiegabile, realizzata in 20 esemplari.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera dell'Italia Italia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jotti 1930, Tabella riassuntiva delle caratteristiche degli apparecchi.
  2. ^ Museo della cantieristica, CANT. 25 A. R. Serie III Idrocaccia imbarcato.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Orbis Publishing, 1985.
  • (EN) William Green, Gordon Swanborough, The Complete Book of Fighters, 1st Edition, New York, Smithmark Publishing, settembre 1995, ISBN 0-8317-3939-8.
  • Jotti da Badia Polesine, Annuario dell'Aeronautica Italiana 1929-1930, Milano, Ed. Libreria Aeronautica, 1930, ISBN non esistente.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]