Festival di Sanremo 1955

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Voce principale: Festival di Sanremo.
Festival di Sanremo 1955
Tullio Pane, vincitore in coppia con Claudio Villa
EdizioneV
Periodo27-29 gennaio
SedeCasinò di Sanremo
Direttore artisticoGiulio Razzi
PresentatoreArmando Pizzo e Maria Teresa Ruta
Emittente TVNazionale
Emittente radioSecondo programma
Partecipanti15
Brani in gara16
VincitoreClaudio Villa - Tullio Pane
SecondoClaudio Villa - Tullio Pane
TerzoNatalino Otto e Trio Aurora - Bruno Pallesi, Nuccia Bongiovanni e Radio Boys
Cronologia
Festival di Sanremo 1954Festival di Sanremo 1956

Il quinto Festival di Sanremo si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo dal 27 al 29 gennaio 1955 con la conduzione di Armando Pizzo e Maria Teresa Ruta, annunciatrice degli studi Rai di Torino.

In onda radiofonica sul Secondo Programma dalle 22, l'edizione 1955 fu anche la prima a essere trasmessa dalla televisione[1], benché non fin dall'inizio ma alle 22:45, dopo la fine del varietà Un due tre, condotto da Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello. La serata finale venne trasmessa in contemporanea con la radio dalle ore 22.

A vincere la competizione fu Buongiorno tristezza, cantata da Claudio Villa e Tullio Pane. La stessa coppia di artisti si aggiudicò anche il secondo posto con Il torrente. Al terzo posto, con il brano Canto nella valle, si classificarono invece Natalino Otto e il Trio Aurora in abbinamento con Bruno Pallesi, Nuccia Bongiovanni e il gruppo musicale Radio Boys.

Interprete Ultime partecipazioni al Festival
Antonio Basurto Esordiente
Bruno Pallesi Esordiente
Bruno Rosettani Esordiente
Clara Jaione Esordiente
Claudio Villa Esordiente
Gianni Ravera 1954
Jula de Palma Esordiente
Marisa Colomber Esordiente
Narciso Parigi Esordiente
Natalino Otto 1954
Nella Colombo Esordiente
Nuccia Bongiovanni Esordiente
Radio Boys Esordienti
Trio Aurora Esordienti
Tullio Pane Esordiente

Classifica, canzoni e cantanti

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Posizione Interprete Canzone Autori Voti ricevuti
Claudio Villa - Tullio Pane Buongiorno tristezza G. Fiorelli e M. Ruccione 67
Claudio Villa - Tullio Pane Il torrente C. A. Liman e L. Carmi 38,2
Natalino Otto e Trio Aurora - Bruno Pallesi, Nuccia Bongiovanni e Radio Boys Canto nella valle M. Panzeri e U. Fusco 33,6
Claudio Villa - Narciso Parigi Incantatella E. Bonagura 27,4
Antonio Basurto - Gianni Ravera Un cuore P. Mendes e E. Falcocchio 20,4
Jula de Palma - Marisa Colomber L'ombra W. Colì 14,4
Narciso Parigi e Radio Boys - Natalino Otto e Trio Aurora Ci ciu cì (Cantava un usignol) E. Minoretti e S. Seracini 10,4
Natalino Otto - Antonio Basurto Una fotografia nella cornice L. Mannucci, A. V. Savona e E. Fecchi 9,6
NF Jula de Palma - Antonio Basurto Cantilena del trainante Faccenna e De Angelis
Bruno Pallesi - Jula de Palma Che fai tu luna in ciel N. Rastelli e Brinniti
Clara Jaione e Radio Boys - Nella Colombo, Bruno Rosettani e Trio Aurora Era un omino A. Paolillo
Natalino Otto - Nuccia Bongiovanni e Radio Boys I tre timidi E. Valladi
Bruno Pallesi e Nuccia Bongiovanni - Bruno Rosettani, Nella Colombo e Trio Aurora Il primo viaggio Mario Panzeri - Giancarlo Testoni - Sargon
Gianni Ravera - Tullio Pane Non penserò che a te Taddei, Poggiali e Minasi
Bruno Pallesi - Jula de Palma Sentiero B. Cherubini e C. Concina
Bruno Rosettani e Trio Aurora - Clara Jaione e Radio Boys Zucchero e pepe Biri, L. Capece Minutolo e V. Mascheroni

Notizie e dettagli

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Questa edizione entra nella storia anche perché è la prima in cui viene usato il playback: infatti Claudio Villa, a causa di un'improvvisa faringite che lo colpisce proprio il giorno della finale, non canta dal vivo ma utilizza la registrazione fonografica del brano. Nonostante ciò, vince lo stesso il festival.

Infine è anche la prima edizione con un ospite non in gara: si tratta del cantautore toscano Odoardo Spadaro che, durante l'ultima serata, viene invitato per recitare i testi delle prime tre canzoni classificate.[2]

Il presentatore, il giornalista Armando Pizzo, viene scelto all'ultimo momento dopo che, nelle settimane precedenti, si era parlato di Mike Bongiorno come conduttore della manifestazione. La Rai impose a Pizzo, abile improvvisatore, l'assoluto divieto di discostarsi dal copione e prescrisse anzi l'obbligo di imparare i testi delle presentazioni a memoria. Pizzo, per sicurezza, li scrisse a macchina su dei bigliettini e li sistemò sul leggio sotto il microfono, suscitando la sorpresa di una spettatrice seduta in platea che urlò: "Pizzo legge!", creando un momento di imbarazzo.[2]

Il successo della trasmissione e delle canzoni fu sancito dagli oltre nove milioni di dischi venduti complessivamente, anche se la nota stonata fu la polemica sorta fra la Commissione di ascolto e selezione dei brani nominata dalla Rai e l'UNEM (Unione Nazionale Editori Musicali) per la scarsa considerazione mostrata dalla Commissione nei confronti delle canzoni selezionate.[3]

Nel 2005 è stata pubblicata su CD dalla Twilight Music, su licenza della RAI, nella collana Via Asiago 10 (TWI CD AS 05 17), tutta la trasmissione radiofonica del festival (tranne due brani, Un cuore e I tre timidi, di cui mancano i nastri delle registrazioni).

Vengono presentate 8 canzoni per sera, per i primi due giorni. Al termine di ogni serata i giurati votano e decidono quali sono le 4 canzoni che hanno accesso alla finale e quali vengono eliminate. Durante la terza sera ha luogo la finale.
I giurati erano 285, diversi per ogni serata e così suddivisi: 75 sorteggiati fra il pubblico presente in sala (il loro voto viene moltiplicato per un quinto, perché sono cinque volte più numerosi degli altri), 210 fra gli abbonati RAI, precisamente 15 per ciascuna delle 14 sedi.

Ogni canzone viene proposta nella stessa sera in due interpretazioni diverse con due diversi arrangiamenti.

Organizzazione

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  1. ^ Al Festival di Sanremo, in Stampa Sera, 13 gennaio 1955, p. 6. URL consultato il 28 marzo 2017.
  2. ^ a b Eddy Anselmi, Il Festival di Sanremo, Ed. DeAgostini, 2020.
  3. ^ Paolo Ruggieri, Canzoni Italiane, Fabbri Editori, 1994, Vol.4, pag.66

Altri progetti

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