Junot Díaz: differenze tra le versioni

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[[File:20180406-151225-JunotDiaz6_2-T5_11676.jpg|alt=Junot Díaz fotografato da Nina Subin|miniatura|Junot Díaz fotografato da Nina Subin]]
{{Bio
{{Bio
|Nome = Junot
|Nome = Junot
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|Attività = scrittore
|Attività = scrittore
|Nazionalità = dominicano
|Nazionalità = dominicano
|PostNazionalità = naturalizzato statunitense, vincitore del [[Premio Pulitzer per la narrativa]] nel 2008 con il romanzo ''[[La breve favolosa vita di Oscar Wao]]''
|PostNazionalità = naturalizzato statunitense, vincitore del [[Premio Pulitzer per la narrativa]] nel 2008 con il romanzo ''[[La breve favolosa vita di Oscar Wao]]
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Nato a [[Santo Domingo]], nella Repubblica Dominicana, Díaz si trasferisce con la sua famiglia nel New Jersey all'età di sei anni. Consegue un [[Bachelor of Arts]] presso la [[Rutgers University]], nel New Jersey, e dopo aver ottenuto un [[MFA]] in Scrittura Creativa presso la [[Columbia University]], nel 1995 pubblica il suo primo libro, una raccolta di racconti intitolata ''Drown''. Nel 2007 esce il suo primo romanzo, ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'', seguito nel 2012 da un'altra raccolta di racconti, ''È così che la perdi''. Nello stesso anno viene pubblicato sul New Yorker un suo racconto fantascientifico intitolato ''Monstro''<ref>{{Cita web|url=http://www.newyorker.com/magazine/2012/06/04/monstro|titolo=Monstro|sito=The New Yorker|accesso=24 novembre 2016}}</ref>.
Nato a [[Santo Domingo]], nella [[Repubblica Dominicana]], Díaz si trasferisce con la sua famiglia nel [[New Jersey]] all'età di sei anni. Consegue un [[Bachelor of Arts]] presso la [[Rutgers University]] e dopo aver ottenuto un [[MFA]] in Scrittura Creativa presso la [[Cornell University]], nel 1995 pubblica il suo primo libro, una raccolta di racconti intitolata ''Drown''. Nel 2007 esce il suo primo romanzo, ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'', seguito poi da un'altra raccolta di racconti, ''È così che la perdi'', nel 2012. Nello stesso anno, viene pubblicato sul [[The New Yorker|''The New Yorker'']] ''Monstro'', un racconto fantascientifico<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Junot|cognome=Díaz|url=https://www.newyorker.com/magazine/2012/06/04/monstro|titolo=Monstro|pubblicazione=The New Yorker|data=2012-05-28|accesso=2018-04-10}}</ref> che sarebbe dovuto diventare un romanzo, ma che l'autore dichiarerà in seguito di aver abbandonato.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://ktep.org/post/words-wire-junot-d-az|titolo=WORDS ON A WIRE: Junot Díaz|accesso=2018-04-10}}</ref> Nel marzo del 2018 è uscito ''Islandborn,'' un libro per l'infanzia.


== Biografia ==
== Biografia ==
Díaz nasce a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana<ref>Jacquelyn Loss, "Junot Díaz" ''Latino and Latina Writers''. Ed. Alan West-Durán. Detroit: Charles Scribner's Sons, 2003. 803–816.</ref>, terzo di cinque fratelli. Durante gran parte della sua infanzia vive con la madre e i nonni a Santo Domingo, mentre il padre lavora negli Stati Uniti. Nel 1974 si ricongiunge con quest'ultimo a Parlin, [[New Jersey Symphony Orchestra|New Jersey]], a meno di un miglio da una delle più ampie discariche dello stato.<ref name=splash>{{Cita web |url=http://splashofred.squarespace.com/interviewsinterviews/2009/11/30/the-brief-wondrous-life-of-junot-diazso-far.html |titolo=The Brief Wondrous Life of Junot Diaz... So Far |opera=Splash of Red |data=30 novembre 2009 |accesso=18 giugno 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222033213/http://splashofred.squarespace.com/interviewsinterviews/2009/11/30/the-brief-wondrous-life-of-junot-diazso-far.html |dataarchivio=22 febbraio 2014 }}</ref>
Díaz nasce a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana,<ref>Jacquelyn Loss, "Junot Díaz" ''Latino and Latina Writers''. Ed. Alan West-Durán. Detroit: Charles Scribner's Sons, 2003. 803–816.</ref> terzo di cinque fratelli. Durante gran parte della sua infanzia, vive con la madre e i nonni a Santo Domingo, mentre il padre lavora negli Stati Uniti. Nel dicembre 1974 si trasferisce da quest'ultimo nella cittadina di Parlin, New Jersey, a meno di un miglio da quella che lo scrittore segnalerà essere "una delle più ampie discariche del New Jersey."<ref name=splash>{{cite web |url=http://splashofred.squarespace.com/interviewsinterviews/2009/11/30/the-brief-wondrous-life-of-junot-diazso-far.html |title=The Brief Wondrous Life of Junot Diaz... So Far |work=Splash of Red |date=November 30, 2009 |accessdate=June 18, 2013}}</ref>


Díaz frequenta la Madison Park Elementary School e diventa un lettore appassionato, assiduo frequentatore della biblioteca pubblica.<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20100303132153/http://www.criticasmagazine.com/article/CA6606942.html|titolo=The Importance of Being Junot—A Pulitzer, Spanglish, and Oscar Wao - 11/1/2008 - Criticas|data=2010-03-03|accesso=2018-04-10}}</ref> Rivolge il suo interesse a film e libri apocalittici, specialmente all'opera di [[John Christopher]], ai film de ''[[Il pianeta delle scimmie]]'', e alla miniserie della [[BBC]] ''Edge of Darkness.'' Come dichiarato in alcune interviste ed espresso anche nel suo romanzo, Díaz collega il suo interesse per la fantascienza e il fantasy alla sua esperienza di immigrato, ricordando la sensazione di disorientamento e stupore provata passando dal villaggio rurale di Santo Domingo in cui viveva senza bagno ed elettricità, immerso in una dimensione quasi atemporale, agli elevati standard di vita statunitensi<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.webdelsol.com/Other_Voices/DiazInt.htm|titolo=Interview with Junot Diaz|autore=Marina Lewis|sito=Other voices|lingua=en|volume=36|accesso=2018-04-10}}</ref>:
Díaz frequenta la Madison Park Elementary<ref name="criticasmagazine.com">{{Cita web|url=http://www.criticasmagazine.com/article/CA6606942.html|titolo=The Importance of Being Junot—A Pulitzer, Spanglish, and Oscar Wao|cognome=López|nome=Adriana V.|opera=Criticas Magazine|data=1º novembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100303132153/http://www.criticasmagazine.com/article/CA6606942.html|dataarchivio=3 marzo 2010|accesso=18 giugno 2013}}</ref> e diventa un lettore appassionato, camminando spesso anche per quattro miglia con lo scopo di raggiungere la biblioteca pubblica più vicina. Rivolge il suo interesse a film e libri apocalittici, specialmente all'opera di [[John Christopher]], ai film de ''[[Il pianeta delle scimmie]]'', e alla miniserie della [[BBC]] ''Edge of Darkness.'' Si diploma alla Cedar Ridge High School di Old Bridge Township, New Jersey, nel 1987.<ref>Tejada, Miguel Cruz. [http://www2.elnuevodiario.com.do/app/article.aspx?id=114730 "Junot Díaz dice 'en RD hay muchos quirinos'; escribirá obra inspirada en caso"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080822142339/http://www2.elnuevodiario.com.do/app/article.aspx?id=114730 |data=22 agosto 2008 }}, ''[[El Nuevo Diario (Dominican Republic)|El Nuevo Diario]]'', August 11, 2008. Accessed August 25, 2008. "Hizo el bachillerato en el Cedar Ridge High School de Old Bridge, Nueva Jersey, en 1987, y se licenció en inglés en la Universidad Rutgers (1992), e hizo un Master of Fine Arts en la Universidad de Cornell."</ref> Non inizierà la sua attività di scrittore se non prima di qualche anno<ref>{{Cita web|url=http://www.guernicamag.com/interviews/1132/nerdsmith/|titolo=Nerdsmith - Adriana Lopez interviews Junot Díaz|opera=Guernicamag|data=July 2009|accesso=3 giugno 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120107133914/http://www.guernicamag.com/interviews/1132/nerdsmith/|dataarchivio=7 gennaio 2012}}</ref>. Dopo il liceo, frequenta per un anno il Kean College di Union, New Jersey, per poi trasferisi e terminare il suo [[Bachelor of Arts]] al [[Rutgers College]] nel 1992, laureandosi in Lettere. Qui Díaz vive a Deamarest Hall, una sede dell'università che ospita i dipartimenti di scrittura creativa, e prende parte a numerose organizzazioni studentesche. Nel periodo dell'università conosce i libri di due tra le scrittrici che lo motiveranno a diventare uno scrittore: [[Toni Morrison]] e [[Sandra Cisneros]]. Si paga l'università consegnando tavoli da biliardo e lavorando come lavapiatti, benzinaio, e alla Raritan River Steel. In un'intervista del 2010, Díaz riflette sulla sua formazione e sui lavori che gli hanno permesso di frequentare il college<ref>{{Cita web|url=http://www.globaltimes.cn/content/522054.shtml|titolo=Writing wrongs - Global Times|autore=Global Times|sito=www.globaltimes.cn|accesso=24 novembre 2016}}</ref>:{{citazione|Posso dire indubbiamente che ho visto gli Stati Uniti dal basso verso l'alto...La mia sarà anche una storia di successo come individuo. Ma [...] direi che la mia famiglia racconta una storia molto più complicata. Racconta la storia di due ragazzi in prigione. Racconta una storia di enorme povertà, di tremenda difficoltà}}
Un tema comune nella raccolta di racconti ''Drown'' è l'assenza del padre, che riflette la tesa relazione di Díaz con il genitore, con il quale non è più in contatto. Quando Díaz pubblicò un articolo in un giornale dominicano che condannava il trattamento degli haitiani da parte della Repubblica Dominicana, suo padre scrisse una lettera all'editore nella quale affermava che l'autore dell'articolo doveva "tornarsene a casa a Haiti." <ref>{{Cita web|url=http://www.npr.org/2016/05/12/160324187/guest-dj-pulitzer-prize-winning-author-junot-diaz|titolo=Guest DJ Junot Diaz: 'It Takes Guts To Be Alive'|sito=NPR.org|accesso=24 novembre 2016}}</ref>


{{Citazione|l’unico modo di descrivere questi momenti vissuti – la surrealtà e l’irrealtà di alcune cose che le persone come me hanno vissuto – è attraverso lenti come la fantascienza. […] Penso che il discorso che potrebbe essere più utile logicamente per descrivere questa situazione non sia solo il viaggio nello spazio – viaggiare tra due pianeti – ma il viaggio nel tempo. Balzare tra un’intera esistenza e un'altra, tra due momenti temporali, ecco è come ci si sente. Queste convenzioni che si trovano nella fantascienza sono eccezionali per provare a discutere di alcune tensioni e stranezze dell’essere una persona di colore, essere una persona del terzo mondo che viaggia tra il terzo e il primo mondo.|Intervista di Marina Lewis, Other Voices #36|3=the only way to describe these lived moments—the surreality and ir-reality of some of the things that people like myself have experienced—is through lenses like science fiction. […] I think the narrative that would logically be most useful would be not only space travel—traveling between two planets—but time travel. Jumping between two entire existences, two entire temporal moments, is what it feels like. These conventions you find in science fiction are awesome in trying to discuss some of the tensions and weirdness of being a person of color, being a third world person traveling between the third world and the first world.|lingua=Inglese}}
Dopo aver conseguito la laurea alla Rutgers, Díaz lavora presso la Rutgers University Press come assistente editoriale. In questo momento crea il personaggio semi-autobiografico di Yunior, in un racconto utilizzato come parte del suo modulo di richiesta per l'accesso al programma di scrittura creativa della Cornell University nei primi anni Novanta. Il personaggio diventerà molto importante nei suoi lavori successivi come ''Drown'' e ''È così che la perdi.'' La sua idea principale, fin dal primo libro, era di comporre sei o sette libri su Yunior che avrebbero dovuto formareun grande romanzo.<ref name="complex.com">{{Cita web|url=http://www.complex.com/pop-culture/2012/12/junot-diaz-interview|titolo=Interview: Junot Díaz Talks Dying Art, the Line Between Fact and Fiction, and What Scares Him Most|data=17 dicembre 2012|accesso=1º maggio 2013|opera=Complex}}</ref>


Díaz si diploma alla Cedar Ridge High School di Old Bridge Township, New Jersey, nel 1987<ref>Tejada, Miguel Cruz. [http://www2.elnuevodiario.com.do/app/article.aspx?id=114730 "Junot Díaz dice 'en RD hay muchos quirinos'; escribirá obra inspirada en caso"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080822142339/http://www2.elnuevodiario.com.do/app/article.aspx?id=114730|data=22 agosto 2008}}, ''[[El Nuevo Diario (Dominican Republic)|El Nuevo Diario]]'', August 11, 2008. Accessed August 25, 2008. "Hizo el bachillerato en el Cedar Ridge High School de Old Bridge, Nueva Jersey, en 1987, y se licenció en inglés en la Universidad Rutgers (1992), e hizo un Master of Fine Arts en la Universidad de Cornell."</ref>, e non inizierà la sua attività di scrittore se non prima di qualche anno.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=https://www.guernicamag.com/nerdsmith/|titolo=Nerdsmith|pubblicazione=Guernica|data=2009-07-07|accesso=2018-04-10}}</ref> Dopo il liceo, frequenta per un anno il Kean College di Union, New Jersey, prima di trasferirsi e terminare il suo [[Bachelor of Arts]] al [[Rutgers College]] nel 1992, laureandosi in Lettere. Qui Díaz vive a Deamarest Hall, la sede dell'università che ospita i dipartimenti di scrittura creativa, e prende parte a numerose organizzazioni studentesche. Dichiarerà in seguito che l'università "lo ha salvato," offrendogli l'opportunità di sfuggire ai ricordi nascosti di un abuso subito a soli 8 anni, un episodio di cui parla per la prima volta in un articolo pubblicato sul ''The New Yorker'' nel 2018.<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Junot|cognome=Díaz|url=https://www.newyorker.com/magazine/2018/04/16/the-silence-the-legacy-of-childhood-trauma|titolo=Junot Díaz: The Legacy of Childhood Trauma|pubblicazione=The New Yorker|data=2018-04-09|accesso=2018-04-10}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.ilpost.it/2018/04/10/junot-diaz-racconto-stupro-8-anni/|titolo=Lo scrittore dominicano Junot Díaz ha raccontato sul New Yorker di essere stato stuprato a otto anni - Il Post|pubblicazione=Il Post|data=2018-04-10|accesso=2018-04-10}}</ref>
Díaz consegue il suo MFA presso la [[Cornell University]] nel 1995, dove scrive gran parte del suo primo libro di racconti.


Durante il periodo dell'università legge i libri di due tra le scrittrici che più lo influenzeranno a diventare uno scrittore, [[Toni Morrison]] e [[Sandra Cisneros]]. Si paga l'università lavorando come fattorino di tavoli da biliardo, lavapiatti e benzinaio, e lavorando in un'acciaieria. In un'intervista del 2010, Díaz riflette sulla sua esperienza di crescita in America e sui lavori che gli hanno permesso di frequentare il college<ref>{{Cita web|url=http://www.globaltimes.cn/content/522054.shtml|titolo=Writing wrongs - Global Times|autore=Global Times|sito=www.globaltimes.cn|accesso=2018-04-10}}</ref>:{{citazione|Posso dire indubbiamente che ho visto gli Stati Uniti dal basso verso l'alto [...] La mia sarà anche una storia di successo come individuo. Ma [...] direi che la mia famiglia racconta una storia molto più complicata. Racconta la storia di due ragazzi in prigione. Racconta una storia di enorme povertà, di tremenda difficoltà|Intervista di Yao Hing, Global Times China|3=I can safely say I've seen the US from the bottom up [...] I may be a success story as an individual. But [...] I would say my family tells a much more complicated story. It tells the story of two kids in prison. It tells the story of enormous poverty, of tremendous difficulty|lingua=Inglese}}
Nel 2009 Díaz è un Millet Writing Fellow alla [[Wesleyan University]] e partecipa alla Wesleyan's Distinguished Writers Series.<ref>{{Cita web|url=http://newsletter.blogs.wesleyan.edu/2009/04/13/pulitzer-prize-winning-junot-diaz-speaks-at-wesleyan/|titolo="Pulitzer Prize Winning Junot Díaz Speaks at Wesleyan", by Olivia Drake, April 13, 2009|editore=Newsletter.blogs.wesleyan.edu|data=13 aprile 2009|accesso=3 giugno 2012}}</ref>
Dopo aver conseguito la laurea alla Rutgers University, Díaz lavora presso la Rutgers University Press come assistente editoriale. Successivamente, entra a far parte del programma di scrittura creativa della [[Cornell University]] nel 1993, grazie ad un racconto in cui viene introdotto per la prima volta Yunior, il narratore e alter ego di gran parte delle opere di Díaz. <ref>{{Cita libro|nome=Moore,|cognome=Lorrie,|nome2=Pitlor,|cognome2=Heidi,|titolo=100 years of The best American short stories|url=https://www.worldcat.org/oclc/898052979|OCLC=898052979|ISBN=9780544056060}}</ref> Il personaggio di Yunior diventerà molto importante nei suoi lavori successivi come ''Drown'' e ''È così che la perdi.'' Yunior sarà il centro dell'opera di Díaz, come spiegato dall'autore stesso. La sua idea principale, fin dal primo libro, era di scrivere sei o sette libri su Yunior che avrebbero formato così un grande romanzo.<ref name="complex.com">{{cite web|url=http://www.complex.com/pop-culture/2012/12/junot-diaz-interview|title=Interview: Junot Díaz Talks Dying Art, the Line Between Fact and Fiction, and What Scares Him Most|work=Complex|date=December 17, 2012|accessdate=May 1, 2013}}</ref> L'inserimento nel prestigioso programma di scrittura creativa fu una sorpresa per Díaz, in quanto non fu lui, ma la sua fidanzata del tempo, a mandare la domanda di iscrizione. <ref>{{Cita libro|nome=Gale, Cengage|cognome=Learning.|titolo=A Study Guide for Junot Diaz's The Brief Wondrous Life of Oscar Wao|url=https://www.worldcat.org/oclc/1013826735|data=2015|editore=Gale, Cengage Learning|OCLC=1013826735|ISBN=9781410320407}}</ref>


Nel 1995 consegue il MFA presso la [[Cornell University]], dove scrive gran parte del suo primo libro di racconti, ''Drown'', pubblicato nel 1996.
Attualmente associa all'attività di scrittore quella di docente di scrittura creativa presso il [[Massachusetts Institute of Technology]]<ref>{{Cita web|url=http://writing.mit.edu/people/faculty|titolo=MIT, Writing and Humanistic Studies. Retrieved February 23, 2012|editore=Writing.mit.edu|data=|accesso=3 giugno 2012}}</ref> e quella di responsabile della narrativa per la ''Boston Review.'' È membro fondatore delle "Voices of Our Nations Arts Writing Workshop," che ha come obiettivo quello di formare giovani scrittori di colore, ed è molto attivo all'interno della comunità dominicano-americana.


Díaz è parente della giornalista americana Nefertiti Jáquez ed è legato sentimentalmente alla scrittrice e fumettista Marjorie Liu. <ref>{{Cita web|url=http://www.bostonglobe.com/magazine/2012/12/23/acclaimed-novelist-junot-diaz-delivers/AVABAf4OV7aZLd90oTogLP/story.html|titolo=Acclaimed novelist Junot Diaz delivers - Magazine|opera=The Boston Globe|data=23 dicembre 2012|accesso= maggio 2013}}</ref>
Nel 2009 è un Millet Writing Fellow alla [[Wesleyan University]] e partecipa alla Wesleyan's Distinguished Writers Series.<ref>{{Cita web|url=http://newsletter.blogs.wesleyan.edu/2009/04/13/pulitzer-prize-winning-junot-diaz-speaks-at-wesleyan/|titolo="Pulitzer Prize Winning Junot Díaz Speaks at Wesleyan", by Olivia Drake, April 13, 2009|editore=Newsletter.blogs.wesleyan.edu|data=13 aprile 2009|accesso=3 giugno 2012}}</ref>


Attualmente, Díaz associa all'attività di scrittore quella di docente di scrittura creativa presso il [[Massachusetts Institute of Technology]]<ref>{{cite web|url=http://writing.mit.edu/people/faculty|title=MIT, Writing and Humanistic Studies. Retrieved February 23, 2012|publisher=Writing.mit.edu|date=|accessdate=June 3, 2012}}</ref> e quella di responsabile della narrativa per la ''Boston Review'''.''''' È membro fondatore della fondazione VONA/Voices of Our Nations Arts Writing Workshop, che si pone l'obbiettivo di formare giovani scrittori di colore, ed è molto attiva all'interno della comunità dominicano-americana.<ref>{{Cita web|url=https://vonacommunity.org/|titolo=VONA/Voices of Our Nations Arts Foundation|sito=VONA/Voices of Our Nations Arts Foundation|lingua=en-US|accesso=2018-04-10}}</ref>
==Attività letteraria e riconoscimenti==


Díaz è parente della giornalista americana Nefertiti Jáquez ed è legato sentimentalmente alla scrittrice e fumettista Marjorie Liu. <ref>{{cite web|url=http://www.bostonglobe.com/magazine/2012/12/23/acclaimed-novelist-junot-diaz-delivers/AVABAf4OV7aZLd90oTogLP/story.html|title=Acclaimed novelist Junot Diaz delivers - Magazine|work=The Boston Globe|date=December 23, 2012|accessdate=May 1, 2013}}</ref>
=== 1994–2004: Primi racconti e ''Drown'' ===
Alcuni racconti di Díaz sono stati pubblicati sul ''New Yorker'', che lo ha inserito tra i 20 scrittori più significativi del XXI secolo.<ref>{{Cita web|url=http://www.newyorker.com/talk/comment/2010/06/14/100614taco_talk_editors|titolo=20 Under 40|opera=The New Yorker|data=14 giugno 2010|accesso=17 giugno 2013}}</ref> I suoi lavori sono stati pubblicati su ''Story'', ''[[The Paris Review]]'' e in antologie come ''The Best American Short Stories'' per ben cinque volte (1996, 1997, 1999, 2000, 2013), [[O. Henry Award|The PEN/O. Henry Prize Stories]] (2009) e ''African Voices''. È conosciuto soprattutto per la raccolta di racconti ''Drown'' (1996) e il romanzo ''[[La breve favolosa vita di Oscar Wao]]'' (2007). Entrambi hanno ricevuto un ampio successo di critica e quest'ultimo ha vinto il [[Premio Pulitzer per la narrativa|Premio Pulitzer]] per la narrativa nel 2008.


==Carriera letteraria ==
Nel 2002 Díaz ha ricevuto il premio Eugene McDermott, una borsa di studio dalla John Simon Guggenheim Memorial Foundation, un Lila Wallace Reader's Digest Writers Award, il PEN/Malamud Award nel 2002, la borsa di studio americano-giapponese dalla [[National Endowment for the Arts]], una borsa di studio al [[Radcliffe Institute for Advanced Study]] dell'università di Harvard e il Rome Prize dall'Accademia Americana di Arti e Lettere. È stato selezionato come uno dei 39 scrittori latinoamericani sotto i 39 anni dalla Bogotá Capitale Mondiale del Libro e dall'Hay Festival.<ref name="hay festival">{{Cita web|titolo=Hay Festival|url=http://www.hayfestival.com|accesso=9 marzo 2010}}</ref>


=== Primi racconti e ''Drown'' (1996) ===
I racconti di ''Drown'' si concentrano sulla gioventù del narratore adolescente, cresciuto senza padre nella Repubblica Dominicana e sulla sua nuova vita nel New Jersey. Le recensioni del libro furono convincenti, ma non trionfanti.<ref name="salon">{{Cita web|titolo=Sneak Peeks: Fiction, ''DROWN''|opera=Salon|url=http://www.salon.com/sneaks/sneakpeeks960905.html|accesso=8 aprile 2008}}</ref> Díaz lesse i suoi racconti "Edison, New Jersey"<ref name="al1">{{Cita web|url=http://www.thislife.org/Radio_Episode.aspx?episode=57|titolo=This American Life: Episode 57|accesso=8 aprile 2008|editore=Chicago Public Media|urlmorto=sì}}</ref> e "How to Date a Brown Girl (Black Girl, White Girl, or Halfie)" <ref name="al2">{{Cita web|url=http://www.thislife.org/Radio_Episode.aspx?episode=94|titolo=This American Life: Episode 94|accesso=8 aprile 2008|editore=Chicago Public Media|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080412035321/http://www.thislife.org/Radio_Episode.aspx?episode=94|dataarchivio=12 aprile 2008}}</ref> nel 1997 e nel 1998 rispettivamente, durante il programma radiofonico ''This American Life''. Díaz pubblicò anche una traduzione spagnola di ''Drown'' intitolata ''Negocios''. L'uscita del suo primo romanzo, ''[[La breve favolosa vita di Oscar Wao]]'' nel 2007 provocò una notevole rivalutazione dell'opera precedente di Díaz. ''Drown'' divenne ampiamente riconosciuto come un importante punto di riferimento nella letteratura contemporanea, dieci anni dopo la sua iniziale pubblicazione, anche da critici che avevano ignorato completamente il libro<ref name="nytimes">{{Cita news|cognome=Kakutani|nome=Michiko|titolo=Travails of an Outcast|opera=The New York Times|data=4 settembre 2007|url=http://www.nytimes.com/2007/09/04/books/04diaz.html?_r=1&ex=1189483200&en=8689692aaea0f735&ei=5070&oref=slogin|accesso=8 aprile 2008}}</ref> o che avevano scritto recensioni negative.<ref name="newsweek">{{Cita news|cognome=Gates|nome=David|titolo=From A Sunny Mordor to The Garden State: Junot Díaz's first novel is worth all the waiting|opera=Newsweek|data=10 settembre 2007|url=http://www.newsweek.com/id/40717|accesso=8 aprile 2008}}</ref>
Díaz esordisce con la pubblicazione del racconto ''Ysrael'' sulla rivista ''Story'' nel 1995, quando sta terminando la sua tesi di laurea specialistica. Un altro racconto, ''How to Date a Brown Girl (Black Girl, White Girl, or Halfie)'' viene pubblicato nello stesso anno sulla prestigiosa rivista ''The New Yorker'', sotto la guida dell'editore Bill Buford. Grazie a quest'ultimo e al suo talento, Díaz riesce a procurarsi un agente e ad esordire con una raccolta di racconti intitolata ''[[Drown]]'' e pubblicata nel 1996. <ref name=":0">{{Cita libro|nome=Hanna,|cognome=Monica,|nome2=Harford Vargas, Jennifer,|cognome2=1980-|nome3=Saldívar, José|cognome3=David,|titolo=Junot Díaz and the decolonial imagination|url=https://www.worldcat.org/oclc/908374950|OCLC=908374950|ISBN=9780822360339}}</ref>


I racconti che costituiscono ''Drown'' sono interconnessi l'uno con l'altro, principalmente grazie a Yunior, narratore di gran parte di essi, e tramite tematiche ricorrenti. Il libro tratta di esperienze diasporiche di personaggi di origine e nazionalità dominicana ed è narrato in un gergo sapientemente elaborato, che unisce termini ed espressioni di origine afroamericana e latinoamericana, in cui inglese e spagnolo formano una lingua mista che crea un potente effetto sul lettore. ''Drown'' introduce alcune delle tematiche che caratterizzeranno anche la produzione successiva di Díaz, quali l'immigrazione, [[Ipermascolinità|l'ipermascolinità]], e gli effetti del razzismo e della povertà su individui, famiglie e comunità. Il libro ebbe un clamoroso successo di critica, ma uno scarso successo di pubblico. Per un autore dominicano di 28 anni fu comunque considerato un esordio molto promettente. <ref name=":0" />
=== 2005–11: ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'' ===
[[File:Junot Díaz (cropped).jpg|thumb|right|Junot Diaz nel 2007.]]
''La breve favolosa vita di Oscar Wao'' viene pubblicato negli Stati Uniti nel settembre del 2007. La critica del ''[[The New York Times]],'' Michiko Kakutani, descrive il romanzo di Díaz come un mix di Spanglish che anche un lettore monolingue può facilmente digerire, pieno di note in stile [[David Foster Wallace]], in cui i due punti cardine sono la madrepatria infestata di fantasmi, la Repubblica Dominicana, e l'America, la terra della libertà ma non delle splendide possibilità comunemente decantate, nella quale i protagonisti sono emigrati nel contesto della grande diaspora dominicana. <ref name="nytimes" />


Esiste una traduzione in spagnolo di ''Drown'', intitolata ''Negocios'', che richiama il nome che aveva il libro mentre Díaz lo stava terminando. <ref>{{Cita web|url=http://www.junotdiaz.com/drown-spanish/|titolo=Negocios|sito=www.junotdiaz.com|lingua=en-US|accesso=2018-04-10}}</ref>
Secondo Diaz vi sarebbe una connessione significativa tra la fantascienza e/o i generi letterari epici e la sfaccettata esperienza dell'immigrato. <ref>{{Cita web|url=http://bombsite.com/issues/101/articles/2948|titolo=Junot Díaz|autore=Danticat, Edwidge|data=Fall 2007|accesso=27 luglio 2011|opera=[[Bomb (magazine)|Bomb]]}}</ref> Il protagonista del romanzo, Oscar, è secondo l'autore un insieme composito di tutti i ''nerd'' con i quali è cresciuto, e una sorta di alter ego: "Oscar era chi io sarei stato se non fosse stato per mio padre o per mio fratello o per la mia volontà di combattere o la mia inabilità di adeguarmi facilmente in una categoria".


Nel 1999, Díaz viene inserito nella lista dei "20 Under 40" del ''The New Yorker'', in cui vengono elencati gli scrittori più promettenti della letteratura americana contemporanea.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.publishersweekly.com/pw/by-topic/industry-news/publisher-news/article/29403-new-yorker-publishes-under-40-fiction-list.html|titolo='New Yorker' Publishes 'Under 40' Fiction List|pubblicazione=PublishersWeekly.com|accesso=2018-04-10}}</ref> Nello stesso anno, riceve una [[Guggenheim Fellowship]] che gli permette di poter vivere per un anno a [[Città del Messico]], dove si dedica alla scrittura di un romanzo e a migliorare il suo spagnolo. La sua amicizia con lo scrittore guatemalteco [[Francisco Goldman]], suo vicino di casa, svolse un ruolo fondamentale nella genesi del romanzo che Díaz stava scrivendo.<ref>{{Cita news|cognome=BookBrowse|url=https://www.bookbrowse.com/author_interviews/full/index.cfm/author_number/1496/junot-diaz|titolo=Junot Diaz author interview|pubblicazione=BookBrowse.com|accesso=2018-04-10}}</ref>
In un articolo sul ''Time'' il critico Lev Grossman ha dichiarato che il romanzo di Díaz lo collocava nella categoria di "pesi massimi" della letteratura quali Richard Russo e Philip Roth, e ha definito il libro come "una saga familiare di immigrati per persone che non leggono le saghe di famiglie immigrate"<ref name="timemag">{{Cita news|cognome=Grossman|nome=Lev|titolo=What to Watch For: ''The Brief Wondrous Life of Oscar Wao''|opera=Time Magazine|url=http://www.time.com/time/specials/2007/article/0,28804,1655968_1655989_1656010,00.html|accesso=8 aprile 2008|data=24 agosto 2007}}</ref>. Nel settembre del 2007, la [[Miramax Films|Miramax]] ha acquistato i diritti per un adattamento cinematografico di ''La breve favolosa vita di Oscar Wao.''<ref name="npr">{{Cita news|cognome=Cheuse|nome=Alan|titolo=Díaz's First Novel Details a 'Wondrous Life'|editore=NPR|data=28 agosto 2007|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=14004835|accesso=8 aprile 2008}}</ref>


=== ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'' (2007) ===
Oltre al premio Pulitzer, ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'' ha vinto il John Sargent Sr. First Novel Prize<ref>{{Cita web|url=http://www.mercantilelibrary.org/awards/sargent.php|titolo=The Center for Fiction|editore=Mercantilelibrary.org|data=|accesso=3 giugno 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080531043416/http://www.mercantilelibrary.org/awards/sargent.php|dataarchivio=31 maggio 2008}}</ref>, il [[National Book Critics Circle Award]] per miglior romanzo nel 2008<ref name="cnn">{{Cita news|titolo=Junot Díaz wins big award for 'Oscar Wao'|editore=CNN|data=7 aprile 2008|url=http://edition.cnn.com/2008/SHOWBIZ/books/03/07/bookcritic.prizes.ap/|accesso=8 aprile 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080412150234/http://edition.cnn.com/2008/SHOWBIZ/books/03/07/bookcritic.prizes.ap/|dataarchivio=12 aprile 2008}}</ref>, l'Anisfield-Wolf Book Awards, il Dayton Literary Peace Prize per la narrativa nel 2008, e, nello stesso anno, l'Hurston-Wright Legacy Award, e il Massachusetts Book Award per la narrativa .<ref>{{Cita web|titolo=8th Annual Massachusetts Book Awards|data=14 maggio 2007|url=http://www.massbook.org/pastwinners.html|accesso=19 agosto 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110720155423/http://www.massbook.org/pastwinners.html|dataarchivio=20 luglio 2011}}</ref> Díaz ha vinto anche il James Beard's Foundation's MFK Fisher Distinguished Writing Award per l'articolo "He'll Take El Alto," apparso in ''Gourmet'' nel settembre del 2007.<ref>{{Cita web|url=http://www.gourmet.com/services/presscenter/pressreleases/awards|titolo=Awards: Press Center|editore=gourmet.com|data=23 ottobre 2006|accesso=3 giugno 2012}}</ref> Il romanzo è stato selezionato dal ''[[Time]]''<ref name="time">{{Cita news|cognome=Grossman|nome=Lev|url=http://www.time.com/time/specials/2007/top10/article/0,30583,1686204_1686244_1691840,00.html|titolo=Top 10 Fiction Books|accesso=8 aprile 2008|opera=Time Online|data=9 dicembre 2007}}</ref> e dal ''[[New York Magazine]]''<ref name="nymag">{{Cita web|url=http://nymag.com/arts/cultureawards/2007/41801/|titolo=The Year in Books|accesso=8 aprile 2008|opera=New York Magazine}}</ref> come miglior romanzo del 2007. Il ''St. Louis Post-Dispatch,'' il ''[[Los Angeles Times]],'' il ''Village Voice, [[Christian Science Monitor]], [[New Statesman]],'' il ''[[Washington Post]]'' e ''[[Publishers Weekly]]'' sono solo alcune tra le 35 testate che hanno inserito il romanzo nelle loro liste dei migliori libri del 2007. Il libro è stato anche oggetto di una conferenza del 2008 tenuta dalla Modern Language Association a San Francisco.<ref>{{Cita web|url=http://home.fau.edu/emachado/web/MLA_2008.htm|titolo=MLA 2008 Special Session on Junot Díaz|editore=Home.fau.edu|data=27 dicembre 2008|accesso=3 giugno 2012}}</ref> L'[[Università di Stanford]] ha dedicato un simposio a Junot Díaz nel 2012, con tavole rotonde composte da studiosi americani di cultura latinoamericana, che hanno discusso la sua scrittura e il suo attivismo. <ref>{{Cita web|url=http://ccsre.stanford.edu/junotdiaz/index.html|titolo=Junot Diaz: A Symposium|editore=Ccsre.stanford.edu|data=|accesso=3 giugno 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140325035821/http://ccsre.stanford.edu/junotdiaz/index.html|dataarchivio=25 marzo 2014}}</ref>
L'opera più conosciuta di Díaz, ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'', viene pubblicata nel settembre 2007, dieci anni dopo il suo primo libro ''Drown''. Il nuovo romanzo racconta la vicenda di Oscar, giovane di origini dominicane che vive nel New Jersey, e della sua famiglia composta dalla sorella Lola e dalla madre Beli. Il romanzo è una saga familiare, ambientata tra gli Stati Uniti e la Repubblica Dominicana, in cui le storie di Oscar e della sua famiglia si intrecciano con la storia della Repubblica Dominicana, specialmente durante il periodo della dittatura di [[Rafael Leónidas Trujillo]], detto anche "El Jefe," personaggio storico che riveste una estrema importanza nella vita dei personaggi del libro. In ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'' trovano spazio temi cari a Diaz, dal machismo dominicano alla storia travagliata della Repubblica, rielaborati nel suo stile unico e inconfondibile, con echi del [[realismo magico]] che connota gli autori latinoamericani.


La critica del [[The New York Times|''The New York Times'']] Michiko Kakutani, descrive il romanzo di Díaz come un mix di [[Spanglish]] che anche un lettore monolingue può facilmente digerire, pieno di note in stile [[David Foster Wallace]], e individua i due temi centrali del romanzo nella Repubblica Dominicana, madrepatria infestata di fantasmi, e nell'America, la terra della libertà ma non delle così splendide possibilità, verso la quale i protagonisti fuggono, come parte della grande diaspora dominicana. <ref name="nytimes">{{cite news|last=Kakutani|first=Michiko|title=Travails of an Outcast|work=The New York Times|date=September 4, 2007|url=http://www.nytimes.com/2007/09/04/books/04diaz.html?_r=1&ex=1189483200&en=8689692aaea0f735&ei=5070&oref=slogin|accessdate=April 8, 2008}}</ref>
Un sondaggi di critici statunitensi tenuto nel 2015 ha nominato ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'' come il miglior romanzo del XXI secolo.<ref>{{Cita news|lingua=ENG|nome=Alison|cognome=Flood|autore=|url=https://www.theguardian.com/books/2015/jan/20/brief-wondrous-life-of-oscar-wao-novel-21st-century-best-junot-diaz|titolo=The Brief Wondrous Life of Oscar Wao declared 21st century’s best novel so far|pubblicazione=The Guardian|data=20 gennaio 2015|accesso=24 novembre 2016}}</ref>


Per quanto riguarda il protagonista del romanzo, Díaz lo ha così descritto:<ref name=":2" />
Nel febbraio del 2010 il contributo di Díaz verso l'incoraggiamento di compagni scrittori viene riconosciuto quando gli viene conferito il Barnes & Nobel Writers for Writers Award insieme a Maxine Hong Kingston e il poeta M.L. Lieber. <ref>{{Cita web|url=http://www.pw.org/about-us/poets_writers_announces_recipients_2010_writers_writers_award_and_editor039s_award|titolo=Poets & Writers Announces Recipients of 2010 Writers for Writers Award and Editor's Award|opera=Poets & Writers|accesso=18 giugno 2013}}</ref>


{{Citazione|Oscar è un insieme composito di tutti i nerd con i quali sono cresciuto [...]. Oscar era chi io sarei diventato se non fosse stato per mio padre o per mio fratello o per la mia volontà di combattere o la mia inabilità di adattarmi facilmente in una categoria specifica.|Intervista di Edwige Danticat, BOMB Magazine|Oscar was a composite of all the nerds that I grew up with [...]. Oscar was who I would have been if it had not been for my father or my brother or my own willingness to fight or my own inability to fit into any category easily.|lingua=Inglese}}
=== 2012- presente: ''È così che la perdi'' e altre opere ===
Nel settembre del 2012, Díaz pubblica la raccolta di racconti intitolata ''È così che la perdi.''<ref>{{Cita news|url=http://www.nytimes.com/2012/09/21/books/this-is-how-you-lose-her-by-junot-diaz.html?_r=0|titolo=Acclimating to America, and to Women|opera=The New York Times|autore=MICHIKO KAKUTANI|data=20 settembre 2012}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.nytimes.com/2012/09/23/books/review/this-is-how-you-lose-her-by-junot-diaz.html?ref=review|titolo=Love Stories|autore=Leah Hager Cohen|data=20 settembre 2012|opera=The New York Times}}</ref><ref name="ew.com">{{Cita web|cognome=Barrett|nome=Annie|url=http://shelf-life.ew.com/2012/02/27/junot-diaz-third-book/|titolo='&#39;Entertainment Weekly'&#39;, February 27, 2012|editore=Shelf-life.ew.com|data=|accesso=3 giugno 2012}}</ref> La raccolta viene inserita tra i finalisti del [[National Book Award]] il 10 ottobre 2012.<ref>{{Cita web|url=http://www.nationalbook.org/nba2012.html#.UHWre_mlpRg|titolo=2012 National Book Awards - National Book Foundation|editore=Nationalbook.org|data=|accesso=29 ottobre 2012}}</ref> Nella recensione sul periodico online di arti e culture ''Frontier Psychiatrist'', il capo redattore Keith Meatto ha scritto che "mentre ''È così che la perdi'' sicuramente farà avanzare la carriera letteraria di Díaz, potrebbe complicare la sua vita sentimentale. Per il lettore, la raccolta solleva l'ovvia domanda di cosa faresti se il tuo amante ti avesse tradito e implica due domande provocatorie: come si trova l'amore e come lo si fa durare?"<ref>{{Cita web|cognome=Meatto|nome=Keith|titolo=Still Drowning: Junot Diaz, This is How You Lose Her|url=http://frontpsych.com/2012/10/25/junot-diaz-this-is-how-you-lose-her-review/|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121110195435/http://frontpsych.com/2012/10/25/junot-diaz-this-is-how-you-lose-her-review/|dataarchivio=10 novembre 2012}}</ref>


Díaz ha sempre sostenuto che esiste una significativa connessione tra la fantascienza, i generi letterari epici e la sfaccettata esperienza dell'immigrato. <ref name=":1" /><ref name=":2">{{cite web|author=Danticat, Edwidge|url=http://bombsite.com/issues/101/articles/2948|title=Junot Díaz|work=[[Bomb (magazine)|Bomb]]|date=Fall 2007|accessdate=July 27, 2011}}</ref> Nel romanzo sono infatti numerosi i riferimenti a opere fantasy come la saga de [[Il Signore degli Anelli|''Il Signore degli Anelli'']], ad opere fumettistiche come [[Fantastici Quattro|''I Fantastici Quattro'']] e ''[[Watchmen]]'', a film e serie TV fantascientifiche come [[Guerre stellari|''Star Wars'']] e [[Doctor Who|''Doctor Who'']].
Nel 2012 Díaz riceve il MacArthur "Genius Grant" dal valore di 500,000$.<ref>{{Cita web|url=http://www.businessweek.com/news/2012-10-01/pulitzer-winner-junot-diaz-gets-500-000-macarthur-grant|titolo=Pulitzer-Winner Junot Diaz Gets $500,000 MacArthur Grant|opera=Businessweek|data=2 ottobre 2012|accesso=29 ottobre 2012}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Alison Flood|url=http://www.guardian.co.uk/books/2012/oct/02/macarthur-genius-grants-diaz-mengestu?newsfeed=true|titolo=MacArthur 'genius' grants go to Junot Díaz and Dinaw Mengestu|opera=The Guardian|data=2 ottobre 2012|accesso=29 ottobre 2012|città=London}}</ref><ref name="autogenerated1">{{Cita web|url=http://web.mit.edu/newsoffice/2012/macarthur-genius-winners-1002.html|titolo=Junot Díaz wins MacArthur 'genius grant' – MIT News Office|editore=Web.mit.edu|data=2 ottobre 2012|accesso=29 ottobre 2012}}</ref><ref name="observer1">{{Cita web|cognome=Burleigh|nome=Nina|url=http://observer.com/2012/10/junot-diaz-is-winning-the-author-collects-awards-like-his-characters-bag-women/|titolo=Junot Díaz Is #WINNING: The Author Collects Awards Like His Characters Bag Women|opera=The Observer|data=|accesso=29 ottobre 2012}}</ref> L'autore, riguardo il premio, ha dichiarato di essere rimasto senza parole per due giorni e lo ha definito un "meraviglioso e strabiliante onore".<ref name="autogenerated1" />


Come in ''Drown'', anche ne ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'', la commistione tra inglese e spagnolo è determinante. La particolarità dell'uso incrociato di queste due lingue sta nell'assenza nel testo di una qualsiasi forma di traduzione dei termini utilizzati; questa scelta può trasmettere una certa ambiguità nel lettore che non conosce la lingua, ma non rende la prosa illeggibile, anzi, ne potenzia i risvolti. A questo proposito, Díaz ha dichiarato che "è ora che le persone inizino ad abituarsi che gli Stati Uniti comprendono anche una larga parte di persone che parlano lo spagnolo."<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Meghan|cognome=O'Rourke|url=http://www.slate.com/articles/news_and_politics/the_highbrow/2007/11/the_brief_wondrous_life_of_oscar_wao.html|titolo=The Brief Wondrous Life of Oscar Wao|pubblicazione=Slate|data=2007-11-08|accesso=2018-04-11}}</ref>
Dopo ''Oscar Wao,'' Díaz ha iniziato a lavorare ad un secondo romanzo, un'epica fantascientifica col nome provvisorio di ''Monstro''. L'autore aveva in precedenza provato per ben due volte a scrivere un romanzo di fantascienza prima di ''Oscar Wao'', ma l'opera era rimasta incompleta e non venne mai pubblicata.<ref name="wired1">{{Cita news|autore=Geek's Guide to the GalaxyEmail Author|url=http://www.wired.com/underwire/2012/10/geeks-guide-junot-diaz/all/|titolo=Junot Díaz Aims to Fulfill His Dream of Publishing Sci-Fi Novel With Monstro &#124; Underwire|editore=Wired.com|data=3 ottobre 2012|accesso=29 ottobre 2012}}</ref> Parte dell'attrazione della fantascienza per Díaz, come spiegato da lui stesso in un'intervista per ''[[Wired]]'', derivava dal suo collegamento con l'idea del potere, avvertibile in un modo diverso dagli altri generi. <ref>{{Cita web|url=http://www.wired.com/2012/10/geeks-guide-junot-diaz/all/|titolo=Junot Díaz Aims to Fulfill His Dream of Publishing Sci-Fi Novel With Monstro|data=3 ottobre 2012|accesso=22 marzo 2015|sito=WIRED|cognome=|nome=}}</ref> In un'intervista al ''New York Magazine'' precedente all'uscita di ''È così che la perdi,'' Díaz rivelò che il romanzo in corso d'opera parlava di "una ragazza dominicana quattordicenne che salva il pianeta da un'apocalisse", ma anche avvertì che forse il romanzo non sarebbe mai stato completato.<ref name="wired1" /> Nel 2015 il romanzo in corso d'opera subì una battuta d'arresto; in un'intervista per ''Words on a Wire'', quando gle venne chiesto a che punto fosse con ''Monstro,'' Díaz rispose che non stava più scrivendo quel libro.<ref>http://ktep.org/post/words-wire-junot-d-az</ref>


Nel 2007 la [[Miramax Films|Miramax]] compra i diritti per un adattamento cinematografico di ''La breve favolosa vita di Oscar Wao,'' ma non si hanno ancora notizie sull'effettiva messa in opera della produzione.<ref name="npr">{{cite news|last=Cheuse|first=Alan|title=Díaz's First Novel Details a 'Wondrous Life'|publisher=NPR|date=August 28, 2007|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=14004835|accessdate=April 8, 2008}}</ref>
Per quanto riguarda la sua scrittura, Díaz pensa che esistono due tipi di scrittori, quelli che scrivono per altri scrittori e quelli che scrivono per i lettori<ref name="wellesleynewsonline.com">{{Cita web|url=http://www.wellesleynewsonline.com/junot-diaz-engages-newhouse-audience-1.2991274|titolo=Junot Diaz engages Newhouse audience|opera=Wellesley News|data=14 febbraio 2013|accesso=1º maggio 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130515053030/http://www.wellesleynewsonline.com/junot-diaz-engages-newhouse-audience-1.2991274|dataarchivio=15 maggio 2013}}</ref>, e lui ha detto che preferisce tenere i lettori in testa durante la scrittura, visto che questi sono molto più permissivi per quanto riguarda i suoi errori e sono partecipanti attivi alla storia, piuttosto che attenti a criticare il suo modo di scrittura.<ref name="wellesleynewsonline.com" />


Il romanzo vince il [[premio Pulitzer]] nel 2008, e rappresenta un grande traguardo sia per Díaz che per gli scrittori di colore e per i rappresentanti di minoranze, come segno di una nuova tendenza in atto nel panorama letterario statunitense.
==Attivismo politico e sostegni==
Díaz ha preso parte a diverse organizzazioni attive a New York, dai Pro-Libertad, al Partito Comunista dei Lavoratori Dominicani (Partido de los Trabajadores Dominicanos), all'Unione dei Giovani Dominicani (Unión de Jóvenes Dominicanos). Convinto oppositore della politica di immigrazione degli Stati Uniti,<ref>[http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=97336132 "Junot Díaz On 'Becoming American'"], ''Morning Edition'', National Public Radio, November 24, 2008. Accessed July 7, 2009.</ref> con la collega scrittrice [[Edwidge Danticat|Edwige Danticat]] ha pubblicato un articolo sul [[The New York Times|New York Times]] di condanna contro l'espulsione illegale di haitiani e di haitiano-dominicani avviata dal governo dominicano.<ref>Edwidge Danticat and Junot Díaz, [http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F05EFD7143CF933A15752C1A96F958260&n=Top/Reference/Times%20Topics/Subjects/D/Deportation Op-ed article] in ''The New York Times'', November 20, 1999.</ref> A sua volta un gruppo di dominicani in una lettera pubblicata online da 7 Días, firmata tra gli altri da scrittori come Eduardo Gautreau de Windt, Pura Emeterio Rondon e Efraim Castillo, ha attaccato lo scrittore mettendo in dubbio la sua effettiva appartenenza alla Repubblica Dominicana. Lo ha inoltre accusato di ignorare il contenuto della decisione del governo, ritenuta invece positiva perché destinata a "rendere migliore la situazione degli immigranti e dei loro discendenti", e ha concluso affermando che l'interesse di Díaz nei confronti della sua madrepatria era "finto, non necessario e offensivo." <ref>{{Cita news|cognome=Planas|nome=Roque|titolo=Junot Diaz Speaks Out After Insults To His Dominican-ness|url=http://www.huffingtonpost.com/2013/12/04/junot-diaz-haitians_n_4384858.html|accesso=24 marzo 2014|opera=[[The Huffington Post]]|data=4 dicembre 2013}}</ref>


=== ''È così che la perdi'' (2012) e ''Monstro'' ===
Nell'ottobre 2015, Eduardo Selman, Console Generale della Repubblica Dominicana a New York, ha definito Díaz un "anti-Dominicano" e gli ha revocato l'Ordine del Merito della Repubblica Dominicana conferitogli nel 2009. <ref name="latimes">{{Cita news|cognome1=Kellogg|nome1=Carolyn|titolo=Junot Diaz accused of being 'antidominicano' by Dominican Republic consul in New York|url=http://www.latimes.com/books/jacketcopy/la-et-jc-junot-diaz-called-antidominicano-20151023-story.html|accesso=23 ottobre 2015|opera=[[Los Angeles Times]]|data=23 ottobre 2015}}</ref><ref name="nbc">{{Cita news|cognome1=Franco|nome1=Daniela|titolo=Dominican Consul Calls Author Junot Díaz "Anti-Dominican," Revokes Medal|url=http://www.nbcnews.com/news/latino/dominican-consul-author-junot-diaz-anti-dominican-n450441|accesso=23 ottobre 2015|editore=[[NBC News]]|data=23 ottobre 2015}}</ref>
Nel settembre del 2012, Díaz pubblica la raccolta di racconti intitolata ''È così che la perdi''<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|nome=Andrea|cognome=Bressa|url=https://www.panorama.it/cultura/libri/junot-diaz-e-cosi-che-la-perdi-nuovo-romanzo/|titolo=Junot Díaz torna con il romanzo "È così che la perdi" - Panorama|pubblicazione=Panorama|data=2013-04-29|accesso=2018-04-10}}</ref>. Il libro viene inserito tra i finalisti del [[National Book Award]] nel 2012.<ref>{{cite web|url=http://www.nationalbook.org/nba2012.html#.UHWre_mlpRg|title=2012 National Book Awards - National Book Foundation|publisher=Nationalbook.org|date=|accessdate=October 29, 2012}}</ref> Dopo ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'', Díaz torna di nuovo alla forma breve con cui ha esordito. Il libro è composto da una serie di racconti che hanno in comune temi cari all'autore quali la mascolinità, il razzismo, l'amore, l'intimità e l'affetto. La critica al ''machismo'' dominicano, al razzismo e alla supremazia bianca, viene elaborata e inscritta sapientemente nelle situazioni in cui i suoi personaggi vengono a trovarsi. Nei racconti, l'autore spazia dalla prima alla terza persona singolare, passando addirittura alla seconda persona singolare, generando un'opera interessante anche dal punto di vista dello stile e delle tecniche narrative utilizzate.<ref name=":0" />


Nel 2012 Díaz riceve il [[MacArthur Fellows Program|MacArthur]] "Genius Grant" dal valore di 500,000$.<ref>{{cite web|url=http://www.businessweek.com/news/2012-10-01/pulitzer-winner-junot-diaz-gets-500-000-macarthur-grant|title=Pulitzer-Winner Junot Diaz Gets $500,000 MacArthur Grant|work=Businessweek|date=October 2, 2012|accessdate=October 29, 2012}}</ref><ref>{{cite news|author=Alison Flood|url=http://www.guardian.co.uk/books/2012/oct/02/macarthur-genius-grants-diaz-mengestu?newsfeed=true|title=MacArthur 'genius' grants go to Junot Díaz and Dinaw Mengestu|work=The Guardian|date=October 2, 2012|accessdate=October 29, 2012|location=London}}</ref> Il premio, definito dall'autore un "meraviglioso e strabiliante onore", lo lascia senza parole per due giorni.<ref name="autogenerated1">{{cite web|url=http://web.mit.edu/newsoffice/2012/macarthur-genius-winners-1002.html|title=Junot Díaz wins MacArthur 'genius grant' – MIT News Office|publisher=Web.mit.edu|date=October 2, 2012|accessdate=October 29, 2012}}</ref>
Il 22 maggio 2010 lo scrittore é stato selezionato come membro della giuria del Premio Pulitzer.<ref>[http://www.pulitzer.org/boardmember/8993/2014 Pulitzer.org]</ref> Díaz descrive la sua nomina, e il fatto che è il primo latinoamericano ad essere scelto per far parte della giuria, un "incredibile onore." <ref>{{Cita web|url=http://www.dominicantoday.com/dr/world/2010/5/21/35770/Pulitzer-Prize-Board-taps-Dominican-born-writer-Junot-Diaz|titolo=Pulitzer Prize Board taps Dominican-born writer Junot Díaz|opera=Dominican Today|data=21 maggio 2010|accesso=3 giugno 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120717034951/http://www.dominicantoday.com/dr/world/2010/5/21/35770/Pulitzer-Prize-Board-taps-Dominican-born-writer-Junot-Diaz|dataarchivio=17 luglio 2012}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.nytimes.com/2010/05/25/books/25arts-DAZJOINSPULI_BRF.html|opera=The New York Times|titolo=Díaz Joins Pulitzer Panel|nome=Julie|cognome=Bosman|data=24 maggio 2010}}</ref>


Un sondaggio di critici statunitensi promosso da BBC Culture nel 2015, nomina ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'' come il miglior romanzo del XXI secolo, individuando il suo merito nell'aver messo in discussione il concetto di ciò che significa essere americano.<ref>{{Cita news|lingua=ENG|nome=Alison|cognome=Flood|autore=|url=https://www.theguardian.com/books/2015/jan/20/brief-wondrous-life-of-oscar-wao-novel-21st-century-best-junot-diaz|titolo=The Brief Wondrous Life of Oscar Wao declared 21st century’s best novel so far|pubblicazione=The Guardian|data=2015-01-20|accesso=2016-11-24}}</ref>
Díaz è anche il presidente onorario del Progetto DREAM, un progetto di istruzione no profit rivolto a giovani immigrati negli Stati Uniti.<ref>{{Cita web |url=http://dominicandream.org/about/board-members/junot-diaz |titolo=Junot Díaz &#124; The DREAM Project |editore=Dominicandream.org |data=26 marzo 2013 |accesso=1º maggio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140919233404/http://dominicandream.org/about/board-members/junot-diaz |dataarchivio=19 settembre 2014 }}</ref>

Nel 2012, anno in cui esce alle stampe la raccolta ''È così che la perdi'', un nuovo racconto di Díaz dal titolo ''Monstro'' viene pubblicato sul ''The New Yorker''. Dopo ''La breve favolosa vita di Oscar Wao,'' Díaz aveva dichiarato di aver iniziato a lavorare ad un secondo romanzo, un'epica fantascientifica che aveva lo stesso nome del racconto. In un'intervista a ''Wired'' del 2012, l'autore parlando dell'opera in corso, dichiara che probabilmente il romanzo non verrà mai completato, <ref name="wired1">{{cite news|author=Geek's Guide to the GalaxyEmail Author|url=http://www.wired.com/underwire/2012/10/geeks-guide-junot-diaz/all/|title=Junot Díaz Aims to Fulfill His Dream of Publishing Sci-Fi Novel With Monstro &#124; Underwire|publisher=Wired.com|date=October 3, 2012|accessdate=October 29, 2012}}</ref> e conferma tre anni dopo di avere del tutto accantonato l'impresa in un'intervista per ''Words on a Wire''.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://ktep.org/post/words-wire-junot-d-az|titolo=WORDS ON A WIRE: Junot Díaz|accesso=2018-04-11}}</ref>

=== ''Islandborn'' (2018) ===
Nel 2018, Díaz pubblica il libro per bambini ''Islandborn'' insieme all'illustratore Leo Espinosa. Molti anni prima aveva promesso alle sue figliocce, che volevano poter vedere e leggere di ragazze dominicane del Bronx, di scrivere per loro un libro con questi elementi. <ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Karen|cognome=MacPherson|url=https://www.washingtonpost.com/entertainment/books/junot-diaz-says-childrens-books-lack-cultural-diversity-so-he-wrote-one-of-his-own/2018/03/08/a92467a8-208b-11e8-badd-7c9f29a55815_story.html|titolo=Junot Diaz says children’s books lack diversity. He hopes his will help change that.|pubblicazione=Washington Post|data=2018-03-09|accesso=2018-04-10}}</ref>

==Attivismo politico ==
Díaz è stato parte attiva in una serie di organizzazioni a New York, dai Pro-Libertad, al Partito Comunista dei Lavoratori Dominicani (''Partido de los Trabajadores Dominicanos''), all'Unione dei Giovani Dominicani (''Unión de Jóvenes Dominicanos''). E' stato ed è tuttora critico fervente della politica di immigrazione degli Stati Uniti.<ref>[http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=97336132 "Junot Díaz On 'Becoming American'"], ''Morning Edition'', National Public Radio, November 24, 2008. Accessed July 7, 2009.</ref> Attualmente è presidente onorario del Progetto DREAM, un programma di istruzione no profit, dedicato a giovani immigrati negli Stati Uniti.<ref>{{cite web|url=http://dominicandream.org/about/board-members/junot-diaz |title=Junot Díaz &#124; The DREAM Project |publisher=Dominicandream.org |date=March 26, 2013|accessdate=May 1, 2013}}</ref>

Il 22 maggio 2010 il suo nome è stato selezionato per la giuria del Premio Pulitzer: è il primo membro di origini latinoamericane scelto a far parte della commissione del prestigioso premio, un fatto per cui si dichiarerà incredibilmente onorato.<ref>{{cite web|url=http://www.dominicantoday.com/dr/world/2010/5/21/35770/Pulitzer-Prize-Board-taps-Dominican-born-writer-Junot-Diaz|title=Pulitzer Prize Board taps Dominican-born writer Junot Díaz|work=Dominican Today|date=May 21, 2010|accessdate=June 3, 2012}}</ref><ref>{{cite news|url=http://www.nytimes.com/2010/05/25/books/25arts-DAZJOINSPULI_BRF.html|work=The New York Times|title=Díaz Joins Pulitzer Panel|first=Julie|last=Bosman|date=May 24, 2010}}</ref>

Nel 2013, in seguito a una decisione del governo dominicano di rendere di fatto apolidi i cittadini dominicani di discendenza haitiana,<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://lepersoneeladignita.corriere.it/2013/10/28/repubblica-dominicana-centinaia-di-migliaia-di-persone-di-origine-haitiana-rischiano-di-essere-apolidi/|titolo=Repubblica Dominicana, centinaia di migliaia di persone di origine haitiana rischiano di diventare apolidi|accesso=2018-04-11}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://it.globalvoices.org/2015/07/la-morte-civile-dei-dominicani-di-origine-haitiana/|titolo=La ‘morte civile’ dei dominicani di origine haitiana · Global Voices in Italiano|pubblicazione=Global Voices in Italiano|data=2015-07-13|accesso=2018-04-11}}</ref> Díaz firma un articolo con i colleghi scrittori [[Edwidge Danticat|Edwige Danticat]], Julia Alvarez e Mark Kurlansky in cui definisce la sentenza "razzismo istituzionalizzato," paragonandolo a quanto successo in passato in Germania, nei Balcani e in Sudafrica.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Mark|cognome=Kurlansky|url=http://articles.latimes.com/2013/nov/10/opinion/la-oe-kurlansky-haiti-dominican-republic-citizensh-20131110|titolo=In the Dominican Republic, suddenly stateless|pubblicazione=Los Angeles Times|data=2013-11-10|accesso=2018-04-11}}</ref> Dopo l'uscita dell'articolo, alcune personalità di spicco della comunità dominicana hanno attaccato direttamente lo scrittore. In una lettera pubblicata online dalla testata ''7 Dias'', 8 scrittori dominicani tra cui Efraim Castillo e Eduardo Gautreau de Windt, hanno accusato Díaz di "non conoscere il contenuto e la portata della decisione, destinata a rendere migliore la situazione degli immigrati e dei loro discendenti." La lettera si conclude sostenendo che l'interesse dell'autore nei confronti della madrepatria è "finto", "inutile" e "offensivo."<ref>{{cite news|last=Planas|first=Roque|title=Junot Diaz Speaks Out After Insults To His Dominican-ness|url=http://www.huffingtonpost.com/2013/12/04/junot-diaz-haitians_n_4384858.html|accessdate=March 24, 2014|work=[[The Huffington Post]]|date=December 4, 2013}}</ref>

Nell'ottobre 2015, Eduardo Selman, Console Generale della Repubblica Dominicana a New York, ha definito Junot Díaz un "anti-Dominicano" e gli ha revocato l'Ordine del Merito della Repubblica Dominicana conferitogli nel 2009. <ref name="latimes">{{cite news|last1=Kellogg|first1=Carolyn|title=Junot Diaz accused of being 'antidominicano' by Dominican Republic consul in New York|url=http://www.latimes.com/books/jacketcopy/la-et-jc-junot-diaz-called-antidominicano-20151023-story.html|accessdate=October 23, 2015|work=[[Los Angeles Times]]|date=October 23, 2015}}</ref><ref name="nbc">{{cite news|last1=Franco|first1=Daniela|title=Dominican Consul Calls Author Junot Díaz "Anti-Dominican," Revokes Medal|url=http://www.nbcnews.com/news/latino/dominican-consul-author-junot-diaz-anti-dominican-n450441|accessdate=October 23, 2015|publisher=[[NBC News]]|date=October 23, 2015}}</ref>


==Opere==
==Opere==

===Raccolte di racconti===

* 1996. ''Drown,'' New York: Riverhead, ISBN 978-1-57322-041-5
: ''Drown (A picco)'', trad. di Tilde Riva, Milano, Bompiani, 1997, ISBN 88-452-3033-3

* 2012. ''This Is How You Lose Her,'' New York, Riverhead, ISBN 978-1-59448-736-1
: ''E' così che la perdi'', trad. di Silvia Pareschi, Milano, Mondadori, 2013. ISBN 9788804641810


===Romanzi===
===Romanzi===
* ''[[The Brief Wondrous Life of Oscar Wao]]''. New York: Riverhead, 2007. ISBN 978-1-59448-958-7


* 2007. ''The Brief Wondrous Life of Oscar Wao,'' New York, Riverhead
===Raccolte di racconti===
: ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'', trad. di Silvia Pareschi, Milano, Mondadori, 2008, <nowiki>ISBN 978-88-04-57713-3</nowiki>
* ''Drown''. New York: Riverhead, 1996. ISBN 978-1-57322-041-5
* ''This Is How You Lose Her''. New York: Riverhead, 2012. ISBN 978-1-59448-736-1


===Saggi===
===Libri per bambini===
* [http://www.newyorker.com/archive/2004/06/14/040614fa_fact1?currentPage=all "Homecoming, with Turtle"] (''[[The New Yorker]]'', June 14, 2004)
* [http://www.gq.com/news-politics/mens-lives/200808/junot-diaz-summer-love-overheated "Summer Love, Overheated"] (''[[GQ]]'', April 2008)
* [http://www.newyorker.com/news/news-desk/one-year-storyteller-in-chief "One Year: Storyteller-in-Chief"] (''The New Yorker'', January 20, 2010)
* [http://www.bostonreview.net/junot-diaz-apocalypse-haiti-earthquake "Apocalypse: What Disasters Reveal"] (''[[Boston Review]]'', May/June 2011)
* [http://www.newyorker.com/online/blogs/books/2014/04/mfa-vs-poc.html "MFA vs. POC"] (''The New Yorker'', April 30, 2014)


* 2018. ''Islandborn'', New York, Dial Books for Young Readers, ISBN 9780735229860
=== Traduzioni Italiane ===
* ''Drown (A picco)'', trad. di P. Rossi e R. Agostini, Milano, Mondadori, 2008. ISBN 9788804577294
* ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'', trad. di Silvia Pareschi, Milano, Mondadori, 2009. ISBN 9788804586890
* ''È così che la perdi'', trad. di Silvia Pareschi, Milano, Mondadori, 2013. ISBN 9788804641810


==Premi ==
==Premi ==
*2002 Premio [[PEN/Malamud Award|PEN/Malamud]]
*2002. Premio PEN/Malamud
*2008 Premio Pulitzer per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''
*2008. Premio Pulitzer per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''
*2007 [[Salon Book Award|Premio Salon]] per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''
*2007. [[National Book Critics Circle Award]] per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''
*2007 [[National Book Critics Circle Award]] per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''
*2009. [[International IMPAC Dublin Literary Award]] finalista per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''
*2012. MacArthur Fellowship
*2007 [[Center for Fiction First Novel Prize]] per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''<ref>{{Cita web|url=http://centerforfiction.org/awards/the-flaherty-dunnan-first-novel-prize/previous-first-novel-prize-short-lists/ |titolo=Previous Short Novel Prize Shortlists |editore=The Center for Fiction |data= |accesso=1º maggio 2013}}</ref>
*2012. [[National Book Award]], finalista per ''E' così che la perdi''<ref>{{cite web |url=http://reviews.libraryjournal.com/2012/10/in-the-bookroom/national-book-award-finalists-announced-today/ |title=National Book Award Finalists Announced Today |work=[[Library Journal]] |author= |date=October 10, 2012 |accessdate=November 15, 2012}}</ref>
*2007 [[Los Angeles Times Book Prize]] (Narrativa) finalista per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''<ref>{{Cita news |url=http://events.latimes.com/bookprizes/previous-winners/year-2007/ |titolo=Book Prizes – Los Angeles Times Festival of Books» 2007 Los Angeles Times Book Prize Winners |editore=Events.latimes.com |data=1º maggio 2011 |accesso=1º maggio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130424170625/http://events.latimes.com/bookprizes/previous-winners/year-2007/ |dataarchivio=24 aprile 2013 }}</ref>
*2013. Honorary Doctorate (Doctor of Letters), Brown University<ref>{{cite web|url=http://www.browndailyherald.com/2013/04/25/affleck-diaz-to-receive-honorary-degrees/ |title=Six to receive honorary degrees |work=Brown Daily Herald |date=April 25, 2013|accessdate=May 1, 2013}}</ref>
*2008 Fellow of the American Academy [[Rome Prize]]
*2008 [[Dayton Literary Peace Prize]] (Narrativa) per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''<ref>{{Cita web|url=http://www.daytonliterarypeaceprize.org/winners.htm |titolo=Award Winners |editore=Dayton Literary Peace Prize |data= |accesso=1º maggio 2013}}</ref>
*2008 [[Anisfield-Wolf Book Award]] (Narrativa) per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao'' <ref>{{Cita web|autore=Winners by Year <!-- .entry-content --> |url=http://www.anisfield-wolf.org/winners/winners-by-year/ |titolo=Anisfield-Wolf Book Awards &#124; Winners by Year |editore=Anisfield-wolf.org |data=8 luglio 1971 |accesso=1º maggio 2013}}</ref>
*2009 [[International IMPAC Dublin Literary Award]] finalista per ''La breve favolosa vita di Oscar Wao''
*2012 [[MacArthur Fellowship]]
*2012 [[National Book Award]], finalista per ''È così che la perdi''<ref>{{Cita web|url=http://reviews.libraryjournal.com/2012/10/in-the-bookroom/national-book-award-finalists-announced-today/ |titolo=National Book Award Finalists Announced Today |opera=[[Library Journal]] |autore= |data=10 ottobre 2012 |accesso=15 novembre 2012}}</ref>
*2012 ''[[Publishers Weekly]]'' Best Books, per ''È così che la perdi''<ref>{{Cita web|url=http://www.publishersweekly.com/pw/best-books/2012/fiction#book/book-15 |titolo=Publishers Weekly Best Books of 2012 |opera=Publishers Weekly |data= |accesso=1º maggio 2013}}</ref>
*2012 ''[[Kansas City Star]]'' Top 100 Books, per ''È così che la perdi''
*2012 [[New York Times 100 Notable Books]], per ''È così che la perdi''
*2012 [[Goodreads Choice Awards]], finalista per ''È così che la perdi''<ref>{{Cita web|url=http://www.goodreads.com/choiceawards/best-fiction-books-2012#74617-Best-Fiction |titolo=Best Fiction 2012 — Goodreads Choice Awards |editore=Goodreads.com |data= |accesso=1º maggio 2013}}</ref>
*2012 [[Story Prize]], finalist<ref>{{Cita news|cognome=Kellogg |nome=Carolyn |url=http://www.latimes.com/features/books/jacketcopy/la-et-jc-story-prize-goes-to-claire-vaye-watkins-20130313,0,5517918.story |titolo=Story Prize goes to Claire Vaye Watkins |editore=latimes.com |data=13 marzo 2013 |accesso=1º maggio 2013}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.reuters.com/article/2013/03/14/us-books-storyprize-idUSBRE92D03Q20130314 |titolo=Claire Vaye Watkins wins U.S. Story Prize for short fiction |editore=Reuters |data=13 marzo 2013 |accesso=1º maggio 2013}}</ref><ref>{{Cita web|editore=Associated Press |url=http://www.mercurynews.com/breaking-news/ci_22785121/claire-vaye-watkins-wins-20-000-short-story |titolo=Claire Vaye Watkins wins $20,000 short story prize|opera=San Jose Mercury News |data= |accesso=1º maggio 2013}}</ref>
*2013 [[Sunday Times EFG Private Bank Short Story Award]], vincitore, "Miss Lora," da ''È così che la perdi'' <ref>{{Cita news|url=http://www.guardian.co.uk/books/2013/mar/22/junot-diaz-wins-short-story-prize |titolo=Junot Díaz wins world's richest short story prize |opera=The Guardian |autore=Alison Flood |data=22 marzo 2013 |accesso=23 marzo 2013 |città=London}}</ref>
*2013 [[Andrew Carnegie Medal for Excellence in Fiction]] finalista (narrativa) per ''È così che la perdi''<ref>{{Cita web|url=http://www.bostonglobe.com/lifestyle/names/2013/04/22/celebs-news/HoKcLlCUREIjloWuKVOtWJ/story.html |titolo=Celebs news - Names |opera=The Boston Globe |data=23 aprile 2013 |accesso=1º maggio 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ala.org/awardsgrants/carnegieadult/short-lists |titolo=Awards Shortlist &#124; Awards, Grants and Scholarships |editore=Ala.org |data= |accesso=1º maggio 2013}}</ref>
*2013 Honorary Doctorate (Doctor of Letters), Brown University<ref>{{Cita web|url=http://www.browndailyherald.com/2013/04/25/affleck-diaz-to-receive-honorary-degrees/ |titolo=Six to receive honorary degrees |opera=Brown Daily Herald |data=25 aprile 2013|accesso=1º maggio 2013}}</ref>
*2013 [[Norman Mailer Prize]]<ref>{{Cita web|url=http://omg.yahoo.com/news/maya-angelou-accepts-mailer-center-lifetime-award-024933616.html |titolo=Maya Angelou accepts Mailer Center lifetime award |opera=Associated Press |autore=Hillel Italie |data=17 ottobre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131018051603/http://omg.yahoo.com/news/maya-angelou-accepts-mailer-center-lifetime-award-024933616.html |dataarchivio=18 ottobre 2013 |accesso=3 dicembre 2013}}</ref>


==Note==
==Note==
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==Bibliografia==
==Bibliografia==


*Arrieta, Daniel. "El Spanglish en la obra de Junot Díaz: Instrucciones de uso". ''Hispánica'' 53 (2009): 105–126.
*{{Cita pubblicazione|autore=Daniel Arrieta|anno=2009|titolo=El Spanglish en la obra de Junot Díaz: Instrucciones de uso|rivista=Hispánica|volume=53|numero=|pp=105-126|lingua=Spagnolo}}
*Cox, Sandra. "The Trujillato and Testimonial Fiction: Collective Memory, Cultural Trauma and National Identity in Edwidge Danticat's ''The Farming of Bones'' and Junot Díaz's ''The Brief Wondrous Life of Oscar Wao''". Caminero- Santangelo and Osegueda 107–126.
*{{Cita pubblicazione|autore=Sandra Cox|nome=|anno=2009|titolo=The Trujillato and Testimonial Fiction: Collective Memory, Cultural Trauma and
National Identity in Edwidge Danticat’s The Farming of Bones and Junot Díaz’s The Brief Wondrous Life of Oscar Wao|rivista=Antípodas: Journal of Hispanic and Galician Studies|volume=20|numero=|pp=107-26|lingua=Inglese}}
*Di Iorio Sandín, Lyn. "The Latino Scapegoat: Knowledge through Death in Short Stories by Joyce Carol Oates and Junot Díaz". ''Contemporary U.S. Latino/a Literary Criticism''. Ed. Lyn Di Iorio Sandín and Richard Perez. New York: Palgrave- Macmillan, 2007. 15–34.
*{{Cita pubblicazione|autore=Diógenes Céspedes|anno=2000|titolo=Fiction is the Poor Man's Cinema: An Interview with Junot Díaz|rivista=Callaloo|volume=23|numero=3|pp=892-907|lingua=Inglese|Autore 2=Silvio Torres-Saillant}}
*Finn, Ed. "Revenge of the Nerd: Junot Díaz and the Networks of American Literary Imagination". DHQ: [[Digital Humanities Quarterly]] 7.1 (2013).
*Flores-Rodríguez, Daynalí. "Addressing Fukú in Us: Junot Díaz and the New Novel of Dictatorship". Caminero-Santangelo and Osegueda 91–106.
*{{Cita pubblicazione|autore=Daynalí Flores- Rodríguez|anno=2009|titolo=Addressing the Fukú In Us: Junot Díaz and the New Novel of Dictatorship|rivista=Antípodas: Journal of Hispanic and Galician Studies|volume=XX|numero=|pp=91-106|lingua=Inglese}}
*{{Cita libro|autore=Lyn Di Iorio Sandín|autore2=Richard Perez|titolo=Contemporary U.S. Latino/a Literary Criticism|anno=2007|editore=Palgrave Macmillan|città=New York|lingua=Inglese|p=15-34|capitolo=The Latino Scapegoat: Knowledge through Death in Short Stories by Joyce Carol Oates and Junot Díaz|OCLC=759640268|ISBN=978-0-230-60926-6}}
*Gonzalez, Christopher. ''Reading Junot Diaz''. (Latino and Latin American Profiles). Pittsburgh: University of Pittsburgh Press. (2015)
*{{Cita pubblicazione|autore=Ed Finn|anno=2013|titolo=Revenge of the Nerd: Junot Díaz and the Networks of American Literary Imagination|rivista=Digital Humanities Quarterly|volume=7|numero=1|lingua=Inglese|url=http://www.digitalhumanities.org/dhq/vol/7/1/000148/000148.html}}
*Hanna, Monica. "'Reassembling the Fragments': Battling Historiographies, Caribbean Discourse, and Nerd Genres in Junot Díaz's The Brief Wondrous Life of Oscar Wao". ''Callaloo'' 33.2 (2010): 498–520.
*{{Cita libro|autore=Cristopher Gonzalez|titolo=Reading Junot Díaz|anno=2015|editore=University of Pittsburgh Press|città=Pittsburgh|lingua=Inglese|p=|OCLC=933298112|ISBN=9780822963950}}
* Hanna, Monica and Harford Vargas, Jennifer, and Salvidar, Jose David (eds.). ''Junot Diaz and the Decolonial Imagination''. Durham, NC and London: Duke University Press. (2016)
*{{Cita pubblicazione|autore=Monica Hanna|anno=2010|titolo=Reassembling the Fragments”: Battling Historiographies, Caribbean Discourse and Nerd Genres in Junot Díaz’s The Brief Wondrous Life of Oscar Wao|rivista=Callaloo|volume=33|numero=2|pp=498-520|lingua=Inglese|url=http://www.jstor.org/stable/40732888}}
*López-Calvo, Ignacio. "A Postmodern Plátano's Trujillo: Junot Díaz's The Brief Wondrous Life of Oscar Wao, More Macondo Than McOndo". Caminero-Santangelo and Osegueda 75–90.
*{{Cita libro|autore=Monica Hanna|autore2=Jennifer Harford Vargas|autore3=José David Saldívar|titolo=Junot Díaz and the Decolonial Imagination|anno=2016|editore=Duke University Press|città=Durham|lingua=Inglese|p=|OCLC=951909118|ISBN=9780822360339}}
*{{Cita pubblicazione|cognome= Machado Sáez |nome= Elena |anno= 2015 |capitolo= Dictating Diaspora: Gendering Postcolonial Violence in Junot Díaz and Edwidge Danticat |titolo= Market Aesthetics: The Purchase of the Past in Caribbean Diasporic Fiction |città= Charlottesville |editore= University of Virginia Press |isbn= 978-0-8139-3705-2}}
*Mahler, Anne Garland. "The Writer as Superhero: Fighting the Colonial Curse in Junot Díaz's The Brief Wondrous Life of Oscar Wao". ''Journal of Latin American Cultural Studies'' 19.2 (2010): 119–140.
*{{Cita pubblicazione|autore=Tim Lanzendörfer|anno=2013|titolo=The Marvelous History of the Dominican Republic in Junot Díaz's The Brief Wondrous Life of Oscar Wao|rivista=MELUS: Multi-Ethnic Literature of the U.S.|volume=38|numero=2|pp=127-142|lingua=Inglese}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Ignacio López-Calvo|anno=2009|titolo=A Postmodern Plátano's Trujillo: Junot Díaz The Brief Wondrous Life of Oscar Wao, more McCondo than Macondo|rivista=Antípodas: Journal of Hispanic and
*McCracken, Ellen. ''Paratexts and Performance in the Novels of Junot Diaz and Sandra Cisneros''. (Literatures of the Americas). Palgrave Macmillan. (2015)
Galician Studies|volume=20|numero=|pp=107-126|lingua=Inglese|url=https://www.researchgate.net/profile/Ignacio_Lopez-Calvo/publication/230728680_A_postmodern_platano%27s_Trujillo_Junot_Diaz%27s_The_Brief_Wondrous_Life_of_Oscar_Wao_more_Macondo_than_McOndo/links/09e4150391639942ff000000/A-postmodern-platanos-Trujillo-Junot-Diazs-The-Brief-Wondrous-Life-of-Oscar-Wao-more-Macondo-than-McOndo.pdf?origin=publication_detail}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Anna Garland Mahler|anno=2010|titolo=The Writer as Superhero: Fighting the Colonial Curse in Junot Díaz’s The Brief Wondrous Life of Oscar Wao|rivista=Journal of Latin American Cultural Studies|volume=19|numero=2|pp=119-140|lingua=Inglese|url=https://www.tandfonline.com/doi/pdf/10.1080/13569325.2010.494928}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Elena Machado Sáez|anno=2011|titolo=Dictating Desire, Dictating Diaspora: Junot Díaz’s The Brief Wondrous Life of Oscar Wao as Foundational Romance|rivista=Contemporary Literature|volume=52|numero=3|pp=522-555|lingua=Inglese}}

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Versione delle 14:06, 16 apr 2018

Junot Díaz fotografato da Nina Subin
Junot Díaz fotografato da Nina Subin

Junot Díaz (Santo Domingo, 31 dicembre 1968) è uno scrittore dominicano naturalizzato statunitense, vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa nel 2008 con il romanzo La breve favolosa vita di Oscar Wao.

Nato a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana, Díaz si trasferisce con la sua famiglia nel New Jersey all'età di sei anni. Consegue un Bachelor of Arts presso la Rutgers University e dopo aver ottenuto un MFA in Scrittura Creativa presso la Cornell University, nel 1995 pubblica il suo primo libro, una raccolta di racconti intitolata Drown. Nel 2007 esce il suo primo romanzo, La breve favolosa vita di Oscar Wao, seguito poi da un'altra raccolta di racconti, È così che la perdi, nel 2012. Nello stesso anno, viene pubblicato sul The New Yorker Monstro, un racconto fantascientifico[1] che sarebbe dovuto diventare un romanzo, ma che l'autore dichiarerà in seguito di aver abbandonato.[2] Nel marzo del 2018 è uscito Islandborn, un libro per l'infanzia.

Biografia

Díaz nasce a Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana,[3] terzo di cinque fratelli. Durante gran parte della sua infanzia, vive con la madre e i nonni a Santo Domingo, mentre il padre lavora negli Stati Uniti. Nel dicembre 1974 si trasferisce da quest'ultimo nella cittadina di Parlin, New Jersey, a meno di un miglio da quella che lo scrittore segnalerà essere "una delle più ampie discariche del New Jersey."[4]

Díaz frequenta la Madison Park Elementary School e diventa un lettore appassionato, assiduo frequentatore della biblioteca pubblica.[5] Rivolge il suo interesse a film e libri apocalittici, specialmente all'opera di John Christopher, ai film de Il pianeta delle scimmie, e alla miniserie della BBC Edge of Darkness. Come dichiarato in alcune interviste ed espresso anche nel suo romanzo, Díaz collega il suo interesse per la fantascienza e il fantasy alla sua esperienza di immigrato, ricordando la sensazione di disorientamento e stupore provata passando dal villaggio rurale di Santo Domingo in cui viveva senza bagno ed elettricità, immerso in una dimensione quasi atemporale, agli elevati standard di vita statunitensi[6]:

(EN)

«the only way to describe these lived moments—the surreality and ir-reality of some of the things that people like myself have experienced—is through lenses like science fiction. […] I think the narrative that would logically be most useful would be not only space travel—traveling between two planets—but time travel. Jumping between two entire existences, two entire temporal moments, is what it feels like. These conventions you find in science fiction are awesome in trying to discuss some of the tensions and weirdness of being a person of color, being a third world person traveling between the third world and the first world.»

(IT)

«l’unico modo di descrivere questi momenti vissuti – la surrealtà e l’irrealtà di alcune cose che le persone come me hanno vissuto – è attraverso lenti come la fantascienza. […] Penso che il discorso che potrebbe essere più utile logicamente per descrivere questa situazione non sia solo il viaggio nello spazio – viaggiare tra due pianeti – ma il viaggio nel tempo. Balzare tra un’intera esistenza e un'altra, tra due momenti temporali, ecco è come ci si sente. Queste convenzioni che si trovano nella fantascienza sono eccezionali per provare a discutere di alcune tensioni e stranezze dell’essere una persona di colore, essere una persona del terzo mondo che viaggia tra il terzo e il primo mondo.»

Díaz si diploma alla Cedar Ridge High School di Old Bridge Township, New Jersey, nel 1987[7], e non inizierà la sua attività di scrittore se non prima di qualche anno.[8] Dopo il liceo, frequenta per un anno il Kean College di Union, New Jersey, prima di trasferirsi e terminare il suo Bachelor of Arts al Rutgers College nel 1992, laureandosi in Lettere. Qui Díaz vive a Deamarest Hall, la sede dell'università che ospita i dipartimenti di scrittura creativa, e prende parte a numerose organizzazioni studentesche. Dichiarerà in seguito che l'università "lo ha salvato," offrendogli l'opportunità di sfuggire ai ricordi nascosti di un abuso subito a soli 8 anni, un episodio di cui parla per la prima volta in un articolo pubblicato sul The New Yorker nel 2018.[9][10]

Durante il periodo dell'università legge i libri di due tra le scrittrici che più lo influenzeranno a diventare uno scrittore, Toni Morrison e Sandra Cisneros. Si paga l'università lavorando come fattorino di tavoli da biliardo, lavapiatti e benzinaio, e lavorando in un'acciaieria. In un'intervista del 2010, Díaz riflette sulla sua esperienza di crescita in America e sui lavori che gli hanno permesso di frequentare il college[11]:

(EN)

«I can safely say I've seen the US from the bottom up [...] I may be a success story as an individual. But [...] I would say my family tells a much more complicated story. It tells the story of two kids in prison. It tells the story of enormous poverty, of tremendous difficulty»

(IT)

«Posso dire indubbiamente che ho visto gli Stati Uniti dal basso verso l'alto [...] La mia sarà anche una storia di successo come individuo. Ma [...] direi che la mia famiglia racconta una storia molto più complicata. Racconta la storia di due ragazzi in prigione. Racconta una storia di enorme povertà, di tremenda difficoltà»

Dopo aver conseguito la laurea alla Rutgers University, Díaz lavora presso la Rutgers University Press come assistente editoriale. Successivamente, entra a far parte del programma di scrittura creativa della Cornell University nel 1993, grazie ad un racconto in cui viene introdotto per la prima volta Yunior, il narratore e alter ego di gran parte delle opere di Díaz. [12] Il personaggio di Yunior diventerà molto importante nei suoi lavori successivi come Drown e È così che la perdi. Yunior sarà il centro dell'opera di Díaz, come spiegato dall'autore stesso. La sua idea principale, fin dal primo libro, era di scrivere sei o sette libri su Yunior che avrebbero formato così un grande romanzo.[13] L'inserimento nel prestigioso programma di scrittura creativa fu una sorpresa per Díaz, in quanto non fu lui, ma la sua fidanzata del tempo, a mandare la domanda di iscrizione. [14]

Nel 1995 consegue il MFA presso la Cornell University, dove scrive gran parte del suo primo libro di racconti, Drown, pubblicato nel 1996.

Nel 2009 è un Millet Writing Fellow alla Wesleyan University e partecipa alla Wesleyan's Distinguished Writers Series.[15]

Attualmente, Díaz associa all'attività di scrittore quella di docente di scrittura creativa presso il Massachusetts Institute of Technology[16] e quella di responsabile della narrativa per la Boston Review. È membro fondatore della fondazione VONA/Voices of Our Nations Arts Writing Workshop, che si pone l'obbiettivo di formare giovani scrittori di colore, ed è molto attiva all'interno della comunità dominicano-americana.[17]

Díaz è parente della giornalista americana Nefertiti Jáquez ed è legato sentimentalmente alla scrittrice e fumettista Marjorie Liu. [18]

Carriera letteraria

Primi racconti e Drown (1996)

Díaz esordisce con la pubblicazione del racconto Ysrael sulla rivista Story nel 1995, quando sta terminando la sua tesi di laurea specialistica. Un altro racconto, How to Date a Brown Girl (Black Girl, White Girl, or Halfie) viene pubblicato nello stesso anno sulla prestigiosa rivista The New Yorker, sotto la guida dell'editore Bill Buford. Grazie a quest'ultimo e al suo talento, Díaz riesce a procurarsi un agente e ad esordire con una raccolta di racconti intitolata Drown e pubblicata nel 1996. [19]

I racconti che costituiscono Drown sono interconnessi l'uno con l'altro, principalmente grazie a Yunior, narratore di gran parte di essi, e tramite tematiche ricorrenti. Il libro tratta di esperienze diasporiche di personaggi di origine e nazionalità dominicana ed è narrato in un gergo sapientemente elaborato, che unisce termini ed espressioni di origine afroamericana e latinoamericana, in cui inglese e spagnolo formano una lingua mista che crea un potente effetto sul lettore. Drown introduce alcune delle tematiche che caratterizzeranno anche la produzione successiva di Díaz, quali l'immigrazione, l'ipermascolinità, e gli effetti del razzismo e della povertà su individui, famiglie e comunità. Il libro ebbe un clamoroso successo di critica, ma uno scarso successo di pubblico. Per un autore dominicano di 28 anni fu comunque considerato un esordio molto promettente. [19]

Esiste una traduzione in spagnolo di Drown, intitolata Negocios, che richiama il nome che aveva il libro mentre Díaz lo stava terminando. [20]

Nel 1999, Díaz viene inserito nella lista dei "20 Under 40" del The New Yorker, in cui vengono elencati gli scrittori più promettenti della letteratura americana contemporanea.[21] Nello stesso anno, riceve una Guggenheim Fellowship che gli permette di poter vivere per un anno a Città del Messico, dove si dedica alla scrittura di un romanzo e a migliorare il suo spagnolo. La sua amicizia con lo scrittore guatemalteco Francisco Goldman, suo vicino di casa, svolse un ruolo fondamentale nella genesi del romanzo che Díaz stava scrivendo.[22]

La breve favolosa vita di Oscar Wao (2007)

L'opera più conosciuta di Díaz, La breve favolosa vita di Oscar Wao, viene pubblicata nel settembre 2007, dieci anni dopo il suo primo libro Drown. Il nuovo romanzo racconta la vicenda di Oscar, giovane di origini dominicane che vive nel New Jersey, e della sua famiglia composta dalla sorella Lola e dalla madre Beli. Il romanzo è una saga familiare, ambientata tra gli Stati Uniti e la Repubblica Dominicana, in cui le storie di Oscar e della sua famiglia si intrecciano con la storia della Repubblica Dominicana, specialmente durante il periodo della dittatura di Rafael Leónidas Trujillo, detto anche "El Jefe," personaggio storico che riveste una estrema importanza nella vita dei personaggi del libro. In La breve favolosa vita di Oscar Wao trovano spazio temi cari a Diaz, dal machismo dominicano alla storia travagliata della Repubblica, rielaborati nel suo stile unico e inconfondibile, con echi del realismo magico che connota gli autori latinoamericani.

La critica del The New York Times Michiko Kakutani, descrive il romanzo di Díaz come un mix di Spanglish che anche un lettore monolingue può facilmente digerire, pieno di note in stile David Foster Wallace, e individua i due temi centrali del romanzo nella Repubblica Dominicana, madrepatria infestata di fantasmi, e nell'America, la terra della libertà ma non delle così splendide possibilità, verso la quale i protagonisti fuggono, come parte della grande diaspora dominicana. [23]

Per quanto riguarda il protagonista del romanzo, Díaz lo ha così descritto:[24]

(EN)

«Oscar was a composite of all the nerds that I grew up with [...]. Oscar was who I would have been if it had not been for my father or my brother or my own willingness to fight or my own inability to fit into any category easily.»

(IT)

«Oscar è un insieme composito di tutti i nerd con i quali sono cresciuto [...]. Oscar era chi io sarei diventato se non fosse stato per mio padre o per mio fratello o per la mia volontà di combattere o la mia inabilità di adattarmi facilmente in una categoria specifica.»

Díaz ha sempre sostenuto che esiste una significativa connessione tra la fantascienza, i generi letterari epici e la sfaccettata esperienza dell'immigrato. [6][24] Nel romanzo sono infatti numerosi i riferimenti a opere fantasy come la saga de Il Signore degli Anelli, ad opere fumettistiche come I Fantastici Quattro e Watchmen, a film e serie TV fantascientifiche come Star Wars e Doctor Who.

Come in Drown, anche ne La breve favolosa vita di Oscar Wao, la commistione tra inglese e spagnolo è determinante. La particolarità dell'uso incrociato di queste due lingue sta nell'assenza nel testo di una qualsiasi forma di traduzione dei termini utilizzati; questa scelta può trasmettere una certa ambiguità nel lettore che non conosce la lingua, ma non rende la prosa illeggibile, anzi, ne potenzia i risvolti. A questo proposito, Díaz ha dichiarato che "è ora che le persone inizino ad abituarsi che gli Stati Uniti comprendono anche una larga parte di persone che parlano lo spagnolo."[25]

Nel 2007 la Miramax compra i diritti per un adattamento cinematografico di La breve favolosa vita di Oscar Wao, ma non si hanno ancora notizie sull'effettiva messa in opera della produzione.[26]

Il romanzo vince il premio Pulitzer nel 2008, e rappresenta un grande traguardo sia per Díaz che per gli scrittori di colore e per i rappresentanti di minoranze, come segno di una nuova tendenza in atto nel panorama letterario statunitense.

È così che la perdi (2012) e Monstro

Nel settembre del 2012, Díaz pubblica la raccolta di racconti intitolata È così che la perdi[27]. Il libro viene inserito tra i finalisti del National Book Award nel 2012.[28] Dopo La breve favolosa vita di Oscar Wao, Díaz torna di nuovo alla forma breve con cui ha esordito. Il libro è composto da una serie di racconti che hanno in comune temi cari all'autore quali la mascolinità, il razzismo, l'amore, l'intimità e l'affetto. La critica al machismo dominicano, al razzismo e alla supremazia bianca, viene elaborata e inscritta sapientemente nelle situazioni in cui i suoi personaggi vengono a trovarsi. Nei racconti, l'autore spazia dalla prima alla terza persona singolare, passando addirittura alla seconda persona singolare, generando un'opera interessante anche dal punto di vista dello stile e delle tecniche narrative utilizzate.[19]

Nel 2012 Díaz riceve il MacArthur "Genius Grant" dal valore di 500,000$.[29][30] Il premio, definito dall'autore un "meraviglioso e strabiliante onore", lo lascia senza parole per due giorni.[31]

Un sondaggio di critici statunitensi promosso da BBC Culture nel 2015, nomina La breve favolosa vita di Oscar Wao come il miglior romanzo del XXI secolo, individuando il suo merito nell'aver messo in discussione il concetto di ciò che significa essere americano.[32]

Nel 2012, anno in cui esce alle stampe la raccolta È così che la perdi, un nuovo racconto di Díaz dal titolo Monstro viene pubblicato sul The New Yorker. Dopo La breve favolosa vita di Oscar Wao, Díaz aveva dichiarato di aver iniziato a lavorare ad un secondo romanzo, un'epica fantascientifica che aveva lo stesso nome del racconto. In un'intervista a Wired del 2012, l'autore parlando dell'opera in corso, dichiara che probabilmente il romanzo non verrà mai completato, [33] e conferma tre anni dopo di avere del tutto accantonato l'impresa in un'intervista per Words on a Wire.[34]

Islandborn (2018)

Nel 2018, Díaz pubblica il libro per bambini Islandborn insieme all'illustratore Leo Espinosa. Molti anni prima aveva promesso alle sue figliocce, che volevano poter vedere e leggere di ragazze dominicane del Bronx, di scrivere per loro un libro con questi elementi. [35]

Attivismo politico

Díaz è stato parte attiva in una serie di organizzazioni a New York, dai Pro-Libertad, al Partito Comunista dei Lavoratori Dominicani (Partido de los Trabajadores Dominicanos), all'Unione dei Giovani Dominicani (Unión de Jóvenes Dominicanos). E' stato ed è tuttora critico fervente della politica di immigrazione degli Stati Uniti.[36] Attualmente è presidente onorario del Progetto DREAM, un programma di istruzione no profit, dedicato a giovani immigrati negli Stati Uniti.[37]

Il 22 maggio 2010 il suo nome è stato selezionato per la giuria del Premio Pulitzer: è il primo membro di origini latinoamericane scelto a far parte della commissione del prestigioso premio, un fatto per cui si dichiarerà incredibilmente onorato.[38][39]

Nel 2013, in seguito a una decisione del governo dominicano di rendere di fatto apolidi i cittadini dominicani di discendenza haitiana,[40][41] Díaz firma un articolo con i colleghi scrittori Edwige Danticat, Julia Alvarez e Mark Kurlansky in cui definisce la sentenza "razzismo istituzionalizzato," paragonandolo a quanto successo in passato in Germania, nei Balcani e in Sudafrica.[42] Dopo l'uscita dell'articolo, alcune personalità di spicco della comunità dominicana hanno attaccato direttamente lo scrittore. In una lettera pubblicata online dalla testata 7 Dias, 8 scrittori dominicani tra cui Efraim Castillo e Eduardo Gautreau de Windt, hanno accusato Díaz di "non conoscere il contenuto e la portata della decisione, destinata a rendere migliore la situazione degli immigrati e dei loro discendenti." La lettera si conclude sostenendo che l'interesse dell'autore nei confronti della madrepatria è "finto", "inutile" e "offensivo."[43]

Nell'ottobre 2015, Eduardo Selman, Console Generale della Repubblica Dominicana a New York, ha definito Junot Díaz un "anti-Dominicano" e gli ha revocato l'Ordine del Merito della Repubblica Dominicana conferitogli nel 2009. [44][45]

Opere

Raccolte di racconti

Drown (A picco), trad. di Tilde Riva, Milano, Bompiani, 1997, ISBN 88-452-3033-3
E' così che la perdi, trad. di Silvia Pareschi, Milano, Mondadori, 2013. ISBN 9788804641810

Romanzi

  • 2007. The Brief Wondrous Life of Oscar Wao, New York, Riverhead
La breve favolosa vita di Oscar Wao, trad. di Silvia Pareschi, Milano, Mondadori, 2008, ISBN 978-88-04-57713-3

Libri per bambini

Premi

Note

  1. ^ (EN) Junot Díaz, Monstro, in The New Yorker, 28 maggio 2012. URL consultato il 10 aprile 2018.
  2. ^ (EN) WORDS ON A WIRE: Junot Díaz. URL consultato il 10 aprile 2018.
  3. ^ Jacquelyn Loss, "Junot Díaz" Latino and Latina Writers. Ed. Alan West-Durán. Detroit: Charles Scribner's Sons, 2003. 803–816.
  4. ^ The Brief Wondrous Life of Junot Diaz... So Far, in Splash of Red, November 30, 2009. URL consultato il June 18, 2013.
  5. ^ The Importance of Being Junot—A Pulitzer, Spanglish, and Oscar Wao - 11/1/2008 - Criticas, su criticasmagazine.com, 3 marzo 2010. URL consultato il 10 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2010).
  6. ^ a b (EN) Marina Lewis, Interview with Junot Diaz, su Other voices, vol. 36. URL consultato il 10 aprile 2018.
  7. ^ Tejada, Miguel Cruz. "Junot Díaz dice 'en RD hay muchos quirinos'; escribirá obra inspirada en caso" Archiviato il 22 agosto 2008 in Internet Archive., El Nuevo Diario, August 11, 2008. Accessed August 25, 2008. "Hizo el bachillerato en el Cedar Ridge High School de Old Bridge, Nueva Jersey, en 1987, y se licenció en inglés en la Universidad Rutgers (1992), e hizo un Master of Fine Arts en la Universidad de Cornell."
  8. ^ (EN) Nerdsmith, in Guernica, 7 luglio 2009. URL consultato il 10 aprile 2018.
  9. ^ (EN) Junot Díaz, Junot Díaz: The Legacy of Childhood Trauma, in The New Yorker, 9 aprile 2018. URL consultato il 10 aprile 2018.
  10. ^ Lo scrittore dominicano Junot Díaz ha raccontato sul New Yorker di essere stato stuprato a otto anni - Il Post, in Il Post, 10 aprile 2018. URL consultato il 10 aprile 2018.
  11. ^ Global Times, Writing wrongs - Global Times, su www.globaltimes.cn. URL consultato il 10 aprile 2018.
  12. ^ Moore, Lorrie, e Pitlor, Heidi,, 100 years of The best American short stories, ISBN 9780544056060, OCLC 898052979.
  13. ^ Interview: Junot Díaz Talks Dying Art, the Line Between Fact and Fiction, and What Scares Him Most, in Complex, December 17, 2012. URL consultato il May 1, 2013.
  14. ^ Gale, Cengage Learning., A Study Guide for Junot Diaz's The Brief Wondrous Life of Oscar Wao, Gale, Cengage Learning, 2015, ISBN 9781410320407, OCLC 1013826735.
  15. ^ "Pulitzer Prize Winning Junot Díaz Speaks at Wesleyan", by Olivia Drake, April 13, 2009, su newsletter.blogs.wesleyan.edu, 13 aprile 2009. URL consultato il 3 giugno 2012.
  16. ^ MIT, Writing and Humanistic Studies. Retrieved February 23, 2012, su writing.mit.edu. URL consultato il June 3, 2012.
  17. ^ (EN) VONA/Voices of Our Nations Arts Foundation, su VONA/Voices of Our Nations Arts Foundation. URL consultato il 10 aprile 2018.
  18. ^ Acclaimed novelist Junot Diaz delivers - Magazine, in The Boston Globe, December 23, 2012. URL consultato il May 1, 2013.
  19. ^ a b c Hanna, Monica,, Harford Vargas, Jennifer, 1980- e Saldívar, José David,, Junot Díaz and the decolonial imagination, ISBN 9780822360339, OCLC 908374950.
  20. ^ (EN) Negocios, su www.junotdiaz.com. URL consultato il 10 aprile 2018.
  21. ^ (EN) 'New Yorker' Publishes 'Under 40' Fiction List, in PublishersWeekly.com. URL consultato il 10 aprile 2018.
  22. ^ BookBrowse, Junot Diaz author interview, in BookBrowse.com. URL consultato il 10 aprile 2018.
  23. ^ Michiko Kakutani, Travails of an Outcast, in The New York Times, September 4, 2007. URL consultato il April 8, 2008.
  24. ^ a b Danticat, Edwidge, Junot Díaz, in Bomb, Fall 2007. URL consultato il July 27, 2011.
  25. ^ (EN) Meghan O'Rourke, The Brief Wondrous Life of Oscar Wao, in Slate, 8 novembre 2007. URL consultato l'11 aprile 2018.
  26. ^ Alan Cheuse, Díaz's First Novel Details a 'Wondrous Life', NPR, August 28, 2007. URL consultato il April 8, 2008.
  27. ^ Andrea Bressa, Junot Díaz torna con il romanzo "È così che la perdi" - Panorama, in Panorama, 29 aprile 2013. URL consultato il 10 aprile 2018.
  28. ^ 2012 National Book Awards - National Book Foundation, su nationalbook.org. URL consultato il October 29, 2012.
  29. ^ Pulitzer-Winner Junot Diaz Gets $500,000 MacArthur Grant, in Businessweek, October 2, 2012. URL consultato il October 29, 2012.
  30. ^ Alison Flood, MacArthur 'genius' grants go to Junot Díaz and Dinaw Mengestu, in The Guardian, October 2, 2012. URL consultato il October 29, 2012.
  31. ^ Junot Díaz wins MacArthur 'genius grant' – MIT News Office, su web.mit.edu, October 2, 2012. URL consultato il October 29, 2012.
  32. ^ (EN) Alison Flood, The Brief Wondrous Life of Oscar Wao declared 21st century’s best novel so far, in The Guardian, 20 gennaio 2015. URL consultato il 24 novembre 2016.
  33. ^ Geek's Guide to the GalaxyEmail Author, Junot Díaz Aims to Fulfill His Dream of Publishing Sci-Fi Novel With Monstro | Underwire, Wired.com, October 3, 2012. URL consultato il October 29, 2012.
  34. ^ (EN) WORDS ON A WIRE: Junot Díaz. URL consultato l'11 aprile 2018.
  35. ^ (EN) Karen MacPherson, Junot Diaz says children’s books lack diversity. He hopes his will help change that., in Washington Post, 9 marzo 2018. URL consultato il 10 aprile 2018.
  36. ^ "Junot Díaz On 'Becoming American'", Morning Edition, National Public Radio, November 24, 2008. Accessed July 7, 2009.
  37. ^ Junot Díaz | The DREAM Project, su dominicandream.org, March 26, 2013. URL consultato il May 1, 2013.
  38. ^ Pulitzer Prize Board taps Dominican-born writer Junot Díaz, in Dominican Today, May 21, 2010. URL consultato il June 3, 2012.
  39. ^ Julie Bosman, Díaz Joins Pulitzer Panel, in The New York Times, May 24, 2010.
  40. ^ Repubblica Dominicana, centinaia di migliaia di persone di origine haitiana rischiano di diventare apolidi. URL consultato l'11 aprile 2018.
  41. ^ La ‘morte civile’ dei dominicani di origine haitiana · Global Voices in Italiano, in Global Voices in Italiano, 13 luglio 2015. URL consultato l'11 aprile 2018.
  42. ^ (EN) Mark Kurlansky, In the Dominican Republic, suddenly stateless, in Los Angeles Times, 10 novembre 2013. URL consultato l'11 aprile 2018.
  43. ^ Roque Planas, Junot Diaz Speaks Out After Insults To His Dominican-ness, in The Huffington Post, December 4, 2013. URL consultato il March 24, 2014.
  44. ^ Junot Diaz accused of being 'antidominicano' by Dominican Republic consul in New York, in Los Angeles Times, October 23, 2015. URL consultato il October 23, 2015.
  45. ^ Dominican Consul Calls Author Junot Díaz "Anti-Dominican," Revokes Medal, NBC News, October 23, 2015. URL consultato il October 23, 2015.
  46. ^ National Book Award Finalists Announced Today, in Library Journal, October 10, 2012. URL consultato il November 15, 2012.
  47. ^ Six to receive honorary degrees, in Brown Daily Herald, April 25, 2013. URL consultato il May 1, 2013.

Bibliografia

Collegamenti esterni

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