Sindrome di Barth: differenze tra le versioni

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La '''Sindrome di Barth''', o '''3-metilglutaril aciduria di tipo II''', è così chiamata dal nome dell pediatra neurologo tedesco Peter Barth, che la descrisse per la prima volta nel 1983 <ref>{{cita pubblicazione|autore=Barth PG|etal=si| titolo= An X-linked mitochondrial disease affecting cardiac muscle, skeletal muscle and neutrophil leucocytes|abstract=si|anno=1983| rivista= Journal of the Neurological Sciences|numero= 62|pp=327-355| PMID=6142097|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=barth+1983.+An+X-linked+mitochondrial+disease+affecting+cardiac+muscle%2C+skeletal+muscle +and+neutrophil+leucocytes.+Journal+of+the+Neurological+Sciences}}</ref>.
La '''Sindrome di Barth''', o '''3-metilglutaril aciduria di tipo II''', è così chiamata dal nome dell pediatra neurologo tedesco Peter Barth, che la descrisse per la prima volta nel 1983 <ref>{{cita pubblicazione|autore=Barth PG|etal=si| titolo= An X-linked mitochondrial disease affecting cardiac muscle, skeletal muscle and neutrophil leucocytes|abstract=si|anno=1983| rivista= Journal of the Neurological Sciences|numero= 62|pp=327-355| PMID=6142097|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=barth+1983.+An+X-linked+mitochondrial+disease+affecting+cardiac+muscle%2C+skeletal+muscle +and+neutrophil+leucocytes.+Journal+of+the+Neurological+Sciences}}</ref>.


É una [[malattia rara]] legata ad un disordine del [[Cromosoma X (umano)|cromosoma X]] che provoca un alterato metabolismo dei fosfolipidi. É caratterizzata da un quadro clinico molto variabile da soggetto a soggetto che comprende la cardiomiopatia, miopatia scheletrica, neutropenia, ritardo della crescita prepuberale, aciduria organica e una ''facies'' <ref>Aspetto fisionomico soprattutto del volto caratteristico di determinate malattie o condizioni patologiche; il termine medico deriva dal latino ''facies''</ref> caratteristica soprattutto nell'infanzia <ref>{{cita pubblicazione|autore=Ferreira C| autore2= Thompson R|autore3= Vernon H|titolo= Barth Syndrome|anno 2014|rivista=In: Pagon RA, Adam MP, Ardinger HH, Wallace SE, Amemiya A, Bean LJH, Bird TD, Dolan CR, Fong CT, Smith RJH, Stephens K, editors. GeneReviews® [Internet]. Seattle (WA): University of Washington, Seattle; 1993-2015| PMID=25299040 |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK247162/}}</ref>.
É una [[malattia rara]] legata ad un disordine del [[Cromosoma X (umano)|cromosoma X]] che provoca un alterato metabolismo dei fosfolipidi. É caratterizzata da un quadro clinico molto variabile da soggetto a soggetto che comprende la cardiomiopatia, miopatia scheletrica, neutropenia, ritardo della crescita prepuberale, aciduria organica e una ''facies'' <ref>Aspetto fisionomico soprattutto del volto caratteristico di determinate malattie o condizioni patologiche; il termine medico deriva dal latino ''facies''</ref> caratteristica soprattutto nell'infanzia <ref>{{cita pubblicazione|autore=Ferreira C| autore2= Thompson R|autore3= Vernon H|titolo= Barth Syndrome|anno 2014|rivista=In: Pagon RA, Adam MP, Ardinger HH, Wallace SE, Amemiya A, Bean LJH, Bird TD, Dolan CR, Fong CT, Smith RJH, Stephens K, editors. GeneReviews® [Internet]. Seattle (WA): University of Washington, Seattle; 1993-2015| PMID=25299040 |url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK247162/|cid=FerreiraBarthSyndrome2014}}</ref>.


==Genetica ==
==Genetica ==


La malattia è dovuta a mutazioni del gene TAZ, presente sul cromosoma X, che codifica per la [[tafazzina]] (Xq28). La tafazzina è coinvolta nella differenziazione degli [[osteoblasti]] e nel metabolismo della [[cardiolipina]], un fosfolipide essenziale nelle [[mitocondrio|membrane mitocondriali interne]], dove sono presenti gli enzimi della [[catena respiratoria]].
La malattia è dovuta a mutazioni del gene TAZ, presente sul cromosoma X, che codifica per la [[tafazzina]] (Xq28) <ref>{{cita pubblicazione|autore=Ades LC|etal=si|titolo= Barth syndrome - clinical features and confirmation of gene localization to distal Xq28|rivista= Am J Med Genet|Anno= 1993|numero=45|pp=327–334|PMID=8434619|doi: 10.1002/ajmg.1320450309}}</ref>. La tafazzina è coinvolta nella differenziazione degli [[osteoblasti]] e nel metabolismo della [[cardiolipina]], un fosfolipide essenziale nelle [[mitocondrio|membrane mitocondriali interne]], dove sono presenti gli enzimi della [[catena respiratoria]].


La malattia, essendo legata a mutazione del [[cromosoma X]], interessa solo il sesso maschile. La trasmissione è [[Ereditarietà eterosomica recessiva|recessiva]]: così il figlio di una donna portatrice della mutazione presenta un rischio del 50% di ereditare la mutazione e sviluppare la malattia, mentre la figlia ha una probabilità del 50% di essere portatrice, ma non sviluppa la malattia. Tutte le figlie di un paziente maschio sono portatrici, mentre nessun figlio maschio è affetto. Le femmine eterozigoti non hanno la malattia nè alterazioni metaboliche.
La malattia, essendo legata a mutazione del [[cromosoma X]], interessa solo il sesso maschile. La trasmissione è [[Ereditarietà eterosomica recessiva|recessiva]]: così il figlio di una donna portatrice della mutazione presenta un rischio del 50% di ereditare la mutazione e sviluppare la malattia, mentre la figlia ha una probabilità del 50% di essere portatrice, ma non sviluppa la malattia. Tutte le figlie di un paziente maschio sono portatrici, mentre nessun figlio maschio è affetto. Le femmine eterozigoti non hanno la malattia nè alterazioni metaboliche.


É indicata l'esecuzione di test genetici nei parenti dei pazienti (fratelli maschi più giovani e più anziani) e prima di una gravidanza nel sospetto che una donna sia ''carrier'' delle mutazioni. Le indicazioni e la gestione del counseling genetico è di interesse ultraspecialistico e, per la delicatezza del problema, deve essere affidato a genetisti professionali. Il counseling genetico consente al paziente e ai famigliari di avere informazioni sulla natura, l'ereditarietà e le implicazioni di un disordine genetico in modo da consentire di prendere decisioni personali consapevoli e basate sulle conoscenze mediche <ref>{{cita pubblicazione|autore=}}</ref>.
É indicata l'esecuzione di test genetici nei parenti dei pazienti (fratelli maschi più giovani e più anziani) e prima di una gravidanza nel sospetto che una donna sia ''carrier'' delle mutazioni. Le indicazioni e la gestione del counseling genetico è di interesse ultraspecialistico e, per la delicatezza del problema, deve essere affidato a genetisti professionali. Il counseling genetico consente al paziente e ai famigliari di avere informazioni sulla natura, l'ereditarietà e le implicazioni di un disordine genetico in modo da consentire di prendere decisioni personali consapevoli e basate sulle conoscenze mediche <ref>{{cita|FerreiraBarthSyndrome2014}}</ref>.


== Epidemiologia ==
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Viene consigliato un follow up cardiologico strumentale periodico (ecg, ecocardiogramma e Holter-ecg).
Viene consigliato un follow up cardiologico strumentale periodico (ecg, ecocardiogramma e Holter-ecg).
Il trattamento dello scompenso cardiaco segue le comuni linee guida. In particolare, nei casi di grave scompenso refrattario, è possibile prendere in considerazione il trapianto cardiaco. L'impianto di defibrillatore è indicato in prevenzione secondaria (pazienti che già hanno presentato aritmie maligne rianimate), non ci sono dati per l'uso del device in prevenzione primaria.
Il trattamento dello scompenso cardiaco segue le comuni linee guida. In particolare, nei casi di grave scompenso refrattario, è possibile prendere in considerazione il trapianto cardiaco. L'impianto di defibrillatore è indicato in prevenzione secondaria (pazienti che già hanno presentato aritmie maligne rianimate), non ci sono dati per l'uso del device in prevenzione primaria <ref>{{cita pubblicazione|autore=Yancy CW|etal=si|rivista=J Am Coll Cardiol|anno= 2013|numero=62(16)|pp=e147-239| doi=10.1016/j.jacc.2013.05.019| titolo= 2013 ACCF/AHA guideline for the management of heart failure: a report of the American College of Cardiology Foundation/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines|PMID=23747642 }}</ref>.


Il trattamento della neutropenia si avvale della somministrazione di fattore stimolante la crescita granulocitaria (G-CSF), dell'uso degli antibiotici anche in via profilattica.
Il trattamento della neutropenia si avvale della somministrazione di fattore stimolante la crescita granulocitaria (G-CSF), dell'uso degli antibiotici anche in via profilattica.
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I bambini con Sindrome di Barth possono avere bisogno di un supporto scolastico specie nell'età della scuola primaria, anche se non sono segnalati deficit cognitivi importanti, ad eccezione di un minor rendimento nella matematica.
I bambini con Sindrome di Barth possono avere bisogno di un supporto scolastico specie nell'età della scuola primaria, anche se non sono segnalati deficit cognitivi importanti, ad eccezione di un minor rendimento nella matematica.
Viene curata particolarmente una adeguata attività fisica e il controllo dell'accrescimento (peso e altezza).
Viene curata particolarmente una adeguata attività fisica e il controllo dell'accrescimento (peso e altezza).

Non vi sono dati sull'efficacia e la sicurezza dell'utilizzo di molecole come la [[Carnitina]], il [[Coenzima Q10]], l'[[acido pantotenico]], l'[[arginina]] e l'[[ormone somatotropo]] nella Sindrome di Barth.


== ''Barth Syndrome Foundation'' ==
== ''Barth Syndrome Foundation'' ==

Versione delle 17:35, 4 ott 2015

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Sindrome di Barth
Specialitàendocrinologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM759.89
OMIM302060
MeSHD056889
Eponimi
Peter Barth

La Sindrome di Barth, o 3-metilglutaril aciduria di tipo II, è così chiamata dal nome dell pediatra neurologo tedesco Peter Barth, che la descrisse per la prima volta nel 1983 [1].

É una malattia rara legata ad un disordine del cromosoma X che provoca un alterato metabolismo dei fosfolipidi. É caratterizzata da un quadro clinico molto variabile da soggetto a soggetto che comprende la cardiomiopatia, miopatia scheletrica, neutropenia, ritardo della crescita prepuberale, aciduria organica e una facies [2] caratteristica soprattutto nell'infanzia [3].

Genetica

La malattia è dovuta a mutazioni del gene TAZ, presente sul cromosoma X, che codifica per la tafazzina (Xq28) [4]. La tafazzina è coinvolta nella differenziazione degli osteoblasti e nel metabolismo della cardiolipina, un fosfolipide essenziale nelle membrane mitocondriali interne, dove sono presenti gli enzimi della catena respiratoria.

La malattia, essendo legata a mutazione del cromosoma X, interessa solo il sesso maschile. La trasmissione è recessiva: così il figlio di una donna portatrice della mutazione presenta un rischio del 50% di ereditare la mutazione e sviluppare la malattia, mentre la figlia ha una probabilità del 50% di essere portatrice, ma non sviluppa la malattia. Tutte le figlie di un paziente maschio sono portatrici, mentre nessun figlio maschio è affetto. Le femmine eterozigoti non hanno la malattia nè alterazioni metaboliche.

É indicata l'esecuzione di test genetici nei parenti dei pazienti (fratelli maschi più giovani e più anziani) e prima di una gravidanza nel sospetto che una donna sia carrier delle mutazioni. Le indicazioni e la gestione del counseling genetico è di interesse ultraspecialistico e, per la delicatezza del problema, deve essere affidato a genetisti professionali. Il counseling genetico consente al paziente e ai famigliari di avere informazioni sulla natura, l'ereditarietà e le implicazioni di un disordine genetico in modo da consentire di prendere decisioni personali consapevoli e basate sulle conoscenze mediche [5].

Epidemiologia

La prevalenza è stimata in 1/454.000. L'incidenza è compresa tra 1/140.000 (dati del Regno Unito)) e 1/300.000-1/400.000 nati vivi (dati degli USA).

Clinica

La cardiopatia associata alla sindrome di Barth sono: la cardiomiopatia dilatativa, con o senza fibroelastosi endocardica e ventricolo sinistro non compattato, più raramente la cardiomiopatia ipertrofica. É presente dai primi anni di vita e può evolvere verso lo scompenso cardiaco e aritmie severe fino alla morte improvvisa. L'elettrocardiogramma puà presentare alterazioni della ripolarizzazione ventricolare e aumento del QT corretto QTc [6]. Se la malattia esordisce durante la vita fetale può causare insufficienza cardiaca e idrope fetale, con conseguente aborto durante il secondo/terzo trimestre di gravidanza oppure elevata mortalità perinatale.

Durante l'adolescenza la cardiopatia può associarsi ad aritmie e a morte improvvisa.

La miopatia scheletrica (in genere dei muscoli prossimali) causa ritardo delle tappe dello sviluppo motorio, ipotonia muscolare e intolleranza all'esercizio. Può essere presente letargia. I pazienti presentano difficoltà ad alimentarsi e può essere presente diarrea. É comune il ritardo della crescita prepuberale fino attorno ai 20 anni, con successivo rapida ripresa dell'accrescimento.

É descritta una facies caratteristica nel bambino con guance piene, mento appuntito e prominente, occhi incavati e orecchie larghe [7]. Alcune foto di soggetti affetti sono riportate da Clarke [8].

Molto frequente è la neutropenia (diminuzione dei leucociti neutrofili), persistente o intermittente, di gravità variabile, ma con rischio di setticemia, infezioni batteriche, polmonite e ulcere della mucosa orale.

La diagnosi si basa sulla ricerca nelle urine degli acidi organici; l'acido 3-metilglutaconico (3-MGCA) è aumentato da 5 a 20 volte (il dosaggio è utilizzato come test di screening) [9], l'acido 3-metilglutarico e l'acido 2-etilidracrilico sono moderatamente aumentati. La escrezione urinaria del 3-MGC può, però, essere normale anche nei casi gravi, per cui il test diagnostico elettivo è l'analisi del rapporto monolisocardiolipina (MLCL)/cardiolipina (CL) nei linfociti del sangue, nelle cellule muscolari, nei fibroblasti. La conferma della diagnosi è data dall'analisi genetica (ricerca delle mutazioni del gene TAZ).

Prognosi

I due fattori che condizionano la sopravvivenza sono: la neutropenia severa al momento della diagnosi e l'anno di nascita (prima o dopo l'anno 2000) [10]. Nello studio citato i pazienti con una conta dei leucociti neutrofili inferiore a 500/microL al momento della diagnosi hanno una sopravvivenza a un anno del 25%, confrontati con quelli con una conta superiore a 500, che hanno una sopravvivenza a un anno del 68%. Così pazienti nati prima del 2000 hanno una spravvivenza a 5 anni del 22% a confronto con i pazienti nati dopo il 2000, che hanno una sopravvivenza a 5 anni del 70%. Questo è presumibilmente correlato alle migliori possibilità di diagnosi e di assistenza sviluppatesi più di recente. L'età più a rischio di mortalità è quella entro i cinque anni di vita.

Trattamento

Il trattamento della sindrome di Barth è multidisciplinare e flessibile a seconda del coinvolgimento dei vari organi. É stato dimostrato che l'ottimizzazione dell'assistenza medica, riabilitativa e dei caregiver migliora la qualità della vita e la sopravvivenza [11].

Viene consigliato un follow up cardiologico strumentale periodico (ecg, ecocardiogramma e Holter-ecg). Il trattamento dello scompenso cardiaco segue le comuni linee guida. In particolare, nei casi di grave scompenso refrattario, è possibile prendere in considerazione il trapianto cardiaco. L'impianto di defibrillatore è indicato in prevenzione secondaria (pazienti che già hanno presentato aritmie maligne rianimate), non ci sono dati per l'uso del device in prevenzione primaria [12].

Il trattamento della neutropenia si avvale della somministrazione di fattore stimolante la crescita granulocitaria (G-CSF), dell'uso degli antibiotici anche in via profilattica.

É importante un'adeguata nutrizione per evitare la perdita di peso. I bambini con Sindrome di Barth possono avere bisogno di un supporto scolastico specie nell'età della scuola primaria, anche se non sono segnalati deficit cognitivi importanti, ad eccezione di un minor rendimento nella matematica. Viene curata particolarmente una adeguata attività fisica e il controllo dell'accrescimento (peso e altezza).

Non vi sono dati sull'efficacia e la sicurezza dell'utilizzo di molecole come la Carnitina, il Coenzima Q10, l'acido pantotenico, l'arginina e l'ormone somatotropo nella Sindrome di Barth.

Barth Syndrome Foundation

La Barth Syndrome Foundation, insieme ai suoi affiliati, rappresenta l'unica associazione al mondo di volontari che lavorano all'educazione alla sindrome al fine di salvare vite e aiutare i familiari al perseguimento delle cure necessarie. La fondazione organizza inoltre programmi per il reperimento dei fondi e, ogni due anni, conferenze internazionali coadiuvate dall'aiuto di medici e psicologi.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  1. ^ Barth PG et al., An X-linked mitochondrial disease affecting cardiac muscle, skeletal muscle and neutrophil leucocytes (+and+neutrophil+leucocytes.+Journal+of+the+Neurological+Sciences abstract), in Journal of the Neurological Sciences, n. 62, 1983, pp. 327-355, PMID 6142097.
  2. ^ Aspetto fisionomico soprattutto del volto caratteristico di determinate malattie o condizioni patologiche; il termine medico deriva dal latino facies
  3. ^ Ferreira C, Thompson R e Vernon H, Barth Syndrome, in In: Pagon RA, Adam MP, Ardinger HH, Wallace SE, Amemiya A, Bean LJH, Bird TD, Dolan CR, Fong CT, Smith RJH, Stephens K, editors. GeneReviews® [Internet]. Seattle (WA): University of Washington, Seattle; 1993-2015, PMID 25299040.
  4. ^ Ades LC et al., Barth syndrome - clinical features and confirmation of gene localization to distal Xq28, in Am J Med Genet, n. 45, pp. 327–334, PMID 8434619.
  5. ^ FerreiraBarthSyndrome2014
  6. ^ Cardiac and clinical phenotype in Barth syndrome, in Pediatrics, n. 118, pp. e337–46.
  7. ^ Hastings R et al., Dysmorphology of Barth syndrome, in Clin Dysmorphol, vol. 18, 2009, pp. 185–7, PMID 19648820.
  8. ^ ClarkeOrphanet2013
  9. ^ Clarke SL et al., Barth syndrome, in Orphanet J Rare Dis, n. 8, 2013, p. 23, DOI:10.1186/1750-1172-8-23. . L'articolo contiene immagini sulle alterazioni istologiche e ultrastrutturali delle cellule e sulla caratteristica facies di bambini affetti dalla sindrome di Barth
  10. ^ Natural history of Barth syndrome: a national cohort study of 22 patients, n. 8, 2013, p. 70, DOI:10.1186/1750-1172-8-70.
  11. ^ =Reynolds S, Successful management of Barth syndrome: a systematic review highlighting the importance of a flexible and multidisciplinary approach, in J Multidiscip Healthc, 29;8, 2015, pp. 345-58, PMID 26251611.
  12. ^ Yancy CW et al., 2013 ACCF/AHA guideline for the management of heart failure: a report of the American College of Cardiology Foundation/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines, in J Am Coll Cardiol, 62(16), 2013, pp. e147-239, DOI:10.1016/j.jacc.2013.05.019, PMID 23747642.