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Vetrina

George Armstrong Custer (New Rumley, 5 dicembre 1839Little Bighorn, 25 giugno 1876) è stato un militare statunitense.

Fu ufficiale dell'esercito degli Stati Uniti d'America e comandante di reparti di cavalleria durante la guerra di secessione americana e le guerre indiane. Cresciuto nel Michigan e nell'Ohio, Custer venne ammesso a West Point nel 1857 dove si diplomò nel 1861 come ultimo della sua classe. Allo scoppio della guerra civile statunitense venne chiamato a servire nell'esercito dell'Unione. Durante la guerra civile si guadagnò una buona reputazione e il suo battesimo del fuoco avvenne nella prima battaglia di Bull Run del 21 luglio 1861. I suoi rapporti con alcuni importanti ufficiali favorirono la sua carriera, così come la sua determinazione nel comando di reparti di cavalleria. Venne promosso capitano nel 1864 e ottenne il brevetto (rango temporaneo) di maggior generale dei volontari nel 1865. Alla conclusione della campagna di Appomattox, nella quale le sue truppe giocarono un ruolo decisivo, Custer fu presente alla resa del generale Robert E. Lee nelle mani del generale Ulysses S. Grant il 9 aprile 1865.

Dopo la guerra di secessione ("la grande ribellione" scrisse nella sua autobiografia) Custer mantenne il brevetto di maggior generale dei volontari fino al loro congedo definitivo nel 1866. Riassunto il grado di capitano che per progressione di carriera gli spettava, venne promosso tenente colonnello del 7th Cavalry Regiment nel luglio del 1866; nel 1867 fu invece destinato nell'ovest per prendere parte alle guerre indiane. Il 27 novembre 1868 si rese responsabile del massacro del Washita, ai danni di un accampamento di indiani Cheyenne.

Custer, due suoi fratelli e tutti gli uomini del 7º cavalleria appartenenti alla colonna da lui capeggiata furono uccisi il 25 giugno 1876 nella battaglia del Little Bighorn, combattuta contro una coalizione di tribù native. La battaglia divenne popolarmente nota nella storia statunitense come Custer's Last Stand ("L'ultima resistenza di Custer").

Benché colloquialmente e popolarmente indicato come "generale", di fatto Custer non raggiunse mai questo grado in forma effettiva, bensì solo come brevetto, ovvero un grado temporaneo concesso per l'assolvimento di specifici incarichi o per la durata di una campagna o di una sola missione.

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Voci di qualità

Solimano I, detto "il Magnifico" (tra gli occidentali) o Kanuni (tra i turchi), ovvero il Legislatore, in turco moderno: I. Süleyman; in turco ottomano: سليمان, Sulaymān (Trebisonda, 6 novembre 1494 - Szigetvár, 6 settembre 1566), fu sultano e padiscià dell'Impero ottomano dal 1520 alla sua morte, e uno dei monarchi più importanti dell'Europa del XVI secolo. Portò l'Impero ottomano ai massimi fulgori. Sotto la sua amministrazione lo stato ottomano governava almeno 20-25 milioni di persone.

Succedette al padre, il sultano Selim I, nel settembre 1520 e iniziò il suo regno intraprendendo campagne militari contro le potenze cristiane nell'Europa centrale e nel Mediterraneo. Belgrado cadde nel 1521; nel 1522-1523 toccò a Rodi, strappata al lungo dominio dei Cavalieri di San Giovanni. Nella battaglia di Mohács, combattuta nell'agosto del 1526, Solimano distrusse la forza militare dell'Ungheria e lo stesso re ungherese Luigi II perse la vita. In occasione del conflitto con i safavidi, riuscì ad annettere anche gran parte del Vicino Oriente, Baghdad compresa, e vaste aree del Nord Africa, fino ad arrivare all'ovest dell'Algeria. Sotto il suo dominio, la flotta ottomana dominò i mari, dal Mediterraneo al Mar Rosso, attraversando il Golfo Persico.

Alla guida di un impero in espansione, Solimano promosse importanti modifiche legislative in materia di società, istruzione, fiscalità e diritto penale. Le sue riforme, realizzate in collaborazione con il principale funzionario giudiziario dell'impero, Ebussuud Efendi, armonizzarono il rapporto tra le due forme del diritto ottomano: il sultanato (Kanun) e la religione (Shari'ah). Solimano fu anche un pregevole poeta e orafo, oltre che un grande mecenate della cultura. Sovrintese alla cosiddetta "età dell'oro" dell'Impero ottomano, favorendo il suo sviluppo artistico, letterario e architettonico.

Infrangendo la tradizione ottomana, Solimano sposò Hürrem Sultan, una donna del suo harem, una cristiana di origini rutene che si convertì all'Islam e che divenne famosa in Occidente con il nome di Roxelana, presumibilmente per via dei suoi capelli rossi. Il loro figlio, Selim II, successe al padre nel 1566 alla morte di questi, occorsa dopo quarantasei anni di regno. Gli altri potenziali eredi (Şehzade Mehmed e Şehzade Mustafa) erano già morti, il primo di vaiolo e il secondo strangolato. Un altro figlio, Şehzade Bayezid, venne giustiziato, insieme con i suoi quattro figli, nel 1561, per ordine dello stesso sultano, dopo una ribellione da lui organizzata. Per lungo tempo si è ritenuto che alla morte di Solimano sia seguito un periodo di declino dell'impero. Questa visione è stata poi abbandonata, ma la fine del regno di Solimano è ancora frequentemente indicata come uno spartiacque nella storia ottomana. Nei decenni successivi alla sua morte, infatti, l'impero iniziò a subire significativi cambiamenti politici, istituzionali ed economici, un fenomeno spesso definito come la "trasformazione dell'impero ottomano".

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Lo sapevi che...

La Candy Desk (lett. "scrivania delle caramelle") è una particolare scrivania del Senato degli Stati Uniti riempita di caramelle e situata nell'ultima fila del lato est dell'aula, che è quello occupato dai repubblicani, vicino alla porta orientale. L'idea della Candy Desk nacque per caso nel 1965 dal senatore George Murphy, che era solito consumare degli snack durante le sessioni che avvenivano in aula. Dal momento che i dibattiti potevano perdurare a lungo e i senatori volevano concedersi qualcosa di piacevole per riportare il buonumore, si decise di mandare avanti la tradizione di riempire una scrivania di dolcetti. Per tradizione, le caramelle all'interno della Candy Desk devono provenire dallo stesso stato da cui proviene il senatore che la occupa.

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Ricorrenze del 28 giugno

Peter Paul Rubens

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: Parata del Pride, la giornata mondiale dell'orgoglio LGBT. La Chiesa cattolica celebra la memoria dei santi Ireneo di Lione, Attilio martire e di Paolo I.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 28 giugno 2024): English (inglese) (6 842 099) · Binisaya (cebuano) (6 117 219) · Deutsch (tedesco) (2 921 826) · Français (francese) (2 620 210) · Svenska (svedese) (2 589 813) · Nederlands (olandese) (2 161 231) · Русский (russo) (1 986 368) · Español (spagnolo) (1 962 904) · Italiano (1 870 098) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 623 976)

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Coreani in Micronesia)

È molto più facile [...] essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini, si dev'esser sempre.
Luigi Pirandello

In questo giorno, 110 anni fa, furono assassinati l'erede al trono dell'impero austro-ungarico Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia ad opera del nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip durante una loro visita ufficiale a Sarajevo. Questo atto è stato il casus belli che provocò lo scoppio della prima guerra mondiale. Questa immagine è stata pubblicata sul supplemento illustrato del quotidiano francese Le Petit Journal il 12 luglio 1914.

Giacinta
Luigi Capuana, Milano, 1889.

Hildesheim

È una città della Bassa Sassonia, in Germania. È il capoluogo e il centro maggiore del circondario (Landkreis) omonimo. Hildesheim si fregia del titolo di "Grande città indipendente" (Große selbständige Stadt) e si trova circa 30 km a sud-est di Hannover, sulle rive del fiume Innerste, che è un piccolo affluente del Leine.