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Vetrina

Temistocle del demo di Frearri (in greco antico: Θεμιστοκλῆς?, Themistoklês, "Gloria della legge"; Atene, tra il 530 e il 520 a.C.459 a.C. circa) è stato un politico e militare ateniese.

Tra i primi politici di spicco della giovane democrazia di Atene, condusse una politica a favore del popolo, ricevendo perciò il supporto delle classi meno abbienti della città, e generalmente in contrasto con le famiglie nobili. Eletto arconte, fu l'artefice della potenza navale di Atene, la cui flotta diventerà la più grande e potente di tutta l'antica Grecia.

Negli anni successivi alla battaglia di Maratona e durante la seconda guerra persiana diventò il politico più influente di Atene. Continuò a sostenere la necessità di una grande forza navale e nel 483 a.C. persuase gli Ateniesi a costruire una flotta di 200 triremi, che si sarebbe rivelata fondamentale nel successivo conflitto con la Persia. Comandò la flotta ateniese nelle battaglie di capo Artemisio e di Salamina.

Contrastato nel suo programma di avvicinamento ad Argo e sospettato di atteggiamenti tirannici, fu ostracizzato dagli avversari politici Alcmeonidi e Filaidi, più propensi ad appoggiare Cimone, sostenitore dell'alleanza con Sparta. Prese allora dimora ad Argo da dove cercò, insieme a Pausania, di sollevare nel Peloponneso un moto democratico contro Sparta per procurare ad Atene il dominio dell'Ellade. Scoperta la sua trama, gli spartani lo accusarono di aver tentato, insieme a Pausania, un'alleanza con la Persia; condannato a morte, fuggì dapprima in Magna Grecia; più tardi venne accolto dal re Artaserse I di Persia. Alla fine trovò dimora a Magnesia, dove morì in date e circostanze sconosciute, secondo molti suicida per non aver tenuto fede alle promesse fatte al re persiano.

Sarà Pericle a riabilitare la sua memoria e a riconoscerlo come un eroe della causa ateniese. In accordo col giudizio di Plutarco, può essere considerato "l'uomo che più di tutti ha contribuito alla salvezza della Grecia" dalla minaccia persiana. La sua politica navale ebbe un effetto a lungo termine sulla storia di Atene, permettendo ai suoi successori la creazione dell'impero ateniese.

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Voci di qualità

Costanza d'Antiochia o Costanza d'Altavilla, in quanto discendente dell'omonima casata degli Altavilla (1128Libano, 1163), fu principessa d'Antiochia dal 1130 fino al 1163, poco prima della sua morte.

Unica figlia del principe Boemondo II e della principessa Alice, Costanza succedette al padre alla guida dello Stato crociato di Antiochia di Siria all'età di due anni, dopo che Boemondo II cadde in battaglia. La custodia della giovane principessa fu molto contesa: inizialmente sua madre assunse la reggenza, ma i nobili della città chiesero e ottennero l'intervento del nonno Baldovino II, re di Gerusalemme. Dopo la morte del sovrano nel 1131, Alice tentò nuovamente di assumere il controllo della regione, ma l'aristocrazia di Antiochia riconobbe il diritto del cognato Folco d'Angiò a governare in veste di reggente.

Nel 1136, Costanza fu data in sposa al nobile Raimondo di Poitiers e la coppia ebbe quattro figli. Quando Raimondo perse la vita durante la battaglia d'Inab, Baldovino III assunse la reggenza. Egli tentò di convincere Costanza a risposarsi, ma lei non accettò nessuno dei potenziali partiti, rifiutando anche un parente di mezza età affine all'imperatore bizantino Manuele I Comneno. Dopo diverso tempo cambiò idea e sposò Rinaldo di Châtillon, un cavaliere francese poco avvezzo alla politica e mosso esclusivamente dalla volontà di accumulare ricchezze.

Dopo che il suo secondo marito venne fatto prigioniero nel 1160 o 1161, Costanza intendeva governare Antiochia da sola, ma Baldovino III dichiarò principe legittimo il figlio quindicenne di lei, Boemondo. Costanza ignorò il volere del re e assunse il controllo dell'amministrazione del principato, con l'assistenza dell'imperatore Manuele. Nel 1163 fu detronizzata e rimpiazzata dal figlio, morendo nel medesimo anno.

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Lo sapevi che...

L'isola delle bambole (in spagnolo Isla de las muñecas) è una chinampa della laguna di Tequila, nei canali di Xochimilco, a sud di Città del Messico. È nota soprattutto per la presenza di oltre 2500 bambole di varie fogge, molte delle quali senza arti e in pessime condizioni, appese ad alberi e travi. Secondo una superstizione, il suo vecchio custode, Julián Santana Barrera, morto nel 2001, avrebbe iniziato a raccogliere fantocci per placare lo spirito di una giovane annegata nelle acque del luogo, senza però riuscirci. A causa della sua natura e storia tetre e bizzarre, l'isola delle bambole viene considerata uno dei luoghi più spaventosi del pianeta ed è una meta apprezzata dagli appassionati del cosiddetto turismo nero.

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Ricorrenze del 31 maggio

Tintoretto

Nati...

...e morti

In questo giorno accadde...

Ricorre oggi: si festeggia la Giornata mondiale senza tabacco. La Chiesa cattolica celebra la visitazione della Beata Vergine Maria e la memoria di santa Petronilla.

 

Nelle altre lingue

Di seguito sono elencate le 10 versioni maggiori di Wikipedia (per numero di voci, non necessariamente per qualità o dimensioni totali) e una selezione casuale di altre edizioni con un numero minore di voci:

Le 10 maggiori (al 30 maggio 2024): English (inglese) (6 829 029) · Binisaya (cebuano) (6 117 356) · Deutsch (tedesco) (2 913 984) · Français (francese) (2 614 752) · Svenska (svedese) (2 585 784) · Nederlands (olandese) (2 159 232) · Русский (russo) (1 981 919) · Español (spagnolo) (1 955 922) · Italiano (1 866 109) · مصرى (Maṣrī, arabo d'Egitto) (1 623 656)

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Dagli altri progetti

Questa settimana la voce da tradurre è:

(versione in italiano: Chiesa di Geiranger)

Noi non possiamo essere imparziali. Possiamo essere soltanto intellettualmente onesti: cioè renderci conto delle nostre passioni, tenerci in guardia contro di esse e mettere in guardia i nostri lettori contro i pericoli della nostra parzialità. L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere.
Gaetano Salvemini

Interno della cattedrale di Brasilia, Brasile. Progettata da Oscar Niemeyer, la cattedrale è una struttura iperboloide sostenuta da 16 colonne di cemento del peso di 90 tonnellate ciascuna. La sua costruzione fu completata in questo giorno nel 1970.

Giacinta
Luigi Capuana, Milano, 1889.

Santa Fe (Nuovo Messico)

È la capitale del Nuovo Messico, Stato federato del sud-ovest degli Stati Uniti. La città di Santa Fe (che significa "santa fede" in spagnolo) fu fondata dai coloni spagnoli nel 1610, rendendola la più antica capitale statale degli Stati Uniti. Lo Stato ha anche la seconda più alta percentuale di nativi americani (dopo l'Alaska), oltre al quarto più alto numero totale degli stessi (dopo California, Oklahoma, Arizona), principalmente di etnia navajo, pueblo e apache, degli Stati Uniti d'America.