Volo Air India 182

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Volo Air India 182
Il VT-EFO di Air India il 10 giugno 1985 in partenza dall'aeroporto di Londra-Heathrow
Tipo di eventoAttentato terroristico
Data23 giugno 1985
TipoEsplosione in volo a causa di una bomba nella stiva dell'aereo
LuogoOceano Atlantico, al largo di Cork (Irlanda)
StatoIrlanda Irlanda
Coordinate51°03′36″N 12°49′00″W / 51.06°N 12.816667°W51.06; -12.816667
Tipo di aeromobileBoeing 747-237B
Nome dell'aeromobileEmperor Kanishka
OperatoreAir India
Numero di registrazioneVT-EFO
PartenzaAeroporto Internazionale di Montréal-Mirabel, Montréal, Canada
Scalo intermedioAeroporto di Londra-Heathrow, Londra, Regno Unito
DestinazioneAeroporto Internazionale di Delhi, Delhi, India
Occupanti329
Passeggeri307
Equipaggio22
Vittime329
Feriti0
Sopravvissuti0
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Oceano Atlantico
Volo Air India 182
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
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Il volo Air India 182 era un volo la cui partenza era programmata dall'aeroporto Internazionale di Montréal-Mirabel, in Canada, con arrivo all'aeroporto Internazionale Indira Gandhi, in India, e con una fermata intermedia presso l'aeroporto di Londra-Heathrow.

La mattina del 23 giugno 1985, alle 07:14 GMT, il Boeing 747 che lo operava esplose a causa di una bomba, ad un'altitudine di 9400 m, mentre transitava nello spazio aereo irlandese e provocando il decesso di tutti i presenti a bordo, per poi precipitare nell'oceano Atlantico. Complessivamente persero la vita 329 persone, delle quali 280 di nazionalità canadese di origine indiana. La bomba venne collocata sull'aereo da estremisti Sikh appartenenti al gruppo dei Babbar Khalsa in risposta all'Operazione Blue Star, ordinata nel 1984 dal primo ministro indiano Indira Gandhi.[1][2]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Il volo stava procedendo regolarmente quando alle 07:14:01 GMT l'ATC perse il contatto con l'aeroplano; in precedenza, nessun segnale di mayday era stato ricevuto. Gli operatori tentarono un contatto visivo grazie ai velivoli transitanti e adiacenti alla linea del Boeing 747, ma senza risultato e, alle 7:30 GMT dichiararono lo stato di emergenza. Alle 9:13 una nave cargo assieme alla nave Aisling del Servizio navale irlandese giunsero sul luogo dello schianto, ritrovando sia resti dell'aereo che i corpi ancora galleggianti, di cui solo 131 successivamente recuperati[3][4]. 55 minuti dopo la perdita del segnale, un'altra bomba esplose presso l'aeroporto di Tokyo-Narita, uccidendo due addetti al controllo bagagli e ferendone altri quattro[3].

La bomba era situata all'interno di una radio Sanyo mod. FMT 611 K collegata ad un orologio Micronta usato come timer, e a una batteria da 12 volt della Eveready che si collegava all'innesco di polvere da sparo, forse esplosivo al plastico[5].

La bomba venne messa in una valigia e caricata in un bagaglio appartenente a M. Singh, un terrorista, presso l'aeroporto Internazionale di Toronto-Pearson sul volo Canadian Pacific Airlines 60. Il terrorista però non si imbarcò mai sul volo, mentre la valigia fu recapitata a Montréal e trasferita sul volo 182. Questo partì con quasi un'ora e mezza di ritardo: se non fosse stato per questo disguido, probabilmente l'ordigno sarebbe esploso a terra a Londra. Il terrorista era presente nella lista d'imbarco del 19 maggio 1985,[5] ma non venne imbarcato dalla compagnia per cause di overbooking[3].

Vittime[modifica | modifica wikitesto]

Nazionalità Passeggeri Equipaggio Totale
Canada Canada 270 0 270
Regno Unito Regno Unito 27 0 27
India India 8 22 30
bandiera Germania Ovest 3 0 3
Brasile Brasile 2 0 2
Stati Uniti Stati Uniti 2 0 2
Italia Italia 2 0 2
Giappone Giappone 1 0 1
Germania Est Germania Est 1 0 1
Francia Francia 1 0 1
Messico Messico 1 0 1
Russia Russia 1 0 1
Australia Australia 1 0 1
Cina Cina 1 0 1
Belgio Belgio 1 0 1
Irlanda Irlanda 1 0 1
Cuba Cuba 1 0 1
Totale 307 22 329

Il volo Air India 182 nei media[modifica | modifica wikitesto]

L'incidente del volo 182 della Air India venne analizzato nella puntata Prove esplosive della quinta stagione del documentario Indagini ad alta quota, trasmesso dal National Geographic Channel. Nel 2008 il regista islandese Sturla Gunnarsson ha dedicato all'attentato all'Air India 182 il film documentario Air India 182[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 747-237B VT-EFO Cork, Ireland, su aviation-safety.net. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  2. ^ (EN) The Associated Press, Passengers and Crew Aboard Air-India Jetliner, in The New York Times, 24 giugno 1985. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  3. ^ a b c Special Report: Air India Flight 182 Archiviato il 7 ottobre 2009 in Internet Archive..
  4. ^ (EN) R. W. Apple Jr e Special To the New York Times, 329 Lost on Air-India Plane After Crash Near Ireland; Bomb Is Suspected as Cause, in The New York Times, 24 giugno 1985. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  5. ^ a b Portrait of a bomber Archiviato il 14 luglio 2011 in Internet Archive..
  6. ^ Air India 182.

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