Val di Magra

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Val di Magra
La Val di Magra vista da Follo
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Liguria
  Toscana
Province  La Spezia
  Massa-Carrara
Località principaliAmeglia, Arcola, Aulla, Castelnuovo Magra, Filattiera, Fosdinovo, Mulazzo, Luni, Pontremoli, Sarzana, Santo Stefano di Magra, Vezzano Ligure, Villafranca in Lunigiana, Zeri
Nome abitantivaldimagresi
Coordinate: 44°17′44.16″N 9°57′00″E / 44.2956°N 9.95°E44.2956; 9.95

La Val di Magra è il lembo di pianura, compreso nelle province della Spezia e di Massa e Carrara, attraverso il quale il fiume Magra confluisce nel mar Ligure, a poca distanza dal golfo dei Poeti, e che definisce il cuore dell'antica regione storica della Lunigiana.

Caratterizzata da una ricchezza di paesaggi, che inizia con la costa, con il suo litorale sabbioso, e prosegue verso l'interno attraverso i colli lunensi, sulle cui sommità svettano antichi castelli e borghi arroccati, fino ai grandi contrafforti dell'Appennino tosco-emiliano e ai margini delle creste rocciose delle Alpi Apuane.

Nei millenni la vallata ha sempre rappresentato una via di percorrenza strategica, percorso obbligato per accedere dalla costa tirrenica alla pianura Padana, percorsa dall'antica Via Aemilia Scauri, grande arteria romana che congiungeva la Lunigiana alla via Aemilia Lepidi e dal VII secolo dalla via degli Abati di Bobbio e dalla medievale Via Francigena, percorsa dai grandi flussi di pellegrini e ricca di ospitali.

Sotto la tutela dell'Autorità di Bacino del fiume Magra e del Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra, rappresenta inoltre una delle quattro partizioni in cui è possibile suddividere la Provincia della Spezia, insieme alla riviera spezzina con le Cinque Terre, al olfo dei Poeti e alla Val di Vara.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Tramonto sulla val di Magra

«Tragge Marte vapor di Val di Magra
ch'è di torbidi nuvoli involuto;
e con tempesta impetüosa e agra»

Età preromana[modifica | modifica wikitesto]

I primi segni della presenza dell'uomo nella Val di Magra sono le famose statue stele, monoliti dal significato ancora oscuro, che probabilmente rappresentavano dei e dee come la Dea Madre, o raffigurano eroi del tempo oppure venivano utilizzate come elementi di decoro funerario. È possibile vedere tali reperti custoditi nel Museo delle statue stele lunigianesi, presso il Castello del Piagnaro a Pontremoli, nel Museo civico archeologico Ubaldo Formentini, presso il Castello San Giorgio alla Spezia, oppure al Museo del territorio dell'alta valle Aulella a Casola in Lunigiana.

La romanizzazione: Luni[modifica | modifica wikitesto]

La piana lunense della vallata era già dal III secolo a.C. abitata ed antropizzata dai Liguri Apuani, un popolo autoctono che si oppose all'espansionismo romano e, nel corso della seconda guerra punica, fu tra gli alleati dei Cartaginesi.

Dopo la definitiva sconfitta di Annibale, i Liguri Apuani presero essi stessi l'iniziativa contro i Romani e, nel 193 a.C., organizzarono addirittura un grande attacco alla base militare romana di Pisa, spingendosi fino al fiume Arno, ed iniziando così un periodo bellico con la potenza romana, terminato poi intorno al 177 a.C. con la fondazione della colonia di Luni.

La piana lunense vista dalle colline

Luni fu fondata nella piana alluvionale della vallata, come il segno tangibile della conquista romana, l'avamposto verso la Gallia cisalpina. Da lì a poco Luni divenne un fiorente centro di scambio culturale e commerciale, con un porto attivissimo soprattutto per il commercio del marmo di Carrara.

Il Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Nel VI secolo i Goti saccheggiarono la piana di Luni e si insediarono nelle sue vicinanze. Molti degli originali abitanti cercano scampo nelle località vicine, in particolare lungo la valle di Massa.

Nel 963 lo stesso Ottone I donò i feudi di Carrara, Massa e gli abitati di Ameglia, Sarzana e Vezzano Ligure al vescovo di Luni Adelberto.

Nel Medioevo la Val di Magra visse il dominio territoriale dei Vescovi di Luni, che dopo la caduta delle vestigia della colonia romana spostarono la loro sede a Sarzana nel 1207, e delle famiglie signorili dei Malaspina e degli Obertenghi.

Nel XIII secolo aumentarono le lotte tra i Malaspina e il potere vescovile. Fu Dante Alighieri, il 6 ottobre 1306, che stabilì quell'atto che passò alla storia come Pace di Castelnuovo, che sancì, con il vescovo-conte Antonio Nuvolone da Camilla, nella veste di procuratore del marchese Franceschino Malaspina di Mulazzo, la fine del potere temporale della curia lunense.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

La vallata vista da Castelnuovo Magra

La Val di Magra fu teatro, nel Novecento, di molti episodi importanti legati soprattutto al fascismo, come i Fatti di Sarzana, e alla Resistenza italiana contro l'occupazione nazista.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Il fiume Magra alla foce

La vallata è lunga circa 70 km e segue il corso del fiume Magra, dalla Toscana fino alla spianata lunense.

Nella parte altra, il tratto da Pontremoli ad Aulla, la vallata discende verso una direzione NO-SE, longitudinale alla catena dell'Appennino. Ad Aulla cambia la direzione, volgendo a SO, per poi riprendere la direzione originaria nei pressi di Santo Stefano di Magra, arrivando fino alla pianura alluvionale, parallelamente al promontorio che la separa dal golfo della Spezia.

In Liguria c'è la confluenza con il Vara e la foce ad estuario del Magra che si getta nel mar Ligure a Bocca di Magra e Fiumaretta, nel comune di Ameglia.

Amministrazioni[modifica | modifica wikitesto]

Amministrativamente la vallata è divisa su due province: Massa-Carrara e La Spezia.

Viene definita Alta Val di Magra quella compresa in territorio toscano e Bassa Val di Magra quella compresa in territorio ligure.

I comuni che fanno parte della vallata sono:

La vallata vista da Campocecina

Provincia della Spezia[modifica | modifica wikitesto]

Provincia di Massa-Carrara[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

La val di Magra ligure

La val di Magra toscana

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • I liguri (etnogenesi di un popolo) – Renato Del Ponte – editore ECIG; Genova
  • Saltus Marcius (la sconfitta di Roma contro la nazione ligure apuana) – Lorenzo Marcuccetti – Petrartedizioni; Lucca
  • Ennio Silvestri, Ameglia nella storia della Lunigiana, Tipografia Zolesi, 1991 (III ed.).
  • Claudio Palandrani, Storia di Luni a fumetti, 2002.
  • Ferruccio Bartolini, Riccardo Boggi, Almo Farina, Emilia Petacco, Giulivo Ricci, Roberto Ricci, La Magra, viaggio all'interno di una valle, Editrice Lunaria, Sarzana 1992.
  • Illustrazioni di Francesco Musante Testi di Mauro Biagioni ed Enrica Bonamini, Storie e leggende di Lerici e della Val di Magra, Editrice Giacché, La Spezia 1996, ISBN 88-86999-18-6.
  • A cura di Eliana M. Vecchi Testi di Giuseppe Benelli, Antonino Faro, Eliana M. Vecchi, Marco Sassetti, Egidio Banti, Jean-Charles Vegliante, H. Wayne Storey, Federico Sanguineti, Kuniko Tanaka, Giuseppe Indizio, Daniele Calcagno, Marina Cavana, Loris Jacopo Bononi, Alessandro Soddu, Il nostro Dante e il Dante di tutti 1306-2006, Editrice Giacché, La Spezia 2009, ISBN 978-88-6382-021-8.
  • A cura di Luciana Ferrari e Andrea Lercari Testi di Enrico Giustiniani, Paraskevi Papacosta, Giovanni Assereto, Andrea Lercari, Luciana Ferrari, Barbara Bernabò, Stefano Grillo di Ricaldone, Roberto Ghelfi, Nicola Barattini I Giustiniani in Lunigiana. Tra La Spezia, Ceparana e Vezzano, una famiglia genovese e le sue dimore, Editrice Giacché, La Spezia 2009, ISBN 978-88-6382-009-6.
  • A cura di Eliana M. Vecchi Testi di Piero Donati, Eugenio Susi, Roberto Ricci, Alessandra Frondoni, Giovanni Mennella, Eliana M. Vecchi, Roberto Ghelfi, Franco Bonatti, Federico Andreazzoli, Monica Baldassarri, Gianfranco D'Alò, San Venanzio vescovo di Luni: la vita, la legenda, la memoria, Editrice Giacché, La Spezia 2008, ISBN 978-88-8699-988-5.
  • Testi di Anna M. Durante, Luigi Gambaro, Piero Donati, Alessandra Frondoni, Fabrizio Geltrudini, Giulio Predieri, Eliana M. Vecchi, Sergio Sfrecola, Paolo de Vingo, Lucia M. Bertino, Brian Howes, Roberto Ricci, Lucia Gervasini, Silvia Landi, d. Enzo Freggia, Paola Ribolla, Pia Spagiari, Rossana Piccioli, Enrico Giannichedda, Rita Lanza, Fabio Fabiani, Franco Mariano, Marco Angella, Dario Manfredi. Da Luna alla Diocesi Giornale Storico della Lunigiana e del territorio Lucense, 1995-1998. , Editrice Giacché, La Spezia 2001, ISBN 978-88-8699-954-0.
  • A cura di Eliana M. Vecchi Testi di Giorgio Rossini, Piero Donati, Alessandra Frondoni, Fabrizio Geltrudini, Emanuela Sibilia, Eliana M. Vecchi, Giulio Montinari, Paolo de Vingo, Claudio Capelli, Lucia Bertino, Cinzia Ortolani, Aurora Cagnana, Lucia Gervasini, Silvia Landi. La chiesa romanica di Santa Maria di Vezzano Ligure: un edificio ritrovato, Editrice Giacché, La Spezia 2000, ISBN 978-88-8699-947-2.
  • Testi di Romeo Pavoni, Alessandra Frondoni, Massimigliana Bugli, Piero Donati Ameglia e il suo territorio nel Medioevo, Editrice Giacché, La Spezia 1999, ISBN 978-88-8699-939-7.

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