Tiraspol
Tiraspol comune | |
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(RO) Tiraspol (RU) Тирасполь (UK) Тираспіль | |
Edifici nel centro della città | |
Localizzazione | |
Stato | Moldavia (de iure) Transnistria (de facto) |
Distretto | Transnistria |
Territorio | |
Coordinate | 46°51′N 29°38′E |
Altitudine | 26 m s.l.m. |
Superficie | 50 km² |
Abitanti | 133 807 (2015) |
Densità | 2 676,14 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | MD-3300 |
Prefisso | (+373) 533 |
Fuso orario | UTC+2 |
Targa | Т --- -- |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Tiraspol (toponimo romeno; in moldavo Tиpacпoл? ; in russo Тирасполь?, Tiraspol'; in ucraino Тираспіль?, Tyraspil') è una città della Moldavia, capoluogo dell'unità territoriale autonoma della Transnistria e de facto capitale della Transnistria.
È stata a lungo capitale della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Moldava ed è il principale centro russofono del paese. Con l'autoproclamazione di secessione della Transnistria, la città è divenuta capitale dello Stato.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La città si trova sulla riva sinistra del fiume Dnestr, a 10 km dal confine con l'Ucraina[1] e a circa 60 km dal liman.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo deriva dal greco ed è formato dalle parole Tyras (Τύρας), nome di una vicina colonia greca e antico nome del fiume Dnestr, e polis (πόλις).[2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1792 l'esercito dell'Impero russo, guidato dal generale Aleksandr Suvorov, scelse di costruire una fortezza per difendere i confini dei territori guadagnati con il trattato di Iași,[3] mentre l'insediamento si sviluppò a partire dal 1795. Con il trattato di Bucarest del 1812 l'Impero annesse i territori del principato di Moldavia e così la città fu colonizzata sia dai russi che dagli ucraini.
Tra il 1924 e il 1940 è stata capitale della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Moldava, una repubblica autonoma della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina.
Nel 1940 con il patto Molotov-Ribbentrop, la Bessarabia fu ceduta all'Unione Sovietica fino a quando durante l'operazione Barbarossa la città fu conquistata dalla Romania, che divenne una delle forze dell'Asse. Tiraspol fu riconquistata dall'Armata Rossa il 12 aprile 1944 e tornò a far parte della Repubblica Socialista Sovietica Moldava.
Il 27 gennaio 1990 si tenne in città un referendum che spinse alla dichiarazione d'indipendenza della città, affiancata dalla municipalità di Tighina. Poco più tardi quell'anno, il 2 settembre, fu proclamata la Repubblica Moldava di Pridniestrov, con capitale Tiraspol, non ricevendo alcun riconoscimento internazionale, neanche dalla vicina Unione Sovietica.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]È sede di due società di calcio: lo Sheriff Tiraspol, squadra più titolata della Moldavia (vincitore di 21 campionati nazionali) e prima e unica squadra moldava a partecipare a un’edizione della UEFA Champions League (2021-2022), e la Dinamo-Auto, militante in Divizia Nationala.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Tiraspol è gemellata con:
Galleria d'immagini
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Cartello all'entrata della città
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Monumento equestre a Suvorov
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Il Palazzo del Governo e il monumento a Lenin a Tiraspol
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Memoriale di guerra e tomba del milite ignoto
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Teatro dramma e commedia al centro di Tiraspol
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Università della Transnistria
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Piazza Suvorov
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Cattedrale della Natività
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Massimiliano Salvo, Moldova. L'isola di fatto nella ex Cortina, su la Repubblica, 23 marzo 2015. URL consultato il 26 maggio 2020.
- ^ Giorgio Pullè, Tiraspol', in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937. URL consultato il 25 maggio 2020.
- ^ (EN) Tiraspol, su global.britannica.com, Encyclopædia Britannica. URL consultato il 25 maggio 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Valsecchi, R., Io viaggio verso est, Ed. Il Filo, 2011, ISBN 88-567-3798-1.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tiraspol
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Sito ufficiale, su tirasadmin.gospmr.org.
- Tiraspol´, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giorgio Pullè, TIRASPOL′, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Giuseppe Caraci, TIRASPOL′, in Enciclopedia Italiana, II Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1949.
- (EN) Tiraspol, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147753745 · LCCN (EN) n81033329 · GND (DE) 4663455-1 · J9U (EN, HE) 987007554904205171 |
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