Accordi e disaccordi: differenze tra le versioni

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Versione delle 20:34, 27 apr 2012

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Accordi e disaccordi (disambigua).
{{{titolo italiano}}}
Sean Penn-Emmet Ray durante una jam session
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Durata95 min
Generecommedia
RegiaWoody Allen
SoggettoWoody Allen
SceneggiaturaWoody Allen
ProduttoreJean Doumanian
FotografiaFei Zhao
MontaggioAlisa Lepselter
Interpreti e personaggi

Accordi e disaccordi (Sweet and Lowdown) è un film diretto da Woody Allen, con Sean Penn, Samantha Morton e Uma Thurman. La pellicola rientra nel genere del falso documentario, cioè un documentario imperniato su personaggi fittizi (sul modello di Nanuk l'eschimese e il precedente Zelig sempre di Allen): in questo caso il personaggio inventato è Emmet Ray, chitarrista ubriacone e donnaiolo.

Trama

Emmet Ray è un chitarrista jazz, la cui figura e vita sono ispirate a quelle di Django Reinhardt. Nonostante sia un ottimo musicista, Emmet è ossessionato dall’essere il secondo chitarrista jazz più bravo al mondo, giudizio che, sebbene condiviso per onestà intellettuale e per la venerazione nei confronti dello stesso Reinhardt, non manca di mandarlo su tutte le furie. Nel suo viaggio di musicista itinerante incontrerà diverse figure femminili, da Hattie, una giovane ragazza muta che Emmet si lascerà scappare nonostante dal loro incontro sembra possa nascere una relazione seria, a Blanche, una donna altolocata innamorata del brivido dei bassifondi.

Note

  • Il film ripropone la complessità di un personaggio dal notevole talento artistico unita ad una profonda mediocrità personale. Il titolo italiano anticipa con un gioco di parole forse poco originale quest'ambivalenza di fondo: il barcamenarsi in una continua alternanza tra armonie musicali e disarmonie esistenziali.
  • La colonna sonora è basata su brani originali di Django Reinhardt ed Eddie Lang, riarrangiati e diretti da Dick Hyman ed eseguiti nelle parti per chitarra solista da Howard Alden. Il grande chitarrista e compositore belga di etnia sinti, attivo tra gli anni trenta e quaranta del novecento (muore nel 1953) è idolo di Ray, ossessione e punto di riferimento: Reinhardt comparirà persino in "sogno" al protagonista dopo un incidente.
  • Sean Penn non aveva mai suonato la chitarra prima di recitare nel film. Per l’occasione prese alcune lezioni e imparò tutti i brani previsti dal copione. Grazie alla disponibilità dell’attore, Allen poté pertanto inquadrare Penn durante le riprese senza preoccuparsi di “coprire” le sue mani per non rivelare al pubblico che fingeva di suonare.
  • Il personaggio di Hattie non è sempre stato muto. Allen l’aveva immaginata sorda: lo divertiva l’idea che lui suonasse in maniera geniale e lei non potesse sentirlo. Poi, a causa dei problemi che tale scelta avrebbe portato con sé a livello narrativo, dovette cambiare idea.
  • L’inglese approssimativo di Zhao Fei, direttore della fotografia del film, ispirerà a Woody Allen il personaggio del direttore della fotografia cinese nel suo film del 2002 Hollywood Ending.

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