Mur (personaggio): differenze tra le versioni

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L'immagine di Mur e la sua armatura appaiono nei vari prodotti di merchandising, come card e modellini (esempio quelli della serie ''[[Myth Cloth]]''), basati sulla sua versione "serie classica". Il personaggio appare anche come PG nei videogiochi della serie per [[Playstation 2]] e [[Playstation 3]].
L'immagine di Mur e la sua armatura appaiono nei vari prodotti di merchandising, come card e modellini (esempio quelli della serie ''[[Myth Cloth]]''), basati sulla sua versione "serie classica". Il personaggio appare anche come PG nei videogiochi della serie per [[Playstation 2]] e [[Playstation 3]].


Mur appare in un cameo in Saint Seiya [[Next Dimension]], sequel del manga originale di Saint Seiya. Dove sottoforma di spirito aiuta Atena ad uscire da una distorsione spazio-temporale.<ref>Saint Seiya Next Dimension Capitolo Speciale 2015.</ref>
Mur appare in un cameo in Saint Seiya [[Next Dimension]], sequel del manga originale di Saint Seiya, dove sotto forma di spirito aiuta Atena ad uscire da una distorsione spazio-temporale.<ref>Saint Seiya Next Dimension Capitolo Speciale 2015.</ref>


Mur è un personaggio anche di Saint Seiya Saintia Sho, dove in alcune occasioni aiuterà le Saintie ha combattere le guerrieri Driadi della dea della discordia, Eris.
Mur è un personaggio anche di Saint Seiya Saintia Sho, dove in alcune occasioni aiuterà le Saintie a combattere le guerrieri Driadi della dea della discordia, Eris.


Mur compare brevemente nell'epilogo del manga ''[[I Cavalieri dello zodiaco - The Lost Canvas - Il mito di Ade|Lost Canvas]]'' ai Cinque Picchi, dove ha una breve conversazione con il [[Maestro dei Cinque Picchi]] riguardo alla nuova reincarnazione di Atena, [[Lady Isabel]], e il cambiamento del Grande Sacerdote Shin (in realtà questi è morto e il suo posto è stato usurpato segretamente da [[Gemini (I Cavalieri dello zodiaco)|Gemini]])<ref>{{Cita |''Saint Seiya The Lost Canvas''| vol. 25, "Epilogo"}}</ref>.
Mur compare brevemente nell'epilogo del manga ''[[I Cavalieri dello zodiaco - The Lost Canvas - Il mito di Ade|Lost Canvas]]'' ai Cinque Picchi, dove ha una breve conversazione con il [[Maestro dei Cinque Picchi]] riguardo alla nuova reincarnazione di Atena, [[Lady Isabel]], e il cambiamento del Grande Sacerdote Shin (in realtà questi è morto e il suo posto è stato usurpato segretamente da [[Gemini (I Cavalieri dello zodiaco)|Gemini]])<ref>{{Cita |''Saint Seiya The Lost Canvas''| vol. 25, "Epilogo"}}</ref>.

Versione delle 01:47, 24 feb 2016

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«Il mio nome è Mur dell'Ariete. Ho la missione di proteggere la casa dell'Ariete da chi vuole profanarla. Di qui non passerà nessuno, anche se dovesse costarmi la vita!»

Grande Mur
Il Grande Mur alla prima casa dell'Ariete.
UniversoI Cavalieri dello zodiaco
Nome orig.牡羊座のムウ (Aries no Mū)
Lingua orig.Giapponese
AutoreMasami Kurumada
StudioToei Animation
EditoreShūeisha
1ª app. inShōnen Jump
Editore it.Granata Press
app. it. inManga Compact
Voci orig.
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
SessoMaschio
Luogo di nascitaTibet in Bandiera della Cina Cina
Data di nascita27 marzo ( 20 anni )

Grande Mur (牡羊座のムウ?, Aries no Mū), nella traduzione del manga Mu dell'Ariete[2], è un personaggio dei manga e degli anime dell'universo fantastico di I Cavalieri dello Zodiaco (Saint Seiya in originale), nato dal mangaka Masami Kurumada.

È un Cavaliere d'oro, appartenente alla costellazione dell'Ariete, e compare nella storia sin dai primi episodi come aiutante dei cinque protagonisti, soprattutto perché è l'unico personaggio ad avere il potere di riparare le armature[3]. È stato allievo del Grande Sacerdote e precedente Cavaliere d'oro dell'Ariete Shin ed è il maestro di un bambino di nome Kiki, diventato nel doppiaggio italiano suo fratello minore[1].

Creazione e concezione

Mur fa la sua prima apparizione nel dodicesimo capitolo del manga e, all'epoca, Kurumada non aveva ancora pensato a lui come un Cavaliere d'oro. Successivamente, quando decise che alcuni dei Cavalieri d'oro sarebbero stati in relazione coi protagonisti, l'autore scelse Mur, nominandolo cavaliere dell'Ariete per via del suo portamento elegante[4]. Kurumada stesso ha affermato poi che Mur e Kiki sono discendenti degli alchimisti di Mu, che nell'antichità crearono le armature dei cavalieri di Atena, e che le loro sopracciglia (rotonde a forma di cerchio) sono la prova dell'appartenenza a questo gruppo etnico[5][4].

Come altri personaggi nel manga classico anche Mur aveva i capelli biondi, perciò (data l'eccessiva preponderanza di toni giallo oro nel design usato dall'autore) ha subito un cambio di tinta, per avere un contrasto maggiore, in questo caso in rosa. L'aspetto dell'anime è stato ripreso anche nel manga Episode G di Megumu Okada[6].

Caratteristiche

Alto e slanciato, si caratterizza per dei lunghi capelli biondi (rosa nell'anime e in Episode G), spesso legati, e per le sopracciglia ispirate ai dipinti dell'epoca Heian[5]. È un personaggio calmo, rilassato ed equilibrato, che difficilmente accenna alla violenza e sono pochi i momenti in cui lo si vede veramente arrabbiato[7]. Culturalmente vicino a Virgo, altro forte richiamo al buddhismo seppure di matrice differente, riesce a comprenderlo perfettamente (come accade nel caso del suo sacrificio nella saga di Hades) e sembra essere uno dei pochi verso cui Virgo mostri amicizia. Il suo carattere lo porta però ad essere molto amico anche del Toro, altro personaggio molto docile e pacifico: la loro amicizia si evince dal loro stare spesso insieme, da varie chiacchierate in momenti secondari della serie animata[8] e dal pianto commosso che il Cavaliere dell'Ariete sprigiona dopo aver visto il sacrificio dell'amico che gli ha salvato la vita[9].

Armatura

La sacra armatura d'oro dell'Ariete copre interamente il cavaliere che la indossa. Essa possiede decorazioni nelle ginocchiere, negli schinieri, nei bracciali, nei pettorali e nella parte bassa del blocco centrale che le donano varie sfumature dorate. Il busto sagoma l'addome con forme che rimandano alla muscolatura, mentre dal dorso fuoriescono vistosamente le due enormi corna ricurve dell'Ariete coprendo le spalliere; infine l'elmo riveste l'intero capo e presenta due ali spiegate a protezione delle guance, al centro si trova un fregio con una gemma verdina e una falce che a guisa di cresta copre in lunghezza la parte superiore fin sotto alla nuca.

Biografia

Manga classico

Mur è l'unico allievo del Cavaliere d'oro dell'Ariete e Grande Sacerdote Shin, ultimo superstite all'ultima guerra sacra con Ade insieme a Dohko di Libra. Diventato Cavaliere d'oro, Mur ottiene l'armatura che era del maestro Shin. Successivamente si stabilisce nella regione dello Jamir dove vive riparando armature[3]. Nel suo lavoro, viene assistito da un giovane orfano di nome Kiki, che Mur ha adottato e allenato[3].

Mur compare per la prima volta quando Sirio il Dragone si reca da lui nello Jamir e gli prega di riparare la sua armatura e quella del compagno Pegasus. Mur afferma di non poter riparare le due corazze, a meno che Sirio non le bagni con due terzi del suo sangue. Sirio, però, riconoscente verso Pegasus che gli salvò la vita, decide di accettare la proposta di Mur[3]: si taglia, dunque, i polsi e bagna le corazze con il suo sangue, per poi perdere i sensi. Mur, però, colpito e commosso dal senso di amicizia del ragazzo, decide di risanare le due ferite e riparare e modificare le due armature[3].

Successivamente Mur raggiunge Monte Fuji e usa i suoi poteri per modificare l'aspetto dei cavalieri Neri in modo da renderli simili alle loro controparti di bronzo ed ingannare i Cavalieri d'Argento inviati dal Grande Sacerdote. Successivamente, dopo aver assistito lo scontro tra Pegasus ed Eris, decide di ritornare nello Jamir con Kiki[10].

Mur riappare in seguito, nel momento in cui il Cancer, Cavaliere d'oro del Cancro, si reca ai Cinque Picchi di Rozan, in Cina, per convincere il Maestro dei Cinque Picchi (ovvero Dohko di Libra), maestro di Sirio, a ritornare al Grande Tempio e servire il Grande Sacerdote. Il maestro rifiuta l'ordine di Cancer che, così, attacca sia l'anziano cavaliere che il suo allievo Sirio. Mur, che rivela per la prima volta la sua identità di Cavaliere d'oro, giunge appena in tempo per salvare i due compagni e costringe Cancer alla ritirata[11]. Dopo questa battaglia, Mur ritorna al Grande Tempio e, per ordine del Grande Sacerdote, riprende possesso della prima casa dello zodiaco, quella dell'Ariete. Il Grande Sacerdote gli ordina di ostacolare la corsa dei Cavalieri di bronzo, ma Mur, dubitando fortemente della bontà del suo superiore, decide di non opporsi ai protagonisti, ma li aiuta impiegando un'ora a riparare le armature dei quattro giovani affinché possano resistere ai colpi mortali dei Cavalieri d'Oro. Inoltre spiega loro cosa sia il settimo senso dei Cavalieri d'oro[12] Successivamente, Mur rivela agli altri Cavalieri d'oro la vera identità del Grande Sacerdote, ovvero Gemini, Cavaliere d'oro dei Gemelli[13]. Dopo la sconfitta di quest'ultimo, in seguito, Mur ripara le armature dei cavalieri di bronzo con i suoi attrezzi e usando il sangue dei Cavalieri d'oro sopravvissuti[14].

Durante gli scontri nel regno di Nettuno, Mur e gli altri Cavalieri d'oro rimangono al Grande Tempio per ordine di Dohko[15].

Dopo le battaglie con Nettuno, Mur, di guardia alla sua casa dello zodiaco, riceve la visita inaspettata del suo maestro Shin, deceduto anni prima, diventato apparentemente uno Spectre di Ade ed intenzionato ad uccidere Atena. Diviso dal rispetto per il maestro e dal suo dovere di custode della prima casa dello zodiaco, Mur decide comunque di combattere ed impedisce a Cancer e Fish, anch'essi apparentemente traditori, di superare la prima casa e li teletrasporta fuori dal grande tempio con la Starlight extinction[16][7]. Grazie all'intervento di Dohko che ostacola Shin, Mur si dirige all'inseguimento del trio formato da Gemini, Aquarius e Capricorn, che ha superato la prima casa, diretti per uccidere Atena[9]. Durante la corsa verso Atena, Mur affronta e sconfigge prima Papillon[17] e, successivamente alla sesta casa, scaglia con Scorpio e Ioria l'Urlo di Atena contro Gemini, Aquarius e Capricorn per vendicare la morte apparente di Virgo[18][19]. Insieme ai compagni, poi, si reca al castello di Ade dove viene sconfitto da Rhadamante a causa di una barriera eretta dal dio Ade che riduce a un decimo la sua forza e scagliato nell'Ade[20]. Ricompare, alla fine, davanti all'immenso Muro del pianto nell'Ade, dove si sacrifica per aprire una breccia in esso per permettere ai cavalieri di bronzo di raggiungere e salvare Atena nell'Elisio[21].

Serie animata

Nella serie animata, la storia di Mur è identica a quella narrata nel manga. Ci sono, però, alcune differenze. Le battaglie con i Cavalieri d'argento sono state modificate e, durante questi archi, Mur non è presente. Sempre nel manga, inoltre, ripara le armature dei protagonisti utilizzando degli strumenti da scultore usando anche dei materiali particolari come Orihalcon e Stardust Sand,[14] mentre nell'anime utilizza delle procedure simili a riti magici[22]. Inoltre, nell'anime, Mur si offre di riparare l'armatura di Sirio utilizzando il suo sangue[23], mentre nel manga il suo posto era preso da Dohko[14].

Sempre nell'anime, ma solo nella versione italiana, Kiki è il fratello minore di Mur, mentre nel manga e in altri doppiaggi è semplicemente un allievo.

Episode G

Lo stesso argomento in dettaglio: I Cavalieri dello zodiaco - Episode G.
Mu (dietro Ioria) nella copertina di un volume del manga Episode G.

Durante gli scontri con i Titani, risvegliati dal dio Ponto e comandati da Crono, nel manga Episode G, Mur afferma all'inizio di non voler partecipare alla guerra poiché impegnato a riparare armature[24]. Quando Ioria, Cavaliere d'oro del Leone, si reca da lui per riparare la sua armatura danneggiata, Mur lo affronta apertamente. In realtà i due avevano solo finto di lottare, in modo da ingannare i nemici che li osservavano nascosti. Indossata l'armatura, Mur affronta il Titano Giapeto, ma lo scontro non si conclude poiché il Titano è costretto a ritirarsi per ordine di Crono[25][26]. Dopo la battaglia con Giapeto nel quale è rimasto gravemente ferito, Mur decide di riparare l'armatura di Ioria utilizzando il suo stesso sangue[27]. Ripresosi dalle ferite, Mur teletrasporta Toro al Grande Tempio[28]. In questa occasione, Mur rivela di non poter trasportare l'amico e chiunque altro nelle Dodici Case a causa dello scudo protettivo eretto da Atena, che vieta a chiunque, Cavalieri d'oro inclusi, di muoversi scavalcando le case[28]. Sempre in questa occasione, inoltre, si scopre che è diventato Cavaliere d'oro all'età di soli sette anni[28].

Successivamente, Mur percepisce il messaggio di Dohko, il quale gli riferisce che Ioria sta combattendo da solo contro i Titani. Mur, dunque, dopo aver indossato la sua armatura, prega tutti i Cavalieri d'oro di seguirlo nel mondo dei Titani per supportare Ioria nella battaglia. Così, insieme ai Cavalieri d'oro che hanno risposto al suo appello (Scorpio, Virgo, Capricorn, Aquarius e Toro), Mur li teletrasporta nel mondo dei Titani, in modo che possano combattere questi ultimi insieme a Ioria[29].

Soul of Gold

Nella serie ONA Saint Seiya: Soul of Gold, i Cavalieri d'Oro del XX secolo ritornano in vita dopo la distruzione del Muro del Lamento nei territori di Asgard, trasformati in Einherjar. Insieme ad Aiolia e i suoi compagni Gold Saint, si scontreranno contro il dio nordico Loki, per poter salvare Asgard, è riusciranno a sconfiggerlo. In questa serie Mur riuscirà ha far evoltere la sua Gold Cloth, in God Gold Cloth, cioè un armatura divina.[30]

Abilità Combattive

Come confermato nella Taizen [31], Mur appartiene al circolo ristretto dei cavalieri d'oro più forti, ma il suo vero potere è sempre stato avvolto nel mistero - avendo raramente mostrato i suoi colpi. Sia nel manga che nell'anime classico, Mu dimostra di possedere peculiari poteri psichici, quali la Psicocinesi (definita potentissima), il Teletrasporto e la Telepatia, oltre ad essere un abilissimo riparatore di armature. I colpi da lui utilizzati, mostrati solamente nella saga di Ade, sono i seguenti:

  • Muro di cristallo (クリスタルウォール?, Kurisutaru Wōru, Crystal Wall): un muro di cristallo generato dal potere psichico del cavaliere, che lo protegge e riflette gli attacchi contro coloro che li hanno lanciati[16].
  • Trappola di cristallo (クリスタルネット?, Kurisutaru Neto, Crystal Net): è una ragnatela di cristallo che intrappola il nemico e gli impedisce il movimento, rendendolo vulnerabile ai colpi offensivi del Cavaliere d'Oro[17].
  • Per il Sacro Ariete - Rivoluzione Stellare (スターダストレボリューション?, Sutādasuto Reboryūshon, Stardust Revolution): è il colpo diretto più potente del Cavaliere dell'Ariete, il quale lancia una pioggia di polvere di stelle contro il proprio nemico, che viene annientato[17], insegnatogli direttamente dal suo maestro Shin dell'Ariete[17].
  • Onda di luce stellare (スターライトエクスティンクション?, Sutāraito Ekusutinkushion, Starlight Extinction lett. Estinzione di luce stellare), è un colpo indiretto, che tramite una potente onda di luce teletrasporta all'istante l'avversario in un posto deciso da Mur[7]; nel caso Mur voglia ucciderlo, il colpo funziona anche in maniera offensiva, come avviene nel caso dello Specter Papillon[17]. In Episode G è usata anche per chiudere i passaggi dimensionali aperti da Giapeto[26].
  • Urlo di Atena (アテナ・エクスクラメーション?, Atena Ekusukuramēshon, Athena Exclamation): colpo proibito da Atena in quanto considerato disonorevole, poiché consiste in un attacco portato da tre Cavalieri d'Oro contemporaneamente (nel caso di Mur insieme a Scorpio e Ioria) contro un unico avversario, dal terribile potere distruttivo paragonabile a quello del Big Bang [19].

Apparizioni in altri media

Mur fa brevi apparizioni negli ultimi due film dedicati alla serie: nel quarto appare all'inizio dove viene sconfitto dai demoni di Lucifero, mentre nel quinto Le porte del paradiso lo si vede venire sigillato assieme agli altri Cavalieri d'Oro in un pilastro di pietra dagli dei dell'Olimpo per il ruolo che ha svolto negli eventi che hanno portato alla morte di Ade.
L'immagine di Mur e la sua armatura appaiono nei vari prodotti di merchandising, come card e modellini (esempio quelli della serie Myth Cloth), basati sulla sua versione "serie classica". Il personaggio appare anche come PG nei videogiochi della serie per Playstation 2 e Playstation 3.

Mur appare in un cameo in Saint Seiya Next Dimension, sequel del manga originale di Saint Seiya, dove sotto forma di spirito aiuta Atena ad uscire da una distorsione spazio-temporale.[32]

Mur è un personaggio anche di Saint Seiya Saintia Sho, dove in alcune occasioni aiuterà le Saintie a combattere le guerrieri Driadi della dea della discordia, Eris.

Mur compare brevemente nell'epilogo del manga Lost Canvas ai Cinque Picchi, dove ha una breve conversazione con il Maestro dei Cinque Picchi riguardo alla nuova reincarnazione di Atena, Lady Isabel, e il cambiamento del Grande Sacerdote Shin (in realtà questi è morto e il suo posto è stato usurpato segretamente da Gemini)[33].

In I Cavalieri dello zodiaco: La leggenda del Grande Tempio il suo aspetto non cambia molto: le uniche novità sono due leggeri teli bianchi semitrasparenti ai lati della cintura; i capelli sono più lunghi e raccolti dietro, e porta degli occhiali; in combattimento la testa viene rivestita da un elmo con due corna anellate. Il personaggio, a differenza del manga, compare per la prima volta alla Casa dell'Ariete, riconoscendo Lady Isabel come la dea Atena e permettendo al gruppo di Pegasus di proseguire. Combatterà insieme ai Cavalieri d'oro rimasti contro una statua del dio egizio Anubi animata da Gemini. Quando il Cavaliere dei Gemelli viene sconfitto sarà al fianco degli altri Cavalieri d'oro come Cavaliere di Atena.

Note

  1. ^ a b Nella versione italiana dell'anime Kiki è il fratello minore di Mur, ma nel manga e negli altri doppiaggi i due sono solo allievo e maestro. Infatti, come viene rivelato nel manga, Kiki è un orfano preso come allievo da Mur.
  2. ^ Nell'introduzione a uno dei volumi di Episode G, il curatore della serie Gianluca Bevere ha spiegato che la traslitterazione esatta del nome sarebbe "Muu", che per l'evidente onomatopea è sempre stata evitata.
  3. ^ a b c d e Saint Seiya,  vol. 3, cap. 12
  4. ^ a b Raccolta interviste a Masami Kurumada
  5. ^ a b Traduzione dell'intervista L'angolo di Sion su icavalieridellozodiaco.net, fansite
  6. ^ (FR) Saint Seiya Episode G - Tome 8 - Masami Kurumada & Megumu Okada - Panini Comics - Actua BD: l'actualité de la bande dessinée, in Thomas Berthelon, Actua BD. URL consultato il 7 marzo 2013.
  7. ^ a b c Saint Seiya,  vol. 19, cap. 69
  8. ^ I Cavalieri dello zodiaco, ep. 44.
  9. ^ a b Saint Seiya,  vol. 19, cap. 70
  10. ^ Saint Seiya,  vol. 6, cap. 22
  11. ^ Saint Seiya,  vol. 8, cap. 28
  12. ^ Saint Seiya,  vol. 8, cap. 29
  13. ^ Saint Seiya,  vol. 13, cap. 45
  14. ^ a b c Saint Seiya,  vol. 14, cap. 50
  15. ^ Anche se non viene mai spiegato nell'anime e nel manga, presumibilmente quest'ordine è stato dato ai cavalieri d'oro per difendere il Grande Tempio dall'imminente guerra con Ade.
  16. ^ a b Saint Seiya,  vol. 19, cap. 68
  17. ^ a b c d e Saint Seiya,  vol. 20, cap. 74
  18. ^ Saint Seiya,  vol. 21, cap. 78
  19. ^ a b Saint Seiya,  vol. 22, cap. 79
  20. ^ Saint Seiya,  vol. 22, cap. 82
  21. ^ Saint Seiya,  vol. 26, cap. 98
  22. ^ I Cavalieri dello zodiaco, ep. 42.
  23. ^ I Cavalieri dello zodiaco, ep. 83.
  24. ^ Saint Seiya Episode G,  vol. 1, cap. 5
  25. ^ Saint Seiya Episode G,  vol. 3, cap. 11
  26. ^ a b Saint Seiya Episode G,  vol. 3, cap. 12
  27. ^ Saint Seiya Episode G,  vol. 3, cap. 13
  28. ^ a b c Saint Seiya Episode G,  vol. 9, Speciale 10
  29. ^ Saint Seiya Episode G,  vol. 11, cap. 47
  30. ^ Anche gli altri 11 gold saint del XX secolo, proprio come ha fatto Mur, faranno evolvere il loro Gold Cloth in God Gold Cloth
  31. ^ Taizen - Un Riassunto
  32. ^ Saint Seiya Next Dimension Capitolo Speciale 2015.
  33. ^ Saint Seiya The Lost Canvas,  vol. 25, "Epilogo"

Bibliografia

  • Masami Kuramada, Saint Seiya, Tokyo, Shūeisha, 1985-1990, ISBN non esistente.
  • Megumu Okada, Saint Seiya - Episode G, Tokyo, Shōnen, 2002 (in corso), ISBN non esistente.
  • Shiori Teshirogi, Saint Seiya: The Lost Canvas - Meiō Shinwa, Tokyo, Shūeisha, 2008-2012, ISBN non esistente.
  • (JA) Masami Kuramada, Saint Seiya Taizen, Shueisha, maggio 2001, ISBN 4-8342-1690-X.
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