Persecuzione dei cristiani sotto Marco Aurelio: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m orfanizzo redirect inutili
Atarubot (discussione | contributi)
Rimosso parametro harv da template Cita; template citazione; elimino parametri vuoti; prefisso " pp." ridondante
Riga 1: Riga 1:
{{torna a|Marco Aurelio|Persecuzione dei cristiani nell'Impero romano}}
{{torna a|Marco Aurelio|Persecuzione dei cristiani nell'Impero romano}}
[[File:L'Image_et_le_Pouvoir_-_Buste_cuirassé_de_Marc_Aurèle_agé_-_3.jpg|thumb|L'imperatore Marco Aurelio]]
[[File:L'Image_et_le_Pouvoir_-_Buste_cuirassé_de_Marc_Aurèle_agé_-_3.jpg|thumb|L'imperatore Marco Aurelio]]
Durante il regno dell'imperatore [[Marco Aurelio]] si verificarono diversi episodi di persecuzione di cristiani, non tutti direttamente riconducibili alla volontà del Principe.<ref>Henry Wace sottolinea la rivalità tra i nascenti intellettuali cristiani e gli stoici, a cui l'imperatore apparteneva e la dicotomia tra filosofo e imperatore, che spesso gli impose scelte che non avrebbe voluto fare, causandogli un'amarezza personale a cui diede espressione nei ''[[Colloqui con se stesso]]''; l'atteggiamento anti-cristiano dei romani dell'epoca di Marco è attribuito al verificarsi di calamità naturali, che la popolazione attribuiva alla collera degli dèi contro coloro che li hanno negati, e che i cristiani vedevano invece come segni della fine del mondo. Vd. {{cita|Wace 1911|p. 162|Wace 1911|harv=s}}</ref>
Durante il regno dell'imperatore [[Marco Aurelio]] si verificarono diversi episodi di persecuzione di cristiani, non tutti direttamente riconducibili alla volontà del Principe.<ref>Henry Wace sottolinea la rivalità tra i nascenti intellettuali cristiani e gli stoici, a cui l'imperatore apparteneva e la dicotomia tra filosofo e imperatore, che spesso gli impose scelte che non avrebbe voluto fare, causandogli un'amarezza personale a cui diede espressione nei ''[[Colloqui con se stesso]]''; l'atteggiamento anti-cristiano dei romani dell'epoca di Marco è attribuito al verificarsi di calamità naturali, che la popolazione attribuiva alla collera degli dèi contro coloro che li hanno negati, e che i cristiani vedevano invece come segni della fine del mondo. Vd. {{cita|Wace 1911|p. 162}}</ref>


Anche se, prima di diventare imperatore, Marco Aurelio seguì la linea indulgente degli imperatori [[Adriano]] e [[Antonino Pio]] (e la continuò nei confronti dei culti ammessi), è elencato dalla storiografia cristiana tra i [[Persecuzione dei cristiani nell'Impero romano|persecutori]], insieme a [[Nerone]], [[Domiziano]], [[Diocleziano]], [[Galerio]], [[Valeriano]] e [[Decio]]. Per la verità, intorno al 155, anche sotto [[Antonino Pio]], morì martire il vescovo di Smirne [[Policarpo di Smirne|Policarpo]], come narrato in Atti ritenuti attendibili.<ref>[[Eusebio di Cesarea|Eusebio]], ''Storia ecclesiastica'', IV, 15; Cfr. {{cita|Lepelley|p. 245|Lepelley|harv=s}}.</ref>
Anche se, prima di diventare imperatore, Marco Aurelio seguì la linea indulgente degli imperatori [[Adriano]] e [[Antonino Pio]] (e la continuò nei confronti dei culti ammessi), è elencato dalla storiografia cristiana tra i [[Persecuzione dei cristiani nell'Impero romano|persecutori]], insieme a [[Nerone]], [[Domiziano]], [[Diocleziano]], [[Galerio]], [[Valeriano]] e [[Decio]]. Per la verità, intorno al 155, anche sotto [[Antonino Pio]], morì martire il vescovo di Smirne [[Policarpo di Smirne|Policarpo]], come narrato in Atti ritenuti attendibili.<ref>[[Eusebio di Cesarea|Eusebio]], ''Storia ecclesiastica'', IV, 15; Cfr. {{cita|Lepelley|p. 245}}.</ref>


Molti disordini si verificarono sotto il regno di Marco Aurelio, segnato da epidemie, carestie e invasioni. Più volte le folle in questi anni diedero la caccia ai cristiani, ritenuti responsabili di tutto, e i martiri furono numerosi. Eusebio ricorda tra gli altri l'[[Apologetica|apologeta]] e filosofo [[Giustino di Nablus|Giustino]], condannato in un processo presieduto da [[Quinto Giunio Rustico]], maestro di Marco, in qualità di [[Prefetto dell'Urbe]].<ref>{{Cita|Frend 1965|p. 509|Frend 1965|harv=s}}.</ref> A questo periodo risale anche un'invettiva dell'altro maestro dell'imperatore, [[Marco Cornelio Frontone]], che accusa i seguaci della nuova religione di infanticidio, suscitando reazioni anticristiane in Asia e nelle Gallie.<ref>{{Cita|Sordi 2004|p. 232|Sordi 2004|harv=s}}.</ref><ref name="Bihlmeyer284">{{Cita|Bihlmeyer e Tuechle 1960|pp. 108-109|Bihlmeyer e Tuechle 1960|harv=s}}; qui disponibile il testo: [http://www.storialibera.it/epoca_antica/origini_cristiane/articolo.php?id=2240 "Le persecuzioni dei cristiani da Nerone alla metà del III secolo"].</ref>
Molti disordini si verificarono sotto il regno di Marco Aurelio, segnato da epidemie, carestie e invasioni. Più volte le folle in questi anni diedero la caccia ai cristiani, ritenuti responsabili di tutto, e i martiri furono numerosi. Eusebio ricorda tra gli altri l'[[Apologetica|apologeta]] e filosofo [[Giustino di Nablus|Giustino]], condannato in un processo presieduto da [[Quinto Giunio Rustico]], maestro di Marco, in qualità di [[Prefetto dell'Urbe]].<ref>{{Cita|Frend 1965|p. 509}}.</ref> A questo periodo risale anche un'invettiva dell'altro maestro dell'imperatore, [[Marco Cornelio Frontone]], che accusa i seguaci della nuova religione di infanticidio, suscitando reazioni anticristiane in Asia e nelle Gallie.<ref>{{Cita|Sordi 2004|p. 232}}.</ref><ref name="Bihlmeyer284">{{Cita|Bihlmeyer e Tuechle 1960|pp. 108-109}}; qui disponibile il testo: [http://www.storialibera.it/epoca_antica/origini_cristiane/articolo.php?id=2240 "Le persecuzioni dei cristiani da Nerone alla metà del III secolo"].</ref>


== Rilievo della persecuzione antonina ==
== Rilievo della persecuzione antonina ==
[[File:San Ggiustino martire.jpg|left|thumb|upright=0.8|[[Giustino di Nablus]], sostenitore dell'interpretazione più favorevole del [[Rescritto di Adriano a Gaio Minucio Fundano|rescritto di Adriano]], fu martirizzato sotto Marco Aurelio.]]
[[File:San Ggiustino martire.jpg|left|thumb|upright=0.8|[[Giustino di Nablus]], sostenitore dell'interpretazione più favorevole del [[Rescritto di Adriano a Gaio Minucio Fundano|rescritto di Adriano]], fu martirizzato sotto Marco Aurelio.]]
Che la persecuzione sia attestata sotto il regno di Marco Aurelio, fomentata dall'odio eccitato del popolo, è testimoniato dalle apologie rivolte all'imperatore da parte di [[Atenagora di Atene|Atenagora]], [[Melitone di Sardi|Melitone]], [[Apollinare Claudio]] e Milziade, nonché dai illustri martiri di [[Giustino di Nablus|Giustino]] a [[Roma]], e di un gruppo di cristiani a ''[[Lione|Lugdunum]]'' (fra i quali il vescovo Fotino e la [[verginità|vergine]] [[Blandina di Lione|Blandina]])<ref>{{Cita|Eusebio|5, 1-2|Eusebio|harv=s}}</ref>, mentre in Oriente perirono Publio di [[Atene]] e il vescovo di [[Laodicea al Lico|Laodicea]], Sagari.<ref name="Bihlmeyer284"/><ref>{{Cita|Eusebio|4.23,2; 26,3|Eusebio|harv=s}}</ref>
Che la persecuzione sia attestata sotto il regno di Marco Aurelio, fomentata dall'odio eccitato del popolo, è testimoniato dalle apologie rivolte all'imperatore da parte di [[Atenagora di Atene|Atenagora]], [[Melitone di Sardi|Melitone]], [[Apollinare Claudio]] e Milziade, nonché dai illustri martiri di [[Giustino di Nablus|Giustino]] a [[Roma]], e di un gruppo di cristiani a ''[[Lione|Lugdunum]]'' (fra i quali il vescovo Fotino e la [[verginità|vergine]] [[Blandina di Lione|Blandina]])<ref>{{Cita|Eusebio|5, 1-2}}</ref>, mentre in Oriente perirono Publio di [[Atene]] e il vescovo di [[Laodicea al Lico|Laodicea]], Sagari.<ref name="Bihlmeyer284"/><ref>{{Cita|Eusebio|4.23,2; 26,3}}</ref>
===La questione legale===
===La questione legale===
Anche se non fu emanato un vero editto, poté avere valore di legge un [[rescritto|rescritto imperiale]] del [[176]],<ref>[[Digesto|Digesta]], I, 18, 13 pr.</ref> che minacciava di [[esilio]] la nobiltà romana e di morte i plebei che insistessero a diffondere nuovi culti.<ref name="Bihlmeyer284"/> I processi contro i cristiani si svolgevano inoltre in base alla normativa vigente dal tempo di Traiano ([[Rescritto di Traiano a Plinio il Giovane|rescritto di Traiano]] del [[112]]), a partire da [[Denuncia|denunce individuali]] e senza [[Perseguibilità d'ufficio|ricerca d'ufficio]].<ref name="Sordi">{{Cita|Sordi 2004|pp. 103 ss.|Sordi 2004|harv=s}}</ref>
Anche se non fu emanato un vero editto, poté avere valore di legge un [[rescritto|rescritto imperiale]] del [[176]],<ref>[[Digesto|Digesta]], I, 18, 13 pr.</ref> che minacciava di [[esilio]] la nobiltà romana e di morte i plebei che insistessero a diffondere nuovi culti.<ref name="Bihlmeyer284"/> I processi contro i cristiani si svolgevano inoltre in base alla normativa vigente dal tempo di Traiano ([[Rescritto di Traiano a Plinio il Giovane|rescritto di Traiano]] del [[112]]), a partire da [[Denuncia|denunce individuali]] e senza [[Perseguibilità d'ufficio|ricerca d'ufficio]].<ref name="Sordi">{{Cita|Sordi 2004|pp. 103 ss.}}</ref>


===I martiri di Lione===
===I martiri di Lione===
L'unica eccezione all'applicazione delle norme traianee si ebbe in occasione del processo lionese del [[177]], durante il quale il [[Legatus Augusti pro praetore|legato]] della [[Gallia Lugdunense]] agì, su disposizione dell'imperatore che avrebbe inteso calcare la mano contro i cristiani, in deroga dall'editto traianeo, non attenendosi al divieto della ricerca d'ufficio e riservando ugualmente la condanna anche agli [[apostati]] (per i quali era previsto il perdono).<ref name="Sordi"/>
L'unica eccezione all'applicazione delle norme traianee si ebbe in occasione del processo lionese del [[177]], durante il quale il [[Legatus Augusti pro praetore|legato]] della [[Gallia Lugdunense]] agì, su disposizione dell'imperatore che avrebbe inteso calcare la mano contro i cristiani, in deroga dall'editto traianeo, non attenendosi al divieto della ricerca d'ufficio e riservando ugualmente la condanna anche agli [[apostati]] (per i quali era previsto il perdono).<ref name="Sordi"/>
Nel V libro della sua '' [[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Storia Ecclesiastica]] '', sempre [[Eusebio di Cesarea]] riporta i brani principali della "Lettera delle chiese di [[Vienne (Francia)|Vienne]] e di [[Lione]] alle chiese dell'Asia e della Frigia",<ref>[[Eusebio di Cesarea|Eusebio]], ''Storia ecclesiastica'', V, 1. La lettera è in greco, a prova ulteriore dell'elemento prevalente greco della comunità lionese, dove lo stesso Potino e numerosi altri martiri hanno nomi greci. Lo stesso [[Ireneo di Lione|Ireneo]], che successe a Potino, era greco.</ref> in cui vengono documentate le vessazioni nei confronti dei cinquanta cristiani lionesi (tra cui un [[cittadino romano]], San Attalo di [[Pergamo]], al quale non fu riservata la morte per decapitazione, nonostante il divieto dell'imperatore<ref>{{Cita|Baus|pp. 211 e 214|Baus|harv=s}}</ref>), per lo più stranieri, e le loro esecuzioni capitali avvenute nell'[[anfiteatro]] e nel [[Foro (storia romana)|foro]] di Lione. La retata era avvenuta per mano del [[Tribuno militare|tribuno]] della [[coorte |coorte urbana]] di Lione, su disposizione del legato (che avrebbe richiesto la conferma della condanna all'imperatore) e di conserva con le alte cariche cittadine.<ref>[[Colin M. Wells]], ''L’impero romano'', Il Mulino, Bologna [1984], 2004, p. 313</ref>
Nel V libro della sua '' [[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Storia Ecclesiastica]] '', sempre [[Eusebio di Cesarea]] riporta i brani principali della "Lettera delle chiese di [[Vienne (Francia)|Vienne]] e di [[Lione]] alle chiese dell'Asia e della Frigia",<ref>[[Eusebio di Cesarea|Eusebio]], ''Storia ecclesiastica'', V, 1. La lettera è in greco, a prova ulteriore dell'elemento prevalente greco della comunità lionese, dove lo stesso Potino e numerosi altri martiri hanno nomi greci. Lo stesso [[Ireneo di Lione|Ireneo]], che successe a Potino, era greco.</ref> in cui vengono documentate le vessazioni nei confronti dei cinquanta cristiani lionesi (tra cui un [[cittadino romano]], San Attalo di [[Pergamo]], al quale non fu riservata la morte per decapitazione, nonostante il divieto dell'imperatore<ref>{{Cita|Baus|pp. 211 e 214}}</ref>), per lo più stranieri, e le loro esecuzioni capitali avvenute nell'[[anfiteatro]] e nel [[Foro (storia romana)|foro]] di Lione. La retata era avvenuta per mano del [[Tribuno militare|tribuno]] della [[coorte |coorte urbana]] di Lione, su disposizione del legato (che avrebbe richiesto la conferma della condanna all'imperatore) e di conserva con le alte cariche cittadine.<ref>[[Colin M. Wells]], ''L’impero romano'', Il Mulino, Bologna [1984], 2004, p. 313</ref>


Di questi cristiani, torturati e gettati in carcere, molti morirono per soffocamento. La folla, già pervasa di [[xenofobia]]<ref>{{Cita|Meeks|p. 301|Meeks|harv=s}}</ref> ed aizzata da false accuse (di [[cannibalismo]] e [[Incesto|rapporti incestuosi]], che nascevano dalla errata percezione del rito dell'eucarestia e delle [[Agape|agapi]], ovvero dei banchetti eucaristici in uso presso gli [[Esseni]]) diffuse sul conto dei cristiani, infierì su di loro senza più alcun riguardo per l'età o per il sesso dei condannati come quelli citati in precedenza: il vescovo ultranovantenne Potino (o Fotino), linciato dalla folla, spirò in carcere; il quindicenne Pontico e la schiava Blandina, dopo essere stati costretti per giorni ad assistere all'esecuzione degli altri, furono essi stessi torturati e uccisi.<ref name="Bihlmeyer284"/>
Di questi cristiani, torturati e gettati in carcere, molti morirono per soffocamento. La folla, già pervasa di [[xenofobia]]<ref>{{Cita|Meeks|p. 301}}</ref> ed aizzata da false accuse (di [[cannibalismo]] e [[Incesto|rapporti incestuosi]], che nascevano dalla errata percezione del rito dell'eucarestia e delle [[Agape|agapi]], ovvero dei banchetti eucaristici in uso presso gli [[Esseni]]) diffuse sul conto dei cristiani, infierì su di loro senza più alcun riguardo per l'età o per il sesso dei condannati come quelli citati in precedenza: il vescovo ultranovantenne Potino (o Fotino), linciato dalla folla, spirò in carcere; il quindicenne Pontico e la schiava Blandina, dopo essere stati costretti per giorni ad assistere all'esecuzione degli altri, furono essi stessi torturati e uccisi.<ref name="Bihlmeyer284"/>
===La responsabilità dell'imperatore===
===La responsabilità dell'imperatore===
Queste persecuzioni, sebbene non sempre imputabili a Marco Aurelio in persona, impegnato allora su fronti diversi, furono conseguenza della politica generale tenuta dagli imperatori adottivi a partire da Traiano e Adriano, secondo la quale i cristiani venivano ignorati e tollerati fino alle denunce non anonime, che spesso il popolo stesso faceva nelle province (i cristiani erano assimilati agli ebrei, che spesso causavano tumulti nazionalistici e atti di violenza contro cittadini romani, anche dopo la [[guerra giudaica]] e la distruzione del [[Tempio di Gerusalemme]])<ref>{{Cita|Jossa 1977|pp. 81 e ss.|Jossa 1977|harv=s}}</ref>, ma venivano processati se, dopo regolare denuncia con prove (in quanto culto non riconosciuto e considerato anti-romano), rifiutavano una prova di sacrificio o adorazione agli dei, ovvero alla statua dell'imperatore (gettando grani d'incenso davanti a essa, di solito).<ref>Come raccomanda Traiano nel rescritto a {{Cita|Plinio il Giovane|harv=s}} (X, 97).</ref>
Queste persecuzioni, sebbene non sempre imputabili a Marco Aurelio in persona, impegnato allora su fronti diversi, furono conseguenza della politica generale tenuta dagli imperatori adottivi a partire da Traiano e Adriano, secondo la quale i cristiani venivano ignorati e tollerati fino alle denunce non anonime, che spesso il popolo stesso faceva nelle province (i cristiani erano assimilati agli ebrei, che spesso causavano tumulti nazionalistici e atti di violenza contro cittadini romani, anche dopo la [[guerra giudaica]] e la distruzione del [[Tempio di Gerusalemme]])<ref>{{Cita|Jossa 1977|pp. 81 e ss.}}</ref>, ma venivano processati se, dopo regolare denuncia con prove (in quanto culto non riconosciuto e considerato anti-romano), rifiutavano una prova di sacrificio o adorazione agli dei, ovvero alla statua dell'imperatore (gettando grani d'incenso davanti a essa, di solito).<ref>Come raccomanda Traiano nel rescritto a {{Cita|Plinio il Giovane|harv=s}} (X, 97).</ref>


Marco Aurelio, personalmente, non mostra esplicito disprezzo per i cristiani, né li considera un vero pericolo, ma non ne condivide le idee e li considera dei [[fanatismo religioso|fanatici]]<ref>{{cita|Marco Aurelio|11.3|Marco Aurelio|harv=s}}.</ref>, in particolare avendo in mente la setta dei [[montanisti]] (bersaglio diretto di [[Celso (filosofo)|Celso]]), un gruppo poi dichiarato [[eretico]]; essi si gettavano volontariamente nelle arene e si auto-denunciavano con l'obiettivo di divenire dei martiri, ed erano stati tra i responsabili dei disordini di Vienne, che avevano portato a una delle repressioni citate.<ref>{{Cita|Sordi 1999|pp. 90-91| 1999|harv=s}}.</ref>
Marco Aurelio, personalmente, non mostra esplicito disprezzo per i cristiani, né li considera un vero pericolo, ma non ne condivide le idee e li considera dei [[fanatismo religioso|fanatici]]<ref>{{cita|Marco Aurelio|11.3}}.</ref>, in particolare avendo in mente la setta dei [[montanisti]] (bersaglio diretto di [[Celso (filosofo)|Celso]]), un gruppo poi dichiarato [[eretico]]; essi si gettavano volontariamente nelle arene e si auto-denunciavano con l'obiettivo di divenire dei martiri, ed erano stati tra i responsabili dei disordini di Vienne, che avevano portato a una delle repressioni citate.<ref>{{Cita|1999|pp. 90-91| Sordi 1999}}.</ref>


==La persecuzione antonina nel giudizio di contemporanei e storici==
==La persecuzione antonina nel giudizio di contemporanei e storici==
Intorno al [[178]]-[[180]] il filosofo [[Platonismo|platonico]] Celso scrisse contro la religione cristiana e in difesa di quella tradizionale l''' Alethés logos '' ("Discorso veritiero"), che conosciamo solo dalla confutazione polemica che ne fece il [[Teologia|teologo]] [[Cristianesimo|cristiano]] [[Origene]], con la sua opera del [[248]], intitolata, appunto, ''Contra Celsum'' ("Contro Celso"). L'opera contiene anche un passo in cui l'autore ridimensiona il numero dei martiri rispetto ai dati riportati da altri apologeti.<ref name=Gibbon/>
Intorno al [[178]]-[[180]] il filosofo [[Platonismo|platonico]] Celso scrisse contro la religione cristiana e in difesa di quella tradizionale l''' Alethés logos '' ("Discorso veritiero"), che conosciamo solo dalla confutazione polemica che ne fece il [[Teologia|teologo]] [[Cristianesimo|cristiano]] [[Origene]], con la sua opera del [[248]], intitolata, appunto, ''Contra Celsum'' ("Contro Celso"). L'opera contiene anche un passo in cui l'autore ridimensiona il numero dei martiri rispetto ai dati riportati da altri apologeti.<ref name=Gibbon/>


Sarà il successore [[Commodo]] che interromperà invece le persecuzioni, più che per amore della tolleranza, per esaudire una richiesta della sua amante e poi [[concubina]], [[Marcia (storia romana)|Marcia]], simpatizzante della nuova religione.<ref>{{Cita|Mazzarino 1974|p. 72|Mazzarino 1974|harv=s}}.</ref> Marcia, liberta imperiale e amante dell'imperatore [[Commodo]] probabilmente intercedette per la liberazione di [[papa Callisto I]] dalla condanna alle miniere (''[[Damnatio ad metalla]]'') in [[Sardegna]]. Risale però all'inizio del regno di Commodo, al [[180]], l'episodio dei dodici [[martiri scillitani]], ricordato nel più antico degli Atti dei Martiri.<ref>{{cita|Lepelley|246-248|Lepelley|harv=s}}.</ref>
Sarà il successore [[Commodo]] che interromperà invece le persecuzioni, più che per amore della tolleranza, per esaudire una richiesta della sua amante e poi [[concubina]], [[Marcia (storia romana)|Marcia]], simpatizzante della nuova religione.<ref>{{Cita|Mazzarino 1974|p. 72}}.</ref> Marcia, liberta imperiale e amante dell'imperatore [[Commodo]] probabilmente intercedette per la liberazione di [[papa Callisto I]] dalla condanna alle miniere (''[[Damnatio ad metalla]]'') in [[Sardegna]]. Risale però all'inizio del regno di Commodo, al [[180]], l'episodio dei dodici [[martiri scillitani]], ricordato nel più antico degli Atti dei Martiri.<ref>{{cita|Lepelley|246-248}}.</ref>


Tra gli storici vi sono anche intellettuali che hanno comunque ridimensionato la persecuzione antonina, in particolare autori di area [[illuminista]] come, nel [[Settecento]], [[Edward Gibbon]]<ref name=Gibbon>{{Cita|Gibbon 1776-1789|p. 244|Gibbon 1776-1789|harv=s}}.</ref> o [[Voltaire]] che scrisse "''ancor meno darò il nome di persecutori a Traiano o agli [[dinastia antonina|Antonini]]: mi sembrerebbe di bestemmiare''", elogiandone invece la [[tolleranza]]. Voltaire sostenne a più riprese che tutti gli imperatori romani, e specificatamente [[Marco Aurelio]] e [[Antonino Pio]], non perseguitarono mai i cristiani per la loro religione, ma per l'atteggiamento anti-imperiale tenuto da molti di essi, quindi per un crimine politico.<ref>{{Cita|Voltaire|''Dizionario filosofico'', voce Persecuzione; voce Martiri|Voltaire|harv=s}}</ref><ref>{{Cita|Voltaire2|''Trattato sulla tolleranza'', capitolo VIII: "Se i Romani siano stati tolleranti"; capitolo IX: "Dei martiri"|Voltaire|harv=s}}</ref>
Tra gli storici vi sono anche intellettuali che hanno comunque ridimensionato la persecuzione antonina, in particolare autori di area [[illuminista]] come, nel [[Settecento]], [[Edward Gibbon]]<ref name=Gibbon>{{Cita|Gibbon 1776-1789|p. 244}}.</ref> o [[Voltaire]] che scrisse "''ancor meno darò il nome di persecutori a Traiano o agli [[dinastia antonina|Antonini]]: mi sembrerebbe di bestemmiare''", elogiandone invece la [[tolleranza]]. Voltaire sostenne a più riprese che tutti gli imperatori romani, e specificatamente [[Marco Aurelio]] e [[Antonino Pio]], non perseguitarono mai i cristiani per la loro religione, ma per l'atteggiamento anti-imperiale tenuto da molti di essi, quindi per un crimine politico.<ref>{{Cita|Voltaire|''Dizionario filosofico'', voce Persecuzione; voce Martiri}}</ref><ref>{{Cita|Voltaire|''Trattato sulla tolleranza'', capitolo VIII: "Se i Romani siano stati tolleranti"; capitolo IX: "Dei martiri"|Voltaire2}}</ref>


W.H.C. Frend sostiene che nei primi due secoli le autorità agissero come “passivi destinatari delle richieste del popolo per la distruzione dei cristiani”<ref>{{cita|Frend 2005|p. 511|Frend 2005|harv=s}}.</ref>. Conformemente al rescritto di Traiano i cristiani non erano infatti ricercati e le loro comunità, pur costantemente minacciate, ebbero modo di continuare a crescere. Come già in precedenza, l'eroismo dei martiri indusse molti all'ammirazione ed alla conversione, tra i quali [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano|Tertulliano]], che diventerà apologeta e scriverà che “il sangue dei martiri fu la semente dei cristiani”<ref>{{cita|Lepelley|p. 225|Lepelley|harv=s}}.</ref>. In seguito Tertulliano si avvicinò ai [[montanisti]], un gruppo estremista disapprovato dall'ortodossia che esaltava il martirio spingendo all'autodenuncia ed alla provocazione delle autorità. Si è anche sostenuto<ref>{{cita|Lepelley|p. 250|Lepelley|harv=s}}</ref> che le idee montaniste sul martirio furono probabilmente tra le cause delle repressioni avvenute sotto Marco Aurelio.
W.H.C. Frend sostiene che nei primi due secoli le autorità agissero come “passivi destinatari delle richieste del popolo per la distruzione dei cristiani”<ref>{{cita|Frend 2005|p. 511}}.</ref>. Conformemente al rescritto di Traiano i cristiani non erano infatti ricercati e le loro comunità, pur costantemente minacciate, ebbero modo di continuare a crescere. Come già in precedenza, l'eroismo dei martiri indusse molti all'ammirazione ed alla conversione, tra i quali [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano|Tertulliano]], che diventerà apologeta e scriverà che “il sangue dei martiri fu la semente dei cristiani”<ref>{{cita|Lepelley|p. 225}}.</ref>. In seguito Tertulliano si avvicinò ai [[montanisti]], un gruppo estremista disapprovato dall'ortodossia che esaltava il martirio spingendo all'autodenuncia ed alla provocazione delle autorità. Si è anche sostenuto<ref>{{cita|Lepelley|p. 250}}</ref> che le idee montaniste sul martirio furono probabilmente tra le cause delle repressioni avvenute sotto Marco Aurelio.


==Note==
==Note==
Riga 46: Riga 46:
* {{cita libro | autore=[[Aurelio Vittore]]|titolo=De Caesaribus|url=http://www.thelatinlibrary.com/victor.caes.html |cid=Aurelio Vittore De Caesaribus}}
* {{cita libro | autore=[[Aurelio Vittore]]|titolo=De Caesaribus|url=http://www.thelatinlibrary.com/victor.caes.html |cid=Aurelio Vittore De Caesaribus}}
* {{cita libro | autore=[[Aurelio Vittore]]|titolo=Epitome de Caesaribus|url=http://www.thelatinlibrary.com/victor.caes2.html|cid=Aurelio Vittore Epitome}} Traduzione in inglese [http://www.luc.edu/roman-emperors/epitome.htm qui]
* {{cita libro | autore=[[Aurelio Vittore]]|titolo=Epitome de Caesaribus|url=http://www.thelatinlibrary.com/victor.caes2.html|cid=Aurelio Vittore Epitome}} Traduzione in inglese [http://www.luc.edu/roman-emperors/epitome.htm qui]
* {{cita libro |autore=[[Publio Elio Aristide]]|titolo=Orationes|url=|cid=Elio Aristide}}
* {{cita libro |autore=[[Publio Elio Aristide]]|titolo=Orationes|cid=Elio Aristide}}
* {{cita libro |autore=[[Aulo Gellio]]|titolo=Noctes Atticae|url=https://la.wikisource.org/wiki/Noctes_Atticae|cid=Aulo Gellio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] Traduzione in inglese [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Gellius/home.html qui].
* {{cita libro |autore=[[Aulo Gellio]]|titolo=Noctes Atticae|url=https://la.wikisource.org/wiki/Noctes_Atticae|cid=Aulo Gellio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] Traduzione in inglese [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Gellius/home.html qui].
* {{cita libro |autore=[[Cassio Dione Cocceiano]]|titolo=Historia Romana |url=https://it.wikisource.org/wiki/Autore:Cassio_Dione_Cocceiano|cid=Cassio Dione}} LXIX-LXXIII [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] Versione in inglese [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/home.html qui].
* {{cita libro |autore=[[Cassio Dione Cocceiano]]|titolo=Historia Romana |url=https://it.wikisource.org/wiki/Autore:Cassio_Dione_Cocceiano|cid=Cassio Dione}} LXIX-LXXIII [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] Versione in inglese [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Cassius_Dio/home.html qui].
* [[Celso (filosofo)|Celso]], ''Discorso di verità (ἀληθὴς λόγος)'' in [[Origene]], ''Contra Celsum''
* [[Celso (filosofo)|Celso]], ''Discorso di verità (ἀληθὴς λόγος)'' in [[Origene]], ''Contra Celsum''
* {{Cita libro|autore=[[Eutropio]]|titolo=Breviarium ab Urbe condita|url=https://la.wikisource.org/wiki/Breviarium_historiae_romanae|cid=Eutropio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{Cita libro|autore=[[Eutropio]]|titolo=Breviarium ab Urbe condita|url=https://la.wikisource.org/wiki/Breviarium_historiae_romanae|cid=Eutropio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{Cita libro|autore=[[Erodiano]]|titolo=Storia dell'impero dopo Marco Aurelio (Τῆς μετὰ Μάρκον βασιλείας ἰστορίαι)|url=|cid=Erodiano}} Versione in inglese [http://www.livius.org/he-hg/herodian/hre000.html qui]
* {{Cita libro|autore=[[Erodiano]]|titolo=Storia dell'impero dopo Marco Aurelio (Τῆς μετὰ Μάρκον βασιλείας ἰστορίαι)|cid=Erodiano}} Versione in inglese [http://www.livius.org/he-hg/herodian/hre000.html qui]
* {{Cita libro|autore=[[Eusebio di Cesarea]]|titolo=[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Historia Ecclesiastica (Ἐκκλησιαστικῆς ἱστορίας)]]|url=|cid=Eusebio}} Versione in inglese [http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf201.toc.html qui]
* {{Cita libro|autore=[[Eusebio di Cesarea]]|titolo=[[Storia ecclesiastica (Eusebio di Cesarea)|Historia Ecclesiastica (Ἐκκλησιαστικῆς ἱστορίας)]]|cid=Eusebio}} Versione in inglese [http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf201.toc.html qui]
* {{cita libro|autore=[[Marco Cornelio Frontone|Frontone]]|titolo=Epistulae|url=http://www.thelatinlibrary.com/fronto.html|cid=Frontone}}
* {{cita libro|autore=[[Marco Cornelio Frontone|Frontone]]|titolo=Epistulae|url=http://www.thelatinlibrary.com/fronto.html|cid=Frontone}}
* {{cita libro|autore=[[Gaio]]|titolo=Institutiones|url=http://www.thelatinlibrary.com/gaius.html|cid=Gaio}}
* {{cita libro|autore=[[Gaio]]|titolo=Institutiones|url=http://www.thelatinlibrary.com/gaius.html|cid=Gaio}}
* {{cita libro|autore=[[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]]|titolo=I Cesari o I Saturnali|url=|cid=Giuliano}} trad. in francese ''Opere complete'', Parigi, 1924-1964.
* {{cita libro|autore=[[Flavio Claudio Giuliano|Giuliano]]|titolo=I Cesari o I Saturnali|cid=Giuliano}} trad. in francese ''Opere complete'', Parigi, 1924-1964.
* {{cita libro | autore=[[Historia Augusta]]|titolo=Vite di Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, Lucio Vero, Avidio Cassio e Commodo|url=http://la.wikisource.org/wiki/Historia_Augusta|cid=Historia Augusta}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] Versioni in inglese [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Marcus_Aurelius/1*.html qui], [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Marcus_Aurelius/2*.html qui] e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Commodus*.html qui].
* {{cita libro | autore=[[Historia Augusta]]|titolo=Vite di Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, Lucio Vero, Avidio Cassio e Commodo|url=http://la.wikisource.org/wiki/Historia_Augusta|cid=Historia Augusta}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]] Versioni in inglese [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Marcus_Aurelius/1*.html qui], [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Marcus_Aurelius/2*.html qui] e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/Commodus*.html qui].
* {{Cita libro|autore=[[Tito Livio|Livio]]|titolo=Ab Urbe condita libri|url=https://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita_libri|cid=Livio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{Cita libro|autore=[[Tito Livio|Livio]]|titolo=Ab Urbe condita libri|url=https://la.wikisource.org/wiki/Ab_Urbe_Condita_libri|cid=Livio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{cita libro|autore=[[Luciano di Samosata]]|titolo=Historia quomodo conscribenda (Πῶς δεῖ Ἱστορίαν συγγράφειν)|curatore=H.W. Fowler & H.G. Fowler|opera=The Works of Lucian of Samosata|url=|cid=Luciano di Samosata}}
* {{cita libro|autore=[[Luciano di Samosata]]|titolo=Historia quomodo conscribenda (Πῶς δεῖ Ἱστορίαν συγγράφειν)|curatore=H.W. Fowler & H.G. Fowler|collana=The Works of Lucian of Samosata|cid=Luciano di Samosata}}
* {{Cita libro|autore=[[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]]|titolo=Epistulae|url=|cid=Plinio il Giovane}}
* {{Cita libro|autore=[[Gaio Plinio Cecilio Secondo|Plinio il Giovane]]|titolo=Epistulae|cid=Plinio il Giovane}}
* {{Cita libro|autore=[[Plutarco]]|titolo=Vite parallele|url=https://el.wikisource.org/wiki/%CE%92%CE%AF%CE%BF%CE%B9_%CE%A0%CE%B1%CF%81%CE%AC%CE%BB%CE%BB%CE%B7%CE%BB%CE%BF%CE%B9|cid=Plutarco}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{Cita libro|autore=[[Plutarco]]|titolo=Vite parallele|url=https://el.wikisource.org/wiki/%CE%92%CE%AF%CE%BF%CE%B9_%CE%A0%CE%B1%CF%81%CE%AC%CE%BB%CE%BB%CE%B7%CE%BB%CE%BF%CE%B9|cid=Plutarco}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{cita libro | autore=[[Gaio Svetonio Tranquillo]]|titolo=De Vita Caesarum|pagine=libri I-II-III|url=http://la.wikisource.org/wiki/De_vita_Caesarum_libri_VIII|cid=Svetonio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
* {{cita libro | autore=[[Gaio Svetonio Tranquillo]]|titolo=De Vita Caesarum|pagine=libri I-II-III|url=http://la.wikisource.org/wiki/De_vita_Caesarum_libri_VIII|cid=Svetonio}} [[File:Wikisource-logo.svg|15px]]
Riga 74: Riga 74:
* {{Cita libro||Karl Bihlmeyer, Hermann Tuechle|Le persecuzioni dei cristiani da Nerone alla metà del III secolo in "Storia della Chiesa", vol. I, "L'antichità"|1960|Morcelliana|Brescia|cid=Bihlmeyer}}
* {{Cita libro||Karl Bihlmeyer, Hermann Tuechle|Le persecuzioni dei cristiani da Nerone alla metà del III secolo in "Storia della Chiesa", vol. I, "L'antichità"|1960|Morcelliana|Brescia|cid=Bihlmeyer}}
* {{Cita libro|Anthony Richard|Birley|Marco Aurelio|1990|Rusconi|Milano|cid=Birley 1990|ISBN=88-18-18011-8}}
* {{Cita libro|Anthony Richard|Birley|Marco Aurelio|1990|Rusconi|Milano|cid=Birley 1990|ISBN=88-18-18011-8}}
* {{Cita libro|Giovanni|Brizzi|Leoni sul Danubio: nuove considerazioni su un episodio delle guerre di Marco Aurelio|2010|Rubbettino|Soveria Mannelli|curatore=[[Livio Zerbini]]|coautore=Cristiano Sigurani|wkautore=Giovanni Brizzi|opera=Roma e le province del Danubio|pagine=391-401|cid=Brizzi e Sigurani 2010|isbn=978-88-498-2828-3}}
* {{Cita libro|Giovanni|Brizzi|Leoni sul Danubio: nuove considerazioni su un episodio delle guerre di Marco Aurelio|2010|Rubbettino|Soveria Mannelli|curatore=[[Livio Zerbini]]|coautore=Cristiano Sigurani|wkautore=Giovanni Brizzi|collana=Roma e le province del Danubio|pagine=391-401|cid=Brizzi e Sigurani 2010|isbn=978-88-498-2828-3}}
* {{Cita libro|Carlo|Carena|Introduzione ai Ricordi di Marco Aurelio|2006|Einaudi|Torino|cid=Carena 2006}}
* {{Cita libro|Carlo|Carena|Introduzione ai Ricordi di Marco Aurelio|2006|Einaudi|Torino|cid=Carena 2006}}
* {{Cita libro|Thomas Casadei,|Sauro Mattarelli|Il senso della repubblica: schiavitù|2009|Franco Angeli|Roma|cid=Casadei e Mattarelli 2009}}
* {{Cita libro|Thomas Casadei,|Sauro Mattarelli|Il senso della repubblica: schiavitù|2009|Franco Angeli|Roma|cid=Casadei e Mattarelli 2009}}
* {{cita libro|Guido|Clemente|La riorganizzazione politico-istituzionale da Antonino a Commodo|1990|Einaudi|Torino|curatore=[[Arnaldo Momigliano]] e [[Aldo Schiavone]]|opera=Storia di Roma|volume=II|cid=Guido Clemente 1990}}, ripubblicata anche come {{cita libro|opera=Storia Einaudi dei Greci e dei Romani|editore=Il Sole 24 ORE|città=Milano|anno=2008|volume=XVI|cid=Guido Clemente 2008}}
* {{cita libro|Guido|Clemente|La riorganizzazione politico-istituzionale da Antonino a Commodo|1990|Einaudi|Torino|curatore=[[Arnaldo Momigliano]] e [[Aldo Schiavone]]|collana=Storia di Roma|volume=II|cid=Guido Clemente 1990}}, ripubblicata anche come {{cita libro|collana=Storia Einaudi dei Greci e dei Romani|editore=Il Sole 24 ORE|città=Milano|anno=2008|volume=XVI|cid=Guido Clemente 2008}}
* {{cita libro||[[Filippo Coarelli]]|La colonna di Marco Aurelio|2008|Colombo|Roma|altri=traduzione in inglese di Helen L. Patterson|cid=Coarelli 2008|isbn=88-86359-97-7}}
* {{cita libro||[[Filippo Coarelli]]|La colonna di Marco Aurelio|2008|Colombo|Roma|altri=traduzione in inglese di Helen L. Patterson|cid=Coarelli 2008|isbn=88-86359-97-7}}
* {{Cita libro|Cosimo|Costa|L'umano riuscito: una ermeneusi dei 'Ricordi' di Marco Aurelio|2012|Anicia|Roma|cid=Costa 2012}}
* {{Cita libro|Cosimo|Costa|L'umano riuscito: una ermeneusi dei 'Ricordi' di Marco Aurelio|2012|Anicia|Roma|cid=Costa 2012}}
Riga 90: Riga 90:
* {{cita libro|Santo|Mazzarino|Antico, tardoantico ed era costantiniana, volume I|1974|Dedalo|Bari|volume=1|cid=Mazzarino 1974}}
* {{cita libro|Santo|Mazzarino|Antico, tardoantico ed era costantiniana, volume I|1974|Dedalo|Bari|volume=1|cid=Mazzarino 1974}}
* {{cita libro|Chiara|Melani|Storia illustrata di Roma antica|2000|Giunti|Roma|isbn=88-09-01748-X |coautore=Francesca Fontanella, Giovanni Alberto Cecconi|cid=Melani, Fontanella e Cecconi 2000}}
* {{cita libro|Chiara|Melani|Storia illustrata di Roma antica|2000|Giunti|Roma|isbn=88-09-01748-X |coautore=Francesca Fontanella, Giovanni Alberto Cecconi|cid=Melani, Fontanella e Cecconi 2000}}
* {{Cita libro|Wayne A.|Meeks|Il cristianesimo|1992|Einaudi|Torino|curatore=Arnaldo Momigliano e Aldo Schiavone|opera=Storia di Roma, vol. 2: L'impero mediterraneo, tomo III: La cultura e l'impero|cid=Meeks}}
* {{Cita libro|Wayne A.|Meeks|Il cristianesimo|1992|Einaudi|Torino|curatore=Arnaldo Momigliano e Aldo Schiavone|collana=Storia di Roma, vol. 2: L'impero mediterraneo, tomo III: La cultura e l'impero|cid=Meeks}}
* {{cita libro|Enrico|Norelli|A Diogneto|1991|Edizioni Paoline|Roma|isbn=88-315-0611-0|cid=Norelli 1991}}
* {{cita libro|Enrico|Norelli|A Diogneto|1991|Edizioni Paoline|Roma|isbn=88-315-0611-0|cid=Norelli 1991}}
* {{Cita libro|Antonio|Parrino|I diritti umani nel processo della loro determinazione storico-politica|2007|Edizioni Universitarie romane|Roma|isbn=88-6022-045-9|cid=Parrino 2007}}
* {{Cita libro|Antonio|Parrino|I diritti umani nel processo della loro determinazione storico-politica|2007|Edizioni Universitarie romane|Roma|isbn=88-6022-045-9|cid=Parrino 2007}}
Riga 96: Riga 96:
* {{Cita libro||[[Ernest Renan]]|Marco Aurelio e la fine del mondo antico|1937|Corbaccio|Milano|cid=Renan 1937}}
* {{Cita libro||[[Ernest Renan]]|Marco Aurelio e la fine del mondo antico|1937|Corbaccio|Milano|cid=Renan 1937}}
* {{Cita libro||[[Giorgio Ruffolo]]|Quando l'Italia era una superpotenza: il ferro di Roma e l'oro dei mercanti|2004|Einaudi|Torino|isbn=88-06-16804-5|cid=Ruffolo 2004}}
* {{Cita libro||[[Giorgio Ruffolo]]|Quando l'Italia era una superpotenza: il ferro di Roma e l'oro dei mercanti|2004|Einaudi|Torino|isbn=88-06-16804-5|cid=Ruffolo 2004}}
* {{Cita web|||titolo=Gli stoici|opera=La filosofia e i suoi eroi|url=http://www.filosofico.net/stoici2.html|curatore=Giovanni Salmeri|cid=Salmeri}}
* {{Cita web|||titolo=Gli stoici|sito=La filosofia e i suoi eroi|url=http://www.filosofico.net/stoici2.html|curatore=Giovanni Salmeri|cid=Salmeri}}
* {{cita libro||[[Adriano Savio]]|Monete romane|2001|Jouvence|Roma|cid=Savio 2001|isbn=88-7801-291-2}}
* {{cita libro||[[Adriano Savio]]|Monete romane|2001|Jouvence|Roma|cid=Savio 2001|isbn=88-7801-291-2}}
* {{cita libro||[[Marta Sordi]]|I cristiani e l'impero romano|2004|Jaca Book|Milano|url=http://books.google.it/books?id=xvwS1h72nVoC&pg=PA232&lpg=PA232&dq=frontone+cristiani&source=bl&ots=PxIDk8up9G&sig=413npl0Rw2FGxBhnM3M9_s4wrVs&hl=it&ei=AfLfTsuUHOH14QTj84zzBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&sqi=2&ved=0CDMQ6AEwAw#v=onepage&q=frontone%20cristiani&f=false|cid=Sordi 2004|isbn=88-16-40671-2}}
* {{cita libro||[[Marta Sordi]]|I cristiani e l'impero romano|2004|Jaca Book|Milano|url=http://books.google.it/books?id=xvwS1h72nVoC&pg=PA232&lpg=PA232&dq=frontone+cristiani&source=bl&ots=PxIDk8up9G&sig=413npl0Rw2FGxBhnM3M9_s4wrVs&hl=it&ei=AfLfTsuUHOH14QTj84zzBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&sqi=2&ved=0CDMQ6AEwAw#v=onepage&q=frontone%20cristiani&f=false|cid=Sordi 2004|isbn=88-16-40671-2}}
* {{cita libro|||titolo=Fazioni e congiure nel mondo antico|1999|Vita e Pensiero|Milano|curatore=[[Marta Sordi]]|isbn=88-343-0005-X|cid=Sordi 1999}}
* {{cita libro|||titolo=Fazioni e congiure nel mondo antico|1999|Vita e Pensiero|Milano|curatore=[[Marta Sordi]]|isbn=88-343-0005-X|cid=Sordi 1999}}
;;in inglese e tedesco
;;in inglese e tedesco
* {{Cita libro|autore=Gregory S. Aldrete|titolo=Floods of the Tiber in Ancient Rome|città=Baltimore|editore=Johns Hopkins University Press|anno=2006|isbn=978-1-435-69190-2 |cid=Aldrete 2006}}
* {{Cita libro|autore=Gregory S. Aldrete|titolo=Floods of the Tiber in Ancient Rome|città=Baltimore|editore=Johns Hopkins University Press|anno=2006|isbn=978-1-4356-9190-2 |cid=Aldrete 2006}}
* {{Cita libro|autore=[[Géza Alföldy]]|titolo=Konsulat und Senatorenstand unter den Antoninen: prosopographische Untersuchungen zur senatorischen Führungsschicht|città=Bonn|editore=Habelt|anno=1977|isbn=978-3-774-91334-9|cid=Alföldy 1977}}
* {{Cita libro|autore=[[Géza Alföldy]]|titolo=Konsulat und Senatorenstand unter den Antoninen: prosopographische Untersuchungen zur senatorischen Führungsschicht|città=Bonn|editore=Habelt|anno=1977|isbn=978-3-7749-1334-9|cid=Alföldy 1977}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Timoty D. Barnes|titolo=Hadrian and Lucius Verus|rivista=Journal of Roman Studies |volume=57|anno=1967| numero=1-2 |url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/299345?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103209273683|cid=Barnes 1967| pagine=pp. 65-79}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Timoty D. Barnes|titolo=Hadrian and Lucius Verus|rivista=Journal of Roman Studies |volume=57|anno=1967| numero=1-2 |url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/299345?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103209273683|cid=Barnes 1967|pp=65-79}}
* {{Cita libro|autore=[[Anthony Richard Birley]]|titolo=Marcus Aurelius: A Biography|città=London|editore=Routledge|anno=1987|cid=Birley 1987| isbn=0-415-17125-3}}
* {{Cita libro|autore=[[Anthony Richard Birley]]|titolo=Marcus Aurelius: A Biography|città=London|editore=Routledge|anno=1987|cid=Birley 1987| isbn=0-415-17125-3}}
* {{Cita libro|autore=Anthony Richard Birley|titolo=Hadrian to the Antonines||opera=The Cambridge Ancient History|volume=XI: The High Empire, A.D. 70–192|anno=2000|pagine=132-194|cid=Birley 2000| isbn=978-0-521-26335-1}}
* {{Cita libro|autore=Anthony Richard Birley|titolo=Hadrian to the Antonines||collana=The Cambridge Ancient History|volume=XI: The High Empire, A.D. 70–192|anno=2000|pagine=132-194|cid=Birley 2000| isbn=978-0-521-26335-1}}
* {{Cita pubblicazione|autore=[[Marc Bloch]]|titolo=Comme et pourqoi finit l'esclavage antique|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/27578330?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103125154107|pagine=pp. 30-44|rivista=Annales. Histoire, Sciences Sociales|volume=2|numero=1|anno=1947|cid=Bloch 1947}}
* {{Cita pubblicazione|autore=[[Marc Bloch]]|titolo=Comme et pourqoi finit l'esclavage antique|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/27578330?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103125154107|pp=30-44|rivista=Annales. Histoire, Sciences Sociales|volume=2|numero=1|anno=1947|cid=Bloch 1947}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Alan Cameron|titolo=Anthony Birley's: "Marcus Aurelius"|anno=1967|url=http://dx.doi.org/10.1017/S0009840X00325094|rivista=Classical Review |volume=17|numero=3|pagine=pp. 347-350|cid=Cameron 1967}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Alan Cameron|titolo=Anthony Birley's: "Marcus Aurelius"|anno=1967|url=http://dx.doi.org/10.1017/S0009840X00325094|rivista=Classical Review |volume=17|numero=3|pp=347-350|cid=Cameron 1967}}
* {{Cita pubblicazione|autore=[[Edward Champlin]]|titolo=The Chronology of Fronto|città=London|rivista=Journal of Roman Studies|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/299265?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103209273683|volume=64|anno=1974| pagine=pp. 136-159|cid=Champlin 1974}}
* {{Cita pubblicazione|autore=[[Edward Champlin]]|titolo=The Chronology of Fronto|città=London|rivista=Journal of Roman Studies|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/299265?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103209273683|volume=64|anno=1974|pp=136-159|cid=Champlin 1974}}
* {{Cita libro|autore=[[Edward Champlin]]|titolo=Fronto and Antonine Rome|città=Cambridge, MA|editore=Harvard University Press|anno=1980|cid=Champlin 1980| isbn=0-674-32668-7}}
* {{Cita libro|autore=[[Edward Champlin]]|titolo=Fronto and Antonine Rome|città=Cambridge, MA|editore=Harvard University Press|anno=1980|cid=Champlin 1980| isbn=0-674-32668-7}}
* {{Cita libro|autore=[[Werner Eck]]|titolo=Die Statthalter der germanischen Provinzen vom 1.-3. Jahrhundert|città=Koln|editore=Rheinland-Verlag|anno=1985|isbn=3-792-70807-8|cid=Eck 1985}}
* {{Cita libro|autore=[[Werner Eck]]|titolo=Die Statthalter der germanischen Provinzen vom 1.-3. Jahrhundert|città=Koln|editore=Rheinland-Verlag|anno=1985|isbn=3-7927-0807-8|cid=Eck 1985}}
* {{Cita libro|autore=Kaveh Farrokh|titolo=Shadows in the Desert: Ancient Persia at War|editore=Osprey Publishing|anno=2007|isbn=1-84603-108-7|cid=Farrokh 2007}}
* {{Cita libro|autore=Kaveh Farrokh|titolo=Shadows in the Desert: Ancient Persia at War|editore=Osprey Publishing|anno=2007|isbn=1-84603-108-7|cid=Farrokh 2007}}
* {{Cita libro|autore=H.W. Fowler|titolo=The Works of Lucian of Samosata|volume=2|città=Oxford|editore=Clarendon Press|anno=1905|opera=''The Way to Write History'' online at Sacred Texts, based on the Gutenberg e-text|cid=Fowler 1905}}
* {{Cita libro|autore=H.W. Fowler|titolo=The Works of Lucian of Samosata|volume=2|città=Oxford|editore=Clarendon Press|anno=1905|collana=''The Way to Write History'' online at Sacred Texts, based on the Gutenberg e-text|cid=Fowler 1905}}
* {{Cita libro|autore=James Francis|titolo=Subversive Virtue: Asceticism and Authority in the Second-Century Pagan World|città=University Park, Pa.|editore=Pennsylvania State University Press|anno=1995|isbn=0-271-01304-4|cid=Francis 1995}}
* {{Cita libro|autore=James Francis|titolo=Subversive Virtue: Asceticism and Authority in the Second-Century Pagan World|città=University Park, Pa.|editore=Pennsylvania State University Press|anno=1995|isbn=0-271-01304-4|cid=Francis 1995}}
* {{Cita libro|autore=W.H.C. Frend|titolo=Martyrdom and Persecution in the Early Church|città=Oxford|editore=Basil Blackwell|anno=1965|isbn=|cid=Frend 1965}}
* {{Cita libro|autore=W.H.C. Frend|titolo=Martyrdom and Persecution in the Early Church|città=Oxford|editore=Basil Blackwell|anno=1965|cid=Frend 1965}}
* {{Cita libro|autore=Rick Anthony Furtak|titolo=Marcus Aurelius: Kierkegaard's Use and Abuse of the Stoic Emperor|curatore=Jon Stewart|opera=Kierkegaard and the Roman World|città=Farnham|editore=Ashgate Publishing|anno=2009|pagine=69-74|isbn=978-0-7546-6554-0|cid=Furtak 2009}}
* {{Cita libro|autore=Rick Anthony Furtak|titolo=Marcus Aurelius: Kierkegaard's Use and Abuse of the Stoic Emperor|curatore=Jon Stewart|collana=Kierkegaard and the Roman World|città=Farnham|editore=Ashgate Publishing|anno=2009|pagine=69-74|isbn=978-0-7546-6554-0|cid=Furtak 2009}}
* {{Cita libro|autore=[[Edward Gibbon]]|titolo=[[The History of the Decline and Fall of the Roman Empire]]|volume=6 voll.|città=London|editore=Strahan & Cadell|anno=1776-1789|cid=Gibbon 1776-1789}}
* {{Cita libro|autore=[[Edward Gibbon]]|titolo=[[The History of the Decline and Fall of the Roman Empire]]|volume=6 voll.|città=London|editore=Strahan & Cadell|anno=1776-1789|cid=Gibbon 1776-1789}}
* {{Cita libro|autore=[[Michael Grant]]|titolo=The Climax of Rome: The Final Achievements of the Ancient World, AD 161-337|città=Boston|editore=Little, Brown|anno=1968|isbn=|cid=Grant 1968}}
* {{Cita libro|autore=[[Michael Grant]]|titolo=The Climax of Rome: The Final Achievements of the Ancient World, AD 161-337|città=Boston|editore=Little, Brown|anno=1968|cid=Grant 1968}}
* {{Cita libro|autore=[[Michael Grant]]|titolo=The Antonines: the Roman Empire in Transition|città=New York|editore=Routledge|anno=1996|isbn=978-0-415-13814-7|cid=Grant 1996}}
* {{Cita libro|autore=[[Michael Grant]]|titolo=The Antonines: the Roman Empire in Transition|città=New York|editore=Routledge|anno=1996|isbn=978-0-415-13814-7|cid=Grant 1996}}
* {{Cita libro|autore=Gregory Hays|titolo=Introduction to Marcus Aurelius Meditations|città=London|editore=Weidenfeld and Nicholson|anno=2003|isbn=978-0-415-13814-7|cid=Hays 2003}}
* {{Cita libro|autore=Gregory Hays|titolo=Introduction to Marcus Aurelius Meditations|città=London|editore=Weidenfeld and Nicholson|anno=2003|isbn=978-0-415-13814-7|cid=Hays 2003}}
* {{Cita libro|autore=|titolo=Correspondance of Marcus Cornelius Fronto with Marcus Aurelius Antoninus, Lucius Verus, Anoninus Pius, and various friends|url=https://archive.org/details/correspondencem00auregoog|curatore=C.R. Haines|volume=2|editore=Collection Loeb|anno=1980|città=London & Cambridge (Mass.)}}
* {{Cita libro|autore=|titolo=Correspondance of Marcus Cornelius Fronto with Marcus Aurelius Antoninus, Lucius Verus, Anoninus Pius, and various friends|url=https://archive.org/details/correspondencem00auregoog|curatore=C.R. Haines|volume=2|editore=Collection Loeb|anno=1980|città=London & Cambridge (Mass.)}}
* {{Cita libro|autore=[[Harold Mattingly]]|titolo=Antoninus Pius to Commodus|volume=IV|città=Londra|editore=|anno=1940|opera=Coins of the Roman Empire in the British Museum|cid=Mattingly 1940}}
* {{Cita libro|autore=[[Harold Mattingly]]|titolo=Antoninus Pius to Commodus|volume=IV|città=Londra|editore=|anno=1940|collana=Coins of the Roman Empire in the British Museum|cid=Mattingly 1940}}
* {{Cita libro|autore=R.H. McDowell|titolo=Coins from Seleucia on the Tigris|città=Ann Arbor|editore=University of Michigan Press|anno=1935|cid=McDowell 1935}}
* {{Cita libro|autore=R.H. McDowell|titolo=Coins from Seleucia on the Tigris|città=Ann Arbor|editore=University of Michigan Press|anno=1935|cid=McDowell 1935}}
* {{Cita libro|autore=Frank McLynn|titolo=Marcus Aurelius: Warrior, Philosopher, Emperor|città=London|editore=Bodley Head|anno=2009|cid=McLynn 2009| isbn=978-0-224-07292-2}}
* {{Cita libro|autore=Frank McLynn|titolo=Marcus Aurelius: Warrior, Philosopher, Emperor|città=London|editore=Bodley Head|anno=2009|cid=McLynn 2009| isbn=978-0-224-07292-2}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Ronald Mellor|titolo=Recensione a Fronto and Antonine Rome of E. Champlin|rivista=The American Journal of Philology|volume=103|pagine=pp. 460-461 passim|numero=4|anno=1982|cid=Mellor 1982}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Ronald Mellor|titolo=Recensione a Fronto and Antonine Rome of E. Champlin|rivista=The American Journal of Philology|volume=103|pp=460-461 passim|numero=4|anno=1982|cid=Mellor 1982}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Fergus Millar|titolo=Emperors at Work|rivista=Journal of Roman Studies|anno=1967|volume=57|numero=1-2|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/299337?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103207849983|pagine=pp. 9-19|cid=Millar 1967}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Fergus Millar|titolo=Emperors at Work|rivista=Journal of Roman Studies|anno=1967|volume=57|numero=1-2|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/299337?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103207849983|pp=9-19|cid=Millar 1967}}
* {{Cita libro|autore=Fergus Millar|titolo=The Roman Near East: 31 BC&nbsp;–&nbsp;AD 337|città=Cambridge, MA|editore=Harvard University Press|anno=1993|isbn=0-674-77885-5|cid=Millar 1993}}
* {{Cita libro|autore=Fergus Millar|titolo=The Roman Near East: 31 BC&nbsp;–&nbsp;AD 337|città=Cambridge, MA|editore=Harvard University Press|anno=1993|isbn=0-674-77885-5|cid=Millar 1993}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Edwin G. Pulleyblank|titolo=The Roman Empire as Known to Han China|rivista=Journal of the American Oriental Society|volume=119|pagine=pp. 71-79|numero=1|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/605541?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103207849983|anno=1999|mese=Jan-Mar.|cid=Pulleyblank 1999}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Edwin G. Pulleyblank|titolo=The Roman Empire as Known to Han China|rivista=Journal of the American Oriental Society|volume=119|pp=71-79|numero=1|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/605541?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103207849983|anno=1999|mese=Jan-Mar.|cid=Pulleyblank 1999}}
* {{Cita libro|autore=Pat Southern|titolo=The Roman Empire: from Severus to Constantine|editore=Routledge|città=London; New York|anno=2001|isbn=0-415-23943-5 |cid=Southern 2001}}
* {{Cita libro|autore=Pat Southern|titolo=The Roman Empire: from Severus to Constantine|editore=Routledge|città=London; New York|anno=2001|isbn=0-415-23943-5 |cid=Southern 2001}}
* {{Cita libro|autore=William O. Stephens|titolo=Marcus Aurelius: A Guide for the Perplexed|url=http://www.continuumbooks.com/books/detail.aspx?BookId=157869&SntUrl=148529|città=London|editore=Continuum|anno=2012|isbn=978-1-4411-2561-3|cid=Stephens 2012}}
* {{Cita libro|autore=William O. Stephens|titolo=Marcus Aurelius: A Guide for the Perplexed|url=http://www.continuumbooks.com/books/detail.aspx?BookId=157869&SntUrl=148529|città=London|editore=Continuum|anno=2012|isbn=978-1-4411-2561-3|cid=Stephens 2012}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Stephen A. Stertz|titolo=Marcus Aurelius as Ideal Emperor in Late-Antique Greek Thought|rivista=The Classical World|volume=70 |numero=7|pagine=pp. 433–439|anno=1977|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/4348712?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103119685097|mese=Apr-May|cid=Stertz 1977}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Stephen A. Stertz|titolo=Marcus Aurelius as Ideal Emperor in Late-Antique Greek Thought|rivista=The Classical World|volume=70 |numero=7|pp=433–439|anno=1977|url=http://www.jstor.org/discover/10.2307/4348712?uid=3738296&uid=2134&uid=2&uid=70&uid=4&sid=21103119685097|mese=Apr-May|cid=Stertz 1977}}
* {{Cita libro|autore=[[Christopher Scarre]]|titolo=Chronicle of the Roman Emperors: the Reign-by-Reign Record of the Rulers of Imperial Rome|città=London; New York|editore=Thames & Hudson|anno=1995|isbn=0-500-05077-5|cid=Scarre 1995}}
* {{Cita libro|autore=[[Christopher Scarre]]|titolo=Chronicle of the Roman Emperors: the Reign-by-Reign Record of the Rulers of Imperial Rome|città=London; New York|editore=Thames & Hudson|anno=1995|isbn=0-500-05077-5|cid=Scarre 1995}}
* {{Cita libro|autore=Richard Sorabji|titolo=Self: Ancient and Modern Insights about Individuality, Life, and Death|città=Oxford|editore=Oxford University Press|anno=2006|cid=Sorabji 2006|isbn=978-0-19-926639-5}}
* {{Cita libro|autore=Richard Sorabji|titolo=Self: Ancient and Modern Insights about Individuality, Life, and Death|città=Oxford|editore=Oxford University Press|anno=2006|cid=Sorabji 2006|isbn=978-0-19-926639-5}}
* {{Cita pubblicazione|autore=[[Ronald Syme]]|titolo=The Ummidii|rivista=Historia|volume=17| numero=1|pagine=pp. 72-105|anno=1968|mese=Jan.|cid=Syme 1968}}
* {{Cita pubblicazione|autore=[[Ronald Syme]]|titolo=The Ummidii|rivista=Historia|volume=17| numero=1|pp=72-105|anno=1968|mese=Jan.|cid=Syme 1968}}
* {{Cita libro|autore=[[Henry Wace]]|titolo=Dictionary of Christian Biography and Literature to the End of the Sixth Century with an Account of the Principal Sects and Heresies|città=London|editore=J. Murray|anno=1911|cid=Wace 1911}}
* {{Cita libro|autore=[[Henry Wace]]|titolo=Dictionary of Christian Biography and Literature to the End of the Sixth Century with an Account of the Principal Sects and Heresies|città=London|editore=J. Murray|anno=1911|cid=Wace 1911}}


;Marco Aurelio nelle opere letterarie e politologiche moderne
;Marco Aurelio nelle opere letterarie e politologiche moderne
* {{cita libro|autore=[[Niccolò Machiavelli]]|titolo=[[Il Principe]]|anno=1527|lingua=italiano|cid=Machiavelli 1527}}
* {{cita libro|autore=[[Niccolò Machiavelli]]|titolo=[[Il Principe]]|anno=1527|cid=Machiavelli 1527}}
* {{cita libro|autore=[[Voltaire]]|titolo=[[Dizionario filosofico]]|anno=1764|lingua=italiano|cid=Voltaire}}
* {{cita libro|autore=[[Voltaire]]|titolo=[[Dizionario filosofico]]|anno=1764|cid=Voltaire}}
* {{cita libro|autore=[[Voltaire]]|titolo=[[Trattato sulla tolleranza]]|anno=1763|lingua=italiano|cid=Voltaire2}}
* {{cita libro|autore=[[Voltaire]]|titolo=[[Trattato sulla tolleranza]]|anno=1763|cid=Voltaire2}}
}}
}}



Versione delle 20:12, 5 ott 2014

L'imperatore Marco Aurelio

Durante il regno dell'imperatore Marco Aurelio si verificarono diversi episodi di persecuzione di cristiani, non tutti direttamente riconducibili alla volontà del Principe.[1]

Anche se, prima di diventare imperatore, Marco Aurelio seguì la linea indulgente degli imperatori Adriano e Antonino Pio (e la continuò nei confronti dei culti ammessi), è elencato dalla storiografia cristiana tra i persecutori, insieme a Nerone, Domiziano, Diocleziano, Galerio, Valeriano e Decio. Per la verità, intorno al 155, anche sotto Antonino Pio, morì martire il vescovo di Smirne Policarpo, come narrato in Atti ritenuti attendibili.[2]

Molti disordini si verificarono sotto il regno di Marco Aurelio, segnato da epidemie, carestie e invasioni. Più volte le folle in questi anni diedero la caccia ai cristiani, ritenuti responsabili di tutto, e i martiri furono numerosi. Eusebio ricorda tra gli altri l'apologeta e filosofo Giustino, condannato in un processo presieduto da Quinto Giunio Rustico, maestro di Marco, in qualità di Prefetto dell'Urbe.[3] A questo periodo risale anche un'invettiva dell'altro maestro dell'imperatore, Marco Cornelio Frontone, che accusa i seguaci della nuova religione di infanticidio, suscitando reazioni anticristiane in Asia e nelle Gallie.[4][5]

Rilievo della persecuzione antonina

Giustino di Nablus, sostenitore dell'interpretazione più favorevole del rescritto di Adriano, fu martirizzato sotto Marco Aurelio.

Che la persecuzione sia attestata sotto il regno di Marco Aurelio, fomentata dall'odio eccitato del popolo, è testimoniato dalle apologie rivolte all'imperatore da parte di Atenagora, Melitone, Apollinare Claudio e Milziade, nonché dai illustri martiri di Giustino a Roma, e di un gruppo di cristiani a Lugdunum (fra i quali il vescovo Fotino e la vergine Blandina)[6], mentre in Oriente perirono Publio di Atene e il vescovo di Laodicea, Sagari.[5][7]

La questione legale

Anche se non fu emanato un vero editto, poté avere valore di legge un rescritto imperiale del 176,[8] che minacciava di esilio la nobiltà romana e di morte i plebei che insistessero a diffondere nuovi culti.[5] I processi contro i cristiani si svolgevano inoltre in base alla normativa vigente dal tempo di Traiano (rescritto di Traiano del 112), a partire da denunce individuali e senza ricerca d'ufficio.[9]

I martiri di Lione

L'unica eccezione all'applicazione delle norme traianee si ebbe in occasione del processo lionese del 177, durante il quale il legato della Gallia Lugdunense agì, su disposizione dell'imperatore che avrebbe inteso calcare la mano contro i cristiani, in deroga dall'editto traianeo, non attenendosi al divieto della ricerca d'ufficio e riservando ugualmente la condanna anche agli apostati (per i quali era previsto il perdono).[9] Nel V libro della sua Storia Ecclesiastica , sempre Eusebio di Cesarea riporta i brani principali della "Lettera delle chiese di Vienne e di Lione alle chiese dell'Asia e della Frigia",[10] in cui vengono documentate le vessazioni nei confronti dei cinquanta cristiani lionesi (tra cui un cittadino romano, San Attalo di Pergamo, al quale non fu riservata la morte per decapitazione, nonostante il divieto dell'imperatore[11]), per lo più stranieri, e le loro esecuzioni capitali avvenute nell'anfiteatro e nel foro di Lione. La retata era avvenuta per mano del tribuno della coorte urbana di Lione, su disposizione del legato (che avrebbe richiesto la conferma della condanna all'imperatore) e di conserva con le alte cariche cittadine.[12]

Di questi cristiani, torturati e gettati in carcere, molti morirono per soffocamento. La folla, già pervasa di xenofobia[13] ed aizzata da false accuse (di cannibalismo e rapporti incestuosi, che nascevano dalla errata percezione del rito dell'eucarestia e delle agapi, ovvero dei banchetti eucaristici in uso presso gli Esseni) diffuse sul conto dei cristiani, infierì su di loro senza più alcun riguardo per l'età o per il sesso dei condannati come quelli citati in precedenza: il vescovo ultranovantenne Potino (o Fotino), linciato dalla folla, spirò in carcere; il quindicenne Pontico e la schiava Blandina, dopo essere stati costretti per giorni ad assistere all'esecuzione degli altri, furono essi stessi torturati e uccisi.[5]

La responsabilità dell'imperatore

Queste persecuzioni, sebbene non sempre imputabili a Marco Aurelio in persona, impegnato allora su fronti diversi, furono conseguenza della politica generale tenuta dagli imperatori adottivi a partire da Traiano e Adriano, secondo la quale i cristiani venivano ignorati e tollerati fino alle denunce non anonime, che spesso il popolo stesso faceva nelle province (i cristiani erano assimilati agli ebrei, che spesso causavano tumulti nazionalistici e atti di violenza contro cittadini romani, anche dopo la guerra giudaica e la distruzione del Tempio di Gerusalemme)[14], ma venivano processati se, dopo regolare denuncia con prove (in quanto culto non riconosciuto e considerato anti-romano), rifiutavano una prova di sacrificio o adorazione agli dei, ovvero alla statua dell'imperatore (gettando grani d'incenso davanti a essa, di solito).[15]

Marco Aurelio, personalmente, non mostra esplicito disprezzo per i cristiani, né li considera un vero pericolo, ma non ne condivide le idee e li considera dei fanatici[16], in particolare avendo in mente la setta dei montanisti (bersaglio diretto di Celso), un gruppo poi dichiarato eretico; essi si gettavano volontariamente nelle arene e si auto-denunciavano con l'obiettivo di divenire dei martiri, ed erano stati tra i responsabili dei disordini di Vienne, che avevano portato a una delle repressioni citate.[17]

La persecuzione antonina nel giudizio di contemporanei e storici

Intorno al 178-180 il filosofo platonico Celso scrisse contro la religione cristiana e in difesa di quella tradizionale l' Alethés logos ("Discorso veritiero"), che conosciamo solo dalla confutazione polemica che ne fece il teologo cristiano Origene, con la sua opera del 248, intitolata, appunto, Contra Celsum ("Contro Celso"). L'opera contiene anche un passo in cui l'autore ridimensiona il numero dei martiri rispetto ai dati riportati da altri apologeti.[18]

Sarà il successore Commodo che interromperà invece le persecuzioni, più che per amore della tolleranza, per esaudire una richiesta della sua amante e poi concubina, Marcia, simpatizzante della nuova religione.[19] Marcia, liberta imperiale e amante dell'imperatore Commodo probabilmente intercedette per la liberazione di papa Callisto I dalla condanna alle miniere (Damnatio ad metalla) in Sardegna. Risale però all'inizio del regno di Commodo, al 180, l'episodio dei dodici martiri scillitani, ricordato nel più antico degli Atti dei Martiri.[20]

Tra gli storici vi sono anche intellettuali che hanno comunque ridimensionato la persecuzione antonina, in particolare autori di area illuminista come, nel Settecento, Edward Gibbon[18] o Voltaire che scrisse "ancor meno darò il nome di persecutori a Traiano o agli Antonini: mi sembrerebbe di bestemmiare", elogiandone invece la tolleranza. Voltaire sostenne a più riprese che tutti gli imperatori romani, e specificatamente Marco Aurelio e Antonino Pio, non perseguitarono mai i cristiani per la loro religione, ma per l'atteggiamento anti-imperiale tenuto da molti di essi, quindi per un crimine politico.[21][22]

W.H.C. Frend sostiene che nei primi due secoli le autorità agissero come “passivi destinatari delle richieste del popolo per la distruzione dei cristiani”[23]. Conformemente al rescritto di Traiano i cristiani non erano infatti ricercati e le loro comunità, pur costantemente minacciate, ebbero modo di continuare a crescere. Come già in precedenza, l'eroismo dei martiri indusse molti all'ammirazione ed alla conversione, tra i quali Tertulliano, che diventerà apologeta e scriverà che “il sangue dei martiri fu la semente dei cristiani”[24]. In seguito Tertulliano si avvicinò ai montanisti, un gruppo estremista disapprovato dall'ortodossia che esaltava il martirio spingendo all'autodenuncia ed alla provocazione delle autorità. Si è anche sostenuto[25] che le idee montaniste sul martirio furono probabilmente tra le cause delle repressioni avvenute sotto Marco Aurelio.

Note

  1. ^ Henry Wace sottolinea la rivalità tra i nascenti intellettuali cristiani e gli stoici, a cui l'imperatore apparteneva e la dicotomia tra filosofo e imperatore, che spesso gli impose scelte che non avrebbe voluto fare, causandogli un'amarezza personale a cui diede espressione nei Colloqui con se stesso; l'atteggiamento anti-cristiano dei romani dell'epoca di Marco è attribuito al verificarsi di calamità naturali, che la popolazione attribuiva alla collera degli dèi contro coloro che li hanno negati, e che i cristiani vedevano invece come segni della fine del mondo. Vd. Wace 1911, p. 162
  2. ^ Eusebio, Storia ecclesiastica, IV, 15; Cfr. Lepelley, p. 245.
  3. ^ Frend 1965, p. 509.
  4. ^ Sordi 2004, p. 232.
  5. ^ a b c d Bihlmeyer e Tuechle 1960, pp. 108-109; qui disponibile il testo: "Le persecuzioni dei cristiani da Nerone alla metà del III secolo".
  6. ^ Eusebio, 5, 1-2
  7. ^ Eusebio, 4.23,2; 26,3
  8. ^ Digesta, I, 18, 13 pr.
  9. ^ a b Sordi 2004, pp. 103 ss.
  10. ^ Eusebio, Storia ecclesiastica, V, 1. La lettera è in greco, a prova ulteriore dell'elemento prevalente greco della comunità lionese, dove lo stesso Potino e numerosi altri martiri hanno nomi greci. Lo stesso Ireneo, che successe a Potino, era greco.
  11. ^ Baus, pp. 211 e 214
  12. ^ Colin M. Wells, L’impero romano, Il Mulino, Bologna [1984], 2004, p. 313
  13. ^ Meeks, p. 301
  14. ^ Jossa 1977, pp. 81 e ss.
  15. ^ Come raccomanda Traiano nel rescritto a Plinio il Giovane (X, 97).
  16. ^ Marco Aurelio, 11.3.
  17. ^ 1999, pp. 90-91.
  18. ^ a b Gibbon 1776-1789, p. 244.
  19. ^ Mazzarino 1974, p. 72.
  20. ^ Lepelley, 246-248.
  21. ^ VoltaireDizionario filosofico, voce Persecuzione; voce Martiri
  22. ^ VoltaireTrattato sulla tolleranza, capitolo VIII: "Se i Romani siano stati tolleranti"; capitolo IX: "Dei martiri"
  23. ^ Frend 2005, p. 511.
  24. ^ Lepelley, p. 225.
  25. ^ Lepelley, p. 250

Bibliografia

Bibliografia su Marco Aurelio
Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne
in italiano
  • Giuseppe Antonelli, Gli uomini che fecero grande Roma antica, Roma, Newton Compton, 2002, ISBN 88-8289-635-8.
  • Isabella Adinolfi, Diritti umani: realtà e utopia, Venezia, Città Nuova, 2004, ISBN 88-311-0139-0.
  • Maria Laura Astarita, Avidio Cassio, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1983.
  • Karl Baus, Storia della Chiesa, Le origini, vol. I, Milano, Jaca Book, 2006.
  • Ranuccio Bianchi Bandinelli, Mario Torelli, L'arte dell'antichità classica, Etruria-Roma, Torino, Utet, 1976.
  • Karl Bihlmeyer, Hermann Tuechle, Le persecuzioni dei cristiani da Nerone alla metà del III secolo in "Storia della Chiesa", vol. I, "L'antichità", Brescia, Morcelliana, 1960.
  • Anthony Richard Birley, Marco Aurelio, Milano, Rusconi, 1990, ISBN 88-18-18011-8.
  • Giovanni Brizzi, Cristiano Sigurani, Leoni sul Danubio: nuove considerazioni su un episodio delle guerre di Marco Aurelio, a cura di Livio Zerbini, collana Roma e le province del Danubio, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2010, pp. 391-401, ISBN 978-88-498-2828-3.
  • Carlo Carena, Introduzione ai Ricordi di Marco Aurelio, Torino, Einaudi, 2006.
  • Thomas Casadei, Sauro Mattarelli, Il senso della repubblica: schiavitù, Roma, Franco Angeli, 2009.
  • Guido Clemente, La riorganizzazione politico-istituzionale da Antonino a Commodo, a cura di Arnaldo Momigliano e Aldo Schiavone, collana Storia di Roma, II, Torino, Einaudi, 1990., ripubblicata anche come collana Storia Einaudi dei Greci e dei Romani, XVI, Milano, Il Sole 24 ORE, 2008.
  • Filippo Coarelli, La colonna di Marco Aurelio, traduzione in inglese di Helen L. Patterson, Roma, Colombo, 2008, ISBN 88-86359-97-7.
  • Cosimo Costa, L'umano riuscito: una ermeneusi dei 'Ricordi' di Marco Aurelio, Roma, Anicia, 2012.
  • Augusto Fraschetti, Marco Aurelio: la miseria della filosofia, Roma, Laterza, 2008, ISBN 88-420-8376-3.
  • Albino Garzetti, L'Impero da Tiberio agli Antonini, Bologna, Cappelli, 1960, pp. 493 ss..
  • Pierre Grimal, Marco Aurelio, Milano, Garzanti, 2004, ISBN 88-11-67702-5.
  • Pierre Hadot, Giovanni Reale, La cittadella interiore: introduzione ai 'Pensieri' di Marco Aurelio, Milano, Vita e Pensiero, 1996, ISBN 88-343-0808-5.
  • Giorgio Jossa, Giudei, pagani e cristiani. Quattro saggi sulla spiritualità del mondo antico, Napoli, Associazione di studi tardoantichi, 1977.
  • Claude Lepelley I cristiani e l'Impero romano in AA.VV., Storia del Cristianesimo – Vol. 1 a cura di L. Pietri Il nuovo popolo: dalle origini al 250, 2003, Roma, Borla / Città Nuova.
  • Yann Le Bohec, Armi e guerrieri di Roma antica: da Diocleziano alla caduta dell'Impero, Roma, Carocci, 2008, ISBN 978-88-430-4677-5.
  • Santo Mazzarino, L'Impero romano, vol. 2, Bari, Laterza, 1973-1976.
  • Santo Mazzarino, Antico, tardoantico ed era costantiniana, volume I, vol. 1, Bari, Dedalo, 1974.
  • Chiara Melani, Francesca Fontanella, Giovanni Alberto Cecconi, Storia illustrata di Roma antica, Roma, Giunti, 2000, ISBN 88-09-01748-X.
  • Wayne A. Meeks, Il cristianesimo, a cura di Arnaldo Momigliano e Aldo Schiavone, collana Storia di Roma, vol. 2: L'impero mediterraneo, tomo III: La cultura e l'impero, Torino, Einaudi, 1992.
  • Enrico Norelli, A Diogneto, Roma, Edizioni Paoline, 1991, ISBN 88-315-0611-0.
  • Antonio Parrino, I diritti umani nel processo della loro determinazione storico-politica, Roma, Edizioni Universitarie romane, 2007, ISBN 88-6022-045-9.
  • Luciano Perelli, Storia della letteratura latina, Torino, Paravia, 1969, ISBN 88-395-0255-6.
  • Ernest Renan, Marco Aurelio e la fine del mondo antico, Milano, Corbaccio, 1937.
  • Giorgio Ruffolo, Quando l'Italia era una superpotenza: il ferro di Roma e l'oro dei mercanti, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 88-06-16804-5.
  • Giovanni Salmeri (a cura di), Gli stoici, su La filosofia e i suoi eroi.
  • Adriano Savio, Monete romane, Roma, Jouvence, 2001, ISBN 88-7801-291-2.
  • Marta Sordi, I cristiani e l'impero romano, Milano, Jaca Book, 2004, ISBN 88-16-40671-2.
  • Marta Sordi (a cura di), Fazioni e congiure nel mondo antico, Milano, Vita e Pensiero, ISBN 88-343-0005-X.
in inglese e tedesco
Marco Aurelio nelle opere letterarie e politologiche moderne

Voci correlate