Slave to the Wage

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Slave to the Wage
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaPlacebo
Pubblicazione25 settembre 2000
Durata4:04
Album di provenienzaBlack Market Music
GenereGlam rock
Pop punk
EtichettaVirgin Records, Elevator Music, Hut Records
ProduttorePaul Corkett, Placebo
Registrazione1999-2000
FormatiCD, musicassetta, vinile 12"
Placebo - cronologia
Singolo precedente
(2000)
Singolo successivo
(2001)

Slave to the Wage è un singolo del gruppo musicale britannico Placebo, pubblicato il 25 settembre 2000 come secondo estratto dal loro terzo album in studio Black Market Music.

Il video ufficiale del brano, ispirato al film Gattaca - La porta dell'universo[1], è stato diretto da Howard Greenhalgh. Il brano contiene inoltre un campionamento di Texas Never Whispers dei Pavement.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche dei Placebo, eccetto dove indicato.

CD (Europa e Australia)
  1. Slave to the Wage (Radio Edit) – 3:50
  2. Leni – 4:40
  3. Bubblegun – 5:13
CD (Regno Unito)
  1. Slave to the Wage (Album Version) – 4:04
  2. Holocaust – 4:16 (Alex Chilton) – cover dei Big Star
  3. Slave to the Wage (Les Rythmes Digitales New Wave Mix) – 4:26
CD promozionale
  1. Slave to the Wage (Radio Edit) – 3:50
  2. Slave to the Wage (Album Version) – 4:04
Musicassetta
  1. Slave to the Wage (Radio Edit) – 3:50
  2. Leni – 4:34
  3. Bubblegun – 5:07
Vinile 12"
Lato A
  1. Slave to the Wage (Album Version) – 4:04
  2. Slave to the Wage (Les Rythmes Digitales New Wave Mix) – 4:26
Lato B
  1. Leni – 4:34
  2. Bubblegun – 5:07
  3. Holocaust – 4:16 (Alex Chilton) – cover dei Big Star

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2000) Posizione
massima
Francia[2] 63
Germania[2] 92
Irlanda[3] 49
Italia[2] 30
Regno Unito[4] 19

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Pure Brian Molko, in Rolling Stone, Placebo Russia, maggio 2001. URL consultato il 20 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2019).
  2. ^ a b c (EN) Placebo – Slave to the Wage, su australian-charts.com, Australian Charts. URL consultato il 20 aprile 2019.
  3. ^ (EN) Placebo, su irish-charts.com, Irish-charts. URL consultato il 27 dicembre 2018.
  4. ^ (EN) Placebo - full Official Chart History, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 26 dicembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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