Simboli del Piemonte
Bandiera del Piemonte Drapò 'd Piemont | |
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Soprannome | Ël Drapò |
Proporzioni | 2:3 |
Simbolo FIAV | |
Colori | Croce bianca in campo rosso con bordo e lambello blu |
Uso | civile |
Tipologia | di ente subnazionale e culturale |
Adozione | 1995 |
Ente | Piemonte |
I simboli del Piemonte sono lo stemma, il gonfalone, l'inno, il sigillo, la bandiera e la fascia, attualmente disciplinati dalla legge regionale n. 15/2004.
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma della Regione Piemonte ha forma quadrata, con croce d'argento in campo rosso spezzata da lambello azzurro a tre gocce. Di fatto è stato ripreso l'antico stemma che nel 1424 Amedeo VIII, primo duca di Savoia, stabilì per il Principe di Piemonte, titolo spettante all'erede del casato[1], apponendo il lambello (la più nobile delle brisure e spesso utilizzata quale segno di primogenitura) in capo allo stemma sabaudo.
È stato adottato dall'art. 1, co. 1, lett. b), della legge regionale n. 4/1984.
Gonfalone
[modifica | modifica wikitesto]Il gonfalone si presenta interzato in palo: nel primo di rosso, nel secondo di blu, nel terzo d'arancione (sono i colori della Repubblica di Alba, proclamata il 25 aprile 1796) sul tutto lo stemma del Piemonte. È stato adottato dall'art. 1, co. 1, lett. a), della legge regionale n. 4/1984.
La bandiera della Repubblica di Alba venne disegnata da Giovanni Antonio Ranza, il rosso ed il blu rappresentano la Francia, come anche i colori della bandiera ducale sabauda una volta tolta la croce bianca di San Giovanni; l'arancione ricorda l'arancia che era, presso la Repubblica Francese, simbolo di democrazia, ma è a sua volta un rimando al patrono del Piemonte San Giovanni, in quanto l'arancione è il colore del fiore nazionale piemontese, il giglio rosso che sboccia a Giugno, quando ricorre San Giovanni Battista. Aneddoticamente si è speculato che il colore orange sia stato scelto da Ranza per l'assonanza tra il nome del colore ed il suo stesso cognome. In realtà il cognome piemontese Ranza viene dalla parola piemontese ranza /'rɑŋza/ che indica la falce fienaia, ed il colore è indicato in piemontese con un'altra parola, grosòn /gru'zɔŋ/, che deriva dal francese "gros-jaune".
Inno
[modifica | modifica wikitesto]Concretizzando una proposta emersa nel dibattito politico fin dal 1983, ai sensi dell'art. 3-bis della l.r. 15/2004, introdotto dall'art. 39, co. 3, della legge regionale n. 10/2024, l'inno regionale è riconosciuto con legge della Regione. Tuttavia, nelle more dell'approvazione della legge di riconoscimento, l'art. 41, co. 2, della l.r. 10/2024 autorizza l'ufficio di presidenza del Consiglio regionale, previa consultazione dei capigruppo, a individuare il testo e la musica dell'inno.
Il 28 marzo 2024, in sede di prima applicazione, l'ufficio di presidenza ha approvato all'unanimità la delibera n. 81/2004 che adotta il brano Ël Drapò a deuv vive (con testo di Camillo Brero e musica di Fulvio Creux) quale inno ufficiale del Piemonte e ne definisce altresì le modalità d'esecuzione, accogliendo in tal modo l'indicazione operata dal comitato consultivo del Centro Gianni Oberto.[2][3]
Sigillo
[modifica | modifica wikitesto]Il sigillo della Regione, di forma circolare, riporta al centro lo stemma piemontese e va apposto in calce agli atti ufficiali degli organi regionali. Può essere conferito dal Consiglio regionale in segno di onorificenza, anche alla memoria, a cittadini nati in Piemonte o ivi residenti per almeno dieci anni mediante mozione motivata presentata da almeno un terzo e approvata da almeno nove decimi dei consiglieri assegnati.
È stato adottato e disciplinato dagli artt. 4 e 5 della l.r. 15/2004.
Bandiera
[modifica | modifica wikitesto]Il drapò[4] è la bandiera ufficiale del Piemonte, le cui origini risalgono al 15 agosto 1424.[5]
È simile allo stemma, distinguendosene per la forma rettangolare e per la presenza della frangia oro e della bordura azzurra. Consiste quindi in una croce bianca in campo rosso bordato di blu. La bordura azzurra trae origine dal fatto che l'azzurro è il colore ufficiale di Casa Savoia dal 1366, quando Amedeo VI, il Conte Verde, partendo per la crociata indetta da papa Urbano V, volle che sulla sua ammiraglia sventolasse una bandiera azzurra seminata di stelle d'oro e con l'immagine della madre di Gesù accanto allo stendardo sabaudo.[6]
Adottata dalla legge regionale n. 24/1995 per rispondere alla richiesta del presidente della Repubblica pro tempore Oscar Luigi Scalfaro, che il 4 novembre volle esporre tutti i vessilli regionali d'Italia al palazzo del Quirinale, con la successiva legge regionale n. 36/1997 ne sono stati normati l'uso e l'esposizione.
Fascia
[modifica | modifica wikitesto]La fascia riporta i colori della bandiera regionale con lo stemma della Repubblica su un lembo e il simbolo dell'Unione europea sull'altro. Assegnata al presidente della Giunta e a quello del CRP, che la utilizzano previa intesa, può essere delegata a un assessore o a un consigliere.
È stata adottata e disciplinata dall'art. 9 della l.r. 15/2004.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Un Ducato per il Piemonte (PDF), su cr.piemonte.it, dicembre 2016. URL consultato il 24 maggio 2024.
- ^ L'Inno del Piemonte. Allasia: "Cultura e tradizioni, patrimonio da tutelare", su cr.piemonte.it, 3 aprile 2024. URL consultato il 24 maggio 2024.
- ^ Presentazione dell'inno del Piemonte, su youtube.com, 3 aprile 2024. URL consultato il 24 maggio 2024.
- ^ "Bandiera" in piemontese, simile al francese drapeau e all'italiano drappo.
- ^ "DRAPÒ, 600 ANNI D'AMORE", su cr.piemonte.it, 13 febbraio 2024. URL consultato il 3 aprile 2024.
- ^ Luigi Cibrario, Origini e progressi della Monarchia di Savoia, Torino 1869 - Carlo Alberto Gerbaix De Sonnaz, Bandiere stendardi e vessilli di Casa Savoia, dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (12, 00-1861), Torino 1911
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Ricchiardi, Stemmi e Bandiere del Piemonte, Torino, Paravia, 1996, ISBN 978-88-395-8213-3.
- Regione Piemonte, stemma, gonfalone e bandiera (PDF), Torino, Consiglio regionale del Piemonte, 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Bandiera del Ducato di Savoia
- Battaglia dell'Assietta
- Piemonte
- Sacra di San Michele
- Simboli delle regioni d'Italia
- Stemma di Torino
- Stemmi delle regioni italiane
- Storia del Piemonte
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Simboli del Piemonte
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Legge regionale n. 15 del 31 maggio 2004 (Disciplina dello stemma, del gonfalone, dell'inno, del sigillo, della bandiera e della fascia della Regione Piemonte. Abrogazione delle leggi regionali 16 gennaio 1984, n. 4, 24 novembre 1995, n. 83, 17 giugno 1997, n. 36), su arianna.cr.piemonte.it. URL consultato il 9 maggio 2024.
- Inno della Regione Piemonte, su cr.piemonte.it. URL consultato il 9 agosto 2024.
- L'ARANCIA OVVERO IL FRUTTO DELLA LIBERTÀ, su carnevalediivrea.com. URL consultato il 23 marzo 2024 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2007).
- la bandiera storica del Piemonte / ël drapò stòrich dël Piemont, su nostereis.org. URL consultato il 23 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2006).