Rosa canina

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Rosa canina
Rosa canina
Stato di conservazione
Rischio minimo
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Eurosidi I
OrdineRosales
FamigliaRosaceae
SottofamigliaRosoideae
TribùRoseae
GenereRosa
SpecieR. canina
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineRosales
FamigliaRosaceae
GenereRosa
SpecieR. canina
Nomenclatura binomiale
Rosa canina
L., 1753
Sinonimi

vedi testo

Nomi comuni

rosa di macchia
rosa selvatica

Rosa canina L., 1753 è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee.[1]

È la specie di rosa spontanea più comune in Italia, e molto frequente nelle siepi e ai margini dei boschi. Talvolta viene chiamata rosa di macchia, oppure rosa selvatica.

È l'antenata delle rose coltivate, quella di partenza per le varietà oggi conosciute.[senza fonte]

Questa pianta deve il nome a Plinio il Vecchio, che affermava che un soldato romano fu guarito dalla rabbia con un decotto di radici.[senza fonte][2]

Frutti maturi
Parco dei Nebrodi

La forma biologica di questa pianta è NP - nano-fanerofita, cioè pianta legnosa con gemme svernanti poste tra i 30 cm e i 2 metri dal suolo. la rosa selvatica è un arbusto, latifoglie e caducifoglie, spinoso e alto 100-300 cm, con fusti legnosi, privi di peli (glabri), spesso arcuati e pendenti, e radici profonde. Le spine rosse sono robuste, arcuate, a base allungata e compressa lateralmente. Le foglie, caduche, sono composte da 5-7 foglioline di 9-25 × 13-40 mm, ovali o ellittiche, con 17-22 denti sul margine. Hanno stipole lanceolate di 3 × 15 mm. I fiori, singoli o a 2-3, hanno 5 petali, un diametro di 4-7 cm, di colore di solito rosa pallido e sono poco profumati. Hanno un peduncolo di 20-25 mm e sono generalmente superati dalle foglie. I sepali laciniati, lunghi da 15 a 18 mm, dopo la fioritura si piegano all'indietro e cadono in breve tempo. La corolla è formata grandi petali bilobi, rosati soprattutto sui lobi, di 19-25 × 20-25 mm. Gli stili, lanosi e allungati, sono fusi insieme in una colonnina cilindrica.

La rosa canina fiorisce da maggio a luglio, la maturazione delle bacche si ha in ottobre-novembre.

Il falso frutto della rosa canina, detto anche grattaculo, è caratterizzato da un colore rosso e da una consistenza carnosa; è edule ma aspro e non appetibile fresco. Esso deriva dalla modificazione del ricettacolo fiorale e contiene al suo interno degli acheni. Gli acheni sono i frutti veri e propri della rosa canina, derivano dalla modificazione dei carpelli ed ognuno di essi contiene un seme. La struttura nel suo insieme (di 1 o 2 cm) viene chiamata cinorrodo.

Distribuzione e habitat

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La specie è diffusa in una vasta area nelle zone temperate del Vecchio Mondo che include[1]:

Il suo habitat sono le boscaglie di faggio, abete, pino e querce a foglie caduche, gli arbusteti e le siepi, fino ad una quota di 1900 m. Preferisce suoli abbastanza profondi, limosi e moderatamente aridi, è una specie pioniera. Resiste al freddo e tollera anche il caldo, inoltre è un arbusto rustico che non subisce attacchi da molti parassiti (a differenza delle rose coltivate). È stata introdotta e si è naturalizzata anche in America del Nord ed in Australia e Nuova Zelanda.

Sono stati riportati i seguenti sinonimi:[3]

  • Rosa acanthina Déségl. & Ozanon
  • Rosa actinodroma Gand.
  • Rosa adenocalyx Gren.
  • Rosa amansii Déségl. & Ripart
  • Rosa ancarensis Pau & Merino
  • Rosa andegavensis var. agrestina (Crép.) Boullu
  • Rosa andegavensis var. condensata (Puget) Boullu
  • Rosa andegavensis var. lemaitrei (Ripart ex Genev.) Boullu
  • Rosa beatricis Burnat & Gremli
  • Rosa belgradensis Pančić
  • Rosa burnatii (H.Christ) Burnat & Gremli
  • Rosa canina var. biserrata (Mérat) Baker
  • Rosa canina subsp. biserrata (Mérat) Nyman
  • Rosa canina subsp. dumalis (Bechst.) Arcang.
  • Rosa canina var. dumetorum (Thuill.) Baker
  • Rosa canina subsp. dumetorum (Thuill.) R.Keller & Gams
  • Rosa canina var. glabra Desv., nom. inval.
  • Rosa canina var. glaucescens (Desv. ex Mérat) Steud.
  • Rosa canina subsp. keissleriana (Sennen) Sennen
  • Rosa canina var. myrtilloides Tratt.
  • Rosa canina subsp. senticosa (Ach.) Nyman
  • Rosa canina subsp. spuria (Puget ex Déségl.) Heinr.Braun
  • Rosa canina subsp. vulgaris (W.D.J.Koch) R.Keller & Gams
  • Rosa caucasica Pall.
  • Rosa caucasica var. lindleyana Ser.
  • Rosa cinerascens Cariot
  • Rosa cinerosa Déségl.
  • Rosa cladoleia Ripart ex Crép.
  • Rosa communis subsp. canina (L.) Rouy, comb. inval.
  • Rosa condensata Puget
  • Rosa curticola Puget ex Déségl.
  • Rosa dilucida Déségl. & Ozanon
  • Rosa dumetorum auct.
  • Rosa dumetorum subsp. dumetorum
  • Rosa dumosa Salisb., nom. illegit.
  • Rosa edita Déségl.
  • Rosa erythrantha Boreau
  • Rosa firma Puget
  • Rosa fissispina Wierzb. ex Heuff.
  • Rosa flexibilis Déségl.
  • Rosa flexuosa Raf.
  • Rosa frivaldskyi Heinr. Braun
  • Rosa frondosa Steven ex Spreng.
  • Rosa glaucescens Desv. ex Mérat
  • Rosa heterostyla Chrshan.
  • Rosa hispidula Ripart ex Déségl.
  • Rosa inconspicua Déségl.
  • Rosa insignis Déségl. & Ripart
  • Rosa istrica Degen
  • Rosa kalmiussica Chrshan. & Lasebna
  • Rosa keissleriana Sennen
  • Rosa litigiosa Crép.
  • Rosa longituba Debeaux
  • Rosa lutetiana Léman
  • Rosa lutetiana var. biserrata (Mérat) Wolley-Dod
  • Rosa lutetiana var. glaucescens (Desv. ex Mérat) Boullu
  • Rosa lutetiana var. nitens (Desv. ex Mérat) Boullu
  • Rosa lutetiana var. senticosa (Ach.) Boullu
  • Rosa macroacantha Ripart ex Déségl.
  • Rosa mandonii Déségl.
  • Rosa marisensis Simonk. & Heinr.Braun
  • Rosa mollardiana Moutin
  • Rosa montivaga Déségl.
  • Rosa mucronulata Déségl. ex Godet
  • Rosa nemophila Déségl. & Ozanon
  • Rosa nitens Desv. ex Mérat
  • Rosa nitens Vuk.
  • Rosa oblonga Déségl. & Ripart
  • Rosa oblongata Opiz
  • Rosa oreades Cottet & Castella
  • Rosa platyphylla A.Rau
  • Rosa podolica Tratt.
  • Rosa polyodon Gand.
  • Rosa pratincola Heinr.Braun
  • Rosa prutensis Chrshan.
  • Rosa psilophylla A.Rau
  • Rosa pubens Déségl. & Ozanon
  • Rosa ramosissima Déségl.
  • Rosa rougeonensis Ozanon
  • Rosa rubescens Ripart ex Déségl.
  • Rosa sarmentacea Sw., nom. nud.
  • Rosa sarmentacea Woods
  • Rosa senticosa Ach.
  • Rosa separabilis Déségl.
  • Rosa sphaerica Gren.
  • Rosa sphaeroidea Ripart ex Déségl.
  • Rosa spinetorum Déségl. & Ozanon
  • Rosa spuria Puget ex Déségl.
  • Rosa squarrosa auct. angl.
  • Rosa stipularis Mérat
  • Rosa sylvularum Ripart ex Déségl.
  • Rosa syntrichostyla Ripart ex Déségl.
  • Rosa timbaliana Debeaux
  • Rosa touranginiana Déségl. & Ripart
  • Rosa trichoneura Ripart ex Crép.
  • Rosa urbica var. trichoneura (Ripart ex Cr‚p.) Boullu
  • Rosa venosa Sw., nom. nud.
  • Rosa willibaldii Chrshan.

Viene largamente usata per i suoi altissimi contenuti di vitamina C : 2.250 mg per 100 g di porzione edule[senza fonte], e per il suo contenuto di bioflavonoidi (fitoestrogeni). La rosa canina è un'erba officinale e un'erba medicinale.

I principi attivi (oltre alla vitamina C, tannini, acidi organici, pectine, carotenoidi e polifenoli) vengono usati dalle industrie farmaceutiche, alimentari e cosmetiche; i frutti, seccati e sminuzzati, vengono usati in erboristeria per la preparazione di infusi e decotti. È indicata come astringente intestinale, antidiarroico, vasoprotettore e antinfiammatorio,[4] inoltre viene consigliata nei casi di debilitazione.[5]

I semi vengono utilizzati per la preparazione di antiparassitari ed i petali dei fiori per il miele rosato. Il suo decotto viene utilizzato in cosmetica per pelli delicate e arrossate.

Con i frutti freschi si preparano ottime confetture[6]. Si ricava una marmellata anche dai petali di rosa, come la vartanush.

Sempre con i frutti è possibile preparare un liquore chiamato gratacül, dal nome dialettale delle bacche nel nord Italia (Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte).

La rosa canina può essere usata con successo per creare siepi interpoderali o difensive, quasi impenetrabili, per le numerose spine robuste che possiede lungo tutti rami.

È una pianta mellifera, i fiori sono molto bottinati dalle api, che ne raccolgono soprattutto il polline,[7] ma produrre del miele uniflorale è molto difficoltoso perché è solo sporadica.

  1. ^ a b (EN) Rosa canina, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 10/11/2022.
  2. ^ Naturalis Historia lib 8.152.1
  3. ^ ITIS Catalogue of Life: 2013 Annual Checklist, su catalogueoflife.org. URL consultato il 9 maggio 2013.
  4. ^ Roberto Michele Suozzi, Le piante medicinali, Newton&Compton, Roma, 1994, pag. 45.
  5. ^ Luca Fioretti, Farmacia al naturale, su: Sapere&Salute - Anno III, N. 14, maggio 1998, pag. 52.
  6. ^ Confettura di rosa canina
  7. ^ (FR) Rosa canina & Apis mellifera, su Florabeilles, 13 marzo 2013. URL consultato il 28 giugno 2019.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia, vol. 1, Bologna, Edagricole, 1982, p. 563, ISBN 88-506-2449-2.
  • Fabio Conti, Carlo Blasi; Alessandro Alessandrini; Giovanna Abbate, An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, maggio 2005, p. 154, ISBN 88-7621-458-5.
  • Linnaeus, Species Plantarum, vol. 1, 1753, p. 492.

Voci correlate

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Altri progetti

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