Roger Caillois

Roger Caillois (Reims, 3 marzo 1913 – Le Kremlin-Bicêtre, 21 dicembre 1978) è stato uno scrittore, sociologo, antropologo e critico letterario francese.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato in una famiglia della piccola borghesia di Reims, Roger Caillois fece gli studi secondari nel liceo di Reims, dove ebbe come professore di storia-geografia Georges Bidault. Durante gli anni del liceo frequentò anche Roger Gilbert-Lecomte e il gruppo della rivista Le Grand Jeu.
Stabilitosi con la famiglia a Parigi alla fine degli anni venti, seguì al Liceo Louis-le-Grand le classi preparatorie all'École normale supérieure ed ebbe come compagni Jacques de Bourbon Busset, André Chastel e Pierre Grimal. Ammesso quindi alla Scuola Normale Superiore nel 1933, fu per qualche tempo vicino ai surrealisti, prima di rompere con il movimento nel 1934. Nello stesso periodo conobbe anche Gaston Bachelard, René Daumal e André Breton e si appassionò della poesia di Rimbaud, Lautréamont e Saint-John Perse.
Docente di grammatica, uditore all'École pratique des hautes études dove assistette alle conferenze di Georges Dumézil (con il quale era "in strettissimi rapporti di collaborazione e d'amicizia"[1]), Alexandre Kojève e Marcel Mauss, Roger Caillois iniziò a dare vita a un pensiero originale, nutrito di sociologia e antropologia, ma votato soprattutto all'esplorazione del sacro. Autore, già prima della guerra, di due saggi intitolati Il mito e l'uomo (1938) e L'uomo e il sacro (1939), Roger Caillois fondava[1] nel 1937, con Georges Bataille, Michel Leiris e Pierre Klossowski, il "Collège de sociologie". Il suo nome, a quel tempo è legato a parecchie attività dell'estrema sinistra antifascista.
Il suo incontro con la letterata argentina Victoria Ocampo doveva portarlo, nel luglio 1939, a lasciare la Francia per l'Argentina, dove restò per tutta la durata della guerra. Egli sostenne attivamente oltre-Atlantico la lotta contro il nazismo fondando la rivista "Les Lettres françaises" nel 1941, e l'istituto francese di Buenos Aires. Dal 1945 al 1946, fu anche il successore di Raymond Aron nella redazione di "La France Libre".
Di ritorno in Francia dopo la Liberazione, Roger Caillois doveva rinunciare ai suoi impegni politici per consacrarsi alla sua opera e alle sue attività letterarie. Diventato funzionario dell'UNESCO nel 1948, effettuò numerosi viaggi attraverso il mondo e contribuì a far scoprire al pubblico francese la letteratura latino-americana, lanciando presso Gallimard la collana "Croix du Sud". Nel 1952 fondò "Diogène", rivista a vocazione internazionale e pluridisciplinare che diresse sino alla morte con l'aiuto di Jean d'Ormesson.
La sua opera, che deve molto all'esplorazione dei mondi poetici dell'immaginario e del fantastico, costituisce un apporto essenziale e perfettamente originale alla critica letteraria e alle scienze umane del XX secolo. Possiamo ricordare Le Rocher de Sisyphe, Puissance du roman, Babel, Poétique de Saint-John-Perse, L'Incertitude qui vient des rêves, Les Jeux et les Hommes, Puissances du rêve, Au coeur du fantastique, Anthologie du fantastique, La Pieuvre, Essais sur la logique de l'imaginaire, Approches de l'imaginaire, Le Fleuve Alphée, ma i molti suoi testi sono ripetuti e ripresi più volte, quasi a voler ricreare quella vertigine di cui ha spesso parlato.
Infine l'uomo, affascinato dal mondo minerale, consacrò parecchie opere anche alla gemmologia. Roger Caillois fu eletto all'Académie française il 14 gennaio 1971 sul seggio di Jérôme Carcopino. La sua elezione avvenne al secondo turno con 16 voti contro 11 del romanziere Henri Queffélec. Nel 1978 ricevette dal Ministero della Cultura francese il Grand Prix national des lettres.[2] Sposò Yvette Billod, dalla quale ebbe una figlia (Catherine), poi, nel 1957, Alena Vichr. Morto nel 1978, è sepolto nel cimitero di Montparnasse.
Critiche[modifica | modifica wikitesto]
Carlo Ginzburg, in un suo testo intitolato Mitologia germanica e nazismo. Su un vecchio libro di Georges Dumézil, incluso nel libro Miti emblemi spie. Morfologia e storia, sottolinea come i temi trattati da Callois e Bataille al Collège de sociologie presentassero, e presentino, "un atteggiamento estremamente ambiguo nei confronti delle ideologie fasciste e naziste".[3]
Sempre da quanto presentato da Ginzburg nel medesimo testo, Alexandre Kojève, "che pure tenne una conferenza al Collège su «Les conceptions hégéliennes», aveva osservato ironicamente che il programma di Bataille e Caillois era paragonabile al tentativo di un prestigiatore di credere alla magia attraverso i propri trucchi"[4]. Anche Walter Benjamin, "ascoltatore assiduo delle conferenze del Collège"[3], nella conclusione della recensione a L'aridité di Caillois scrive: «È triste vedere come un'ampia corrente limacciosa sia alimentata da fonti situate ad una notevole altitudine».[4]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- Procès intellectuel de l'art (exposé des motifs), Marseille: Les Cahiers du Sud, 1935
- Les Démon de midi (1937), trad. Alberto Pelissero, I demoni meridiani, a cura di Carlo Ossola, Torino: Bollati Boringhieri, 1988[5]
- Le Mythe et l'homme, Paris: Gallimard, 1938, trad. Alfredo Salsano, Il mito e l'uomo, Torino: Bollati Boringheri, 1998
- L'Homme et le sacré, Paris: Leroux, 1939, nuove ed. Paris: Gallimard, 1949 e 1963; trad. Ruggero Guarino, L'uomo e il sacro. Con tre appendici sul sesso, il gioco e la guerra nei loro rapporti con il sacro, a cura di Ugo M. Olivieri, con un saggio di Georges Bataille, Torino: Bollati Boringhieri, 2001
- curatela di Pierre Corneille, El Cid, Paris: Hachette, 1939
- Le Roman policier, ou Comment l'intelligence se retire du monde pour se consacrer a ses jeux et comment la société introduit ses problèmes dans ceux-ci, Buenos Aires: Éditions des lettres françaises, 1941
- Puissances du roman, Marseille: Sagittaire, 1942; trad. Alfonso Zaccaria, La forza del romanzo, Palermo: Sellerio, 1980
- La Communion des forts, études sociologiques, Marseille: Sagittaire, 1944; trad. Anna Baldi e Annamaria Laserra, La comunione dei forti, a cura di Marco Brunazzi, Torino: Bollati Boringhieri, 2007
- Les Impostures de la poésie, Paris: Gallimard, 1945
- Sur l'enjeu d'une guerre, Paris: Sagittaire, 1945
- Circonstancielles, 1940-1945, Paris: Gallimard, 1946
- Introduction, in Lautréamont, Œuvres complètes, Paris: José Corti, 1946
- Le Rocher de Sisyphe, Paris: Gallimard, 1946; trad. e introduzione di Annamaria Laserra, La roccia di Sisifo, Milano: Lucarini, 1990[6]
- Vocabulaire esthétique, Paris: Fontaine, 1946; trad. Bruna Gavaldo, Vocabolario estetico, in Babele, Genova: Marietti, 1983, pp. 11-67; Milano: Bompiani, 1991
- Babel. Orgueil, confusion et ruine de la littérature, Paris: Gallimard, 1948; n. ed. Babel précédé de Vocabulaire esthétique, ivi, 1978; trad. Piero La Valle, Babele[7], Genova: Marietti, 1983, pp. 75-278
- curatela di Montesquieu, Histoire veritable, Lille: Giard-Genève: Droz, 1948
- curatela di Montesquieu, Œuvres complètes, vol. 1, Paris: Gallimard, 1949
- curatela con Pierre Lièvre di Pierre Corneille, Théâtre complet, 2 voll., Paris: Gallimard, 1950
- Description du marxisme, Paris: Gallimard, 1950; trad. Descrizione del marxismo, Roma: Associazione italiana per la libertà della cultura, 1954
- curatela di Montesquieu, Œuvres complètes, vol. 2, Paris: Gallimard, 1951
- Quatre essais de sociologie contemporaine, Paris: Perrin, 1951[8], trad. parz. Mauro Pennasilico, La vertigine della guerra, introduzione di Sergio Cotta, Roma: EL, 1990; con introduzione di Umberto Curi, Troina (EN): Oasi, 2002
- Préface, in Antoine de Saint-Exupéry, Œuvres, Paris: Gallimard, 1953
- Poétique de St.-John Perse, Paris: Gallimard, 1954; n. ed. ivi 1972
- Illusions à rebours, in "Nouvelle Revue Française", 1955; trad. a cura di Mario Porro, Illusioni a ritroso in Diogene coricato. Una polemica su civiltà e barbarie (con Claude Lévi-Strauss), Milano: Medusa 2004
- L'Incertitude qui vient des rêves, Paris: Gallimard, 1956; trad. Il deserto del sogno (con in appendice Dalla fiaba alla fantascienza), Milano: Nuova accademia, 1964; trad. Vittoria De Fazio, L'incertezza dei sogni, introduzione di Guido Almansi (pp. 7-14), Milano: Feltrinelli, 1983; trad. Angelica Tizzo, Milano: SE, 2014
- Art poétique. Commentaires. Préface aux poésies. L'Énigme et l'image, suivi de traductions de la Vajasameyi Samhita (XXIII, 45-62) par Louis Renou, du Heidreksmal et de Sonatorrek, par Pierre Renauld, Paris: Gallimard, 1958; trad. Con testo a fronte e « Preambolo » di Adriano Marchetti, Arte poetica, Rimini: Panozzo, 2008
- curatela di Fantastique: soixante récits de terreur, Paris: Club français du livre, 1958
- Les Jeux et les hommes: le masque et le vertige, Paris: Gallimard, 1958, n. ed. 1967; trad. Laura Guarino, I giochi e gli uomini. La maschera e la vertigine, introduzione e note di Giampaolo Dossena, Milano: Bompiani, 1981; con prefazione di Pier Aldo Rovatti, ivi, 2004
- curatela di Jan Potocki, Manuscrit trouvé à Saragosse, Paris: Gallimard, 1958; trad. Anna Devoto, Manoscritto trovato a Saragozza, testo stabilito e presentato da Roger Caillois, Milano: Adelphi, 1965
- curatela con Jean-Clarence Lambert di Trésor de la poésie universelle, Paris: Gallimard, 1958
- Méduse et Cie, Paris: Gallimard, 1960; trad. Giovanni Leghissa, L'occhio di Medusa. L'uomo, l'animale, la maschera, Milano: Raffaello Cortina, 1998
- Ponce Pilate, récit, Paris: Gallimard, 1961; trad. Luciano De Maria, Ponzio Pilato, Torino: Einaudi, 1963; con una nota di Giorgio Fontana, Palermo: Sellerio, 2017
- Esthétique généralisée, Paris: Gallimard, 1962
- curatela di Puissances du rêve: textes anciens et modernes, Paris: Club français du livre, 1962; trad. La forza del sogno: il sogno nella letteratura di tutti i tempi, Parma: Guanda, 1963
- Bellone ou la pente de la guerre, Bruxelles: Renaissance du livre, 1963; trad. integrale di Marco Tabacchini, Silvia Uberti ed Elia Verzegnassi, La vertigine della guerra, Gussago (BS): Casa di marrani, 2014
- Le Mimétisme animal, Paris: Hachette, 1963; trad. Vincenzo Fidomanzo, Il mimetismo animale, Milano: Medusa, 2017
- Instincts et société, essais de sociologie contemporaine, Genève: Gonthier, 1964; trad. Daniele Gorret, Istinti e società, Parma: Guanda, 1983
- Au cœur du fantastique, Paris: Gallimard, 1965; trad. Laura Guarino, Nel cuore del fantastico, postfazione di Guido Almansi (pp. 107-19), Milano: Feltrinelli, 1984; Milano: Abscondita, 2004
- curatela di Anthologie du fantastique, 2 voll., Paris: Gallimard, 1966
- Images, images... Essais sur le rôle et les pouvoirs de l'imagination, Paris: José Corti, 1966
- Pierres, Paris: Gallimard, 1966; trad. a cura di Giuseppe Zuccarino, Pietre, Genova: Graphos, 1988[9]
- Préface, in Oswald Wirth, Le Tarot des imagiers du moyen age, Paris: Tchou, 1966; trad. Roberta Rambelli, I tarocchi, Roma: Edizioni Mediterranee, 1973
- De la féerie à la science-fiction, Paris: Gallimard, 1966; trad. a cura di Paolo Repetti, Dalla fiaba alla fantascienza, Roma-Napoli: Theoria, 1985, poi Napoli: Guida, 1991
- curatela di Jeux et sports, tomo 8, Encyclopédie de la Pléiade, Paris: Gallimard, 1967
- Obliques, Montpellier: Fata Morgana, 1967; con Images, images..., Paris: Stock, 1975; Paris: Gallimard, 1987)
- curatela con Gustav E. von Grunebaum di Le Rêve et les sociétés humaines, Paris: Gallimard, 1967
- Cases d'un échiquier, Paris: Gallimard, 1970
- L'Écriture des pierres, Genève: Skira, 1970; Paris: Flammarion, 1981; trad. Carla Coletti, La scrittura delle pietre, Genova: Marietti, 1986; trad. Angelica Tizzo, Milano: Abscondita, 2013
- Discours de réception de Roger Caillois à l'Académie française et réponse de René Huyghe, Paris: Gallimard, 1972
- La Dissymétrie, Paris: Gallimard, 1973
- La Pieuvre: essai sur la logique de l'imaginaire, Paris: La Table Ronde, 1973; trad. Leonella Prato Caruso, La piovra, Parma: Franco Maria Ricci, 1975
- Approches de l'imaginaire, Paris: Gallimard, 1974
- Un mannequin sur le trottoir, Paris: Yves Rivière, 1974 (illustrato da Pierre Alechinsky)
- Randonnées, Montpellier: Fata Morgana, 1974 (illustrato da Zao Wou-Ki)
- Pierres réfléchies, Paris: Maeght, 1975; Paris: Gallimard, 1975 (con incisioni di Raoul Ubac); ivi, 2004 (illustrato da Christiane Vielle)
- Malversations, Paris: André de Rache, 1975; Montpellier: Fata Morgana, 1993 (illustrato da Jean-Gilles Badaire); trad. a cura di Roberta Coglitore, Malversazioni, Roma: Meltemi, 2003[10]
- Cohérences aventureuses (Esthétique généralisée, Au coeur du fantastique, La Dissymétrie), Paris: Gallimard, 1976
- Mise au net, traduzione[11] di poesie di Octavio Paz (Pasado en claro, 1975), Paris: Gallimard, 1977
- Approches de la poésie: les impostures de la poésie, aventure de la poésie moderne, art poétique, reconnaissance à Saint-John Perse, résumé sur la poésie, ouverture, Paris: Gallimard, 1978
- Le Champ des signes: récurrences dérobées, aperçu sur l'unité et la continuité du monde physique, intellectuel et imaginaire, ou premiers éléments d'une poétique généralisée, Paris: Hermann, 1978; trad. Anna Zanetello, Ricorrenze nascoste, Palermo: Sellerio, 1986
- Le Fleuve Alphée, Paris: Gallimard, 1978; trad. Maria Andronico, Il fiume Alfeo, con un'intervista di Héctor Bianciotti, Palermo: Sellerio, 1980
- Rencontres, Paris: Presses Universitaires de France, 1978
- Trois leçons des Ténèbres, Montpellier: Fata Morgana, 1978; n. ed. 1989 (illustrato da Pierre Albuisson); trad. a cura di Tomaso Cavallo, Tre lezioni delle tenebre, Lavagna (GE): Zona, 1998
- Il Collegio di Sociologia, a cura di Denis Hollier, Paris: Gallimard, 1979; trad. Marina Galletti e Alessandra Laserra, Torino: Bollati Boringhieri, 1994
- Le Mythe de la licorne, Montpellier: Fata Morgana, 1979; trad. Maria Elisabetta Craveri, Il mito del liocorno, prefazione di Francesco Zambon (pp. 7–14), Milano: Medusa, 2003
- Chroniques de Babel, Paris: Denoël-Gonthier, 1981
- La Nécessité d'esprit, Paris: Gallimard, 1981
- Espace américain, Montpellier: Fata Morgana, 1983; trad. Agnese Silvestri, Spazio americano, con saggi introduttivi di Vanni Blengino e Annamaria Laserra, Troina (EN): Città Aperta, 1983
- La Lumière des songes, Montpellier: Fata Morgana, 1984 (illustrato da Pierre Alechinsky)
- Apprentissages de Paris, Montpellier. Fata Morgana, 1984; trad. a cura di Roberta Coglitore, Parigi: un apprendistato, Palermo: Edizioni di passaggio, 2012
- Préface in Pablo Neruda, Hauteurs de Macchu Picchu, Paris: Seghers, 1988
- L'Aile froide, Montpellier: Fata Morgana, 1989 (illustrato da Patrice Vermeille)
- con Jean Paulhan, Correspondance 1934-1967, a cura di Odile Felgine e Claude-Pierre Perez, Paris: Gallimard, 1991 ("Cahiers Jean Paulhan" n. 6)
- Naissance de Lucifer, Montpellier: Fata Morgana, 1992 (illustrato da Benedicte Caillot); trad. a cura di Riccardo De Benedetti, Nascita di Lucifero, Milano: Medusa, 2002
- Préface, in Honoré de Balzac, A Paris!, Bruxelles: Complèxe, 1993
- La Chute des corps, Montpellier: Fata Morgana, 1995 (illustrato da Jean-Louis Beaudonnet)
- Petit guide du XVe arrondissement à l'usage des fantômes, Montpellier: Fata Morgana, 1995 (illustrato da Gérard Titus-Carmel)
- con Saint-John Perse, Correspondance 1942-1975, a cura di Joëlle Gardes Tamine, Paris: Gallimard, 1996 ("Cahiers Saint-John Perse" n. 13)
- con Victoria Ocampo, Correspondance 1939-1978, a cura di Odile Felgine con la collaborazione di Laura Ayerza De Castilho e Juan Álvarez Márquez, Paris: Stock, 1997; trad. Edda Melon, Corrispondenza 1939-78, Palermo: Sellerio, 2003
- Images du labyrinthe, a cura di Stéphane Massonet, Paris: Gallimard, 2008 (raccolta di testi 1933-1978)
- Œuvres, a cura di Dominique Rabourdin, Paris: Quarto Gallimard, 2008
- Jorge Luis Borges, Montpellier: Fata Morgana, 2009 (illustrato da Antonio Segui)
- Mauss, Valéry, Paulhan, Montpellier: Fata Morgana, 2016 (con incisioni di Pierre Alechinsky)
- Êtres de crépuscule, Montpellier: Fata Morgana, 2016
- Aveu du nocturne, a cura di Stéphane Massonet, Montpellier: Fata Morgana, 2018 (illustrato da Nathalie Bourdreux)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b «Nel 1937 nacque a Parigi il Collège de sociologie, singolarissimo innesto di temi maussiani su un'istituzione che, al di la dei richiami espliciti ai gruppi d'avanguardia (dada, surrealisti) si proponeva di resuscitare una società segreta o un ordine religioso. Ma più che di temi maussiani si può parlare di temi duméziliani. Uno dei principali animatori del Collège, Roger Caillois (l'altro era Georges Bataille) era allora in strettissimi rapporti di collaborazione e d'amicizia con Dumézil. Alle ricerche ancora inedite di Dumézil s'ispiravano vari contributi di Caillois all'attività del Collège, poi raccolti nel volume L'homme et le sacré, terzo di una collezione che era stata aperta da Mythes et Dieux des Germains.» (da Miti emblemi spie. Morfologia e storia, pag.229, Carlo Ginzburg, Einaudi, 1986, n.ed. 2000)
- ^ Grand prix national des Lettres, su revolvy.com. URL consultato l'11 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2020).
- ^ a b «Si riconoscono facilmente i temi delle ricerche di Dumézil, tradotti nelle preoccupazioni (o ossessioni) che dominavano i protagonisti del Collége, Bataille e Caillois. Schematizzando potremmo dire che per Bataile era il nesso tra la morte (e la sessualità) e il sacro, per Caillois quello tra il sacro e il potere. In entrambi, questi temi, implicavano un atteggiamento estremamente ambiguo nei confronti delle ideologie fasciste e naziste» e «Le divagazioni di Caillois su una comunità aristocratica composta da individui spietati, tirannici, pronti ad affrontare i rigori di un'imminente età glaciale che avrebbe provocato una selezione implacabile, avevano un suono ancora più equivoco. Le connotazioni fascistizzanti di questi discorsi furono prontamente segnalate da critici di sinistra, socialisti e comunisti, nonché da un ascoltatore assiduo delle conferenze del Collège come Walter Benjamin» (da Miti emblemi spie. Morfologia e storia, pag.230)
- ^ a b da Miti emblemi spie. Morfologia e storia, corrispettivamente "a" a pag.231, "b" a pag.237.
- ^ In origine su Revue de l'histoire des religions, CXVI, n. 2-3, 1937, poi in volume per la prima volta in italiano nell'ed. citata, quindi in francese, Montpellier: Fata Morgana, 1991.
- ^ Contiene La virtù della speranza, Atene dinanzi a Filippo, L'ordine nuovo, Patagonia, Fonti della morale.
- ^ Con la nuova prefazione del 1978, pp. 9-10 e postfazione di Marguerite Yourcenar, pp. 281-301
- ^ Contiene La représentation de la mort, L'usage des richesses, Le pouvoir charismatique, Le vertige de la guerre.
- ^ Contiene Tre lezioni delle tenebre.
- ^ Contiene Segni mimati, Semaforo, Invenzione delle medaglie naturali, Sparsi e rinviati.
- ^ In collaborazione con l'autore e con Yvette Cottier.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Claude Mauriac, Roger Caillois ou l'antisurréaliste, in «Prevue», 7, gennaio 1957, pp. 74–77
- «Cahiers pour un temps» au Centre Pompidou, Paris: Pandora, 1981 (contiene un'intervista con Héctor Bianciotti e Jean-Paul Enthoven).
- A. Bosquet, "Roger Caillois", Paris, Seghers, collana "Poètes d'aujoursd'hui", 1971
- D. Autié, "Approches de Roger Caillois", Toulouse, Privat, 1983
- J.C. Lambert (a cura di), Roger Caillois, Paris: Différence, 1991
- J. Worms, Entretiens avec Roger Caillois, Paris: La Différence, 1991
- L. Jenny (a cura di), Roger Caillois la pensée aventurée, Paris: Belin, 1992
- M. Panoff, Les Frères ennemis, Caillois et Lévi-Strauss, Paris, Payot, 1993
- A. Laserra, Materia e immaginario. Il nesso analogico nell'opera di Roger Caillois, Roma: Bulzoni 1994
- O. Felgine, Roger Caillois. Biographie, Paris: Stock, 1994
- S. Massonet, Les Labyrinthes de l'imaginaire dans l'oeuvre de Roger Caillois, Paris: L'Harmattan, 1998
- numero speciale di «Europe», 859-60, 2000
- L. Margantin, Approche de la pensée lyrique de Roger Caillois en «Littérature», Paris: Larousse, dicembre 2000
- J. De Romilly, Roger Caillois hier encore, Montpellier: Fata Morgana, 2001
- A. Laserra (a cura di), Fragments, fractures, réflexions d'une oeuvre, Padova, UNIPRESS, 2002
- U. M. Olivieri (a cura di), Roger Caillois, "Riga", n. 23, Milano: Marcos y Marcos, 2004
- (DE) Stephan Moebius, Die Zauberlehrlinge, Soziologiegeschichte des Collège de Sociologie, Konstanz 2006
- Civiltà della vertigine. A partire da Roger Caillois, "Kasparhauser", XI, 2015
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Roger Caillois
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Roger Caillois
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Caillois, Roger, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Roger Caillois, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Roger Caillois, su www.academie-francaise.fr, Académie française.
- (EN) Opere di Roger Caillois, su Open Library, Internet Archive.
- (FR) Pubblicazioni di Roger Caillois, su Persée, Ministère de l'Enseignement supérieur, de la Recherche et de l'Innovation.
- (EN) Bibliografia di Roger Caillois, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- Bibliografia italiana di Roger Caillois, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 92201126 · ISNI (EN) 0000 0001 2103 0717 · SBN CFIV001135 · BAV 495/281246 · Europeana agent/base/65930 · LCCN (EN) n79043940 · GND (DE) 118675281 · BNE (ES) XX873364 (data) · BNF (FR) cb11894811c (data) · J9U (EN, HE) 987007296244105171 · NDL (EN, JA) 00435057 · WorldCat Identities (EN) lccn-n79043940 |
---|