Robbie Robertson

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Robbie Robertson
Robbie Robertson a New York
NazionalitàCanada Canada
GenereRock[1]
Blues
Roots rock
Americana
World music
Periodo di attività musicale1957 – in attività
Strumentochitarra, voce, pianoforte, basso, organo, batteria, steel guitar, mandolino, autoharp, clavinet, tastiere, melodica, fisarmonica, armonica a bocca
GruppiThe Band
Studio5

Jaime Robbie Robertson (Toronto, 5 luglio 1943) è un polistrumentista, cantante e compositore canadese, famoso soprattutto per la sua appartenenza al gruppo The Band.[2] È stato inserito al cinquantanovesimo posto nella lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Jaime Robert Klegerman, nato da padre ebreo e da madre indiana Mohawk (assunse il cognome del padre adottivo, Robertson, dopo che sua madre si risposò dopo la morte del genitore naturale), conobbe la musica nella Riserva delle Sei Nazioni nell'Ontario, dove passava le vacanze. Cominciò presto a studiare la chitarra scrivendo canzoni e esibendosi fin da giovane.

Dal 1958, Robertson si esibì a Toronto con diversi gruppi musicali. Nel 1960, incontrò il cantante Ronnie Hawkins, allora leader di una band chiamata The Hawks. Il chitarrista solista era il noto Roy Buchanan, che insegnò a Robertson tanto che, quando lasciò il gruppo per fare il musicista di studio, fu Robertson che divenne il solista del gruppo. Robertson si unì a The Hawks, che si separarono da Hawkins nel 1963.

Il quintetto si rinominò The Canadian Squires, Levon and the Hawks per chiamarsi alla fine The Band.

The Band[modifica | modifica wikitesto]

Bob Dylan offrì un ingaggio a The Band per i suoi famosi e controversi tour del 1965 e 1966: fu la sua prima esibizione importante come musicista rock anziché come interprete di musica folk. Il suono particolare della chitarra di Robertson costituì una parte essenziale della musica.

Dal primo album, Music from Big Pink (1968), The Band fu considerato come uno dei più importanti gruppi di musica rock. La rivista Rolling Stone espresse grandi apprezzamenti nei confronti del gruppo[3].

Robertson cantava solo poche canzoni con il gruppo, ma compose la maggior parte dei brani e spesso fu considerato il leader del gruppo (anche se il batterista e cantante Levon Helm successivamente disse che a Robertson vennero attribuiti eccessivi crediti come compositore).

Nel 1976, Robertson decise di sciogliere The Band, affermando di essere esausto da quasi venti anni di continue esibizioni con il gruppo. Nel film The Last Waltz, diretto da Martin Scorsese, Robertson disse che aveva suonato musica rock dal vivo fin da quando questo tipo di musica cominciò ad essere suonata.

Nel 1983 The Band si ricostituì senza Robertson.

Musica pellerossa[modifica | modifica wikitesto]

Dopo due ottimi album solisti improntati su un rock epico e atmosferico (notevole soprattutto il primo, prodotto da Daniel Lanois e con ospiti del calibro di Peter Gabriel, gli U2, i Neville Brothers e i vecchi compagni della Band), Robertson ha dato inizio ad un affascinante viaggio nella memoria, personale quanto del proprio popolo, esplorando le sonorità e le narrazioni degli indiani d'America[4]. La sua ricerca trova piena maturazione soprattutto nel disco Music for the Native Americans, colonna sonora di un documentario televisivo, piccolo capolavoro della world music contemporanea[5].

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1980 Martin Scorsese affidò a Robertson la composizione della colonna sonora per il film Toro scatenato. Successivamente Robertson avvierà con il regista statunitense un proficuo sodalizio, riscontrabile nei film Re per una notte (1983), Il colore dei soldi (1986), Casinò (1995), Gangs of New York (2002), The Departed - Il bene e il male (2006), Shutter Island (2009), The Wolf of Wall Street (2013) e The Irishman (2019). Ha inoltre collaborato con Wim Wenders per Fino alla fine del mondo (1991), con Barry Levinson per Jimmy Hollywood (1994), con Oliver Stone per Ogni maledetta domenica (1999) e nel 1995 ha anche recitato nel film 3 giorni per la verità, diretto da Sean Penn[6].

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Solista[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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