Parco regionale del bacino idrografico del fiume Sarno

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Parco naturale regionale del bacino idrografico del fiume Sarno
Tipo di areaParco regionale
Codice WDPA390479
Codice EUAPnon attribuita
Class. internaz.Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto
StatiBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Campania
ComuniAngri, Castellammare di Stabia, Nocera Inferiore, Poggiomarino, Pompei, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sarno, Scafati, Striano, Torre Annunziata
Superficie a terra3.436 ha
Provvedimenti istitutiviIstituito ufficialmente con la delibera n. 2211 del 27 giugno 2003
GestoreRegione Campania
PresidenteMassimiliano Mercede
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 40°49′03.36″N 14°37′52.32″E / 40.8176°N 14.6312°E40.8176; 14.6312

Il parco regionale del fiume Sarno è un'area naturale protetta della regione Campania che comprende la maggior parte dei comuni attraversati dal Sarno (tra la città metropolitana di Napoli e l'agro nocerino-sarnese, in provincia di Salerno). Il parco è stato istituzionalmente riconosciuto con la delibera n. 2211 del 27 giugno 2003 che ne costituisce l'ente, che ha come obiettivo, tra gli altri, quello di attuare una politica di sviluppo e salvaguardia del territorio.[1]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Luogo balneare di Castellammare di Stabia e sullo sfondo il Vesuvio
Scavi di Pompei

L'area geografica gestita dall'ente comprende la maggior parte dei comuni che il fiume Sarno attraversa. L'area del Parco, malgrado il degrado che deriva dall'inquinamento del fiume, è caratterizzata da bellezze naturali paesaggistiche e bellezze storico architettoniche di rilevanza nazionale e internazionale.

Comuni dell'area[modifica | modifica wikitesto]

I comuni che appartengono al parco regionale del Sarno sono:

Luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Tra i siti di maggiore importanza, oltre a Pompei i cui scavi archeologici sono patrimonio dell'umanità per l'UNESCO, ci sono anche Torre Annunziata e Castellammare di Stabia che rappresentano importanti centri archeologici che risalgono all'Impero romano, l'artistica città di Nocera Inferiore con la Basilica Cattedrale, il Monastero di Sant'Anna, la Chiesa di San Matteo, il Castello medievale, gli scavi archeologici, il Santuario di Montalbino, la città di Sarno che custodisce un centro storico di notevole importanza artistico ed architettonico con il Santuario di Maria Santissima delle Tre Corone e, di fronte, la Chiesa dell'Immacolata, la Chiesa monumentale di San Francesco d'Assisi e l'attiguo pregevole Chiostro, la Basilica Insigne Collegiata di San Matteo Apostolo ed Evangelista con il Borgo medievale di Terravecchia e staccato dal centro storico il Duomo di Episcopio, il centro storico di Striano con la Porta civica di San Nicola, il centro medievale di Angri, il sito archeologico di Longola a Poggiomarino, e le località balneari (come Pozzano) appartenenti al Comune di Castellammare di Stabia. Nel comune di Scafati, invece, è presente l'antica abbazia cistercense di Santa Maria di Realvalle sorta nel 1274; la chiesa madre Santa Maria delle Vergini costruita attorno al XV secolo ed il Polverificio Borbonico del 1852.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura[modifica | modifica wikitesto]

Pomodori San Marzano

L'agricoltura è diffusa soprattutto in zone quali San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Striano, Sarno, Poggiomarino e Nocera Inferiore. I prodotti agricoli tipici del luogo (con marchio DOP) sono il pomodoro San Marzano, il friariello, la patata novella campana, il cipollotto nocerino e la percoca.

Industria[modifica | modifica wikitesto]

Varie realtà industriali di conserve di pomodoro sono situate presso Sarno, Angri, Nocera Inferiore, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Scafati e Striano mentre una delle principali fonti di reddito di Castellammare di Stabia sono i cantieri navali.

Turismo[modifica | modifica wikitesto]

I comuni della valle del Sarno che vivono anche di turismo sono principalmente Pompei e Castellammare di Stabia. Fonte di reddito per San Marzano sul Sarno, oltre all'agricoltura, è anche la presenza in città di diversi alberghi e ristoranti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito istituzionale, su enteparcodelfiumesarno.it. URL consultato il 22 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2014).