Michela Fanini

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Michela Fanini
Michela e Ivano Fanini dopo la vittoria nel Giro Donne 1994
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Ciclismo
Specialità Strada
Carriera
Squadre di club
1992-1994Fanini Arte e Sprint
Nazionale
1992-1994Bandiera dell'Italia Italia
Palmarès
 Mondiali
Bronzo Oslo 1993 Cronosquadre
Statistiche aggiornate al settembre 2018

Michela Fanini (Lucca, 23 marzo 1973Capannori, 26 ottobre 1994) è stata una ciclista su strada italiana, vincitrice del titolo nazionale su strada nel 1992 e del Giro d'Italia nel 1994.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Michela Fanini nacque in una famiglia legata al ciclismo: il nonno era Lorenzo Fanini, fondatore di una casa di biciclette, mentre lo zio Ivano Fanini, patron prima di squadre dilettantistiche e dal 1989 del team professionistico Amore & Vita.[1] Dotata di uno spunto veloce, si mise in evidenza già nelle categorie giovanili; tra le Juniores vestì la maglia della Nazionale ai campionati del mondo 1990 e 1991, vincendo anche gare in Francia e Paesi Bassi.[2]

Passata alle Elite, già a 19 anni, nel 1992, conquistò il titolo di campionessa italiana su strada a Montebelluna.[2] L'anno successivo al Giro d'Italia, appena rilanciato dopo due anni di stop dalla società diretta dal padre Brunello, vinse una tappa e concluse al quinto posto assoluto, facendo sua anche la classifica delle giovani.[2] In stagione si aggiudicò anche una frazione al Tour Cycliste Féminin e una al Tour de la Communauté Européenne, e si classificò seconda nel Campionato italiano, quarta nella gara in linea dei campionati del mondo di Oslo e terza nella cronometro a squadre iridata con il quartetto azzurro completato da Valeria Cappellotto, Fabiana Luperini e Roberta Bonanomi.

Nel 1994 vinse la classifica finale del Giro d'Italia, aggiudicandosi anche una tappa, e tre frazioni del Tour Cycliste, mentre ai campionati del mondo in Sicilia concluse solo 52ª anche a causa di una caduta nel finale di gara quando era con le prime.[2][1]

Il 26 ottobre 1994 morì in un incidente stradale alle porte di Lucca: alla guida della sua Peugeot 205, perse il controllo del veicolo, che sbandò urtando su un muretto e ribaltandosi.[1]

Riconoscimenti postumi[modifica | modifica wikitesto]

Suo padre, Brunello Fanini, rifondatore solo l'anno prima del Giro d'Italia femminile, creò già nel 1995 in sua memoria il Memorial Michela Fanini, che divenne in seguito, come Giro della Toscana Femminile-Memorial Michela Fanini, appuntamento fisso di settembre del calendario internazionale; lanciò inoltre la squadra femminile SC Michela Fanini-Record-Rox, dal 2005 registrata come squadra UCI.[2] A Michela Fanini sono dedicate anche numerose vie, piazze e piste ciclabili, soprattutto in Toscana: le piazze centrali di Segromigno e di Paganico, un piazzale a Campi Bisenzio, piste ciclabili a Torre del Lago, Cervia, Lunata e Capannori, vie a Monzambano e Crocetta del Montello, il ciclodromo di Vaiano.[2]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Campionati italiani, Prova in linea
5ª tappa Giro d'Italia
13ª tappa Tour Cycliste
7ª tappa Tour de la Communauté Européenne
Giro del Friuli
3ª tappa Giro d'Italia
Classifica generale Giro d'Italia
2ª tappa Tour Cycliste
5ª tappa Tour Cycliste
7ª tappa Tour Cycliste

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

Classifica giovani Giro d'Italia

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

1993: 5ª
1994: vincitrice
1992: 38ª
1993: 22ª
1994: 17ª

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Oslo 1993 - Cronosquadre: 3ª
Oslo 1993 - In linea Elite: 4ª
Capo d'Orlando 1994 - In linea Elite: 52ª

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c MUORE LA FANINI, DONNA DELLE BICI, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 29 settembre 2018.
  2. ^ a b c d e f LA STORIA, su michelafanini.com. URL consultato il 29 settembre 2018.

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