Massimiliano Farris

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Massimiliano Farris
Farris nel 2023
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 182 cm
Peso 81 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Inter (Vice)
Termine carriera 1º luglio 2009 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1987-1988Pro Vercelli25 (0)
1988-1990Torino4 (0)
1990-1991Barletta19 (0)
1991-1993Ternana62 (3)
1993-1994Pisa30 (1)
1994-1996Pescara45 (2)
1996Atletico Catania6 (0)
1996-1998Fiorenzuola55 (1)
1998Avellino7 (0)
1999-2000Atletico Catania43 (5)
2000-2001Lodigiani29 (5)
2001-2002Carrarese26 (2)
2002Imolese16 (0)
2003Nocerina11 (0)
2003-2005Sangiovannese34 (2)
2005-2007Viterbese66 (10)
2007-2008 Bassano Romano29 (1)
2008-2009Flaminia C.C.29 (0)
Carriera da allenatore
2009-2010Flaminia C.C.
2010-2011Pomezia
2011Pomigliano
2012-2013Viterbese
2013-2014Sora
2014-2016LazioPrimavera (Vice)
2016-2021LazioVice
2021-InterVice
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 1º luglio 2022

Massimiliano Farris (Milano, 24 febbraio 1971) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, tecnico in seconda dell'Inter.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Di origini sarde, precisamente di Buggerru, debutta tra i professionisti a 17 anni nella Pro Vercelli giocando 25 incontri in Serie C2.

L'anno seguente il suo cartellino viene acquistato dal Torino, con la cui maglia disputa per intero le ultime 4 partite del campionato di Serie A 1988-1989, mentre l'anno successivo non viene mai schierato nella serie cadetta dove i granata erano retrocessi.

Farris in azione alla Ternana nella stagione 1991-1992

Nel 1990 passa al Barletta in Serie B, e l'anno successivo passa alla Ternana, contribuendo alla vittoria del campionato di Serie C1 e disputando con gli umbri anche il successivo torneo di Serie B.

In seguito disputa tre stagioni consecutive in cadetteria, per un anno al Pisa (con cui retrocede dopo lo spareggio con l'Acireale, nel quale realizza uno dei rigori per la sua squadra[1]) e per due al Pescara. Nel 1996 scende in Serie C1, per pochi mesi all'Atletico Catania e poi al Fiorenzuola, dapprima in comproprietà e poi a titolo definitivo[2]: vi rimane per due stagioni, con una salvezza e una retrocessione[3][4]. Nelle annate successive milita nell'Avellino, di nuovo nell'Atletico Catania e nella Lodigiani, con cui mette a segno il suo record di marcature (5); a fine stagione si svincola, e in ottobre passa alla Carrarese, ancora in Serie C1[5].

Nel 2002, a 31 anni, scende in Serie C2 con le maglie di Imolese, Nocerina e Sangiovannese, nelle cui file ottiene la promozione in Serie C1, categoria nella quale milita per l'ultimo anno nel 2005.

Successivamente si trasferisce nel Lazio, giocando le sue due ultime stagioni professionistiche nella Viterbese (di cui diventa capitano[6]) e poi nei dilettanti con il Bassano Romano e con la Civita Castellana.

Complessivamente ha collezionato 4 presenze in Serie A e 126 (con 4 reti) in Serie B.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Solo un anno dopo aver lasciato il calcio giocato, nel luglio 2010 viene ingaggiato come allenatore dal Pomezia[7], società laziale alla prima stagione professionistica della sua storia. Nell'agosto 2011 viene ingaggiato come allenatore dal Pomigliano[8], incarico dal quale si dimette dopo sedici giornate di campionato[9].

Nel 2012 subentra all'esonerato Oberdan Biagioni sulla panchina della Viterbese, in Serie D[10]. L'anno successivo passa al Sora, sempre in Serie D[11].

Nel luglio 2014 firma un contratto con la Lazio,[12] ricoprendo nella stagione 2014-2015 il ruolo di vice di Simone Inzaghi sulla panchina della formazione Primavera.

Il 3 aprile 2016, in seguito alla promozione di Inzaghi ad allenatore della prima squadra della Lazio, diventa il nuovo vice dei biancocelesti. Esordisce nella nuova veste una settimana dopo, il 10 aprile 2016, nella vittoria della Lazio per 3-0 contro il Palermo allo stadio Renzo Barbera.

Dopo cinque anni nello staff tecnico della Lazio, nel 2021 segue Inzaghi all'Inter, andando a ricoprire il ruolo di vice.[13]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Ternana: 1991-1992

Allenatore (vice)[modifica | modifica wikitesto]

Lazio: 2018-2019
Inter: 2021-2022, 2022-2023
Lazio: 2017, 2019
Inter: 2021, 2022, 2023
Inter: 2023-2024

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ANCONETANI IN C, NON SI RASSEGNA - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  2. ^ Avellino: arriva Micciola, si punta su Edy Baggio, su archiviostorico.gazzetta.it. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  3. ^ Stagione 1996-1997 Archiviato il 16 settembre 2016 in Internet Archive. Fiorenzuola1922.com
  4. ^ Stagione 1997-1998 Archiviato il 15 settembre 2016 in Internet Archive. Fiorenzuola1922.com
  5. ^ Massimiliano Farris veste azzurro Il nuovo acquisto sarà in campo nella gara decisiva con la Reggiana Archiviato il 4 novembre 2013 in Internet Archive., Il Tirreno, 10 ottobre 2001
  6. ^ Farris frena e attende mosse della Viterbese - TUTTOmercatoWEB.com, su archivio.tuttomercatoweb.com. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  7. ^ Pomezia, il nuovo tecnico è Massimiliano Farris[collegamento interrotto] Sportinoro.biz
  8. ^ Farris nuovo tecnico del Pomigliano Archiviato il 5 novembre 2013 in Internet Archive. Calcionapoletano.it
  9. ^ Il Mediano Sport, Pomigliano: si dimette Farris, in Sport.ilmediano.it, 12 dicembre 2011. URL consultato il 13 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  10. ^ Viterbese, esonerato Biagioni arriva Farris, su Notiziario del Calcio. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  11. ^ Sora scommette sul mister Massimiliano Farris Archiviato il 3 novembre 2013 in Internet Archive. Corrieredellosport.it
  12. ^ Alessandro Iacobelli, Mister Farris: dal Pomezia alla Lazio, su Nuovo Corriere Laziale, 16 maggio 2016. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  13. ^ Inzaghi-Inter, è ufficiale: 5 ore di visita ad Appiano. Poi la cena con Zhang. Ecco lo staff, su gazzetta.it, 3 giugno 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]