MPS Records
MPS Records | |
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Stato | Germania |
Fondazione | 1968 a Villingen-Schwenningen |
Fondata da | Hans Georg Brunner-Schwer |
Chiusura | 2012 |
Sede principale | Villingen |
Controllate | Edel AG |
Settore | Etichetta discografica |
Prodotti | Discogrrafia jazz |
Note | Distributori:
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Sito web | www.mps-music.com |
La MPS Records è stata una etichetta discografica tedesca fondata nel 1968 da Hans Georg Brunner-Schwer. MPS sta per "Musik Produktion Schwarzwald" (Produzione musicale della Foresta Nera).[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Originariamente con sede a Villingen, la MPS fu fondata come successore dell'etichetta discografica SABA da Hans Georg Brunner-Schwer, Joachim-Ernst Berendt, Willy Fruth e Achim Hebgen (che lavoravano anche come produttori). Fondata nel 1968, la MPS è stata la prima etichetta tedesca a pubblicare esclusivamente registrazioni jazz.[2] MPS ha prodotto e pubblicato album di artisti jazz americani, canadesi, europei e giapponesi. Sono state pubblicate anche registrazioni del JazzFest Berlin, del Donaueschingen Festival e del New Jazz Meeting di Baden-Baden.[3] Oltre alle proprie produzioni, MPS ha anche concesso in licenza e distribuito registrazioni da altre compagnie.
Artisti
[modifica | modifica wikitesto]Gli artisti sotto contratto con la MPS comprendevano Oscar Peterson, Hans Koller, Horst Jankowski, George Duke, Erwin Lehn, Volker Kriegel, Albert Mangelsdorff, the Singers Unlimited, Wolfgang Dauner, the Kenny Clarke/Francy Boland Big Band, Jean-Luc Ponty, Lee Konitz, Charlie Mariano, Alphonse Mouzon, Monty Alexander, Dave Pike e Art Van Damme.[4] Lo spettro stilistico è ampio, dallo swing al free jazz, al jazz rock e ai precursori dell'ethno jazz.
I tratti distintivi delle pubblicazioni MPS erano l'alta qualità delle registrazioni: parte della produzione è stata effettuata nell'atmosfera privata del salotto del fondatore dell'etichetta Brunner-Schwer. Il design accattivante delle copertine e il dettaglio delle informazioni sugli artisti, strumenti e spettacoli. Alcune di queste registrazioni sono state ripubblicate su CD.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]L'etichetta è stata distribuita dalla BASF dal 1971, poi dalla Metronome Music GmbH di Amburgo dal 1974. Nel 1983 Brunner-Schwer vendette i diritti alla Philips, che poi li trasferì alla Polydor. Nel 1993 la filiale della Polydor Motor Music iniziò a pubblicare registrazioni individuali su CD. Nel 1999, la Universal Music Group iniziò le ristampe. Dal 2000 la Speakers Corner Records ha pubblicato ristampe in vinile di singoli album MPS con la loro copertina originale.
Nel 2012 la Universal ha scorporato l'etichetta,[5] con l'acquisizione di MPS da parte di Edel AG nel gennaio 2014.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) MPS: Jazzin' the Black Forest, su All About Jazz, 30 novembre 2006.
- ^ (EN) MPS celebrates 50 year milestone, in The Wire, 12 marzo 2018. URL consultato il 13 giugno 2021.
- ^ (DE) Liste der SWR New Jazz Meetings, in Wikipedia, 4 gennaio 2024. URL consultato il 31 gennaio 2024.
- ^ (EN) MPS Releases archive, su mps-music.com. URL consultato il 25 maggio 2020.
- ^ (EN) Mark Sweney, Universal's £1.2bn EMI takeover approved – with conditions, su The Guardian, 21 settembre 2012.
- ^ (EN) Edel AG - Edel kauft legendäres Jazzlabel von Universal, su edel.com. URL consultato il 14 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2015).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su mps-music.com.
- (EN) MPS Records, su Discogs, Zink Media.
- (EN) MPS, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 43165705732448930646 |
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