La miliardaria (film 1960)

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La miliardaria
Peter Sellers e Sophia Loren in una scena
Titolo originaleThe Millionairess
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneRegno Unito
Anno1960
Durata90 min
Rapporto2,35 : 1
Generecommedia, drammatico, sentimentale
RegiaAnthony Asquith
SoggettoGeorge Bernard Shaw
SceneggiaturaWolf Mankowitz
ProduttorePierre Rouve
Produttore esecutivoDimitri De Grunwald
Casa di produzioneDimitri De Grunwald Production
FotografiaJack Hildyard
MontaggioAnthony Harvey
MusicheGeorges Van Parys
ScenografiaPaul Sheriff
CostumiPierre Balmain
TruccoDavid Aylott
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La miliardaria (The Millionairess) è un film inglese del 1960 diretto da Anthony Asquith. Si tratta di un adattamento cinematografico dell'omonima opera teatrale del 1936 scritta da George Bernard Shaw.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Londra. Per volere dei termini del testamento del suo defunto padre, la viziata ereditiera Epifania Ognissanti di Parerga, la donna più ricca del mondo, non si può sposare a meno che il suo futuro marito non sia in grado di trasformare 500 sterline in 15,000 sterline entro un periodo di tre mesi. Quando Epifania si invaghisce di Alastair, muscoloso giocatore di tennis, pensa di aggirare il problema dandogli £ 500 in custodia e poi "ricomprandole" per £ 15,000.

Tuttavia, Alastair non è in grado di vivere con la prepotente Epifania, e la lascia per la più docile Polly Smith.

Contemplando il suicidio, Epifania si immerge melodrammaticamente nel Tamigi, e quando il dottor Ahmed el Kabir, uno schivo, altruista medico indiano che gestisce una malandata clinica per i poveri, ignora la sua situazione e le passa accanto nella sua barca a remi senza curarsi di lei, ella nuota a riva e lo accusa di essere un assassino. Julius Sagamore, lo scaltro avvocato di famiglia, suggerisce quindi che Epifania si sottoponga a una terapia con il noto psichiatra Adrian Bland: questo tenta di sedurre Epifania e le chiede la mano, ma quando egli critica il padre di lei, Epifania lo getta nel Tamigi, e quando Kabir si tuffa per aiutare Bland, Epifania si getta nel fiume dopo di lui. Per intrappolare Kabir, Epifania si finge ferita, ma il medico resta insensibile al suo fascino ed indifferente alla sua ricchezza.

Determinata a conquistare il medico, Epifania acquista la proprietà che circonda la sua clinica e poi vi erige una nuova, moderna struttura. Quando Kabir rifiuta l'offerta di Epifania di dirigere la nuova clinica, ella invece suggerisce che si sposino. Intimidito dalla testardaggine dell'ereditiera, Kabir le confessa una promessa fatta a sua madre sul letto di morte: non si sarebbe mai sposato a meno che la futura sposa, riuscisse a sopravvivere dignitosamente per tre mesi con soli 35 scellini come base di partenza. Imperterrita, Epifania accetta la sfida.

Volendo dimostrare il proprio valore, Epifania prende i 35 scellini e si mette a lavorare in un pastificio. Lì, minaccia di denunciare le violazioni sul lavoro a meno che Joe, il proprietario, non le permetta di gestire l'impianto. Tre mesi più tardi, Epifania ha aumentato la produttività e reso l'attività un grande successo. Epifania torna e informa Kabir che lei ha vinto la sfida. Quando lui risponde invece di non essere riuscito a trasformare 500 sterline in 15,000 e di aver dato via tutti i soldi, Epifania è profondamente offesa. Non volendone sapere più di uomini, annuncia che ha intenzione di sciogliere il suo impero e ritirarsi in un monastero tibetano, dopo aver sfrattato tutti i monaci.

Nel disperato tentativo di mantenere il suo lavoro, Sagamore si rende conto che Kabir è responsabile del comportamento imprevedibile di Epifania e va a parlare con il medico. Alla clinica, Sagamore dice a Kabir che Epifania ha promesso di ritirarsi dal mondo allo scoccare della mezzanotte. Venuto a conoscenza della scommessa, acquista da Kabir delle ricette mediche per 15,000 sterline.

Quindi Kabir si precipita da Epifania, i due si baciano e lui finalmente le esprime il suo amore. L'ultima cosa che appare sullo schermo nero è "And they lived happily ever after" ("E vissero tutti felici e contenti").

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

La casa produttrice 20th Century Fox, all'inizio, propose la parte principale di Epifania Parerga ad Ava Gardner, che però rifiutò subito.[1]

In più, nel 1953, Katharine Hepburn pensò di interpretare la protagonista nella pièce teatrale di George Bernard Shaw, così assunse lo sceneggiatore Preston Sturges che ne scrivesse i dialoghi. Tuttavia, quando l'attrice, che avrebbe poi dovuto recitare assieme ad Alec Guinness, poi lesse la sceneggiatura di Sturges, rivelatasi molto divertente, la reputò "ridicola", così l'accordo per realizzare il film andò a monte.[2]

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese del film, svolte durante l'estate del 1960, furono ambientate interamente in Inghilterra, precisamente negli Elstree Studios e a Borehamwood, in Hertfordshire.[3][4]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

George Martin, produttore di tutte le colonne sonore delle commedie di Peter Sellers, scrisse la melodia di un comico duetto cantato proprio dai protagonisti Sophia Loren e Sellers: Goodness Gracious Me. Martin incaricò i parolieri David Lee Roth e Herbert Kretzmer di scrivere il testo della canzone, mentre lui si occupò della registrazione del 45 giri: la canzone venne subito inserita nella colonna sonora del film, nonostante l'iniziale riluttanza dei produttori.[5][6]

La canzone inaspettatamente divenne una hit in tutte le classifiche del Regno Unito del 1960, e si rivelò anche una perfetta promozione del film.[7]

In ordine Vittorio Gassman, Cary Grant, Sophia Loren e Van Heflin ai David di Donatello del 1960

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche inglesi a partire dal 18 ottobre 1960, mentre in Italia dal 21 ottobre seguente. Invece negli Stati Uniti il film arrivò il 9 febbraio del 1961.[8]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

La miliardaria fu uno dei film di maggiore successo al botteghino nel 1960:[9] infatti, tra Stati Uniti e Canada, il film incassò 2,9 milioni di dollari.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Molti anni dopo, sul sito web Rotten Tomatoes, il film riceve il 20% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 6/10, basato su 5 recensioni.[10]

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Condé Nast, Inside Ava Gardner’s Three Tumultuous Marriages, From Seduction to Split, su Vanity Fair, 19 giugno 2013. URL consultato il 6 novembre 2022.
  2. ^ (EN) The Millionairess (1960) - IMDb. URL consultato il 6 novembre 2022.
  3. ^ La miliardaria - Film 1960, su Movieplayer.it. URL consultato il 6 novembre 2022.
  4. ^ The Millionairess (1960) - IMDb. URL consultato il 6 novembre 2022.
  5. ^ Goodness Gracious Me, 13 febbraio 2014. URL consultato il 6 novembre 2022.
  6. ^ Wikiwand - Goodness Gracious Me (song), su Wikiwand. URL consultato il 6 novembre 2022.
  7. ^ Sophia Loren / Peter Sellers - Goodness Gracious Me!. URL consultato il 6 novembre 2022.
  8. ^ The Millionairess (1960) - IMDb. URL consultato il 6 novembre 2022.
  9. ^ Screen Volume 32 Issue 3. URL consultato il 6 novembre 2022.
  10. ^ (EN) The Millionairess. URL consultato il 6 novembre 2022.
  11. ^ (EN) Elizabeth Snead, Elizabeth Snead, ‘Mad Men’ Premiere: What The Heck Is ‘Zoo Be Zoo Be Zoo’? (Video), su The Hollywood Reporter, 26 marzo 2012. URL consultato il 6 novembre 2022.
  12. ^ Facts about "The Millionairess" : Classic Movie Hub (CMH), su Classic Movie Hub - CMH. URL consultato il 6 novembre 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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