I Verdi (Austria)

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I Verdi
(DE) Die Grünen
PortavoceWerner Kogler
StatoBandiera dell'Austria Austria
SedeLindengasse, 40 - Vienna
Fondazione1986
IdeologiaAmbientalismo
Progressismo
Europeismo
CollocazioneCentro-sinistra / Sinistra
Partito europeoPartito Verde Europeo
Gruppo parl. europeoI Verdi/Alleanza Libera Europea
Seggi Nationalrat
26 / 183
Seggi Bundesrat
6 / 61
Seggi Europarlamento
3 / 19
(2019)
Sito webwww.gruene.at/

I Verdi (in tedesco Die Grünen) sono un partito politico austriaco fondato nel 1986 dalla fusione di due distinti soggetti politici: i Verdi Uniti d'Austria (Vereinten Grünen Österreichs, VGÖ), di orientamento ecologista, nati nel 1982, e la Lista Alternativa d'Austria (Alternativen Liste Österreich, ALÖ), di orientamento progressista, nata nel 1983. La formazione, originariamente denominata L'Alternativa Verde (Die Grüne Alternative, GA), ha assunto la denominazione di I Verdi - L'alternativa verde (Die Grünen - Die Grüne Alternative) nel 1993.

Aderisce al Partito Verde Europeo e nel Parlamento europeo al gruppo I Verdi/Alleanza Libera Europea.

A livello federale, i Verdi formano dal gennaio 2020 una coalizione di governo con il Partito Popolare Austriaco.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I Verdi accedono al Consiglio nazionale in occasione delle elezioni parlamentari del 1986, nelle quali ottengono il 4,2% e otto seggi. I deputati verdi si caratterizzarono subito per posizioni ritenute eccentriche, rifiutando di nominare un portavoce e presentandosi alle sedute del parlamento in jeans e maglietta.

Nelle elezioni successive il partito ha oscillato tra il 4,8 ed il 7,4%, mentre alle elezioni parlamentari del 2002 raggiunge il 9,7% dei voti. Il buon risultato lo pose come possibile interlocutore dell'ÖVP, il Partito Popolare Austriaco, che aveva governato nella precedente legislatura con i nazionalisti liberali del FPO, ma lopposizione della sinistra interna e del movimento giovanile hanno reso impossibile quest'alleanza.

Alle elezioni parlamentari del 2006 i Verdi incrementarono ulteriormente i propri consensi, salendo all'11,1% ed eleggendo 21 deputati, 3 in più di quelli del Parlamento uscente; ciònonostante i Verdi rimasero all'opposizione di un governo a guida socialdemocratica e sostenuto anche dai democristiani dell'OVP.

Alle parlamentari del 2008 il partito conseguì il 10,1% con 19 seggi, attestandosi al 9,93%, con 2 seggi, alle elezioni europee del 2009.

Nelle elezioni parlamentari del 2013 i Verdi rinforzarono la loro base elettorale conseguendo il 12,3% ed eleggendo 24 deputati, 5 in più della precedente legislatura. L'ascesa proseguì alle elezioni europee del 2015, quando il partito raccolse il 14,52% e 3 seggi.

Il 24 aprile 2016 al primo turno della elezioni presidenziali il candidato del partito Alexander Van der Bellen ha ottenuto circa il 21% delle preferenze e l'accesso al ballottaggio[1] del 22 maggio successivo e alla sua ripetizione del 4 dicembre, dove ha battuto il candidato rivale Norbert Hofer esponente del Partito della Libertà Austriaco.[2]

Ideologia[modifica | modifica wikitesto]

Il partito è qualificabile come un partito ambientalista di centro-sinistra, che difende i diritti dei gruppi minoritari e propugna riforme fiscali in una prospettiva eco-sociale. Secondo il programma di partito del 2001, i suoi principi fondanti sono: democrazia di base, nonviolenza, ecologismo, solidarietà, femminismo e autodeterminazione.[3] Si batte per un'Europa libera da energia nucleare e organismi geneticamente modificati.

Secondo alcune analisi, Die Grünen sono prediletti da un elettorato giovane, femminile e urbano.[4]

Presidenti dal 1986[modifica | modifica wikitesto]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni parlamentari[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % +/- Seggi +/- Status
1983 159 614 3,3 (4.º)
0 / 183
Extraparlamentare
1986 234 028 4,8 (4.º) Aumento1,5
8 / 183
Aumento8 Opposizione
1990 225 084 4,8 (4.º) Stabile
10 / 183
Aumento2 Opposizione
1994 338 538 7,3 (4.º) Aumento2,5
13 / 183
Aumento3 Opposizione
1995 233 208 4,8 (5.º) Diminuzione2,5
9 / 183
Diminuzione4 Opposizione
1999 342 260 7,4 (4.º) Aumento2,6
14 / 183
Aumento5 Opposizione
2002 464 980 9,5 (4.º) Aumento2,1
17 / 183
Aumento3 Opposizione
2006 520 130 11,1 (3.º) Aumento2,6
21 / 183
Aumento4 Opposizione
2008 509 936 10,4 (5.º) Diminuzione0,7
20 / 183
Diminuzione1 Opposizione
2013 582 657 12,4 (4.º) Aumento2,0
24 / 183
Aumento4 Opposizione
2017 189 467 3,8 (6.º) Diminuzione8,7
0 / 183
Diminuzione24 Extraparlamentare
2019 664 055 13,9 (4.º) Aumento10,1
26 / 183
Aumento26 Governo

Elezioni presidenziali[modifica | modifica wikitesto]

Anno Candidato

supportato

1º Turno 2º Turno
Voti % Voti %
1986 Freda Meissner-Blau 259 689 5,5 (3.º)
1992 Robert Jungk 266 954 5,7 (4.º)
1998 Gertraud Knoll 566 551 13,6 (2.º)
2004 Nessun candidato supportato
2010
2016 Alexander Van der Bellen 913 218 21,3 (2.º) 2 472 892 53,8 (1.º)
2022 Alexander Van der Bellen 2 299 592 56,7 (1.º)

Elezioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % +/- Seggi +/-
1996 258 250 6,8 (4.º)
1 / 21
1999 260 273 9,3 (4.º) Aumento2,5
2 / 21
Aumento1
2004 322 429 12,9 (4.º) Aumento3,6
2 / 18
Stabile
2009 284 505 9,9 (5.º) Diminuzione3,0
2 / 17
2 / 19
Stabile

Stabile

2014 410 089 14,5 (4.º) Aumento4,6
3 / 18
Aumento1
2019 532 194 14,1 (4.°) Diminuzione0,4
2 / 18
Diminuzione1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni in Austria: trionfo estrema destra, in ANSA.it, 25 aprile 2016. URL consultato il 25 aprile 2016 (archiviato il 25 aprile 2016).
  2. ^ Danilo Taino, Austria, il verde Van der Bellen vince le elezioni presidenziali Sconfitto l’ultranazionalista Hofer, in Corriere.it, 23 maggio 2016. URL consultato il 24 maggio 2016 (archiviato il 24 maggio 2016).
  3. ^ Wayback Machine (PDF), su web.archive.org. URL consultato il 16 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2012).
  4. ^ Der Standard, 2. Oktober 2006 (S. 8)

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN39145858003823022395 · GND (DE5164384-4 · WorldCat Identities (ENviaf-39145858003823022395