Galina Kulakova

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Galina Kulakova
Galina Kulakova (1968)
Nazionalità Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Altezza 160 cm
Peso 57 kg
Sci di fondo
Squadra Trud Iževsk
Termine carriera 1982
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 4 2 2
Mondiali 9 5 4

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Galina Alekseevna Kulakova (cirillico Галина Алексеевна Кулакова; Logači, 29 aprile 1942) è un'ex fondista sovietica. In seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, nel 1991 ha assunto la nazionalità russa[senza fonte].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Considerata la miglior fondista degli anni settanta, ha detenuto il primato del maggior numero di medaglie vinte alle Olimpiadi fino all'ampliamento del programma femminile, negli anni ottanta[1]. In carriera prese parte a quattro edizioni dei Giochi olimpici invernali, Grenoble 1968 (2ª nella 5 km, 6ª nella 10 km, 3ª nella staffetta), Sapporo 1972 (1ª nella 5 km, 1ª nella 10 km, 1ª nella staffetta), Innsbruck 1976 (squalificata nella 5 km, 3ª nella 10 km, 1ª nella staffetta) e Lake Placid 1980 (6ª nella 5 km, 5ª nella 10 km, 2ª nella staffetta) e a cinque dei Campionati mondiali, vincendo dieci medaglie. La squalifica nella 5 km di Innsbruck fu dovuta alla positività riscontrata in un controllo antidoping: risultò che la Kulakova aveva assunto efedrina attraverso uno spray nasale utilizzato prima della partenza. La sciatrice venne esclusa dalla classifica di quella gara, dove era risultata terza, ma il CIO non la squalificò e limitò i suoi provvedimenti a un'ammonizione che non le impedì di completare il programma olimpico[2].

Accanto ai successi olimpici e iridati la Kulakova vinse anche la prima edizione, non ufficiale, della Coppa del Mondo di sci di fondo (1978-1979) e 39 titoli nazionali; per due volte, nel 1970 e nel 1979, s'impose nella 10 km del Trofeo Holmenkollen[1]. Pose fine alla sua carriera sportiva nel 1982.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Olimpiadi[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Campionati sovietici[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Per i risultati ottenuti in carriera le vennero conferiti l'Ordine di Lenin e l'Ordine del Distintivo d'Onore[senza fonte]. Le venne conferita anche la medaglia d'argento dell'Ordine olimpico nel 1983[1] dal presidente del CIO Juan Antonio Samaranch[senza fonte].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine olimpico - nastrino per uniforme ordinaria
— 1983
Ordine di Lenin - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Profilo su Sports-reference.com, su sports-reference.com. URL consultato il 9 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2011).
  2. ^ Scheda Sports-reference sulla gara, su sports-reference.com. URL consultato il 9 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2010).

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