Frigerio

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Frigerio è un cognome italiano originario della Lombardia.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il cognome Frigerio deriva dal termine lombardo del bagolaro[1] (Celtis australis L.), chiamato frigié (Como), frigè (Pavia), frigée o freggée (Milano)[2], frégié (Ticino)[3], detto pure spaccasassi[4] per la forza delle sue radici nel rompere sassi anche di notevoli dimensioni, e il cui legno flessibile dei rami serviva una volta per fabbricare fruste.

La forma Frigerio è una derivazione latina da frigée, dove la e lunga è stata rimpiazzata dal suffisso -erius, diventato poi in italiano -erio.[5]

Delle interpretazioni fantasiose ne fanno una derivazione germanica, come ad es. il nome "Frodgari" (Frond + gari) che vorrebbe dire "lancia prudente"[6], o alternativamente una variante del cognome Federici.[7]

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

A conferma dell'etimologia corretta, il bagolaro figura nello stemma parlante[8] della famiglia (sotto un capo con l'aquila[9] dell'Impero)[10].

Blasonatura: D'argento, all'albero di bagolaro di verde, terrazzato del medesimo, fruttifero di nero; al capo d'oro con l'aquila di nero, linguata di rosso, coronata del campo (Stemmario Trivulziano[11][12], XV secolo e Stemmario Archinto, XVI secolo)[13].

Diverse famiglie Frigerio (Frigeri, Friggeri, Friggieri) con stemmi simili figurano nell'Annuario della nobiltà italiana[14] [15].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1168 si ha la prima menzione del cognome Frigerio, negli atti della Curia di Como.

Nel 1270 tra i confinanti di Castel San Pietro è nominato « quondam ser petri de frigerio de castro sancti petri de Cumis » (« un certo ser Pietro de Frigerio di Castel San Pietro di Como ») e i suoi eredi: « heredum qdm domini petri de castro sancti petri qui dicebatur de frigerio de Cumis » (« degli eredi di un certo signor Pietro di Castel San Pietro che era detto de Frigerio di Como »)[16][17]. Si tratta di una famiglia appartenente alla nobiltà originaria lombarda.[18] « Nel 1275 vengono citati quali confinanti gli eredi del dominus Pietro de Castro S. Petri qui dicebatur de Frigerio de Cumis, ma è pressoché impossibile che tutte le famiglie omonime possano derivare da costui. Infatti il cognome, oltre ad essere tra i più rappresentati della città di Como - ma è frequente anche nell'area lecchese almeno dal secolo XVI - è rintracciabile anche a Milano, ove una famiglia Frigerio ottenne la nobiltà imperiale nel 1588, in vari comuni della Brianza, a Stabio (secolo XVI) ed a Lugano, con un Gio. Antonio nel 1722, proveniente però da Varese »[19]. Nel 1771 Antonio Maria Frigerio, sindaco fiscale onorario del Regio Monte di Santa Teresa a Milano è riconosciuto nobile dall'Imperial Regio Consiglio di Governo della Lombardia[20], riconoscimento confermato ai suoi discendenti nel 1816 dall'imperatore d'Austria Francesco I[21][22] e nel 1895 dal re d'Italia Umberto I[23]. Infine, nel 1929, Vittorio Emanuele III, con decreto di Motu proprio, conferisce il titolo di conte al torinese Ettore Frigerio, di Giovanni Galeazzo, di Ignazio, tenente di vascello nello stato maggiore generale e ufficiale d'ordinanza del duca degli Abruzzi[24].

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

In Italia, nel 2022, ci sono circa 4'889 famiglie con questo cognome, in 18 regioni, prevalentemente in Lombardia (4'429)[25][26]; nel 2012 a Como questo cognome era alla decima posizione e a Milano era all'ottantaseiesima nella classifica dei cognomi più diffusi[27]. Sin da prima del 1800 alcune persone con questo cognome sono emigrate in Svizzera, dove circa 525 persone avevano questo cognome nel 2012. Questo cognome è pure presente in Francia[28][29]; nel Regno Unito[30], in Germania, Austria, Polonia, Spagna, negli Stati Uniti d'America, in Canada, in Australia e in America Latina, particolarmente in Argentina[31][32].

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Frigeri, Frigieri, Friggeri, Friggieri.

Persone note[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Enciclopedia Treccani, Milano, 1930, V, p. 869, sub voce
  2. ^ Carlo Porta in un sonetto manda la sua Musa "a cà del sur Frigee" (a casa del Signor Frigerio), Carlo Porta, Le poesie, Feltrinelli, Milano, 1976 (5a ed.), vol. II, n. 153, p. 728.
  3. ^ Per l'etimologia e le diverse grafie vedi: H. Schuchardt, "Span. Ladilla; sar. Gintilla; surzaga.", in: Zeitschrift für Romanische Philologie, Halle, 1910, XXXIV, p. 338-339 e Otto Penzig, Flora popolare italiana, Genova, 1924, sub voce.
  4. ^ Lo spaccasassi su luganoalverde.ch
  5. ^ (FR) Fabrizio Frigerio, "A propos d'un arbre héraldique", Archivum Heraldicum, 1980, n.1-2, p. 20.
  6. ^ Augusto Merati, Cognomi e soprannomi della Brianza, Il Cittadino, 1986
  7. ^ Michele Francipane, Dizionario ragionato dei cognomi italiani: 5000 voci, 21000 varianti, 2100 cognomi stranieri comparati: etimologie, fonti storiche, curiosità antropiche, Milano, RCS Libri, 2005.
  8. ^ Come scrive il conte Amédée de Foras: "Se conoscessimo tutti i vecchi termini dialettali francesi e stranieri, tutti i nomi o i soprannomi di famiglia caduti in disuso, vedremmo che gli stemmi parlanti sono estremamente frequenti.", Amédée de Foras, Le Blason, Grenoble, 1883, p. 251, nota 1.
  9. ^ Nel nord Italia, a partire dalla fine del XII secolo, il capo con l'aquila dell'impero indica l'appartenenza della famiglia al partito dell'Imperatore Romano Germanico (Ghibellini), vedi: (FR) Alain Boureau, L'aigle, chronique politique d'un emblème, Parigi, 1985, p. 105 e (FR) Michel Pastoureau, Figures de l'héraldique, Parigi, 1996, p. 102
  10. ^ Stemmario Trivulziano, a cura di Carlo Maspoli, Niccolo' Orsini De Marzo, Milano, 2000, p. 399, sub voce "di Frige". ISBN 88-900452-0-5
  11. ^ Gian Antonio da Tradate, Di Frige, in Stemmario Trivulziano, 1465, p. 148.
  12. ^ Famiglie che figurano nello Stemmario Trivulziano Archiviato il 23 giugno 2015 in Internet Archive.
  13. ^ Nel Codice Carpani (XV secolo, ed. a cura di Carlo Maspoli, Lugano, 1973) e nell'Armoriale ticinese (1945) l'albero è erroneamente indicato come ciliegio, nello Stemmario Bosisio (XVIII secolo) come fruttifero di rosso, come melo nella descrizione di un ex libris di Giovanni Nepomuceno Frigerio nel libro di Achille Bertarelli Gli ex-libris italiani (Milano, Hoepli, 1902, p. 197), nel Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane di Goffredo di Crollalanza (1886) e nell'Enciclopedia storico-nobiliare italiana di Vittorio Spreti (1930) è correttamente indicato come celtide o bagolaro (salvo per i Frigerio di Torino, nel cui stemma diventa una quercia), ma il campo diventa per tutti d'azzurro e l'aquila coronata di nero.
  14. ^ Indice generale delle famiglie dalla XXXI (2007-2010) alla XXXIII (2015-2020) edizione dell'Annuario: Frigeri, ed. XXXI, P. IV, v. III, p. 730, Frigeri, ed. XXXI, P. V, v. IV, p. 488, Frigerio, ed. XXXIII, P. II, v. I, p. 2255, Frigerio, ed. XXXIII, P. II, v. I, p. 2255, Frigerio, ed. XXXIII, P. II, v. I, p. 2256, Frigerio, ed. XXXIII, P. II, v. I, p. 2256, Frigerio, ed. XXXI, P. V, v. IV, p. 488, Frigerio, ed. XXXI, P. V, v. IV, p. 488, Frigerio Bonvicino (e Frigerio Zeno), ed. XXXIII, P. II, v. I, p. 2256, Friggeri, ed. XXXI, P. II, v. I, p. 2003, Friggeri, ed. XXXI, P. IV, v. III, p. 730, Friggeri, ed. XXXI, P. IV, v. III, p. 730, Friggeri - Boldrini, ed. XXXI, P. II, v. I, p. 2003, Friggieri (e Friggieri Mellicari), ed. XXXIII, P. II, v. I, p. 2257.
  15. ^ Stemmi di famiglie Frigerio, Friggeri e Friggieri Archiviato il 13 maggio 2021 in Internet Archive., su leonemarinato.it.
  16. ^ Alfredo Lienhard-Riva, Armoriale ticinese, Bellinzona, 1945, p. 177, sub voce « FRIGERIO » (1)
  17. ^ « Tra i diversi comproprietari del Castello a Castel San Pietro nel Quattrocento e come proprietari di fondi nei dintorni compaiono anche signori che si denominano de castro Sancti Petri. È dubbio che si tratti veramente di un'antica famiglia indigena. », Paul Schaefer, Il Sottoceneri nel Medioevo, Lugano, 1954, p. 65-66.
  18. ^ « In tutti questi casi una designazione altrettanto sicura si può fare in base alle qualifiche d'onore, e soprattutto in base a quelle di dominus e di ser attribuite anteriormente alla metà del sec. XVI. È cosa pacifica tra gli studiosi di storia del diritto che questi prefissi dal sec. XII in poi furono portati esclusivamente dai nobili. », C. Manaresi, " Orientamenti per le ricerche sulla nobiltà originaria lombarda", Archivio Storico Lombardo, 1930/32, LIX, fasc. IV, p. 440.
  19. ^ Stemmario Bosisio, a cura di Carlo Maspoli e Francesco Palazzi Trivelli, Milano, Orsinidemarzo.com, 2202, p. 383,ISBN 88-900452-9-9.
  20. ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobliare italiana, Milano, 1930, vol. III p. 281-282.
  21. ^ Elenco delle famiglie lombarde confermate nell'antica nobiltà o create nobili da S. M. I.R. A. dal 1º gennajo 1815 a tutto il 30 settembre 1828, Milano, 1828, p. 24 (ristampa Ed. Orsini De Marzo/Sankt Moritz Press)
  22. ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobliare italiana, Milano, 1930, vol. III p. 282.
  23. ^ Elenco ufficiale (definitivo) delle famiglie nobili e titolate della Lombardia, Roma, 1895, p. 68 (ristampa anastatica, Sala Bolognese, Forni, 1988).
  24. ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 1930, vol. III p. 282.
  25. ^ Diffusione del cognome FRIGERIO, su Mappa Dei Cognomi. URL consultato il 28 febbraio 2023.
  26. ^ Il cognome Frigerio in Italia, sul sito cognomix.it
  27. ^ "La classifica dei cognomi di Milano. La posizione degli altri cognomi milanesi doc", La Repubblica, 16 aprile 2012, p. 21.
  28. ^ Dove il 21 novembre 1831 Jacques-Antoine Frigerio, farmacista à l'Hospice de la Maternité a Parigi, brevetta l'invenzione di un apparecchio disinfettante:(FR) Description des machines et procédés consignés dans les brévets d'invention..., Parigi, 1837, t. XXXI, p. 225.
  29. ^ E nel 1833 diventa farmacista in capo della maternità della rue Bourbe a Parigi: (FR) Annales d'hygiène publique et de médecine légale, Parigi, 1833, t. 9, prima parte, p. 276.
  30. ^ (EN) Frigerio nel Regno Unito, sul sito Ancestry.com.
  31. ^ Dove nel 1958 Rogelio Julio Frigerio (Buenos Aires, 1914-2006), fondatore del Movimiento de Integración y Desarrollo, fu Segretario di Stato per le relazioni socio-economiche nel governo argentino di Arturo Frondizi e dove suo nipote Rogelio Frigerio (Buenos Aires, 7 gennaio 1970) è ministro dell'Interno nel governo di Mauricio Macrì, eletto presidente nel 2015.
  32. ^ Immigranti italiani in Argentina dal 1882 al 1920, su ancestrositalianos.com
  33. ^ Borsa di studio Ela Frigerio del Centro Italiano di Psicologia Analitica, su cipajung.it. URL consultato il 12 febbraio 2019 (archiviato il 13 febbraio 2019).
  34. ^ Scheda di World Cat
  35. ^ Il Comandante della 1ª R.A. Generale di Divisione Aerea Silvano Frigerio, su aeronautica.difesa.it. URL consultato il 10 luglio 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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