Federazione Schützen del Welschtirol

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Federazione Schützen del Welschtirol
L'Aquila di San Venceslao, stemma della Federazione
Descrizione generale
Attiva9 luglio 1988[1]
Tipoassociazione di promozione sociale
PatronoSan Sebastiano e San Romedio[2]
Motto(DE)

(IT)
Dio, patria e famiglia
Comandanti
Landeskommandant
comandante provinciale
Mjr. Enzo Cestari (LandesKdt. o LKdt.)
Ehrenlandeskommandant
comandante provinciale emerito
Mjr. Carlo Cadrobbi (ELKdt. o Ehren-LKdt.)
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La Federazione Schützen del Welschtirol (FSW) o Federazione delle Compagnie Schützen del Tirolo Meridionale[1], in lingua tedesca welschtiroler Schützenbund[1] (WTSB), è associazione di promozione sociale della provincia autonoma di Trento che promuove la difesa dei valori cristiani della famiglia, della cultura e della storia comune, delle tradizioni locali, degli usi e costumi[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Costituita il 9 luglio 1988[1] dall'unione delle cinque compagnie Schützen di Mezzocorona, Lavis, Vezzano, Ivano/Telvana e Pergine/Caldonazzo che assommano, al 4 novembre 2019, a un totale di 26[4][5].

Diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le attuali 26 compagnie scizzeri o sizzeri (Schützenkompanie) che compongono la federazione sono distribuite nelle seguenti località trentine:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (DE) Federazione delle Compagnie Schützen del Tirolo Meridionale / “Welschtiroler Schützenbund”.
  2. ^ Giacomo Eccher, S. Romedio attende gli Schützen Domani anche l’arcivescovo Tisi per la commemorazione di Hofer e il 30° della federazione trentina in "Giornale del Trentino" del 7 luglio 2018.
  3. ^ Cfr. ne "Il Trentino - Quotidiano online della Provincia autonoma di Trento", Festeggiato a Pinzolo il venticinquesimo anniversario di rifondazione della Schützen Kompanie Rhendena. Fugatti: “Dagli Schützen un forte messaggio identitario", 9 giugno 2019.
  4. ^ Giacomo Eccher «Voto del Sacro Cuore in Duomo a Trento». L’auspicio del comandante degli Schützen Cestari al raduno di S. Romedio. Il vescovo: non lo escludo in "Giornale Trentino" del 10 luglio 2018.
  5. ^ Federazione Schützen del Welschtirol - Chi siamo.
  6. ^ Sito ufficiale comune di Rovereto Archiviato l'8 novembre 2019 in Internet Archive..
  7. ^ Destra Ades / Rechtes Etschiland ovvero (Riva) Destra Adige o Adige Destra.
  8. ^ Parte Battaglione Judicaria ricostituito dopo 530 anni con le S.K. di Val di Leder, Arco, Vezzano, Roncon, Rhendena e Tre Pief, fu la settima del Trentino ad essere rifondata nel 1994 a Pinzolo.
  9. ^ Sartori Giovanni Battista (26.11.1751 - 02.11.1810) Capitano degli Schützen di Caldonazzo.
  10. ^ Kalisberg è il nome tedesco del monte Calisio.
  11. ^ Rifondata il 4 febbraio 1982, quella di Mezzocorona fu la prima compagnia Schützen del Trentino ad essere ricostituita dal 1919, è dedicata al Landeshauptmann Nikolaus von Firmian (altresì cotato come: Nicolaus de Firmian / Nicolò de Firmian / Nicolò Firmian / Nicolò Firmiano / Nicholò Formian / Niccolò Formiano, 1451-1510), maresciallo ereditario della Chiesa di Trento (1470), capitano prima vescovile e poi arciducale delle Valli di Non e di Sole, capitano delle Valli Giudicarie (1466, 1476, 1484-1494), capitano tirolese di Trento (1480-1481) che combatté la battaglia di Calliano (1487) e fu poi a Verona e Vicenza (1509) quale governatore imperiale (dopo la rotta di Agnadello Verona si consegnò all'imperatore il 31 maggio 1509 mentre la Repubblica Veneziana riottenne le chiavi della città il 23 gennaio 1517 con la pace di Noyon stipulata dopo un lungo assedio e un pagamento di un riscatto di 200.000 ducati, mentre Vicenza si era data all'impero il 5 giugno 1509 e fu rioccupata dai Veneziani il 12 novembre 1509) tra i protagonisti della lotta fra la Casa d'Austria di Massimiliano I d'Asburgo e la Repubblica di Venezia.
  12. ^ La compagnia Schützen di Lavis fu rifondata il 22 giugno 1986.
  13. ^ La compagnia degli Schützen “Ladins de Fasha”, con sede a Moena è stata la seconda in Trentino a essere rifondata a un anno di distanza dalla consorella di Mezzocorona.
  14. ^ 25 anni Compagnia Schützen Ladins de Fasha in Trentino Cultura.
  15. ^ La compagnia Schützen fu rifondata a Dimaro il 28 luglio 1996.
  16. ^ La compagnia Schützen di Trento viene rifondata il 18 luglio 1999 per la prima volta dalla fine della prima guerra mondiale ed è intitolata al Major Giuseppe de Betta.
  17. ^ La compagnia Schützen "Tre Santi" di Tisino è stata ufficialmente rifondata domenica 12 luglio 2009 ed è dedicata ai santi patroni dei tre paesi della vallata: San Giorgio (Castello Tesino), San Lorenzo (Cinte Tesino) e San Sebastiano (compatrono di Pieve Tesino).
  18. ^ La compagnia Schützen di Roncone è stata rifondata domenica 10 luglio 2011.
  19. ^ La Schützenkompanie Königsberg è stata rifondata ufficialmente il 21 maggio 2017 a San Michele all'Adige.
  20. ^ La costituzione della compagnia Schützen Nonsberg / Val de Non avvenne il 1º giugno 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA. VV., Almanacco delle compagnie Schützen del Tirolo meridionale, Rovereto (TN), Egon, 2012.
  • Gregorio Bardini, Il flauto militare nelle Schützenkompanie, in "Judicaria", vol. 48 (2001), Tione di Trento pp. 68-74
  • Lorenzo Dalponte, I bersaglieri tirolesi nel Trentino, Trento, Publilux, 1994.
  • Lorenzo Dalponte, Uomini e genti trentine durante le invasioni napoleoniche (1796-1810), Edizioni Bernardo Clesio, Trento, 1983.
  • Marius L. De Biasi, Storia degli Schützen. La difesa territoriale nel Tirolo storico: il ruolo degli Schützen e dei bersaglieri trentino-tirolesi tra Vienna Innsbruck e Trento dalle origini ai nostri giorni, Trento, Centro stampa e duplicazioni della Regione autonoma Trentino-Alto Adige, 2012
  • Candido Degiampietro, Le milizie locali Fiemmesi dalle guerre napoleoniche alla fine della 1ª guerra mondiale (1796-1918), Villalagarina 1981.
  • Erich Egg, La tradizione degli Schützen nel Tirolo di lingua italiana, Grafiche Futura, Mattarello, 2000
  • Franz-Heinz von Hye, Gli Schützen tirolesi e trentini e la loro storia, Athesia, Bolzano, 2002, ISBN 9788882661984
  • ten.col. Giovanni Vultaggio, Il Tirolo e gli Schützen - Dio, patria e famiglia (PDF), su difesa.it, Ministero della difesa, giugno 2003. URL consultato il 4 novembre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]