Ettore Gotti Tedeschi

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Ettore Gotti Tedeschi

Presidente dell'Istituto per le Opere di Religione
Durata mandato23 settembre 2009 –
24 maggio 2012 (Sfiduciato)
PredecessoreAngelo Caloia
SuccessoreRonaldo Hermann Schmitz (ad interim)

Ettore Gotti Tedeschi (Pontenure, 3 marzo 1945) è un economista e banchiere italiano. Dal 2009 al 2012 ha ricoperto l'incarico di presidente dell'Istituto per le Opere di Religione.

Biografia

Per i primi 12 anni della sua vita professionale si è occupato di strategia industriale e finanziaria (con Metra-Sema a Parigi dal 1973 al 1980 e, dal 1980 al 1984, con McKinsey a Milano e Londra); dal 1985 ha cominciato ad occuparsi di finanza: divenne banchiere d'affari per la finanziaria Procomin di Imi-Bnl, per poi passare alla merchant bank Sige (gruppo Imi), dove conobbe il banchiere Gianmario Roveraro.[1] Con Roveraro, nel 1987 fondò la banca d'affari Akros, raccogliendo 275 miliardi da 210 azionisti[1] (fra cui Fiat, Iri, Cir, Ferrero, Parmalat, Commercial Union, Banca Popolare di Milano e Cassa di Risparmio di Torino).[2]
Nel 1990, tramite la Akros, lavorò al collocamento in borsa della Parmalat di Calisto Tanzi[3] e guidò per lui fra aprile e maggio 1991 le trattative per l'acquisizione di Fedital dalla Federconsorzi, trovando, sempre attraverso l'Akros, le risorse per l'operazione (poi interrotta, a causa del commissariamento della Federconsorzi).[4] Intanto era entrato nel consiglio d'amministrazione del gruppo Parmalat[4], nel quale rimase circa un anno, fino al 1991.[3]

Nel 1992 lasciò l'Akros per fondare, su richiesta di Emilio Botín, la filiale italiana del gruppo spagnolo Banco Santander,[5] venendo nominato nel 1993 presidente per l'Italia della Finconsumo Banca SpA (poi Santander Consumer Bank SpA), ponendosi alla guida delle attività italiane del gruppo spagnolo Banco Santander.[6] Dopo la rottura con la Banca Intesa, comprò, per conto del gruppo spagnolo, la BancaAntonveneta e la rivendette al Montepaschi di Siena di Giuseppe Mussari.[1]

Ha ricoperto molti vari incarichi in fondazioni bancarie, fondi di Venture Capital e Private Equity.[5]

Nel 2005, nell'ambito del processo Parmalat, è stato scritto, insieme a 71 altri banchieri, nel registro degli indagati[7][8], per poi essere prosciolto nel 2007.[3]

È consigliere d'amministrazione del Sanpaolo IMI[6] ed è stato nominato dal ministro Giulio Tremonti consigliere per "i problemi economico-finanziari ed etici nei sistemi internazionali" e consigliere d'amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti[9][10] dal 2004 al 2007 e dal 2009 a oggi.[5]

Dal 1996 al 2006 è stato docente di Strategia finanziaria all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, poi di Etica economica all'Università di Torino. Oggi insegna Etica della finanza all'Università Cattolica di Milano, ed è editorialista de L'Osservatore Romano[6] e del Sole 24 Ore.[5]

Nel 2008 è stato chiamato dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone ad occuparsi della gestione finanziaria del Governatorato della Città del Vaticano, i cui bilanci erano in rosso per più di 15 milioni di euro.[10] Ha inoltre contribuito alla stesura dell'enciclica Caritas in veritate di Papa Benedetto XVI.[9][10]
Dal 23 settembre 2009 è stato presidente dell'Istituto per le Opere di Religione.[11] Da maggio del 2009 è presidente del fondo F2i, fondo che si occupa di investire in infrastrutture (distribuzione gas, aeroporti, rete banda larga, energie alternative, acqua).

Il 24 maggio 2012 viene sfiduciato all' unanimità dal Consiglio di Sovrintendenza dello IOR e pertanto rimosso dalla carica di presidente con la seguente motivazione: "per non avere svolto varie funzioni di primaria importanza per il suo ufficio". Gli succede temporaneamente un altro membro del consiglio di sovrintendenza, il tedesco Ronaldo Hermann Schmitz. [12] [13] [14].

Pensiero economico e religioso

«L'economia è una tecnica, avanzata e sofisticata, ma neutrale, che per essere vantaggiosa per l'uomo deve trovarlo consenziente a considerarsi importante, centrale. [...] Il capitalismo indubbiamente ha fatto molto per l'uomo e può fare ancora molto, ma perché gli uomini non subiscano i condizionamenti del mondo globale devono esser «forti» e formati.»

Cattolico e liberale, Ettore Gotti Tedeschi ha scritto, con Rino Cammilleri, un libro che ha per titolo: Denaro e Paradiso. L'economia globale e il mondo cattolico, rivendica «la superiorità di un capitalismo ispirato alla morale cristiana».

Avverso alle teorie keynesiane e all'idea che l'economia sia una scienza tout court, ritiene, sulla scorta delle ricerche degli economisti medievali Giovanni Ceccarelli e Giacomo Todeschini, che il capitalismo sia nato «ad esaltazione della dignità dell'uomo»[16] dalle teorie dei teologi francescani nell'Italia del XIII secolo,[6] e che invece il protestantesimo sia il responsabile dei suoi successivi difetti: affarismo, decisionismo, laissez-faire, legge del più forte.[16] Oggi, secondo Gotti Tedeschi, l'emancipazione dell'economia dalla morale cattolica ha portato ad un "machiavellismo economico", che sacrifica l'uomo al potere e al profitto e, di conseguenza, a un'ostilità del mondo cattolico verso il libero mercato e il capitalismo. Ostilità venuta meno, secondo quanto afferma in Denaro e Paradiso, grazie all'enciclica Centesimus Annus di papa Giovanni Paolo II: per questo, «avrebbero dovuto proporre papa Karol Wojtyła per il Nobel in economia, e non per altri suoi scontati contributi».[16]

Attribuisce all'andamento demografico la crescita o la decrescita della capacità produttiva di un'economia[10] e ritiene quindi che l'attuale crisi economica abbia «avuto origine dal non aver seguito le indicazioni della Humanae Vitae, cioè dalla negazione della vita e dal blocco delle nascite»,[10] oltre che dalla «crescita drogata del debito» portata avanti negli Stati Uniti.[9]

Gli studiosi con cui si dice più in sintonia sono i cattolici liberisti e neoconservatori Michael Novak, Robert Sirico, Dario Antiseri e Flavio Felice, ma anche Friedrich Hayek e Samuel Huntington.[16]

Nel 2007 firmò un manifesto di stampo spiccatamente liberista in 13 punti lanciato da Daniele Capezzone, il quale proponeva un'unica flat tax al 20%, il presidenzialismo sul modello americano o francese, il credito d'imposta per la sanità e la scuola, l'obbligo per l'amministrazione pubblica di pagare i danni arrecati, la pensione a 65 anni per tutti, la detassazione del lavoro straordinario, l'abolizione degli ordini professionali e del valore legale dei titoli di studio.[10]

Dalle sue dichiarazioni emerge un ruolo molto forte, nella sua conversione a "fervente cattolico", di Giovanni Cantoni, fondatore di Alleanza Cattolica.[9][10]

Note

  1. ^ a b c Robarta Scagliarini, Gotti Tedeschi, il banchiere del Papa alla Cassa, in Corriere della Sera, 06 aprile 2009. URL consultato il 24-12-2009.
  2. ^ Sergio Bocconi, L' ex saltatore che provò a sfidare Cuccia, in Corriere della Sera, 14 luglio 2006. URL consultato il 24-12-2009.
  3. ^ a b c Giuseppe Oddo, Processo Parmalat più leggero, in Il Sole 24 ore, 18 aprile 2007. URL consultato il 18-01-2010.
  4. ^ a b Commissione parlamentare d'inchiesta sul dissesto della Federazione italiana dei consorzi agrari. Resoconto stenografico della seduta di giovedì 23 settembre 1999. XIII legislatura
  5. ^ a b c d Valerio Gigante, Gotti d'oro. Un turbo-liberista ai vertici dello Ior, in MicroMega, 09 ottobre 2009. URL consultato il 19-12-2009.
  6. ^ a b c d Ettore Gotti Tedeschi nuovo presidente Ior, in Il Sole 24 ore, 22 settembre 2009. URL consultato il 19-12-2009.
  7. ^ Parmalat: l'elenco dei 71 indagati dalla Procura di Parma, in Il Sole 24 ore Radiocor, 12 maggio 2005. URL consultato il 18-01-2010.
  8. ^ Paolo Biondani, Crac Parmalat, le banche complici di Tanzi, in Corriere della Sera, 13 maggio 2005. URL consultato il 24-12-2009.
  9. ^ a b c d Andrea Tornielli, Il banchiere che deve risanare i conti del Santo Padre, in il Giornale.it, 24 settembre 2009. URL consultato il 19-12-2009.
  10. ^ a b c d e f g Sandro Magister, La banca vaticana ha un nuovo capo ultraliberista: Ettore Gotti Tedeschi, in espressonline.it, 1º ottobre 2009. URL consultato il 19-12-2009.
  11. ^ Nomina del nuovo consiglio di sovrintendenza e del presidente dell'Istituto per le Opere di Religione (I.O.R.), comunicato della Sala Stampa della Santa Sede.
  12. ^ Sfiduciato il Presidente Gotti Tedeschi
  13. ^ Ior, Gotti Tedeschi defenestrato: «Non parlo per non turbare il Santo Padre»
  14. ^ "Non voglio turbare il Papa" Gotti Tedeschi si difende
  15. ^ Ettore Gotti Tedeschi. «Il capitalismo morale». Fondazione liberal (n° 4 febbraio-marzo 2001)
  16. ^ a b c d Sandro Magister, Un banchiere cattolico insegna come produrre ricchezza per il Regno dei Cieli, in espressonline.it, 11 ottobre 2004. URL consultato il 19-12-2009.

Opere

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Predecessore Presidente dell' Istituto per le Opere di Religione Successore
Angelo Caloia 23 settembre 2009 - 24 maggio 2012 Ronaldo Hermann Schmitz
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