Diocesi di Acerra

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Diocesi di Acerra
Dioecesis Acerrarum
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli
Regione ecclesiasticaCampania
 
VescovoAntonio Di Donna
Vicario generaleCuono Crimaldi
Vescovi emeritiAntonio Riboldi, I.C.,
Salvatore Giovanni Rinaldi
Presbiteri53, di cui 33 secolari e 20 regolari
2.297 battezzati per presbitero
Religiosi26 uomini, 47 donne
Diaconi4 permanenti
 
Abitanti123.887
Battezzati121.763 (98,3% del totale)
StatoItalia
Superficie157 km²
Parrocchie28
 
ErezioneXI secolo
Ritoromano
CattedraleSanta Maria Assunta
Santi patroniSant'Alfonso Maria de' Liguori
IndirizzoPiazzale del Duomo, 80011 Acerra (Napoli), Italia
Sito webwww.diocesiacerra.it
Dati dall'Annuario pontificio 2013 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia

La diocesi di Acerra (in latino: Dioecesis Acerrarum) è una sede della Chiesa cattolica suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli appartenente alla regione ecclesiastica Campania. Nel 2012 contava 121.763 battezzati su 123.887 abitanti. È attualmente retta dal vescovo Antonio Di Donna.

Territorio

La diocesi comprende i Comuni di Acerra e Casalnuovo di Napoli, per la sola frazione di Licignano, (il restante territorio è nell'arcidiocesi di Napoli e nella diocesi di Nola) in provincia di Napoli, e Arienzo, Cervino (ad eccezione della frazione La Vittoria, che è nella diocesi di Caserta), San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta.

Confina a ovest con la diocesi di Aversa, a nord ovest con la diocesi di Caserta, a nord est con la diocesi di Cerreto Sannita, a sud con la diocesi di Nola e a sud ovest con l'arcidiocesi di Napoli.

Il territorio degli attuali Comuni di Arienzo, Cervino, San Felice a Cancello, Santa Maria a Vico, apparteneva alla diocesi di Suèssola. La diocesi di Suèssola fu soppressa nel 1056, perché città distrutta e abbandonata dai suoi cittadini; infatti, nel 1059, Suèssola non compare più nell'elenco delle diocesi; Acerra ne divenne sede vescovile. Per molti secoli fino al 1855 la diocesi comprendeva solo Acerra, Licignano e il sito della ex città di Suessula. Per effetto del concordato del 1818 col Regno delle Due Sicilie, Acerra fu unita alla diocesi di Sant' Agata dei Goti (oggi nella diocesi di Cerreto Sannita), e nel 1855 ne fu separata, con l'aggiunta dei comuni di San Felice a Cancello, Cervino, Arienzo e Santa Maria a Vico.

Sede vescovile è la città di Acerra, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta.

Il territorio è suddiviso in 28 parrocchie.

Storia

La diocesi fu eretta nell'XI secolo[1]. La data della fondazione non è certa; alcuni autori ritengono che la diocesi di Acerra sia la continuazione dell'antica sede di Suessola, eretta nel IX secolo; quest'ipotesi è suffragata anche dal fatto che le vetuste rovine di quell'antichissima città si trovano quasi interamente nel perimetro comunale di Acerra.

Tra il 1059 e il 1060 fu retta personalmente da papa Niccolò II, venuto a consacrare nella novella diocesi alcuni vescovi e un cardinale.

Il primo vescovo noto è Girardo, come attestato da una bolla[2], su pergamena[3] di epoca normanna, in cui fa una concessione ad un monaco benedettino. La diocesi di Acerra era originariamente immediatamente soggetta alla Santa Sede, ma ben presto divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Napoli.

Nel 1653 il vescovo Mansueto Merati fondò il seminario vescovile.

Il 27 giugno 1818 papa Pio VII con la bolla De utiliori la unì aeque principaliter alla diocesi di Sant'Agata de' Goti, fino a quando non ne fu divisa il 23 marzo 1855[4].

Cronotassi dei vescovi

  • Girardo † (1098 - 1116)
  • Bartolomeo † (menzionato nel 1179)
  • Romano † (XII secolo)
  • Gentile I † (menzionato nel 1242)
    • Teodino, O.S.B. † (circa 1261 - ?) (usurpatore)
    • Bernardo Aiglero † (29 marzo 1262 - ?) (amministratore apostolico)
  • Luca ? † (1274 - ?)[5]
  • Tommaso † (1286 - dopo il 1304)
  • Gentile II † (1307- 1308)
  • Guglielmo † (1308 - 1313)
  • Giovanni d'Esertelle, O.Cist. † (1316 - 1331)
  • Filippo † (? - 1331 deceduto)
  • Pietro, O.F.M. ? † (1331 - ?)[6]
  • Giovanni II, O.F.M. † (1332 - 20 dicembre 1342 nominato vescovo di Bagnoregio)
  • Matteo di Castro, O.F.M. † (20 dicembre 1342 - 1344 deceduto)
  • Enrico de Monte, O.P. † (27 maggio 1344 - 1348 deceduto)
  • Ranieri † (27 ottobre 1348 - 1354 ? deceduto)
  • Federico di Somma, O.P. † (28 febbraio 1358 - circa 1362 deceduto)
  • Giovanni III di Patti, O.P. † (6 marzo 1363 - 1384 ? deceduto)
  • Benedetto da Ascoli, O.S.A. † (1389 deceduto?)
  • Tommaso II † (12 dicembre 1394 - 1403 deceduto)
  • Angelo de Conciliis † (30 luglio 1403 - circa 1429 deceduto)
  • Filippo II † (18 maggio 1429 - 1434 deceduto)
  • Nicola da Urbino, O.FM. † (6 settembre 1434 - 1439 deceduto)
  • Nicola Descari[7] † (20 settembre 1439 - 1451 ritirato)
  • Bertrando † (5 aprile 1451 - 1452 deceduto)
  • Leone Cortese † (2 ottobre 1452 - 1497 ? deceduto)
  • Roberto de Noya, O.P. † (15 marzo 1497 - 15 aprile 1504 nominato arcivescovo di Nasso e Paro)
  • Nicolò de Noya, O.P. † (15 aprile 1504 - 1511 deceduto)
  • Vincenzo de Corbis † (22 agosto 1511 - 1511 deceduto)
  • Juan de Vich, O.P. † (23 luglio 1512 - 1526 deceduto)
  • Carlo I degli Ariosti † (28 gennaio 1527 - 1535 deceduto)[8]
    • Giampietro Carafa † (26 luglio 1535 - 1537 dimesso, poi eletto papa con il nome di Paolo IV[9]) (amministratore apostolico)
    • Gianvincenzo Carafa † (26 luglio 1537 - 14 aprile 1539) (amministratore apostolico)
  • Giampaolo da Pisa † (21 aprile 1539 - 1554 deceduto)
    • Paolo Ricciardi † (1554 - 1554 deceduto) (vescovo eletto)
  • Gianfrancesco Sanseverino † (6 luglio 1556 - 1559 deceduto)
  • Giovanni Fabrizio Sanseverino † (13 marzo 1560 - 23 luglio 1568 nominato vescovo di Trivento)
  • Juan Vázquez Coronado de Sayás Urtado † (23 luglio 1568 - 1571 deceduto)
  • Scipione Salernitano † (16 luglio 1571 - 1581 deceduto)
  • Marcello Maiorana, C.R. † (13 novembre 1581 - 13 novembre 1586 deceduto)
  • Giambattista del Tufo, C.R. † (17 agosto 1587 - 1603 dimesso)
  • Juan Gurrea † (23 giugno 1603 - 1606 deceduto)
  • Vincenzo Pagano, C.R. † (20 novembre 1606 - circa 1641 deceduto)
    • Gundisalvo Pacecco, O.S.A. † (1641 - 1641 deceduto) (vescovo eletto)
  • Mansueto Merati, B. † (13 luglio 1644 - 28 agosto 1661 deceduto)
  • Placido Carafa, C.R. † (9 aprile 1663 - 31 dicembre 1672 deceduto)
  • Carlo De Angelis † (17 dicembre 1674 - 14 settembre 1691 deceduto)
  • Carlo de Tilly † (21 gennaio 1692 - 3 giugno 1697 nominato vescovo di Monopoli)
  • Giuseppe Rodoeri di Montagna † (1º luglio 1697 - ottobre 1699 deceduto)
  • Benito de Noriega, O.F.M. † (28 maggio 1700 - marzo 1708 deceduto)
    • Sede vacante (1708-1717)
  • Giuseppe Maria Positani, O.P. † (22 novembre 1717 - 27 settembre 1723 nominato arcivescovo di Acerenza e Matera)
  • Domenico Antonio Biretti † (11 giugno 1725 - 23 dicembre 1760)
  • Ciro de Alteriis † (6 aprile 1761 - 13 ottobre 1775 deceduto)
  • Gennaro Giordano † (20 maggio 1776 - febbraio 1789 deceduto)[10]
  • Giovanni Leonardo Maria De Fusco, O.P. † (27 febbraio 1792 - circa 1795 deceduto)
  • Orazio Magliola † (18 dicembre 1797 - 3 gennaio 1829 deceduto)
  • Emanuele Maria Bellorado, O.P. † (18 maggio 1829 - 29 ottobre 1833 deceduto)
  • Taddeo Garzilli † (20 gennaio 1834 - 5 marzo 1848 deceduto)
  • Francesco Iavarone † (20 aprile 1849 - 19 agosto 1854 deceduto)
  • Giuseppe Gennaro Romano † (23 marzo 1855 - 26 marzo 1864 deceduto)
    • Sede vacante (1864-1872)
  • Giacinto Magliulo † (23 febbraio 1872 - 1899 deceduto)
  • Francesco De Pietro † (14 dicembre 1899 - 28 gennaio 1932 ritirato)
  • Nicola Capasso † (13 marzo 1933 - 16 febbraio 1966 ritirato)
  • Antonio Riboldi, I.C. (25 gennaio 1978 - 7 dicembre 1999 ritirato)
  • Salvatore Giovanni Rinaldi (7 dicembre 1999 - 18 settembre 2013 ritirato)
  • Antonio Di Donna, dal 18 settembre 2013

Statistiche

La diocesi al termine dell'anno 2012 su una popolazione di 123.887 persone contava 121.763 battezzati, corrispondenti al 98,3% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 59.900 60.000 99,8 71 46 25 843 35 80 20
1959 59.800 60.000 99,7 71 46 25 842 30 75 21
1970 67.974 67.980 100,0 70 41 29 971 47 106 22
1980 84.152 86.430 97,4 59 40 19 1.426 36 67 23
1990 86.720 89.515 96,9 53 33 20 1.636 32 65 24
1999 96.616 99.786 96,8 48 30 18 2.012 43 74 24
2000 96.616 99.786 96,8 48 30 18 2.012 41 72 24
2001 96.968 100.138 96,8 47 29 18 2.063 41 72 24
2002 97.000 101.138 95,9 47 29 18 2.063 26 72 24
2003 97.021 101.160 95,9 48 29 19 2.021 28 74 25
2004 103.860 108.291 95,9 52 28 24 1.997 35 75 26
2006 105.000 108.160 97,1 49 28 21 2.142 26 50 26
2011 112.800 116.600 96,7 56 36 20 2.014 21 46 28
2012 121.763 123.887 98,3 53 33 20 2.297 4 26 47 28

Note

  1. ^ Gaetano Caporale, Ricerche archeologiche topografiche e biografiche su la Diocesi di Acerra, pp. 52-53 Jovene Napoli, 1893
  2. ^ Gaetano Caporale, Ricerche archeologiche topografiche e biografiche su la diocesi di Acerra, copia della bolla: tav. IV tra le pp. 342-343 Jovene Napoli, 1893
  3. ^ Trovasi nell'archivio di Stato di Napoli delle pergamene dei monasteri soppressi vol. XI archivio n° 301
  4. ^ Il decreto, emanato dal papa Pio IX, è del dicembre 1854
  5. ^ Secondo Eubel, il vescovo Luca, menzionato da Gams e Cappelletti, non fu vescovo di Acerra, ma di Acerno.
  6. ^ Secondo Eubel, il vescovo Pietro, menzionato da Gams e Cappelletti, non fu vescovo di Acerra, ma di Acerno.
  7. ^ Descari è ignorato da Eubel.
  8. ^ Secondo Gams, Carlo degli Ariosti muore prima del 13 marzo 1532, e Giampietro Carafa gli succede in qualità di amministratore apostolico già nel 1532.
  9. ^ Diocesi di Acerra, Archivio storico diocesano, "Segnali di storia" cronotassi dei vescovi, Acerra 1999, pp. 19-20
  10. ^ Eubel riporta come alternativa data di decesso il 1776.

Fonti

Voci correlate

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