Devil Kings
Devil Kings videogioco | |
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Titolo originale | Sengoku Basara |
Piattaforma | PlayStation 2 |
Data di pubblicazione | 21 luglio 2005 12 ottobre 2005 3 febbraio 2006 |
Genere | Avventura dinamica |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Capcom |
Pubblicazione | Capcom |
Direzione | Akitoshi Yokoyama, Makoto Yamamoto |
Produzione | Hiroyuki Kobayashi |
Design | Mitsuru Endo |
Programmazione | Yasuyuki Saito |
Direzione artistica | Makoto Tsuchibayashi (personaggi), Hirokazu Yonezuka (personaggi), Hideaki Tanaka (effetti visivi) |
Musiche | Marika Suzuki |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Supporto | DVD |
Fascia di età | CERO: 12 · ELSPA: 11-14 · ESRB: T · PEGI: 12+ |
Serie | Sengoku Basara |
Seguito da | Sengoku Basara 2 |
Devil Kings, conosciuto in Giappone come Sengoku Basara (戦国BASARA?), è un videogioco giapponese della Capcom per PlayStation 2 messo in commercio il 21 luglio 2005 in Giappone, il 12 ottobre nel Nord America e il 3 febbraio 2006 in Europa. In seguito, è uscito per PlayStation Network il 19 giugno 2013.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Scenario del gioco è il periodo Sengoku, detto anche periodo degli stati combattenti. durante il quale il territorio nazionale era diviso in diversi stati, governati da dei signori della guerra. Per tal motivo il gioco ricorda molto quelli della serie Samurai Warriors di Koei.
Il videogioco ha dato origini a dei seguiti (Sengoku Basara 2, Sengoku Basara: Samurai Heroes, Sengoku Basara 4) e a un anime intitolato Sengoku Basara.
Personaggi
[modifica | modifica wikitesto]I personaggi di Devil Kings sono tutti signori della guerra (o loro attendenti) che puntano a conquistare un vasto territorio somigliante al Giappone. Sono ispirati quasi tutti a uomini e donne realmente esistiti nel Giappone dell'epoca Sengoku.
- Date Masamune (Azure Dragon): Kirby Morrow
- Sanada Yukimura (Scorpio): Andrew Francis
- Takeda Shingen (Red Minotaur): Mark Gibbon
- Sarutobi Sasuke (Talon): David Orth
- Oda Nobunaga (Devil King): Gary Chalk
- Nōhime (Lady Butterfly): Kathleen Barr
- Mori Ranmaru (Hornet): Cathy Weseluck
- Akechi Mitsuhide (Reaper): Peter Kelamis
- Uesugi Kenshin (Frost): Alessandro Juliani
- Kasuga (Venus): Venus Terzo
- Itsuki (Puff): Janyse Jaud
- Zabby (Q-Ball): Lee Tockar
- Maeda Toshiie (Lark): Andrew Jackson
- Matsu (Bramble): Tabitha St. Germain
- Shimazu Yoshihiro (Zaan): Paul Dobson
- Tokugawa Ieyasu (Irdine): Jason Michas
- Mōri Motonari (Kahz): Sam Vincent
- Chōsokabe Motochika (Arslan): Ian James Corlett
- Hōjō Ujimasa (Orwik): Louis Chirillo
- Imagawa Yoshimoto (Muri): Brian Drummond
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Testata | Giudizio |
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Metacritic (media al 31-09-2020) | 64/100[1] |
Edge | 6/10[2] |
EGM | 6.33/10[3] |
Eurogamer | 7/10[4] |
Famitsū | 31/40[5] |
Game Informer | 6.5/10[6] |
GameSpot | 7.5/10[7] |
GameSpy | 3,5/5[8] |
GameZone | 6.7/10[9] |
IGN | 5.9/10[10] |
OPM (US) | 1,5/5[11] |
The Sydney Morning Herald | 3/5[12] |
La versione occidentalizzata del gioco ha ricevuto un'accoglienza mista o altalenante stando alle recensioni aggregate sul sito Metacritic[1], mentre quella giapponese ha ricevuto un'accoglienza migliore. Stando a quanto dichiarato:
«While Sengoku Basara was considered a cult classic among fans and gamers, Devil Kings was considered a terrible localization of a good game that should've been left unchanged for its western releases.»
«Mentre Sengoku Basara viene considerato un classico tra i fan e i giocatori, Devil Kings è considerata una localizzazione orribile di un buon gioco che andava lasciata intatta nella sua uscita in Occidente.»
Il gioco ha ricevuto un 8/8/7/8 per un totale di 31/40 dal settimanale giapponese Famitsū.[5] Ha poi ricevuto un'etichetta dal titolo "PlayStation 2 the Best" (ossia un best seller in Giappone), grazie alle sue 88.711 copie vendute nella prima settimana nel paese.[13]; alla fine, ha venduto un totale di 232.589 di copie sempre in Giappone.[14]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Devil Kings for PlayStation 2 Reviews, su Metacritic, CBS Interactive. URL consultato il 1º settembre 2019.
- ^ (EN) Edge staff, Devil Kings, in Edge, n. 154, Future plc, ottobre 2005.
- ^ (EN) EGM staff, Devil Kings, in Electronic Gaming Monthly, n. 197, Ziff Davis, novembre 2005, p. 146.
- ^ (EN) Martyn Carroll, Devil Kings, su Eurogamer, Gamer Network, 2 febbraio 2006. URL consultato il 1º settembre 2019.
- ^ a b (JA) 戦国BASARA [PS2], su Famitsū, Enterbrain. URL consultato il 1º settembre 2019.
- ^ (EN) Andrew Reiner, Devil Kings, in Game Informer, n. 151, GameStop, novembre 2005, p. 161.
- ^ (EN) Greg Mueller, Devil Kings Review, su GameSpot, CBS Interactive, 11 ottobre 2005. URL consultato il 1º settembre 2019.
- ^ (EN) Leeper, GameSpy: Devil Kings, su GameSpy, IGN Entertainment, 12 ottobre 2005. URL consultato il 1º settembre 2019.
- ^ (EN) Aceinet, Devil Kings - PS2 - Review, su GameZone, 24 ottobre 2005. URL consultato il 2 settembre 2019 (archiviato il 5 ottobre 2008).
- ^ (EN) Chris Roper, Devil Kings, su IGN, Ziff Davis, 14 ottobre 2005. URL consultato il 1º settembre 2019.
- ^ (EN) Devil Kings, in Official U.S. PlayStation Magazine, Ziff Davis, novembre 2005, p. 117.
- ^ (EN) Jason Hill, Devil Kings, in The Sydney Morning Herald, Fairfax Media, 16 febbraio 2006. URL consultato il 1º settembre 2019.
- ^ (EN) Sengoku Basara, su Salesdatabase (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
- ^ (EN) Sengoku Basara, su Salesdatabase (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2019).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Devil Kings / Devil Kings (altra versione), su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Devil Kings (PlayStation 2) / Devil Kings (PlayStation 2), su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Devil Kings (doppiaggio), su Behind The Voice Actors, Inyxception Enterprises.
- Sito ufficiale, su capcom.co.jp. URL consultato il 21 agosto 2010 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2021).