Demon Days

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Demon Days
album in studio
ArtistaGorillaz
Pubblicazione23 maggio 2005
Durata51:34
Dischi1
Tracce15
GenereAlternative hip hop
Trip hop
EtichettaParlophone
ProduttoreDanger Mouse, Gorillaz, Jason Cox, James Dring
Registrazionegennaio–dicembre 2004, Kong Studios e Studio 13, Londra (Regno Unito)
Certificazioni originali
Dischi d'oroBandiera dell'Argentina Argentina[1]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Francia Francia[2]
(vendite: 100 000+)
Bandiera di Hong Kong Hong Kong[3]
(vendite: 10 000+)
Bandiera del Messico Messico[4]
(vendite: 50 000+)
Bandiera del Portogallo Portogallo[5]
(vendite: 10 000+)
Bandiera della Russia Russia[6]
(vendite: 10 000+)
Dischi di platinoBandiera dell'Australia Australia (3)[7]
(vendite: 210 000+)
Bandiera dell'Austria Austria[8]
(vendite: 30 000+)
Bandiera del Canada Canada (2)[9]
(vendite: 200 000+)
Bandiera della Danimarca Danimarca (4)[10]
(vendite: 80 000+)
Bandiera dell'Europa Europa (2)[11]
(vendite: 2 000 000+)
Bandiera della Germania Germania[12]
(vendite: 200 000+)
Bandiera dell'Irlanda Irlanda (5)[13]
(vendite: 75 000+)
Bandiera della Polonia Polonia[14]
(vendite: 20 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito (6)[15]
(vendite: 1 800 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (2)[16]
(vendite: 2 000 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[17]
(vendite: 25 000+)
Gorillaz - cronologia
Album precedente
(2002)
Album successivo
(2010)
Singoli
  1. Feel Good Inc
    Pubblicato: 9 maggio 2005
  2. Dare
    Pubblicato: 29 agosto 2005
  3. Dirty Harry
    Pubblicato: 21 novembre 2005
  4. El mañana/Kids with Guns
    Pubblicato: 10 aprile 2006

Demon Days è il secondo album in studio del gruppo musicale britannico Gorillaz, pubblicato il 20 maggio 2005 dalla Parlophone.

Il disco ha debuttato alla prima posizione della Official Albums Chart,[18] vendendo sei milioni di copie in tutto il mondo,[19] e ha visto la partecipazione di molti artisti, tra cui De La Soul, Neneh Cherry, Martina Topley-Bird, Ike Turner, MF Doom e Dennis Hopper.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Antefatti[modifica | modifica wikitesto]

La principale fonte d'ispirazione per l'album è nata in conseguenza a un viaggio in treno che Damon Albarn ha compiuto da Pechino fino alla Mongolia, dove lui (insieme alla partner e alla figlia, all'epoca di sei anni) ha trascorso un'intera giornata di viaggio in cui ha potuto vedere «una parte dimenticata della Cina. Fondamentalmente c'erano alberi morti, fin dove i miei occhi riuscivano a vedere», ricorda Albarn.[20] «Ciotole di polvere, terra smossa che rapidamente si trasformava in deserto. Ci sono piccole città-satellite nel mezzo di questi semi-deserti che sono assolutamente in ginocchio. E quel territorio era grosso come l'Europa. E poi ti svegli nella mattina con questo incubo che hai in testa e fuori vedi il cielo blu e una bellissima distesa di sabbia, che adesso sembra fantastica ma qualche milione di anni fa era stata probabilmente qualcosa di totalmente differente. E questo accadrà su di noi durante il corso della nostra vita».[20][21]

Il fumettista Jamie Hewlett era entusiasta dalla prospettiva di un secondo album dei Gorillaz, affermando, "Andiamo a ripetere lo stesso processo, ma facciamolo meglio. Perché tutti pensavano che [i Gorillaz] fossero un espediente. Se lo fai ancora, non è più un espediente, e se funziona vuol dire che abbiamo dimostrato un punto. Ed immediatamente, tutti noi siamo emozionati.[21]

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Demon Days è stato prodotto da Albarn insieme a Jason Cox, James Dring e Danger Mouse. Quest'ultimo in particolare ha ricordato di come ha imparato molto durante il lavoro svolto con Albarn all'album:[22]

«Era come nuotare o affondare [...] Alla fine della giornata, le persone con cui lavoravi - che fosse il coro o che fosse il chitarrista - erano specializzate in ciò che fanno. Quello che c'era da fare era scoprire il lato migliore del loro lavoro per poi rendere il tutto adattabile al contesto dell'intero progetto. Che risale a mettere insieme una canzone su un programma basato su computer. [...] Tutte queste cose non mi erano estranee, perché avevo già realizzato qualcosa prima dei Gorillaz.»

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Gorillaz, eccetto dove indicato.

  1. Intro – 1:03 (Gorillaz, Don Harper)contiene elementi provenienti dal brano Dark Earth, composto da Don Harper e tratto dalla colonna sonora del film Zombi
  2. Last Living Souls – 3:15
  3. Kids with Guns – 3:48
  4. O Green World – 4:34
  5. Dirty Harry (featuring Bootie Brown) – 3:50 (Gorillaz, Romye Robinson)
  6. Feel Good Inc. (featuring De La Soul) – 3:41 (Gorillaz, David Jude Jolicoeur)
  7. El mañana – 3:53
  8. Every Planet We Reach Is Dead – 4:55
  9. November Has Come (featuring MF Doom) – 2:45 (Gorillaz, Daniel Dumile)
  10. All Alone (featuring Roots Manuva) – 3:33 (Gorillaz, Rodney Smith, Simon Tong)
  11. White Light – 2:13
  12. Dare (featuring Shaun Rider) – 4:06
  13. Fire Coming Out of the Monkey's Head – 3:19
  14. Don't Get Lost in Heaven – 2:11
  15. Demon Days – 4:28

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Virtuale
Reale
  • Damon Albarn – voce, tastiera, chitarra acustica, sintetizzatore, melodica
  • Morgan Nicholls – basso
  • Chris Frangou – basso
  • Cass Browne – batteria
  • Simon Tong – chitarra aggiuntiva (tracce 2, 4, 6–7 e 10)
  • Sally Jackson – violino (tracce 2, 5, 7–8, 10 e 15)
  • Prabjote Osahn – violino in (tracce 2, 5, 8, 10 e 15)
  • Antonia Pagulatos – violino in El Mañana
  • Amanda Drummond e Stella Page – viola (tracce 2, 5, 7–8, 10 e 15)
  • Isabelle Dunn – violoncello (tracce 2, 5, 7–8, 10 e 15)
  • Al Mobbs e Emma Smith – contrabbasso (tracce 2, 5, 7–8, 10 e 15)
  • Neneh Cherry – voce aggiuntiva in Kids with Guns
  • San Fermandez Youth Chorus – cori in Dirty Harry
  • Ike Turner – assolo di pianoforte in Every Planet We Reach Is Dead
  • Rosie Wilson – voce in Dare
  • Martina Topley-Bird – voce aggiuntiva in All Alone
  • Dennis Hopper – voce parlata in Fire Coming Out of the Monkey's Head
  • London Community Gospel Choir – cori in Don't Get Lost in Heaven e in Demon Days

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2005-21) Posizione
massima
Australia[23] 2
Austria[23] 3
Belgio (Fiandre)[23] 4
Belgio (Vallonia)[23] 2
Danimarca[23] 3
Finlandia[23] 10
Francia[23] 1
Germania[23] 2
Grecia[24] 25
Italia[23] 5
Norvegia[23] 7
Nuova Zelanda[23] 3
Paesi Bassi[23] 15
Portogallo[23] 5
Regno Unito[18] 1
Spagna[23] 22
Svezia[23] 25
Svizzera[23] 1

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Discos de Oro y Platino – 2005, su Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
  2. ^ (FR) Gorillaz - Demon Day – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 12 marzo 2020.
  3. ^ (EN) IFPIHK Gold Disc Award − 2005, su IFPI Hong Kong. URL consultato il 27 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2012).
  4. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 dicembre 2022. Digitare "Demond Days" in "Título".
  5. ^ (PT) Top 30 Artistas - Semana 52 de 2005, su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 30 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2010).
  6. ^ (RU) «ЗОЛОТО» И «ПЛАТИНА» / International 2005, su 2M. URL consultato il 29 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2009).
  7. ^ (EN) aria.com.au, http://www.aria.com.au/pages/ARIACharts-Accreditations-2006Albums.htm.
  8. ^ (DE) Gorillaz - Demon Days – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 5 aprile 2023.
  9. ^ (EN) Demon Days – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 10 maggio 2023.
  10. ^ (DA) Demon Days, su IFPI Danmark. URL consultato il 3 gennaio 2024.
  11. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2006, su International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 21 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2013).
  12. ^ (DE) Gorillaz – Demon Days – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 20 marzo 2019.
  13. ^ (EN) irishcharts.ie, http://www.irishcharts.ie/awards/multi_platinum06.htm.
  14. ^ (PL) bestsellery i wyróżnienia, su Związek Producentów Audio-Video. URL consultato il 24 novembre 2021.
  15. ^ (EN) Demon Days, su British Phonographic Industry. URL consultato il 12 marzo 2020.
  16. ^ (EN) Gorillaz - Demon Days – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 12 marzo 2020.
  17. ^ Demon Days (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 novembre 2023.
  18. ^ a b (EN) 2005 Top 40 Official Albums Chart UK Archive - 4th June 2005, su officialcharts.com, Official Charts Company, 4 giugno 2005. URL consultato il 25 agosto 2013.
  19. ^ (EN) Gorillaz, su emimusicpub.com, EMI Music Publishing. URL consultato il 25 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2009).
  20. ^ a b (EN) New Damon interview in Notion magazine - talks Gorillaz, su gorillaz-news.livejournal.com, Gorillaz-Live Journal, 2 novembre 2005. URL consultato il 25 agosto 2013.
  21. ^ a b (EN) Making a Gorillaz movie, su gorillaz-unofficial.com. URL consultato il 25 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2012).
  22. ^ (EN) KITCHEN CONFIDENTIAL, su livejournal.com, Live Journal, agosto 2005. URL consultato il 25 agosto 2013.
  23. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p (NL) Gorillaz - Demon Days, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 25 agosto 2013.
  24. ^ (EN) Official IFPI Charts - Top-75 Albums Sales Chart (Combined) - Week: 39/2021, su ifpi.gr, IFPI Greece. URL consultato l'11 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2021).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]