D'Alviano

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D'Alviano
Inquartato: nel primo e nel quarto d'argento, al palo di rosso, col capo d'azzurro, a tre gigli d'oro (D'Alviano); nel secondo e nel terzo bandato d'argento e di rosso, al capo del primo caricato d'una rosa del secondo, sostenuto d'una trangla cucita d'oro (Orsini)
Stato Stato Pontificio
Regno di Napoli
Titoli
FondatoreFarolfo di Offreduccio di Buonconte[1]
Ultimo sovranoLivio Attilio d'Alviano
Data di fondazioneXII secolo[1]
Data di estinzione1537
Etniaitaliana

La dinastia D'Alviano, i cui membri furono noti anche come gli Alviani o Liviani, fu una famiglia nobiliare originaria dell'Umbria, che prese il nome dal Castello di Alviano, di cui furono i feudatari. Insieme ad Alviano, altro feudo di famiglia fu principalmente Riofreddo.

Fondatore del casato fu Faroldo, figlio di Offreduccio di Buonconte e vissuto alla fine del XII secolo.[1] Tra i suoi membri, oltre ai vari signori, podestà e capitani del popolo, l'esponente più illustre fu senz'altro Bartolomeo d'Alviano, famoso condottiero, signore di Alviano e Pordenone: sotto di lui la famiglia ottenne lustro tramite le sue imprese militari e ottenne nuove terre, come la Contea di Manoppello e il Ducato di Bucchianico.[2]

La famiglia si estinse nel 1537.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Castello di Alviano nell'omonimo comune

Originaria della regione dell'Umbria, nel cuore della penisola italiana, la famiglia prese il nome da un piccolo borgo locale di nome Alviano (oggi facente parte della Provincia di Terni), del cui castello cittadino la famiglia n'era feudataria.[1]

La famiglia viene fatta discendere da un certo Faroldo, figlio di Offreduccio di Buonconte, appartenente ad un'antica famiglia.[1] L'uomo visse alla fine del XII secolo.[1]

Da Faroldo nacquero due figli maschi, Andrea e Uffreduccio, tramite i cui figli si formarono le due principali ramificazioni del casato. La discendenza di Andrea, continuata dai tre figli Francesco, Ermenuzio e Andreuzzo, dovrebbe essersi estinta nel 1438 con la morte senza figli di un altro Andrea, figlio di Corrado di Uffreduccio di Francesco d'Alviano.[2] Ben più longeva sorte ebbe invece l'altra linea.

Uffreduccio di Faroldo fu signore di Alviano e di altre terre umbre, confermategli con bolla pontificia nel 1248 da papa Innocenzo IV, e fu capitano del popolo di Orvieto nel 1261.[2] La discendenza di Uffreduccio, avuta dalla moglie Claudia Castelli di Terni, continuò fino al XVI secolo, superando per lustro e durata quella del fratello Andrea.[2]

Dei sei figli di Uffreduccio si ricordano: Ugolinaccio, signore d'Alviano e vicario del padre ad Orvieto nel 1261; il militare Ugolino, podestà di Civitavecchia nel 1301, capitano del popolo (1312) e podestà (1322) di Orvieto; Giordano, podestà di Amelia nel 1333.[2]

La dinastia continuò principalmente tramite i figli di Ugolinaccio, che si sottomisero con i propri castelli al comune di Orvieto.[2] Tra i discendenti si riscontrano altri signori, militari, podestà, capitani, vicari.[2] Di questi si ricordano: Tommaso, che svolse vari incarichi e che ottenne in vicariato da papa Bonifacio IX il castello di Lugnano, per sé, figli e nipoti fino alla terza generazione, e il castello di Porchiano; Luigi, che ottenne la signoria di Porziano da papa Innocenzo VII nel 1405; Pandolfo, un abate, che fu creato vescovo della Diocesi di Camerino nel 1432.[2] Altri possedimenti comprendono l'acquisto di tre parti del castello di Attigliano.[2]

Ritratto postumo ad acquaforte di Bartolomeo d'Alviano

Ma tra tutti i membri di questa famiglia, il più illustre e potente fu senza alcun dubbio il condottiero e signore Bartolomeo d'Alviano, figlio di Francesco di Ugolino di Tommaso e discendente direttamente da Ugolinaccio. Combatté come mercenario al soldo dello Stato Pontificio, dell'Aragona, di Venezia e della Francia, partecipando a molti scontri armati importanti come la Battaglia del Garigliano, quella di Cadore, quella di Agnadello, quella de La Motta e quella di Marignano. Avendola sconfitta, ottenne in dono la signoria della città di Pordenone ed ottenne anche la Contea di Manoppello e il Ducato di Bucchianico. Inoltre, a lui si devono le modifiche e la fortificazione del Castello di Alviano. Morì a Ghedi il 7 ottobre 1515.

Dai matrimoni di Bartolomeo con Bartolomea Orsini di Bracciano e Pantasilea Baglioni di Perugia nacquero cinque figlie e due figli (Angelo e Livio Attilio).[2] Tuttavia, la fine della dinastia fu rapida: Angelo morì pupillo e Livio Attilio venne assassinato in battaglia a soli 22 anni nel 1537.[2]

Con la morte senza eredi di Livio Attilio, la famiglia poté definirsi estinta.[2]

Dopo l'estinzione della dinastia, il feudo familiare storico di Alviano venne fatto annettere da papa Paolo III al Ducato di Castro:[1] infatti, le sorelle Lucrezia e Isabella, figlie di Bartolomeo, cedettero le terre ereditate dal padre e la giurisdizione di Alviano al suddetto pontefice Farnese.[2] Pordenone, invece, morto Livio Attilio, ritornò sotto il dominio diretto della Repubblica di Venezia.[2]

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti:[1][2]

 Buonconte
 
 
 Offreduccio
 
 
 Farolfo
 
  
 Uffreduccio
feudatario e capitano del popolo
⚭ Claudia Castelli di Terni
 Andrea
vivente nel 1232
  
         
 Ugolino
militare, podestà e capitano del popolo
Ugolinaccio
signore d'Alviano e vicario
⚭ Petruccia di Monte Marte
 Tolo
⚭ Francesca
Napoleone
vivente nel 1316
 Corrado
vivente nel 1278
 Giordano
podestà di Amelia
 Francesco
feudatario
⚭ Onoria
 Ermenuzio
 Andreuzzo
vivente nel 1296
       
                     
 Uffreduccio
feudatario, capitano e podestà
⚭ Foresta
 Contuccio
 Niccolò
 Ugolino
militare
⚭ Gemma
Giacomo
Giovanna
⚭ Conte di Corbara
Tommaso
vicario, rettore e commissario
Ferma
⚭ Andrea Cesi
Pellegrino
Contuccio
Contuccio
vivente nel 1296
Andrea
 Giovanni, detto "Corraduccio"
 Giannotto
militare, capitano, gonfaloniere
 Uffreduccio
feudatario e militare
Antonio
vivente nel 1315
Maso
Angelo
Trojano
vivente nel 1315
 Colazio
vivente nel 1338
 Cecchino
governatore di Amelia
            
                     
 Giovanni
vivente nel 1364
Napoleone
rettore
Polione
vivente nel 1404
Giovanna
⚭ Luca di Bernardo Monaldeschi
Francesco
1395
Uffreduccio
vivente nel 1380
Violante
monaca
Francesca
Cataluccio di Bisenzo
Giacomo Orsini di Marino
Corrado
rettore e militare
Caterina Monaldeschi
Isabella Orsini di Soana
 Foresta
⚭ Bortolomeo degli Atti
 Conticino
⚭ Filippa di Francesco di Trojano d'Alviano
Giacomo
⚭ Francesca Monaldeschi
Mario
Francesco
feudatario e militare
Mattea
⚭ Severo Marabottino
Corrado
1383 (?)
Colazio
⚭ Pantasilea di Civitella
 Nicola
canonico, vivente nel 1349
Francesco
podestà e capitano del popolo
⚭ Gentilesca Farnese di Ancarano
 Antonio
1396
 Uffreduccio
† ante 1387
      
                
 
Pandolfo
1437
abate, protonotario, commissario e vescovo di Camerino
Luigi
signore di Porziano
Ugolino
feudatario, militare e rettore
⚭ Lodovica
 Giacoma
⚭ Giacomo, conte di Baschi
 Natalina
⚭ Ribelio degli Atti
 Pileo
militare e signore di Porziano
⚭ Clemenza di Ciarfaglia de' Braschi
Egidia
⚭ Bortolomeo de' Braschi
Giacoma
⚭ Giacomo degli Oddi
 Andrea
1438
 Filippa
⚭ Conticino di Giovanni di Giordano d'Alviano
Giovanni
† post 1393
Stefano
Giacoma
† post 1393
Giovanni
Pietro
Scolaro
  
        
 Corrado
militare
⚭ Millia Monaldeschi
 Volante
1487
⚭ Uguccione, conte di Baschi
 Girolama
 Francesco
⚭ Isabella degli Atti
 Tommaso
⚭ Peria
Luigi
pupillo nel 1432, morto dopo il 1436
Orlando
pupillo nel 1432, morto dopo il 1436
Elena
pupilla nel 1432, morta dopo il 1436
   
         
Lodovica
⚭ Girolamo Orsini, signore di Mugnano
Pandolfo
militare
Gianrinaldo
abate
Bernardino
abate
Bartolomeo
1515
condottiero e feudatario
Bartolomea Orsini di Bracciano
Pantasilea Baglioni di Perugia
 Orsola
⚭ Nicola, conte di Antignola
 Luigi
Imperia di Troilo Orsini di Camponese
Cornelia Baglioni di Castelpiero
 Bernoldo
Andrea
⚭ Girolama Orsina di Troilo Orsini di Camponese
   
             
 Porzia
⚭ Paolo Pietro Monaldeschi della Cervara
Isabella
morta nubile
Angelo
morto pupillo
Livio Attilio
* 1514
1537
militare
⚭ Marzia di Lodovico Orsini di Nola
Isabella
⚭ conte Giangiacomo Cesi
Laura
⚭ Francesco degli Atti
Lucrezia
⚭ conte Antonello Zampeschi
Maddalena
⚭ Giambattista, conte dell'Anguillara
Aurate
⚭ conte Camillo Martinengo
Giustina
⚭ conte Martinengo
Camilla
monaca
Corrado
1516
⚭ Jacomella di Matteo Orsini di Mugnano
Alessandra
⚭ Giovanni, signore di Sipicciano
 
 
 Guidone [illegittimo]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Alviano, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 20 marzo 2021.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Famiglie celebri di Italia. D'Alviano d'Orvieto / P. Litta | Gallica

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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