Martinengo (famiglia)
Martinengo | |
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D'oro, all'aquila di rosso. | |
Titoli | Conti |
Fondatore | Lanfranco de Martinengo |
Data di fondazione | XI secolo |
Etnia | longobarda |
Rami cadetti |
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I Martinengo (o da Martinengo e de Martinengo) sono una nobile famiglia bresciana,[1] la cui origine deriva probabilmente dai longobardi conti di Martinengo, in provincia di Bergamo.[2] Abbandonata la bergamasca nel XII secolo si trasferirono a Brescia dapprima come vassalli del vescovo, poi divennero potenti feudatari, famosi come condottieri al servizio di Ducato di Milano e della Serenissima.
La famiglia si divise dalla fine del XIV secolo in varî rami ed ebbe il massimo splendore nel Cinquecento. Alcuni componenti si stabilirono anche a Calepio, al confine con Brescia e a Cortenuova, dove edificarono un castello.
Attualmente risultano ancora in essere i rami Martinengo Cesaresco, Martinengo Villagana e Medolago Albani Martinengo Villagana.
L'origine dei rami cadetti
[modifica | modifica wikitesto]Capostipite della famiglia sarebbe Lanfranco de Martinengo citato nel 1023 e 1032 in molti documenti negli archivi di Bergamo e Brescia, come appartenente la famiglia Ghisalbertini, conti di Bergamo. Forse figlio di Lanfranco II, ma questo non è accettato da tutti gli storici. Il documento conservato nell'Archivio Diocesano di Bergamo, del 23 ottobre 1023 indicherebbe: de Martinengo filius quondam itemque Lanfranci comes.[3] Dopo la morte dei fratelli Prevosto, Girardo ed Antonio Martinengo nel 1421 i loro figli ed eredi si riunirono alla presenza del notaio Giacomo Zanuti di Orzinuovi, nel castello di Villachiara (Castro fortilicii de Villa Clara) per la divisione dei possedimenti famigliari.
Le divisioni furono così spartite: ai figli di Prevosto toccarono il castello di Urago d'Oglio, ed i fondi di Chiari, Farfengo, Pontoglio, Padernello, Roccafranca e Rudiano. Da questo tronco derivano i rami dei Martinengo da Barco, Martinengo delle Palle, Martinengo di Padernello o della Fabbrica ed i Martinengo della Pallata.[4]
Agli eredi di Girardo vennero assegnati i possedimenti di Orzinuovi, Oriano, Patrina, Fagoline (Corzano) e Pompiano. Da essi derivano i rami dei Martinengo conti Palatini, Martinengo Colleoni, Martinengo Cadivilla (Orzivecchi) e Martinengo Cesaresco.
Ai figli di Antonio, che erano Bartolomeo I, Taddeo e Carlo, vennero assegnati i possedimenti di Villachiara con Villagana, la Motella, Quinzano e Castelletto di Quinzano, le case, boschi e fondi di Orzinuovi ed il Palazzo a Brescia con i relativi orti e giardini circostanti porta Sant'Agata.
Da Bartolomeo I derivano i rami dei Martinengo di Villachiara , Martinengo di Villagana.
Da Taddeo I i Martinengo della Motella.
I rami della famiglia
[modifica | modifica wikitesto]- Martinengo da Barco (estinto nel 1884)
- Martinengo delle Palle
- Martinengo di Padernello o della Fabbrica[6]
- Martinengo della Pallata
- Martinengo conti Palatini
- Martinengo Colleoni (dal condottiero Bartolomeo Colleoni)
- Martinengo di Cadivilla (feudo di Orzivecchi)
- Martinengo Cesaresco (capostipite Cesare I Martinengo)
- Martinengo di Villachiara (estinto nel 1670)
- Martinengo di Villagana (da Bartolomeno I)
- Martinengo della Motella
- Martinengo di Erbusco
- Martinengo di Zante (Grecia)[7]
Personaggi illustri
[modifica | modifica wikitesto]- Lanfranco da Martinengo (XI secolo), fondatore della famiglia.
- Corrado Martinengo (XIII secolo), nel 1231 fu podestà di Bovegno.
- Laudarengo Martinengo (XIII secolo), podestà di Mantova, nel 1227 fece erigere nella città il palazzo del Broletto.[8]
- Gerardo Martinengo (XIV secolo), condottiero.
- Leonardo Martinengo (?-1439), condottiero, padre di Tisbe e suocero di Bartolomeo Colleoni.[9]
- Cesare I Martinengo (1390?-1460/1461), condottiero, conte di Orzivecchi,[10] capostipite del ramo Martinengo Cesaresco.
- Bartolomeo II Martinengo (1425-1471), sposò Agnolina Avogadro e acquista il feudo di Villagana
- Tisbe Martinengo (1434-1471), nobildonna, sposò il condottiero Bartolomeo Colleoni[11][12], dando origine alla famiglia Martinengo-Colleoni.[13]
- Antonio Martinengo di Padernello (?-1473), condottiero, signore di Urago d'Oglio, Padernello, Quinzano d'Oglio.[14]
- Bernardino Martinengo (XV secolo), nobile, fece edificare il castello di Padernello.
- Gaspare Martinengo (?-1481), condottiero, signore di Urago d'Oglio, Orzinuovi e Pavone del Mella. Era genero di Bartolomeo Colleoni.[15] Diede vita al ramo dei Martinengo della Pallata.
- Bartolomeo III Martinengo (1487 - 1558/1559)
- Gianfrancesco Martinengo (?-1498) condottiero e primo conte di Barco[16]
- Annibale Martinengo (?-1500), condottiero.[17]
- Camillo Martinengo (1492-1524), detto "il Contino", condottiero, del ramo di Barco[18]
- Cesare Martinengo di Cesaresco (1477-1527), condottiero, signore di Orzivecchi[19]
- Antonio Martinengo di Padernello (1493-1528), condottiero.[20]
- Battista Martinengo delle Palle (?-1536), condottiero, signore di Urago d'Oglio.[21]
- Giorgio Martinengo (?-1546), condottiero.[22]
- Ercole Martinengo (?-1550), condottiero, governatore dell'Isola di Cipro.[23]
- Cesare Martinengo (?-1555), condottiero.[24]
- Lodovico Martinengo (?-?) nobile veneto.
- Girolamo Martinengo (1504-1569), ecclesiastico e diplomatico.
- Girolamo Martinengo di Padernello (1519-1570), condottiero, governatore di Corfù e morto a Famagosta.[25]
- Celso Martinengo (1515-1557), umanista.
- Curzio Martinengo (1525-1606), condottiero.[26]
- Paola Martinengo delle Palle (?-1574), sposò Orazio Gonzaga, marchese di Solferino.
- Ulisse Martinengo (1545-1570), pastore calvinista.
- Marcantonio Martinengo (1545-1602 ca.), condottiero.[27]
- Nestore Martinengo da Barco (1547-1598), militare.
- Alessandro Martinengo Colleoni, militare e diplomatico.
- Francesco Martinengo Colleoni (1548-1621), militare e diplomatico.
- Giulio Cesare Martinengo, (1564-1613), compositore, Maestro Direttore della Serenissima Cappella Ducale di San Marco.
- Francesco Martinengo, (?-1620), vescovo di Nizza.
- Girolamo II Martinengo di Padernello (1575-1637), condottiero.
- Isabella Martinengo (1611-1708), sposò Carlo Gonzaga, principe di Castiglione e marchese di Solferino.
- Maria Maddalena Martinengo da Barco (1687-1737), religiosa cappuccina e proclamata beata.
- Gian Francesco Martinengo da Barco (1755-?), abate e benefattore.
- Giovanni Martinengo-Colleoni (1763-1832), militare e politico.
- Leopardo Martinengo di Villagana (1805-1884), senatore del Regno d'Italia.[28]
- Giovanni Martinengo di Villagana (1807-1867), senatore del Regno d'Italia.[29]
- Angelo Martinengo di Villagana (1833-1894), senatore del Regno d'Italia.
- Leopardo Martinengo da Barco (1805-1884), ultimo discendente della famiglia, lasciò nel 1887 il palazzo di famiglia al municipio di Brescia: vi sono raccolte numerose pitture provenienti da chiese e da privati, alle quali fu unita la pinacoteca lasciata al comune dal conte Paolo Tosio, nel 1906. Il complesso delle raccolte si chiamò Pinacoteca Tosio Martinengo.
- Alvise Martinengo (1522-1571), militare, morto alla fine dell'assedio di Famagosta.
Dimore della famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Castelli
[modifica | modifica wikitesto]- Castello di Calepio
- Castello di Cavernago
- Castello di Malpaga
- Castello di Padernello
- Castello di Villachiara[30]
- Castello Martinengo da Barco[31] a Barco
- Castello di Pontevico (fino al 1127)
Palazzi
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino a Brescia[32]
- Palazzo Martinengo Cesaresco dell'Aquilone a Brescia
- Palazzo Martinengo Colleoni di Pianezza a Brescia
- Palazzo Martinengo della Motella a Brescia
- Palazzo Martinengo Palatini a Brescia
- Palazzo Martinengo di Padernello Salvadego a Brescia
- Palazzo Martinengo di Villagana a Brescia
- Palazzo Martinengo delle Palle a Brescia[33]
- Palazzo Martinengo da Barco a Brescia
- Palazzo Martinengo Colleoni di Malpaga a Brescia
- Palazzo Rampinelli già Martinengo a Brescia in Contrada Cossere 14
- Palazzo Martinengo di Villagana a Villagana
- Palazzo Terzi-Martinengo a Salò
- Residenza Martinengo da Barco a Villanuova
- Villa Martinengo Villagana a Sale Marasino
Proprietà e possedimenti
[modifica | modifica wikitesto]Epoca austriaca[34]
[modifica | modifica wikitesto]Martinengo da Barco Leopardo
[modifica | modifica wikitesto]- Monticelli d'Oglio 1922,28 pertiche
- Verolavecchia 717,53 pertiche
Martinengo Villagana Ferdinando, Teofilo, Venceslao
[modifica | modifica wikitesto]- Villachiara 2162,12 pertiche
- Corzano 1797,01 pertiche
- Gerolanuova 1511,01 pertiche
- Urago d'Oglio 1046,05 pertiche
Martinengo Villagana Clara
[modifica | modifica wikitesto]- Padernello 1092,71 pertiche
- Quinzanello 654,86 pertiche
Martinengo Colleoni Giuseppe
[modifica | modifica wikitesto]- San Zeno Naviglio 1270,46 pertiche
Martinengo Colleoni Venceslao
[modifica | modifica wikitesto]- Milzano 2332,61 pertiche
Martinengo Palatini Maria Teresa
[modifica | modifica wikitesto]- Calcinato 284,62 pertiche
Martinengo Palatini Paola
[modifica | modifica wikitesto]- Poncarale 158,84 pertiche
Opere d'arte
[modifica | modifica wikitesto]- Pala Martinengo, dipinto a olio su tavola di Lorenzo Lotto, databile al 1513-1516
- Mausoleo Martinengo, monumento funebre realizzato da Gasparo Cairano, Bernardino dalle Croci e probabilmente la bottega dei Sanmicheli, databile tra il 1503 e il 1518 e conservato nel museo di Santa Giulia a Brescia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lombardia Beni Culturali. Martinengo., su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 3 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Martinengo, su Enciclopedia delle famiglie lombarde, Società Storica Lombarda. URL consultato il 12 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 giugno 2020).
- ^ Non è conferma e non trova concordi gli storici anche se la teoria fu presa in considerazione anche al Jarnut che fu lo studioso di Orazio sui Martinengo.
- ^ BookReader - Biblioteca Digitale della Lombardia, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 10 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ A seguito del matrimonio tra Bartolomeo Colleoni e Tisbe Martinengo. Carte colleonesche, su Archivio di Stato di Bergamo. URL consultato il 30 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2013).
- ^ Mario Castagna, Valerio Predari, Stemmario mantovano. Vol I, Montichiari, 1991.
- ^ Cristiano Luciani, Elisavet Mutzà(n)-Martinengu: autobriografia e teatro: L'opera superstite di una nobildonna zantiota, Edizioni Nuova Cultura, 31 ottobre 2013, ISBN 978-88-6812-165-5. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ Carlo d' Arco, Monumenti di pittura e scultura trascelti in Mantova o nel suo territorio, Tipografia Virgiliana, 1827. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ Leonardo da Martinengo.
- ^ Condottieri di ventura. Cesare Martinengo.
- ^ Tisbe Colleoni, su geni_family_tree. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ FAI. Ex monastero di Santa Chiara. (PDF), su fondoambiente.it. URL consultato il 7 maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Martinengo Colleoni (sec. XV - sec. XIX) – Archivi storici – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ Condottieri di ventura. Antonio da Martinengo di Padernello. Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive.
- ^ Condottieri di ventura. Gaspare Martinengo. Archiviato il 15 settembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Gianfrancesco Martinengo | Geneall.net, su geneall.net. URL consultato il 14 agosto 2015.
- ^ Condottieri di ventura. Annibale da Martinengo. Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ CAMILLO DA MARTINENGO, su Condottieri di ventura, 27 novembre 2012. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ Condottieri di ventura. Cesare Martinengo di Cesaresco. Archiviato il 16 settembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Condottieri di ventura. Antonio da Martinengo.
- ^ Condottieri di ventura. Battista Martinengo delle Palle. Archiviato il 15 settembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Condottieri di ventura. Giorgio Martinengo. Archiviato il 22 novembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Condottieri di ventura. Ercole Martinengo. Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ Condottieri di ventura. Cesare Martinengo. Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ Condottieri di ventura. Girolamo Martinengo di Padernello. Archiviato il 15 settembre 2014 in Internet Archive.
- ^ Condottieri di ventura. Curzio Martinengo. Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
- ^ Treccani.it Marcantonio Martinengo.
- ^ Scheda senatore MARTINENGO Leopardo, su notes9.senato.it. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ Scheda senatore MARTINENGO DI VILLAGANA Giovanni, su notes9.senato.it. URL consultato il 31 dicembre 2020.
- ^ Castello di Villachiara., su pianurabresciana.com. URL consultato il 9 novembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2010).
- ^ Castello Martinengo di Barco, su preboggion.it. URL consultato il 12 settembre 2020.
- ^ Palazzo Martinengo, su turismobrescia.it. URL consultato il 12 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2020).
- ^ Palazzo Martinengo delle Palle, Via San Martino della Battaglia 18 - Brescia (BS) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 agosto 2020.
- ^ Pietro Calini Ibba, La proprietà fondiaria del territorio bresciano, Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana, 2000, p. 529-530.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arveno Sala, Fra Bergamo e Brescia una famiglia capitaneale nei secoli XI e XII i De Martinengo, Ateneo di scienza lettere e arti Brescia-MCMXC, 1990.
- Francois Menant, Lombardia feudale, Milano, 1994. ISBN 88-343-2533-8., su books.google.it.
- Mario Castagna, Valerio Predari, Stemmario mantovano. Vol I, Montichiari, 1991. ISBN non esistente.
- Paolo Guerrini, Una celebre famiglia lombarda: i conti di Martinengo: studi e ricerche genealogiche, Brescia, Tipo-litografia F.lli Geroldi, 1930, SBN IT\ICCU\MIL\0157486.
- Antonio Fappani (a cura di), MARTINENGO, conti, in Enciclopedia bresciana, vol. 8, Brescia, La Voce del Popolo, 1991, OCLC 163182000.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Pala Martinengo
- Mausoleo Martinengo
- Scavi archeologici di Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino
- Tavole genealogiche della famiglia Martinengo
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Le vicende della famiglia Martinengo-Colleoni. (PDF), su tribunale.brescia.it.
- Le nobili dimore dei Martinengo, su bresciainvetrina.it.
- I Conti di Martinengo : una celebre famiglia lombarda : studi e ricerche genealogiche, Paolo Guerrini, Brescia 1930.