Comportamento di dipendenza

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Un comportamento di dipendenza (in inglese o addictive behavior) è un comportamento, o uno stimolo relativo a un comportamento (ad esempio, il sesso o il cibo), che sia gratificante e di rinforzo, ed è associato con lo sviluppo di una dipendenza. Le dipendenze comprendono l’addictive behavior che è normalmente correlata a dipendenze comportamentali.

Compulsione vs dipendenza[modifica | modifica wikitesto]

Le compulsioni e le dipendenze si intrecciano e la ricompensa è una delle maggiori differenze fra una dipendenza e una compulsione (come è sperimentato nel disturbo ossessivo-compulsivo). Una dipendenza è, per definizione, una forma di compulsione, ed entrambe dipendenze e compulsioni comportano l'apprendimento del rinforzo; tuttavia, nella dipendenza, il desiderio di usare una sostanza o farsi coinvolgere in un comportamento si basa sulla previsione che sarà gratificante (cioè comporta un rinforzo positivo).

Al contrario, una persona che sperimenta una compulsione secondaria a un disturbo ossessivo-compulsivo non può percepire alcun premio nel seguire la compulsione. Spesso, si tratta di un modo di trattare con la parte ossessivo del disturbo, con una conseguente sensazione di sollievo (cioè, include anche il rinforzo negativo).

La stimolazione cerebrale profonda del nucleus accumbens, una regione del cervello coinvolta in modo importante nella dipendenza e nell'apprendimento per rinforzo, ha dimostrato di essere un trattamento efficace nel disturbo ossessivo compulsivo.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nestler EJ, Cellular basis of memory for addiction, in Dialogues Clin. Neurosci., vol. 15, n. 4, December 2013, pp. 431–443, PMC 3898681, PMID 24459410.
    «Despite the importance of numerous psychosocial factors, at its core, drug addiction involves a biological process: the ability of repeated exposure to a drug of abuse to induce changes in a vulnerable brain that drive the compulsive seeking and taking of drugs, and loss of control over drug use, that define a state of addiction. ... A large body of literature has demonstrated that such ΔFosB induction in D1-type [nucleus accumbens] neurons increases an animal's sensitivity to drug as well as natural rewards and promotes drug self-administration, presumably through a process of positive reinforcement ... Another ΔFosB target is cFos: as ΔFosB accumulates with repeated drug exposure it represses c-Fos and contributes to the molecular switch whereby ΔFosB is selectively induced in the chronic drug-treated state.41. ... Moreover, there is increasing evidence that, despite a range of genetic risks for addiction across the population, exposure to sufficiently high doses of a drug for long periods of time can transform someone who has relatively lower genetic loading into an addict.»
  2. ^ Malenka RC, Nestler EJ, Hyman SE, Chapter 15: Reinforcement and Addictive Disorders, in Molecular Neuropharmacology: A Foundation for Clinical Neuroscience, 2nd, New York, McGraw-Hill Medical, 2009, pp. 364–375, ISBN 978-0-07-148127-4.
  3. ^ Glossary of Terms, su Mount Sinai School of Medicine, Department of Neuroscience. URL consultato il 9 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2019).
  4. ^ Volkow ND, Koob GF, McLellan AT, Neurobiologic Advances from the Brain Disease Model of Addiction, in N. Engl. J. Med., vol. 374, n. 4, January 2016, pp. 363–371, DOI:10.1056/NEJMra1511480, PMID 26816013.
  5. ^ Deep brain stimulation as OCD treatment: new guideline

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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