Chella llà

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Chella llà
ArtistaTeddy Reno
AA.VV.
Autore/iUmberto Bertini / Sandro Taccani
GenereCanzone napoletana
Musica leggera
Edito daLa Cicala
Esecuzioni notevoliRenato Carosone
Data1956

Chella llà è una canzone in napoletano pubblicata nel 1956.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Scritta da Umberto Bertini e musicata da Vincenzo Di Paola e Sandro Taccani, la canzone fu interpretata per la prima volta da Teddy Reno. Accompagnata da un arrangiamento orecchiabile, divenne cavallo di battaglia di cantanti come Renato Carosone ed Aurelio Fierro. Grazie a questo brano, il cantante romagnolo Marino Marini, accompagnato da un complesso che comprendeva valenti musicisti della zona vesuviana, raggiunse il secondo posto nella Hit Parade del 1957, piazzandosi nelle classifiche dei dischi di successo in Europa. Il noto cantante dei Beatles Paul McCartney spesso diceva di sapere solamente una canzone italiana: Chella llà.[1][2]

Descrizione del brano[modifica | modifica wikitesto]

La canzone racconta della gioia di un uomo che è riuscito a liberarsi da un amore che lo teneva “incatenato” ed adesso si sta gustando la libertà; gli sembra più turchino il cielo e più lucente il Sole. La donna tenta di rifarsi avanti mandandogli un biglietto da parte della figlia del portiere, ma a lui non interessa più niente; prenderà una donna più bella e lei rimarrà zitella.

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

È da ricordare l'esecuzione della canzone da parte di Teddy Reno nel film Totò, Peppino e la... malafemmina, del 1956, diretto da Camillo Mastrocinque.

Interpretazioni[modifica | modifica wikitesto]

Tra gli interpreti del brano vi sono:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Imperiali e Paolo Recalcati, La Canzone Napoletana, ed. A.Vallardi, Milano, luglio 1998
  2. ^ Giovanni Alfano, Napule è 'na canzone, Antologia della canzone napoletana, Salerno, Palladio Editrice, marzo 2001

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]