Casola Valsenio

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Casola Valsenio
comune
Casola Valsenio – Stemma
Casola Valsenio – Bandiera
Casola Valsenio – Veduta
Casola Valsenio – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ravenna
Amministrazione
SindacoNicola Iseppi (centrosinistra) dall'8-6-2009
Territorio
Coordinate44°13′00″N 11°37′00″E / 44.216667°N 11.616667°E44.216667; 11.616667 (Casola Valsenio)
Altitudine195 m s.l.m.
Superficie84,40 km²
Abitanti2 724[1] (31-12-2011)
Densità32,27 ab./km²
FrazioniBaffadi, Mercatale, Sant'Apollinare, Valsenio, Zattaglia
Comuni confinantiBorgo Tossignano (BO), Brisighella, Castel del Rio (BO), Fontanelice (BO), Palazzuolo sul Senio (FI), Riolo Terme
Altre informazioni
Cod. postale48010
Prefisso0546
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT039005
Cod. catastaleB982
TargaRA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitanticasolani
Patronosanta Lucia da Siracusa
Giorno festivo13 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casola Valsenio
Casola Valsenio
Casola Valsenio – Mappa
Casola Valsenio – Mappa
Posizione del comune di Casola Valsenio nella provincia di Ravenna
Sito istituzionale

Casola Valsenio (Chèsla in dialetto romagnolo), "Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati", "Speleopolis-Città Amica degli Speleologi" e "Città del Castagno", è un comune di 2.724 abitanti della provincia di Ravenna. È tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, nonché Comune certificato alla qualità ambientale EMAS.

Storia

La Chiesa di Sopra

Medioevo

Il borgo nasce nel 1216, in conseguenza della distruzione da parte dei faentini del castello di Casola, che sorgeva nella collina soprastante. Ma la valle risulta abitata in epoche molto precedenti. Sono stati rinvenuti resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti etruschi, gallici e romani.

Veduta aerea del centro storico

Nell'anno Mille, a tre km. a nord dell'attuale insediamento di Casola, viene fondata l'Abbazia benedettina di Valsenio, dalla quale partì una vasta opera di bonifica agraria con l'estensione dei terreni coltivati e l'introduzione della coltivazione del castagno. Originaria di Casola è la famiglia Pagani dai quali discende quel Maghinardo Pagani (?-1302), citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia come "il lioncel dal nido bianco, che muta parte da la state al verno", che ebbe un grande ruolo nelle vicende politiche e militari della Romagna del XIII secolo.

Nel 1424 Casola giura fedeltà al Duca di Milano Filippo Maria Visconti, per passare nuovamente ai Manfredi di Faenza, quindi a Girolamo Riario e Caterina Sforza, signori di Imola e Forlì e, infine, al duca "Valentino" Cesare Borgia. Nel secolo XV si afferma il ruolo dei Ceroni (o Ceronesi), contro i quali nel 1563 si schierano il Granduca di Toscana, Cosimo de' Medici e il Papa Pio IV che, con oltre 5000 uomini, distruggono beni e proprietà legate ai Ceronesi.

XIX secolo

Durante l'occupazione napoleonica emerge la figura di Giovanni Soglia Ceroni (1779-1856). Nominato Cardinale da Papa Gregorio XVI, divenne Segretario di Stato di Papa Pio IX. Si deve a lui l'ampliamento del territorio comunale, che venne sottratto al vicino Comune di Brisighella, e la costruzione dei conventi delle Suore Maestre di Santa Dorotea e dei Frati francescani.

XX secolo

Via G. Matteotti e la Torre dell'Orologio

Anche Casola subì le violenze dei fascisti, che nel gennaio 1922 assassinarono, nella piazza che oggi porta il suo nome, il dirigente socialista Luigi Sasdelli.

La Seconda guerra mondiale si abbatte su Casola e la valle del Senio nell'ottobre 1944. Nella zona erano già operanti le formazioni partigiane organizzate nella 36ª Brigata Garibaldi "Alessandro Bianconcini". Dopo lo sfondamento della Linea Gotica da parte degli Alleati, Casola divenne teatro di violenti e sanguinosi scontri con l'esercito tedesco. I luoghi dei combattimenti più aspri - che provocarono migliaia di morti - furono Monte Cece e Monte Battaglia. Per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana, Casola Valsenio fu insignita della Croce di Guerra al Valor Militare.

Nel dopoguerra iniziò una faticosa opera di ricostruzione, segnata da profondi cambiamenti sociali ed economici resi più drammatici dal fenomeno, comune a gran parte degli Appennini centro-settentrionali, dello spopolamento delle aree rurali.
Negli anni '70 e '80 si sono gettate le basi per un nuovo sviluppo fondato sull'integrazione tra agricoltura specializzata e di qualità, turismo e valorizzazione delle emergenze naturali e ambientali del territorio.

Monumenti e luoghi d'interesse

La Rocca di Monte Battaglia e, in primo piano, il monumento alla pace tra i popoli
Il monte Mauro nella Vena del Gesso Romagnola
La villa del Cardello

Abbazie e pievi del territorio casolano

L'Appennino casolano tra Romagna e Toscana

Nel territorio di Casola Valsenio è sita l'antica Abbazia di San Giovanni Battista in Valsenio. Dalle ricerche archeologiche condotte negli anni 2000 sono state rinvenute strutture murarie, pressoché intatte, della primitiva costruzione, databile tra tardo antico ed Alto Medioevo.

Una delle pievi più antiche di Casola Valsenio è la Pieve di Settefonti. È stata recentemente restaurata.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[3]

Etnie e Minoranze Straniere

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2011 la popolazione straniera residente era di 222 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate, in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente, erano:

Bandiera della Romania Romania 80

Bandiera dell'Albania Albania 74

Bandiera del Marocco Marocco 23

Religione

Nel comune di Casola Valsenio sono presenti nove parrocchie facenti parte della Diocesi di Imola: Casola Valsenio (principale), S. Apollinare in Castelpagano, Baffadi, Budrio-Petroso, Prugno, Renzuno-Bianco, Rivacciola, S. Ruffillo e Valsenio, fra i cui parroci si ricorda il priore don Lorenzo Costa, che fu anche scrittore, nonché confessore di Alfredo Oriani.

Cultura

Mezzi d'informazione

  • Dal 1988 al 1990 Casola ha ospitato la sede dell'emittente locale Antenna 306.
  • Lo Spekkietto è l'informazione locale a Casola Valsenio. Il periodico, nato nel 1967 con la testata Lo Specchio, è stato pubblicato ininterrottamente fino al 1995. Nel 1997 ha riaperto con la nuova testata.

Personalità legate a Casola Valsenio

Eventi e ricorrenze

Principali manifestazioni

Le manifestazioni più importanti sono quelle legate alle erbe e piante officinali e ai frutti "dimenticati":

  • Erbe in fiore: l’ultimo fine settimana di maggio, nel periodo della maggior fioritura, il Giardino delle Erbe "Augusto Rinaldi Ceroni" (un orto botanico di 4 ettari di superficie dove sono coltivate 400 differenti specie di erbe e piante officinali) propone due giornate nelle quali si alternano visite guidate, conferenze e laboratori per conoscere e utilizzare i fiori officinali.
    Il Giardino delle Erbe "Augusto Rinaldi Ceroni"
    Negli spazi del Giardino delle Erbe si tiene anche un mercatino con esposizione e commercializzazione, sia al naturale che lavorati, di fiori utilizzati in cucina e per il benessere del corpo.

Tutti i venerdì di luglio e agosto, nella suggestiva cornice del centro storico di Casola Valsenio, si tiene il Mercatino Serale delle Erbe, nato nel lontano 1982.

File:2006 bancarella giardino delle erbe.jpg
Una bancarella del Mercatino serale delle Erbe

Le bancarelle del Mercatino ospitano erboristi provenienti da diverse parti d’Italia, che presentano e commercializzano piante officinali, erbe, estratti, infusi utilizzati nella medicina, nella cosmesi e nella gastronomia. Il Mercatino delle Erbe è animato da dibattiti, conferenze, dimostrazioni e degustazioni di piatti locali arricchiti dalle erbe aromatiche.

I marroni di Casola Valsenio
  • Festa del marrone di Casola Valsenio: nella seconda fine settimana di ottobre i castanicoltori delle vallate del Senio, Sintria e Lamone affollano la piazza centrale con le loro bancarelle colme dei marroni che si producono in circa 400 ettari di castagneti.

Nell’occasione vengono proposti piatti a base di marroni, come i castagnacci (tortelli con ripieno di marroni), la polenta di marroni, la torta di marroni, i ravioli dolci di marroni.

Composizione di Frutti dimenticati
  • Festa dei Frutti Dimenticati: è la manifestazione unica nel suo genere nel panorama italiano, dove attira ogni anno oltre 10.000 presenze e si tiene il terzo fine settimana di ottobre, gli agricoltori casolani presentano e commercializzano, sia al naturale che lavorati, i piccoli frutti autunnali, come azzeruole, giuggiole, cotogni, pere volpine, mele della rosa, nespole, avellane, sorbe e corbezzoli.
File:La Festa dei Frutti Dimenticati.jpg
La Festa dei Frutti Dimenticati

Frutti che rappresentavano l’alimentazione quotidiana della popolazione contadina, oggi scomparsi o caduti in disuso con l’introduzione del consumo di massa. La festa casolana li recupera sia dal punto di vista culturale, con conferenze, sia da quello materiale, con addobbi delle bancarelle in tema e ricostruzioni del mondo contadino tradizionale. L’interesse gastronomico è arricchito da un concorso di marmellate e liquori e da piatti che utilizzano i frutti dimenticati sia in modo tradizionale che moderno, mantenendo, in ogni caso, integro il loro potere evocativo.

  • Dal 1993 si sono tenuti a Casola sette incontri nazionali (ed internazionali) di speleologia: «Nebbia» nel 1993, «Le Speleologie» nel 1995, «Speleopolis» nel 1997, «Millennium» nel 1999, «Casola 2006: Scarburo!» nel 2006, (che ha registrato la presenza di 2850 partecipanti) e «Casola2010: Geografi del Vuoto» nel 2010 dove ha raggiunto la quota di 3856 partecipanti. Durante questo evento, la Società Speleologica Italiana, ha riconosciuto Casola Valsenio, come "Speleopolis - Città Amica degli Speleologi", titolo che è stato affisso nelle entrate principali del paese.

Altre manifestazioni

  • Festa di Primavera e dei Carri di Pensiero (antica Festa di Mezza Quaresima, nata nel 1891)

È una manifestazione, unica nel suo genere in Italia e al mondo, dedicata alle allegorie in movimento. Protagonisti sono tre grandi carri allegorici costruiti con legno, "grisoli", ferro e gesso, "popolati" da personaggi simbolici che, uniti al carro, creano un'immagine allegorica. La sfilata si svolge il 25 aprile di ogni anno. Dal 2007, i carri sfilano anche di notte, nella serata del 1º maggio. La Festa risale alla fine del XIX secolo ed affonda le sue radici nella tradizione romagnola della Segavecchia e della "Mezzaquaresima".

  • Casola è una favola

Nei sabati di luglio e agosto, nel palco allestito in Piazza Sasdelli, si svolge una rassegna di teatro ragazzi, con la partecipazione di compagnie provenienti da tutta Italia.

  • Fiera di Valsenio

La prima domenica di maggio, nei pressi dell'Abbazia di Valsenio, si svolge una fiera di bestiame, dedicata ai bovini di razza Romagnola. La Fiera è un punto di riferimento per gli allevatori della valle del Senio.

Le sedi delle manifestazioni che si svolgono in paese, organizzate dal Comune, dalla Pro Loco e dalla comunità cattolica, sono le seguenti:

  • Cinema-Teatro Senio
  • Sala Polivalente "I Vecchi Magazzini"
  • Sala Polivalente "Don Elviro Guidani"
  • Sala della Cultura "Nolasco Biagi"
  • Sala della Cultura "Luisa Pifferi"
  • Sala Azzurra (Municipio)
  • Sala dello Sport (Campo Sportivo Nuovo)
  • Teatrino Parrocchiale (Parrocchia)
  • Centro Policulturale "Le Medie"
  • Centro Giovanile Parrocchiale "Don Giancarlo Menetti"

Curiosità

Il 26 luglio 2011 alle ore 17.05 due fulmini hanno colpito il campanile della chiesa S.Maria Assunta, distruggendo un angolo del tetto facendo saltare il quadro elettrico per la funzione delle campane. I detriti, hanno invaso una parte della strada principale, rovinando auto, finestre, un'abitazione (rompendo un pannello fotovoltaico) e mettendo in serio pericolo la sacrestia della chiesa. Metà paese e rimasto senza luce fino a tarda sera. I danni provocati dal fulmine si aggirano sui 50 mila euro. Nel 2012 prenderanno il via i lavori di manutenzione straordinaria del campanile colpito e il ripristino completo delle campane.

Amministrazione

Città gemellate

Galleria fotografica


Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  4. ^ Comunità composta da 8 comuni: Chamboret, Chaptelat, Couzeix, Le Buis, Nantiat, Nieul, Saint-Jouvent e Thouron

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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