Antonio Bichi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Antonio Bichi
cardinale di Santa Romana Chiesa
Antonio Bichi
 
Incarichi ricoperti
 
Nato30 marzo 1614 a Siena
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo11 dicembre 1652 da papa Alessandro VII
Consacrato vescovo8 dicembre 1652 dal cardinale Niccolò Albergati-Ludovisi
Creato cardinale9 aprile 1657 da papa Alessandro VII
Pubblicato cardinale10 novembre 1659 da papa Alessandro VII
Deceduto21 febbraio 1691 (76 anni) ad Osimo
 

Antonio Bichi (Siena, 30 marzo 1614Osimo, 21 febbraio 1691) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Bichi nacque il 30 marzo 1614 a Siena, figlio di Firmano Bichi ed Onorata Mignanelli, sorella uterina di papa Alessandro VII (regnante dal 1655-1667; Onorata era infatti figlia di Antonio Mignanelli e di Laura Marsili, la quale, rimasta vedova, sposò in seconde nozze Flavio Chigi da cui ebbe, fra gli altri, Fabio Chigi, il futuro pontefice). Il fratello minore Pier Maria fu vescovo di Todi e di Sovana. Altri cardinali appartenenti a questa casata furono Metello Bichi (1611), Alessandro Bichi (1633), Carlo Bichi (1690) e Vincenzo Bichi (1731).

Egli intraprese i propri studi all'Università di Siena ove conseguì la laurea e divenne professore in legge. Chiamato a Roma come uditore dello zio cardinale Fabio Chigi, lo accompagnò nella sua nunziatura straordinaria a Colonia, divenendo dopo questa esperienza egli stesso Internunzio in Borgogna, ottenendo in questa missione apostolica l'obbedienza del Duca Carlo IV di Lorena verso il pontefice. Dopo questo successo divenne Internunzio nelle Fiandre (1642-1652).

Eletto quindi vescovo di Montalcino l'11 dicembre 1652, venne consacrato e successivamente trasferito alla sede vescovile di Osimo il 6 marzo 1656.

Dallo zio, divenuto pontefice col nome di Alessandro VII, fu creato cardinale e riservato in pectore nel concistoro del 9 aprile 1657 e successivamente venne reso pubblico il 10 novembre 1659, ricevendo la porpora ed il titolo di Sant'Agostino il 1º dicembre di quello stesso anno. Nominato Legato ad Urbino (17 aprile 1662-1667), prese parte al conclave del 1667 che elesse a pontefice Clemente IX. Optò quindi per il titolo di Santa Maria degli Angeli dal 14 novembre 1667 e prese nuovamente parte al conclave del 1669-1670, che elesse Clemente X. Prese poi parte al conclave del 1676 che elesse Innocenzo XI. Optò quindi per l'ordine dei cardinali-vescovi ottenendo la sede suburbicaria di Palestrina, pur mantenendo il possesso della sede episcopale di Osimo (3 marzo 1687). Partecipò al conclave del 1689, ma non a quello del 1691.

Morì il 21 febbraio 1691 alle 11 pomeridiane ad Osimo, durante un periodo di sede vacante. La sua salma venne esposta e poi sepolta nella cattedrale di Osimo. La notizia della sua morte raggiunse il conclave il 25 febbraio 1691, dopo la votazione della mattina.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Internunzio apostolico nelle Fiandre Successore
Richard Pauli-Stravius 1º maggio 1642 - 1º giugno 1652 Andrea Mangelli
Predecessore Vescovo di Montalcino Successore
Alessandro Sergardi 11 dicembre 1652 - 6 marzo 1656 Lorenzo Martinozzi, O.S.B.
Predecessore Vescovo di Osimo Successore
Lodovico Betti 6 marzo 1656 - 21 febbraio 1691 Opizio Pallavicini
Predecessore Cardinale presbitero di Sant'Agostino Successore
Fabrizio Savelli 1º dicembre 1659 - 14 novembre 1667 Federico Borromeo
Predecessore Legato apostolico di Urbino Successore
Scipione Pannocchieschi d'Elci 17 aprile 1662 - 7 marzo 1667 Cesare Maria Antonio Rasponi
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria degli Angeli Successore
Virginio Orsini, O.S.Io.Hieros. 14 novembre 1667 - 3 marzo 1687 Raimondo Capizucchi, O.P.
Predecessore Cardinale vescovo di Palestrina Successore
Lorenzo Raggi 3 marzo 1687 - 21 febbraio 1691 Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
Controllo di autoritàVIAF (EN89105662 · ISNI (EN0000 0001 1952 4590 · SBN UM1V009403 · BAV 495/91091 · CERL cnp01286387 · GND (DE1011418096 · WorldCat Identities (ENviaf-89105662