Hitachi Rail STS
Hitachi Rail STS (ex Ansaldo STS) | |
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Stato | ![]() |
Forma societaria | Società per azioni |
ISIN | IT0003977540 |
Fondazione | 2006 a Genova |
Sede principale | Napoli |
Gruppo | Hitachi |
Persone chiave |
|
Settore | Prodotti e servizi industriali |
Fatturato | 1.327,4 milioni €[1] (2016) |
Utile netto | 77,9 milioni €[1] (2016) |
Dipendenti | 3.951[1] (2016) |
Sito web | sts.hitachirail.com |
Hitachi Rail STS S.p.A. (ex Ansaldo STS S.p.A.) è una società per azioni italiana, nata a Genova, costituita nel 1995, operativa con l'attuale denominazione e struttura dal 2006 ed attiva nel settore dei sistemi di trasporto ferroviari e metropolitani (nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione dei sistemi di segnalamento). La sigla STS significa Signaling and Transportation Solutions.
È stata quotata dal 2006 al 2019 alla Borsa di Milano dove era presente negli indici FTSE Italia Mid Cap e FTSE Italia STAR.
Dal 30 gennaio 2019, al termine dell'OPA lanciata sulla società a 12,70 € Hitachi Rail Italy Investments detiene l'intero capitale sociale. Il 1 aprile il nome della società è stato cambiato in Hitachi Rail STS.
Attività[modifica | modifica wikitesto]
Hitachi Rail STS è attiva in circa 30 paesi, con circa 3.951 dipendenti ed ha sede a Genova. Opera nella progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e servizi di segnalamento e supervisione del traffico ferroviario e metropolitano, anche come lead contractor. La società ha un'organizzazione geografica internazionale presente in: Europa centro-orientale e Medio Oriente, Europa occidentale e Nord Africa, Americhe, Asia e Pacifico. La società opera in tutto il mondo come lead contractor, integratore di sistema e fornitore “chiavi in mano” di progetti di trasporto di massa in ambito ferroviario e metropolitano. Le diverse Legal Entity incluse nel perimetro della società svolgono attività nei campi della gestione del traffico, del controllo dei treni, della produzione di sistemi di segnalamento e di servizi di manutenzione.[2]
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le origini del Gruppo risalgono al 1853 con la costituzione a Genova della società Giovanni Ansaldo e
C., che inizia ad operare nel settore della fabbricazione di veicoli e strutture per il trasporto ferroviario.[3]
Attraverso numerosi passaggi, l'attività viene successivamente portata avanti da diverse società, fino a giungere ad Italtrafo S.p.A., operativa fino al 1980, anno in cui viene incorporata da Ansaldo Trasporti S.p.A., società costituita da pochi mesi quale joint-venture tra Finmeccanica S.p.A. (poi Leonardo)[4] ed Ansaldo S.p.A..[5] Alla Ansaldo Trasporti viene inoltre trasferita l'attività relativa ai trasporti elettrificati della stessa Ansaldo S.p.A.[6]
Lo sviluppo di Ansaldo Trasporti procede negli anni attraverso una politica di acquisizioni internazionali; in particolare:
- nel 1988 acquisisce la società americana Union Switch & Signals, nata nel 1883 dall'unione di tre importanti società del settore dei sistemi di trasporto;[7]
- nel 1989 acquisisce il 49% della società francese Compagnie des Signaux et d'Entreprises Electriques, nata come Compagnie des Signaux pour Chemins de Fer nel 1902; l'acquisizione del restante 51% verrà effettuata nel 1996.[5]
Nello stesso 1996 viene costituita una holding olandese denominata Ansaldo Signal N.V., a cui vengono conferite le partecipazioni nelle società attive nel settore del segnalamento ferroviario.[8]
Nel 2001 Ansaldo Trasporti viene incorporata da Finmeccanica[9] (oggi Leonardo) che si trova pertanto a detenere il 100% di Ansaldo Signal N.V., di Ansaldo Trasporti - Sistemi Ferroviari S.p.A., società costituita nel 2001 a cui era stato conferito il settore sistemi, e di Ansaldobreda S.p.A., che aveva ricevuto il settore di costruzione dei veicoli ferroviari.[10] Dall'altro lato, nel 1996 Finmeccanica (oggi Leonardo) aveva acquisito, nell'ambito dell'incorporazione di Alenia Spazio S.p.A., il 100% della società S. I.C. Società Italiana Comunicazioni s.r.l., poi ridenominata EuroSkyway s.r.l. e posta in liquidazione il 19 aprile 2005. Il 21 novembre successivo la procedura di liquidazione è revocata e quindi, il 29 novembre, la società viene trasformata in società per azioni ed assume la denominazione attuale Ansaldo STS (Signalling and Transportation Solutions) S.p.A.
Ultima operazione, che conduce all'assetto attuale, è il conferimento da parte di Finmeccanica (oggi Leonardo) alla società delle partecipazioni di controllo di Ansaldo Signal N.V. e Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari S.p.A., avvenuto, in vista della quotazione in Borsa, il 24 febbraio 2006.
Nel 2006 Ansaldo STS si è aggiudicata, attraverso International Metro Service S.r.l. (51% ATM S.p.A., 49% Ansaldo STS S.p.A.), per 122 milioni di euro la gestione e la manutenzione della Metropolitana di Copenaghen per i successivi tre anni,[11][12] dopo che nel 1996 aveva vinto l'appalto per la sua costruzione.[13]
Nel 2013 Ansaldo STS, Salini Impregilo, Bombardier, Nesma e Larsen & Toubro si sono aggiudicati una commessa dal valore di sei miliardi di euro per la realizzazione della Linea 3 della Metropolitana di Riyad: è la più grande commessa affidata a imprese italiane.[14][15][16]
Nel 2014 Ansaldo STS si è aggiudicata il contratto “chiavi in mano” del valore di 710 milioni di dollari per la metropolitana senza conducente di Lima, Perù. Il progetto della metropolitana di Lima, L2 e L4 si compone di 35 stazioni, 35 km di tunnel, 2 depositi e 42 veicoli. Nel luglio dello stesso anno si è aggiudicata inoltre un contratto per l'alta velocità in Spagna del valore di 47 milioni di euro per implementare e mantenere i sistemi di segnalamento ERTMS lungo la linea ad alta velocità che collega La Robla e Pola de Lena e ha firmato un contratto del valore di 78 milioni di Euro relativo alla realizzazione della nuova metropolitana a Navi Mumbai in India.
Delisting[modifica | modifica wikitesto]
Nel febbraio 2015, il Consiglio d'Amministrazione di Finmeccanica (oggi Leonardo) ha deliberato la vendita della loro quota di maggioranza, pari al 40,066% del capitale sociale, alla società giapponese Hitachi. Con il closing del 2 novembre, avvenuto in occasione dell'Assemblea degli azionisti, Hitachi Rail Italy Investment è diventato l'azionista di riferimento di Ansaldo STS. Durante la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione, presieduta dal nuovo presidente Alistair Dormer, Stefano Siragusa è stato confermato Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società, con le deleghe operative necessarie per la gestione della Società e del Gruppo.[17]
Nel Marzo 2016, in seguito all'Opa obbligatoria lanciata sulla società e all'acquisto di pacchetti effettuato fuori borsa a 10,50 € per azione, Hitachi Rail Italy Investments è arrivata a detenere il 50,77% del capitale sociale.[18]
Stefano Siragusa, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ansaldo STS, ha rassegnato le dimissioni il 31 marzo 2016 rimanendo in carica fino al 13 maggio 2016 quando, in occasione dell'Assemblea degli Azionisti, è stato nominato il nuovo Consiglio d'Amministrazione.[19] Il 24 maggio il Consiglio ha nominato Andrew Barr Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ansaldo STS. A Andrew Barr sono state inoltre conferite tutte le deleghe operative necessarie per la gestione della Società e del Gruppo.[20]
Il 29 Ottobre 2018, Hitachi Rail Italy Investment acquista tutte le azioni del fondo Elliott la cui partecipazione era nel frattempo salita al 31,79%, ad un prezzo di 12,70 € per azione, arrivando quindi ad un totale di 82,567% dell'azionariato.[21]
Il 30 gennaio 2019 al termine dell'OPA avendo Hitachi Rail Italy Investment acquisito l'intero capitale sociale, la società viene delistata dalla Borsa Italiana.
Struttura del gruppo[modifica | modifica wikitesto]
- Unità Signalling: sistemi di segnalamento ferroviario e metropolitano
- Unità Transportation Solutions: armamento, segnalamento, alimentazione, telecomunicazioni e veicoli di un sistema di trasporto
Azionariato[modifica | modifica wikitesto]
Dal 30 gennaio 2019 Hitachi Rail Italy Investments (gruppo Hitachi) possiede l'intero capitale della società.
Dati economici e finanziari[modifica | modifica wikitesto]
Anno | Ricavi (M€) | EBIT (M€) | Utile netto (M€) | Patrimonio netto (M€) | Dipendenti | Note |
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2006 | 43,2 | 126,6 | 3 962 | |||
2008 | 1 100,0 | 117,5 | 77,5 | 238,7 | ||
2012 | 1 240,0 | 117,0 | 75,6 | 469,1 | 4 100 | |
2013 | 1 229,8 | 117,5 | 74,8 | 499,0 | 3 929 | [22] |
2014 | 1 303,5 | 130,5 | 80,7 | 574,9 | 3 799 | [22] |
2015 | 1 383,8 | 135,8 | 93,0 | 665,1 | 3 772 | [23] |
2016 | 1 327,4 | 126,8 | 77,9 | 707,8 | 3 951 | [24] |
2017 | 1 361,8 | 108,8 | 64,9 | 729,0 | 4 228 | [25] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c Highlight finanziari, su ansaldo-sts.com. URL consultato il 22 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2017).
- ^ Bilancio di sostenibilità 2014 (PDF), su ansaldo-sts.com. URL consultato il 12 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Gastone degli Alberti, ANSALDO, cantieri e officine, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- ^ ansa, Finmeccanica: ok a nuovo nome 'Leonardo', su ansa.it, 28 aprile 2016.
- ^ a b Borsa Italiana - Ansaldo STS, su borsaitaliana.it. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
- ^ L'IRI porta in Borsa l'Ansaldo trasporti, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- ^ RailwayAge - 130 years of innovation: Union Switch & Signal/Ansaldo STS USA (1881-2011), su railwayage.com. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- ^ Company Overview of Ansaldo Signal N.V., su bloomberg.com. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- ^ Finmeccanica incorpora Ansaldo Trasporti, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
- ^ Il Sole 24 Ore - Finmeccanica: Breda incorpora ramo veicoli Ansaldo Trasporti, su archivio-radiocor.ilsole24ore.com.
- ^ Ad Ansaldo STS nuovo contratto per la gestione di Metro Copenaghen, su ansaldo-sts.com. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
- ^ Copenaghen, vince la metro che parla italiano, su atm.it. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- ^ Ad Ansaldo gara metro Copenaghen, su archiviostorico.corriere.it (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
- ^ Ad Ansaldo Sts e Salini Impregilo maxi-commessa per la metropolitana di Riyad, in Corriere della Sera. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- ^ Maxi commessa in Arabia Saudita per Ansaldo Sts e Salini Impregilo, in L'Unità. URL consultato il 24 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2015).
- ^ Maxi commessa in Arabia Saudita per Ansaldo Sts e Salini Impregilo, su repubblica.it. URL consultato il 24 febbraio 2015.
- ^ Il Messaggero - Ansaldo STS, Siragusa confermato Amministratore Delegato, su economia.ilmessaggero.it. URL consultato il 12 novembre 2015.
- ^ Ansaldo, Hitachi compra azioni a 10,5 euro e sale al 50%, su ansa.it. URL consultato il 24 maggio 2016.
- ^ Ansaldo Sts, Hitachi vince la battaglia in assemblea, su ilsole24ore.com. URL consultato il 24 maggio 2016.
- ^ Ansaldo Sts: Andrew Barr nuovo amministratore delegato e dg, su it.finance.yahoo.com. URL consultato il 24 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2016).
- ^ Hitachi rileva quota Elliott e sale a 82,5% in Ansaldo - Economia, in ANSA.it, 29 ottobre 2018. URL consultato il 21 novembre 2018.
- ^ a b Bilancio consolidato e progetto di bilancio di esercizio 2014 (PDF), su ansaldo-sts.com. URL consultato il 23 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- ^ Bilancio consolidato Gruppo Ansaldo STS al 31 dicembre 2015 (PDF), su ansaldo-sts.com. URL consultato il 16 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 (PDF), su ansaldo-sts.com. URL consultato il 18 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2018).
- ^ Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 (PDF), su ansaldo-sts.com. URL consultato il 18 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2018).
Fonti[modifica | modifica wikitesto]
- Bilancio ufficiale di esercizio [1] e consolidato [2] al 31 dicembre 2006
- Prospetto informativo relativo alla Offerta Pubblica di Vendita per l'ammissione alla quotazione in Borsa [3]
- Comunicazioni Consob sugli azionisti rilevanti e sugli organi amministrativi delle società quotate, reperibili sul sito Consob
- Bilancio Ansaldo STS S.p.A. al 31.12.08 (PDF) [collegamento interrotto], su ansaldo-sts.com.
- Bilancio Gruppo Ansaldo STS S.p.A. al 31.12.08 (PDF) [collegamento interrotto], su ansaldo-sts.com.
- Bilancio 2012, su borse.it.
- Bilancio 2016 (PDF) [collegamento interrotto], su ansaldo-sts.com.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su sts.hitachirail.com.